Salman Rushdie, il passato, i libri e le idee...

Salman Rushdie è stato staccato dal respiratore e può finalmente parlare. Precedenti dichiarazioni annunciavano che rischiava di perdere un occhio e i nervi del braccio. 


Hadi Matar, l'aggressore, un ventiquattrenne vicino al governo iraniano e ai pasdram, si dichiara non colpevole.


Rushdie vive sotto scorta da quando, nel 1989, l'ayatollah Khomeini lanciò una fatwa contro di lui, condannandolo a morte per aver "insultato" il Profeta Maometto nel suo libro " I versi satanici", costringendolo, tra le altre cose, a vivere sotto falsa identità e cambiando residenza continuamente. 

Soggetti alle aggressioni dei fondamentalisti nel corso degli anni sono stati anche il traduttore italiano e giapponese dell'opera, insieme all'editore norvegese. 


Lo scrittore è da I figli della mezzanotte che riceve minacce, ma questo caso trascende ogni gravità. Non solo per i molti che gli hanno voltato le spalle nel corso degli anni, ma perché fa comprendere come il fanatismo - di qualsiasi ideologia - possa essere pericoloso e nocivo per il vivere comune. 

E che l'arte, se non proprio dell'uomo in senso lato, è nata per ridere e scardinare qualsiasi istituzione.


Commenti

  1. Notizia questa che mi ha sconvolto. Parecchio tempo fa lessi "I figli della mezzanotte", non conosco perché non letto il suo libro più famoso. L'hai letto?
    Non riesco a entrare nel merito proprio perché non riesco a capirlo il fanatismo, questo intendere, vivere un' idea, un dogma.....non riesco a concepirlo proprio perché lontanissimo da me, una follia. Così come la prigione per censura di registi da Panahi a Rasoulof, persone che riescono comunque a trasmettere un messaggio, azzittire serve solo a fare parlare, innescare curiosità e voglia di sapere, conoscere. Perché comunque il pensiero è l'unica cosa che non puoi impedire.
    👍
    Buon Ferragosto intanto, ciao!

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    1. Buon Ferragosto, cara :)

      Sì, il libro l'ho letto (dodici anni fa, dovrei riprenderlo in mano). Quella nella foto è la copia in mio possesso - insieme al libro che lo ha ispirato, uno dei miei preferiti, e che ebbe una sorte simile.
      Si tratta decisamente di un libro particolare, mi sento di dire questo. Dovrei rileggerlo col senno e la maturità di adesso.

      Non capisco il fanatismo nemmeno io. Quel che è peggio, per me, è che fanatismi di questo genere sono più che possibili anche da noi e per motivi pure extra religiosi. Che dire, non la vedo serenissima per il futuro.
      E complimenti per i registi citati!

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  2. Decisamente, sono daccordo, speriamo che Salman Rushdie si riprenda

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  3. Assolutamente, concordo con quanto hai detto, questo nostro tempo ha i germi, radici che si stanno 'silenziosamente', e in modo subdolo e artificioso propagando.
    Provo sempre una grandissima ammirazione, stima per queste persone, dagli artisti alle persone che in qualunque modo e/o mezzo diffondono la verità bucando una coltre di ignoranza e propaganda, davvero, credo che mettere a repentaglio la tua vita per la verità sia una cosa oltre che coraggiosa estremamente difficile.

    Non credere, guardo quasi tutto, ma Panahi l'ho scoperto veramente da poco e questo non fa di me una grande esperta della settima arte, ma in questi ultimi due anni sto cercando di reperire quanto più possibile di quello che non conosco e /o ho perso.

    Invece Rasoulof l'ho scoperto in sala qualche mese con il suo "Il male non esiste", film che dovrebbero vedere tutti.
    Ho messo in lista altri suoi film ma devi trovare anche un momento adeguato, argomenti che non danno tregua.

    È molto interessante il fatto che alterni la tua passione per il cinema, i libri con argomenti così importanti, bravo e grazie (anche quando non scrivo ti leggo sempre)

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    1. Più che "verità", credo sia cercare di guardare da prospettive nuove e mettere una propria analisi. La fede religiosa è qualcosa di intimo e personalissimo.

      Beh... Ti ringrazio 😬☺ ora prova a scrivere " Giacomo Festi" su Google e buone risate, allora 🤣

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    2. Non so se il mio messaggio era chiaro, intendo dire che quando un regista mette la sua vita in pericolo per denunciare gli abomini del suo Paese, entrando e uscendo dal carcere, riuscendo a girare film anche da casa senza mai arrendersi....
      Scrittori, che non solo per religione, vengono censurati rischiando, giornalisti, magistrati..Raccontare la verità a costo della vita o della libertà, ti fa sentire piccola per il loro coraggio.
      Religione o fede, spesso dogmi, è giusto mettere in discussione, analizzare, avere un pensiero che sia libero e non imposto....ma ci siamo capiti penso.

      Che tu scrivi già lo sapevo dai tuoi post, dai tuoi commenti, su Favolacce mi avevi detto che in scrittura tu sei più cupo dei D'Innocenzo, poi basta sapere alcune pellicole che vedi, brrr....se vuoi consigliarmi uno dei tuoi libri che si trovi possibilmente non online di cui mi servo raramente, ma che posso trovare in libreria, ben venga.

      Oggi avevo un po' di tempo, ho lasciato qualche messaggio in giro sui tuoi post.


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