tag:blogger.com,1999:blog-47396562650653779292024-03-28T20:28:06.842-07:00 Recensioni RibelliDi tutto e anche di più. Passione a 360 gradi!Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.comBlogger326125tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-4509883273346386242024-03-28T08:15:00.000-07:002024-03-28T14:38:42.713-07:00ANATOMIA DI UNA CADUTA, di Justine Triet<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCVehtc7Pq8boRrLJgjRWJYVAUO1KvKEZ5QfdeyE6XKDmns5tpRVia6Vrre4V3sMjWtsAEDGRGMh8p0J21bR72GNSMQqfm6EnAgkNZvp9CoAhX2xctDzMlbs6Gx8uzMF3cz-i8m-DCHo5e0p_Ao-1NA8gVsPyQaBTfa2fRe2QDXD6kZQirWYiNj1M9KqDW/s1335/anatomia%20di%20una%20caduta.jpg"><img border="0" data-original-height="1335" data-original-width="924" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCVehtc7Pq8boRrLJgjRWJYVAUO1KvKEZ5QfdeyE6XKDmns5tpRVia6Vrre4V3sMjWtsAEDGRGMh8p0J21bR72GNSMQqfm6EnAgkNZvp9CoAhX2xctDzMlbs6Gx8uzMF3cz-i8m-DCHo5e0p_Ao-1NA8gVsPyQaBTfa2fRe2QDXD6kZQirWYiNj1M9KqDW/w442-h640/anatomia%20di%20una%20caduta.jpg" width="442" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Il marito di Sandra, nota scrittrice, muore incidentalmente cadendo dal tetto mentre faceva dei lavori - a trovarlo è il figlio ipovedente. La donna diventa l'unica sospettata della morte e ne segue un processo che rivelerà il complicato rapporto tra i due...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAHUjVNBZBWktT7fPWWjJ3o_TMkFqsndcvH-zoReGE4CnLiU_huN_HlO49i8FP2zyPEL9Yb3ocwiRzdvqlCGAnlwkdEgKSS5sgMXNjSUlSfkU1oi4jvxyDQCf5mk-mTKhC0OTeFAhEB9foFSSAOp5l9jdVIu9E11CpjPtyPGLfTUZUpOtWp3YOpAbZcR6s/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAHUjVNBZBWktT7fPWWjJ3o_TMkFqsndcvH-zoReGE4CnLiU_huN_HlO49i8FP2zyPEL9Yb3ocwiRzdvqlCGAnlwkdEgKSS5sgMXNjSUlSfkU1oi4jvxyDQCf5mk-mTKhC0OTeFAhEB9foFSSAOp5l9jdVIu9E11CpjPtyPGLfTUZUpOtWp3YOpAbZcR6s/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Quando mi tocca parlare di film che hanno avuto una simile eco mi trovo sempre di fronte a un bivio: da una parte la voglia di spellarmi le mani dagli applausi insieme a tutti e dall'altra la paura che il gene del bastian contrario si metta in mezzo rovinando la festa - l'ennesima alla quale non sono stato invitato. </div><p style="text-align: justify;">Però certe volte miss coerenza sculetta davanti persino a me, e mi fa dire che certi film sono oggettivamente molto belli, anche se non li ho amati. Non amare visceralmente qualcosa, per quanto meritevole, è un diritto di ogni spettatore. </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuWvPcQFl1jvErRe80bLMskuwZSI53alJbhIDcTOtpZJGnMaBhSPFW7JrWalSlNZCq0dgypZ8_8_Rtkc2HPNy3ett6HV1kdDL6AgYxcOI2Yj5KEW3E3ioMFDmxujB7_oot7YYlqcC8oO4GwYfvz5vQIBeIRGaSzS2PWqaFUoN3qWvZkjIfSjoAMmgZWTkS/s4513/anatomia%20di%20una%20caduta.jpg"><img border="0" data-original-height="2444" data-original-width="4513" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuWvPcQFl1jvErRe80bLMskuwZSI53alJbhIDcTOtpZJGnMaBhSPFW7JrWalSlNZCq0dgypZ8_8_Rtkc2HPNy3ett6HV1kdDL6AgYxcOI2Yj5KEW3E3ioMFDmxujB7_oot7YYlqcC8oO4GwYfvz5vQIBeIRGaSzS2PWqaFUoN3qWvZkjIfSjoAMmgZWTkS/s16000/anatomia%20di%20una%20caduta.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Ammetto che dopo una radicalchiccata (termine che mi ha dimezzato i neuroni ma necessario) come <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2024/03/sibyl-labirinti-di-donna-di-justine.html" target="_blank">Sibyl</a> le mie aspettative erano davvero ridotto all'osso ma, cosa rarissima, ho voluto ugualmente prestare fede al generale entusiasmo verso questo film, che per assurdo agli Oscar si è reso protagonista di alcuni siparietti comici col cane Messi, co-star inaspettata della pellicola.</p><p style="text-align: justify;">Lo dico subito: è davvero un grandissimo film. Vi basti pensare che qui a casa lo abbiamo guardato su MUBI la sera dopo il primo turno e siamo riusciti a reggere due ore e mezza fitte di dialoghi, e l'abbiocco è addirittura passato una volta arrivati a un punto focale. Ora, non so voi, ma io sono una mente semplice e se un film riesce a farmi passare il sonno senza esplosioni è qualcosa di miracoloso. Quindi sì, la Triet ha realizzato un film bellissimo, scritto in maniera sopraffina e intelligente. </p><p style="text-align: justify;">Eppure...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzzXc4j-3xI717xU0xEobUAMY-ZSKHZdHK2NNLriZu4x-Hs6ZX5HakfhYG9n_9tvJp6cbQAoXh3F3CdNRHbqG4CGk3-3KM5RkHTgjHmTbaPBRPuuIrFAaPRQKGism-oAxcmuPars_PqmEfS5QREPVeBKMjIq-2O1wRbE1ZcepHpTaTcK84mGiVDFeRXRFD/s2560/anatomia%20di%20una%20caduta.jpg"><img border="0" data-original-height="1386" data-original-width="2560" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzzXc4j-3xI717xU0xEobUAMY-ZSKHZdHK2NNLriZu4x-Hs6ZX5HakfhYG9n_9tvJp6cbQAoXh3F3CdNRHbqG4CGk3-3KM5RkHTgjHmTbaPBRPuuIrFAaPRQKGism-oAxcmuPars_PqmEfS5QREPVeBKMjIq-2O1wRbE1ZcepHpTaTcK84mGiVDFeRXRFD/s16000/anatomia%20di%20una%20caduta.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Mentirei se dicessi che questo film mi è rimasto incollato addosso quanto avrei voluto, eppure si tratta di una pellicola a dir poco grandiosa. Justine Triet insieme al marito Arthur Harari scrive una sceneggiatura calibrata al millesimo, disseminata di indizi e particolari, dove a farla da padrone non è tanto il colpo di scena, quanto la capacità di sviscerare una verità, o la parvenza della stessa, mettendo a nudo tutte le ipocrisie che si celavano dietro un rapporto solo all'apparenza idilliaco.</p><p style="text-align: justify;">Già la prima scena è notevolissima: lei che deve fare un'intervista, ma è impedita dalla musica assordante di lui che sta lavorando al piano di sopra. Una sintesi perfetta dei giochi di potere in quella coppia di protagonisti così tossica, un inizio che spiega già tutto quello che vedremo nel resto del film e che, proseguendo, riesce a dare ancora più motivi per farceli stare antipatici entrambi. </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz1_ADo3T6SZM5sBJiNIMKjYMMk9zSh5ERZzB4xY8y7JTmc-jwxCrhubLZmoRPAg_PVCF9L5jmPEA1GUdV8XEeqzyvei6B_tRRgvqFtJ5K_dypdNlM1aIca29Vxq181l42jZMQh745IgEgxJLDHnhSLjbY6wg6BblMHar72j9KYMcPPDZqPEK7AcFa6OBO/s786/anatomia%20di%20una%20caduta.jpg"><img border="0" data-original-height="426" data-original-width="786" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz1_ADo3T6SZM5sBJiNIMKjYMMk9zSh5ERZzB4xY8y7JTmc-jwxCrhubLZmoRPAg_PVCF9L5jmPEA1GUdV8XEeqzyvei6B_tRRgvqFtJ5K_dypdNlM1aIca29Vxq181l42jZMQh745IgEgxJLDHnhSLjbY6wg6BblMHar72j9KYMcPPDZqPEK7AcFa6OBO/s16000/anatomia%20di%20una%20caduta.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Lei così dura, autoritaria, supportata dallo sguardo teutonico di una gigantesca Sandra H<span style="background-color: white; color: #202122; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">ü</span></span>ller, e lui sottomesso, stressato, messo in ombra dal successo di una donna che si è impressa nel mondo letterario attingendo anche dalle sue idee... ma allo stesso tempo c'è anche la consorte, che deve parlare in una lingua non sua per tutto il tempo, straniera in terra straniera con tutto ciò che ne consegue, e quel marito che, per quanto la sua frustrazione sia minimamente giustificabile, non riesci a compatire fino in fondo per quella sfrontata debolezza e voglia perenne di piangersi addosso che lei giustamente gli rinfaccia quando si sente attaccata...</p><p style="text-align: justify;">Giocare il valzer su un discorso simile è difficilissimo e la coppia di sceneggiatori ci riesce pienamente, dandoci uno dei migliori dialoghi degli ultimi anni proprio per come riesce a gestire le due parti, facendole sprofondare in un mare di torbida e malata quotidianità.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfSjg_-tBQUWL3Ath6S-4dOkRou4VIfvrgstmi22QO8k5UrKsj0gbL1DHMmShdyYVHtwxJ6SKLiSHmWoOGu_4Nq1o-vte9_9ERH1oAeKb0dJPe2y8SoEH_wShVPQdIx8ZAK71lJLomE9LveAkQHA-QOiLUpOuC7lIHHEFSq7EGG5_4Gqw0S0BO5Ut0oGOi/s3842/anatomia%20di%20una%20caduta.jpg"><img border="0" data-original-height="2081" data-original-width="3842" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfSjg_-tBQUWL3Ath6S-4dOkRou4VIfvrgstmi22QO8k5UrKsj0gbL1DHMmShdyYVHtwxJ6SKLiSHmWoOGu_4Nq1o-vte9_9ERH1oAeKb0dJPe2y8SoEH_wShVPQdIx8ZAK71lJLomE9LveAkQHA-QOiLUpOuC7lIHHEFSq7EGG5_4Gqw0S0BO5Ut0oGOi/s16000/anatomia%20di%20una%20caduta.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Quella processuale è solo la minima parte di un film complesso e stratificato, che mette in scena dei personaggi e delle situazioni poco piacevoli. Sandra è ambigua, ha molte zone d'ombra e il ritratto di lei che ne esce non è proprio dei migliori. Questo non la rende un personaggio negativo a priori, piuttosto un'essere umana con tutte le sue zone d'ombra, complicate dal fatto che l'intera situazione è ambigua e non ha una risoluzione lineare per via della mancanza di prove e della necessità di dover chiudere un caso decisamente complesso.</p><p style="text-align: justify;">Non si sono particolari twist, solo il lento deflagrare di tutti i particolari snocciolati da un'accusa implacabile che ovviamente si ripercuoteranno in maniera estremamente grave sulla persona più indifesa di tutte, ovvero i figlio ipovedente della coppia - anche qui, una donna che non parla la lingua e un figlio dalla vista compromessa, ennesima chicca di un film ricolmo di sottigliezze.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI0nSny0tNogeD9WAAV-a760Nc8fNOA2c8JhXmA8tUeOCsMuJHw4nYcqhO0PEYhuk8G-Q1MIi8t9_d8TAEI9bjac4nEcZPkLpj0pnjX3VTVZZ_netaRqrLtoPjOdyuvZG8OOdBUxOLWoiwhlZAjmFJp9HChqVZ_PB1JUJx2GQ4fWumgX5V5nHJQzoXfnWY/s1423/anatomia%20di%20una%20caduta.jpg"><img border="0" data-original-height="771" data-original-width="1423" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgI0nSny0tNogeD9WAAV-a760Nc8fNOA2c8JhXmA8tUeOCsMuJHw4nYcqhO0PEYhuk8G-Q1MIi8t9_d8TAEI9bjac4nEcZPkLpj0pnjX3VTVZZ_netaRqrLtoPjOdyuvZG8OOdBUxOLWoiwhlZAjmFJp9HChqVZ_PB1JUJx2GQ4fWumgX5V5nHJQzoXfnWY/s16000/anatomia%20di%20una%20caduta.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Sarà quella sua disperazione il vero fulcro della vicenda, il punto massimo di un film che è la lenta cronaca di un disastro annunciato. La sua disperazione di trovarsi improvvisamente orfano di padre e con una madre nell'occhio (lol) del ciclone, mentre d auna parte diventa preponderante un suo intervento per smuovere un processo che pare infinito.</p><p style="text-align: justify;">Una prospettiva quasi <i>tiresica</i> per un film che mette tanto, forse a tratti addirittura troppo, su un vassoio che contiene le relazioni umane come portata principale, fino a quella conclusione.</p><p style="text-align: justify;">Si esce da questa visione stanchi e ringalluzziti allo stesso tempo, una maratona costante in un percorso lineare ma ugualmente ricco di insidie. Non stupisce tutto l'entusiasmo e i premi vinti in giro per i vari festival, tutti meritatissimi, perché al gelo di una vita e delle sue implicazioni nn si riesce a sfuggire.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6Te9pd28O_a6UDXvGL5WjUZ4lUPBn_BQ3FGthB58rMWY3f7VyJEwDMVIJqoGWT16xu8e7IrTOrlcsy667qOzoJOmrM04Mr8VfDw1xrrXZbRqVXy_AEISCY_ZsRmSbBPkt9EzQg34hLZRj61eIXH3WXMleCQqONntqBlQ-PZIMYHB_OcqcAD2tLBfVkoic/s1200/anatomia%20di%20una%20caduta.jpg"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6Te9pd28O_a6UDXvGL5WjUZ4lUPBn_BQ3FGthB58rMWY3f7VyJEwDMVIJqoGWT16xu8e7IrTOrlcsy667qOzoJOmrM04Mr8VfDw1xrrXZbRqVXy_AEISCY_ZsRmSbBPkt9EzQg34hLZRj61eIXH3WXMleCQqONntqBlQ-PZIMYHB_OcqcAD2tLBfVkoic/s16000/anatomia%20di%20una%20caduta.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Ed ecco che arriviamo alla parte più scomoda...</p><p style="text-align: justify;">Per quanto l'abbia continuamente elogiato, perché di una scrittura davvero oltre stiamo parlando, la tanto decantata ambiguità non l'ho sentita. Non ho percepito il dubbio avvolgermi, così come l'ansia per quello che sarà da lì avanti, anche se pienamente suggerito da quell'ultima inquadratura. </p><div style="text-align: justify;">Ma sono certo si tratti di un problema unicamente mio...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1Psj2K4E63tfeSbDDlUTahanfG7CnjYUsGmZNsV7kUd8JPF09i_-dV91pzfvUsjMf8gM47Drnw6WIRdEbKlRurRu9CLVQXEIJaijQ4VHpmyC9-zSXcLBzy-LpkMpsujMnj93s1ErZA07wguEEaWa6CeQrIXFWVoonP_moeel8fhVzUWmv0rz5A2vRfYsz/s160/4.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="160" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1Psj2K4E63tfeSbDDlUTahanfG7CnjYUsGmZNsV7kUd8JPF09i_-dV91pzfvUsjMf8gM47Drnw6WIRdEbKlRurRu9CLVQXEIJaijQ4VHpmyC9-zSXcLBzy-LpkMpsujMnj93s1ErZA07wguEEaWa6CeQrIXFWVoonP_moeel8fhVzUWmv0rz5A2vRfYsz/s1600/4.jpg" width="160" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="440" src="https://www.youtube.com/embed/M2VBmHOYpV8" width="529" youtube-src-id="M2VBmHOYpV8"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1Psj2K4E63tfeSbDDlUTahanfG7CnjYUsGmZNsV7kUd8JPF09i_-dV91pzfvUsjMf8gM47Drnw6WIRdEbKlRurRu9CLVQXEIJaijQ4VHpmyC9-zSXcLBzy-LpkMpsujMnj93s1ErZA07wguEEaWa6CeQrIXFWVoonP_moeel8fhVzUWmv0rz5A2vRfYsz/s160/4.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-76839826509397570502024-03-26T05:04:00.000-07:002024-03-26T06:27:58.312-07:00SEXY BEAST - L'ULTIMO COLPO DELLA BESTIA, di Jonathan Glazer<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_RnlOqEcYS_4iah6djhJ-hzDDH8fJQY-JCO0HSP8UeQ2yNoWxyGCYuD2_uvpb7c4KjALqjwNRF0sku30WeZVfKUTK-x1NXk4ZwBNaQc1iJCOdFvqjpyLwZVs7QdAjK1f9H06v8V6L7fZJRJKB5e8OLcbEkUqh-2uhdw4yxnYzY-Bt_dKfeFKaRuBJZpNx/s2032/sexy%20beast.jpg"><img border="0" data-original-height="2032" data-original-width="1353" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_RnlOqEcYS_4iah6djhJ-hzDDH8fJQY-JCO0HSP8UeQ2yNoWxyGCYuD2_uvpb7c4KjALqjwNRF0sku30WeZVfKUTK-x1NXk4ZwBNaQc1iJCOdFvqjpyLwZVs7QdAjK1f9H06v8V6L7fZJRJKB5e8OLcbEkUqh-2uhdw4yxnYzY-Bt_dKfeFKaRuBJZpNx/w426-h640/sexy%20beast.jpg" width="426" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Gary "Gal" Dove si è ritirato dalla vita criminale, rifugiandosi in una villa in spagna con la moglie, ex pornostar. La vita scorre liete e beata, fino a che un suo vecchio capo lo vuole per un colpo, che il nostro però non vuole assolutamente accettare. Così...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB-193DtPZQGipWcq2z6f26ELzA2yDLLrTclfiQ4_lQTGRE15FDqvSUmhFZ8u1XcvKepvOsIjxgCF6uiyGMjzxnqDP0t63XD-gv_J1lZOW3-4FO-Xyobz9nsHJ1YSIv4tmZrgH2sZM-vE7SBVUndXX6nGNkXriOr4TpKC5vWpGKnF7QindURXHOHYsbwZ4/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB-193DtPZQGipWcq2z6f26ELzA2yDLLrTclfiQ4_lQTGRE15FDqvSUmhFZ8u1XcvKepvOsIjxgCF6uiyGMjzxnqDP0t63XD-gv_J1lZOW3-4FO-Xyobz9nsHJ1YSIv4tmZrgH2sZM-vE7SBVUndXX6nGNkXriOr4TpKC5vWpGKnF7QindURXHOHYsbwZ4/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Non tutti gli esordi sono uguali e, anche se non spostano di un millimetro l'economia della narrativa mondiale, dimostrano sempre qualcosa - anche nel loro non mostrare nulla, per assurdo. Ad esempio, questo <i>Sexy beast</i> non lo ricorda quasi nessuno e sicuramente non sarà il film che vi cambierà la vita, ma vi farà sicuramente capire una cosa... </div><p style="text-align: justify;">Jonathan Glazer non c'è mai stato tanto dentro con la testa. E va benissimo così.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3s4wMqssjQfhl2Q3mgJnneHbm5roWeqHjTBvYPyTV4WlwYUM-rsQKx0Gk3Kykh16N0TzzOotUYFR9QxO-8SK3AicGA9vKv_sxGskl5vzihaXRCt6NUurrGducgEXvktrKY27qIu3KP6LHfI2EAo0NDzr_aRrqNZbvcySvzAXOoCl_mOS-21b5Mn0bCzxW/s1280/sexy%20beast.jpg"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3s4wMqssjQfhl2Q3mgJnneHbm5roWeqHjTBvYPyTV4WlwYUM-rsQKx0Gk3Kykh16N0TzzOotUYFR9QxO-8SK3AicGA9vKv_sxGskl5vzihaXRCt6NUurrGducgEXvktrKY27qIu3KP6LHfI2EAo0NDzr_aRrqNZbvcySvzAXOoCl_mOS-21b5Mn0bCzxW/s16000/sexy%20beast.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Anche se oggi è balzato agli onori della cronaca, Glazer all'epoca (era il 2000) era conosciuto come regista di videoclip e spot pubblicitari. Suoi erano lavori come <a href="https://www.youtube.com/watch?v=Vi76bxT7K6U" target="_blank">Karmacoma</a> e <a href="https://www.youtube.com/watch?v=1uYWYWPc9HU" target="_blank">Karma police</a>, giusto per dirne un paio da nulla di due band decisamente irrilevanti, mentre per il consumismo ha lasciato da parte il karma per dirigere i commercial per <a href="https://www.youtube.com/watch?v=CMAsRLVdZrY" target="_blank">Stella Artois</a> e <a href="https://www.youtube.com/watch?v=EZbMSCuGl3k" target="_blank">Guinnes</a>, dimostrando di essere un sonore sbevazzone - cosa che, se non l'avete capito, gli fa acquistare ancora più punti.</p><p style="text-align: justify;">Tutte cose a loro modo entrate in un certo immaginario se non comune, almeno dell'epoca, ma non abbastanza per dire di che stoffa era veramente fatto. Anche perché il cinema, come ho detto più volte, è proprio un altro campionato, e non è detto che un tolkieniano scattista nato sia adatto anche alla corsa campestre.</p><p style="text-align: justify;">Sempre che di corsa campestre si possa parlare con un film di ottanta minuti. </p><p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr5DeoX9w64ryqqlycLeKn7Lm2HIatd3hdfDrzttsKhzpfkaKGXnaNkp5dYwZYrWEeQ1ntl1yHNW9ODbxUibL-t6zEmm2brzvPHLXEB2cPgqRhhk8q-C7NfnGc-PlCfeAMnqw9CTvEgflnCsbkuWMayGEzOM5cadfIJb013EiGNjdDRs5PCeNXTleWkU1V/s1488/sexy%20beast.jpg" style="text-align: center;"><img border="0" data-original-height="806" data-original-width="1488" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr5DeoX9w64ryqqlycLeKn7Lm2HIatd3hdfDrzttsKhzpfkaKGXnaNkp5dYwZYrWEeQ1ntl1yHNW9ODbxUibL-t6zEmm2brzvPHLXEB2cPgqRhhk8q-C7NfnGc-PlCfeAMnqw9CTvEgflnCsbkuWMayGEzOM5cadfIJb013EiGNjdDRs5PCeNXTleWkU1V/s16000/sexy%20beast.jpg" /></a></p><p style="text-align: justify;">All'epoca non so come l'avrei presa, ma oggi benedico film di questa durata...</p><p style="text-align: justify;">Insomma, il buon Jonathan aveva carta bianca, un budget limitatissimo, ma la possibilità di dimostrare al mondo di cos'era capace. Ma come fare quando ti sei fatto le possa su video della lunghezza media di tre minuti, che al loro interno hanno sì una narrazione, ma dipendente da altro e non così preponderante?</p><p style="text-align: justify;">Va anche ricordato che gli Anni Zero furono parecchio strani in ambito cinefilo, perché l'arte del videoclip stava raggiungendo alcuni dei suoi massimi splendori e se prima certe cose se le potevano permettere solo Madonna o Michael Jackson, lentamente si stavano avviando verso quel processo di normalizzazione che possiamo vedere oggi. Molto dello stile del videoclip stava entrando nella settima arte con risultati altalenanti, anche se Proyas con <i>The crow</i> aveva creato un precursore non da poco.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC7hkKd_aIU8z7oiR0L-DydIwhvih_xjaPdYLrVwzVDQKrn5EMtNUYSdOUbeC5gAOcCThkgPxePyKh_XcR7N54ElNmAv37rfsatpiJ5Ns7VvXEZ1y3E9eFFchGKU3jZMak1pF7C_VOmUxbGpcQAmlYbJHWChQgapXNrmwNKkE0NZkIeeITDSUgmG5vrMdB/s2243/sexy%20beast.jpg"><img border="0" data-original-height="1215" data-original-width="2243" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC7hkKd_aIU8z7oiR0L-DydIwhvih_xjaPdYLrVwzVDQKrn5EMtNUYSdOUbeC5gAOcCThkgPxePyKh_XcR7N54ElNmAv37rfsatpiJ5Ns7VvXEZ1y3E9eFFchGKU3jZMak1pF7C_VOmUxbGpcQAmlYbJHWChQgapXNrmwNKkE0NZkIeeITDSUgmG5vrMdB/s16000/sexy%20beast.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Certo, qui siamo su lidi decisamente meno mainstream, però non è da sottovalutare come passaggio perché è proprio dal mondo del videoclip da cui proviene che Glazer prende molto in prestito, con soluzioni ancora assurde e ardite oggi come allora. Il tutto mischiato con il suo gusto per l'arthouse, da sempre suo vero pallino, da unirsi alla gestione teatrale in cui è laureato. Infatti <i>Sexy beast</i> risulta un oggetto strano e ambiguo proprio per questa sua commistione di narrazione classica, sperimentazioni visive, trovate esagerate e gestione degli attori, uno davvero meglio dell'altro.</p><p style="text-align: justify;">Non solo Ray "Beowulf" Winstone con la sua stazza, ma un Ben Kingsley scatenato e un Ian "nato vecchio" McShane che sborra carisma e inquietudine con una sola occhiata.</p><p style="text-align: justify;">In ottanta minuti il lavoro che puoi fare coi personaggi è quello che è, ma quando hai dei simili caratteristi, a cosa ti serve una sceneggiatura troppo elaborata? Che poi, non è nemmeno uno script così scontato...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVAC9LLH4os4rc1TpbEfju2yA6KELgVmgf1NLEzGnNgDypvCcQ-aQycbZbpX66o0P3GypfkWLFXbdDQ0GoBf8f7k9rXJItA0IxuMUwq4WOOAO0hNInGiTOAaIob_Z3pNrczDxsy3irb3nWsAkM-dov85v9bdZzbRYJx_bnAy6FI7hBRRJ0qJByFyRpTUZK/s1491/sexy%20beast.jpg"><img border="0" data-original-height="808" data-original-width="1491" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVAC9LLH4os4rc1TpbEfju2yA6KELgVmgf1NLEzGnNgDypvCcQ-aQycbZbpX66o0P3GypfkWLFXbdDQ0GoBf8f7k9rXJItA0IxuMUwq4WOOAO0hNInGiTOAaIob_Z3pNrczDxsy3irb3nWsAkM-dov85v9bdZzbRYJx_bnAy6FI7hBRRJ0qJByFyRpTUZK/s16000/sexy%20beast.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Un masso che cade accidentalmente rompendo la piscina del nostro è solo un modo per (pre)annunciare l'idillio che sta finendo, impersonificato da un mefistofelico chiacchierone, ex boss, venuto a rompere le uova (in tutti i sensi..) a Gal. Ma siamo davvero sicuri che le cose sarebbero andate lisce?</p><p style="text-align: justify;">A Glazer e agli sceneggiatori non interessa la parte <i>heist </i>del film, volutamente lasciata ai margini. Tutta la pellicola vuole comunicarci come sia impossibile fuggire alla propria natura, a come la bestia che il protagonista sente dentro di sé, quella che l'ha sempre portato a una vita criminale, alla fine sia sempre lì a scalpitare per ritornare in azione. Tutti quanti sono alla stregua di animali (vedete la scena nella doccia...) perché quella è la loro natura. Gal ci ha messo solo un flebile palliativo, ma si ritrova fiaccato sia dento che fuori di essa, anestetizzato nella felicità che ha cercato di ricreare.</p><p style="text-align: justify;">Eppure, sembra anelare proprio a quella, nonostante tutto e quella beffarda immagine finale...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5LPV7HSF8jm6amHrTuAECOD3lGpWmtJleUVYUurG2VKL-GRwQ7KeqrOGQWd7Ju88bes5X80CMHwKt_31v5MIfDd2qdKgiciXT7LzH5Jt6qU-YWszAfVcHDHzw0lb2dFTTwN7ZHaOOoIpYk8l4fpJ4O4exeGGEfGNeBvpWjc9TmN52tRLGfop_e7IvpxRX/s1489/sexy%20beast.jpg"><img border="0" data-original-height="807" data-original-width="1489" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5LPV7HSF8jm6amHrTuAECOD3lGpWmtJleUVYUurG2VKL-GRwQ7KeqrOGQWd7Ju88bes5X80CMHwKt_31v5MIfDd2qdKgiciXT7LzH5Jt6qU-YWszAfVcHDHzw0lb2dFTTwN7ZHaOOoIpYk8l4fpJ4O4exeGGEfGNeBvpWjc9TmN52tRLGfop_e7IvpxRX/s16000/sexy%20beast.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Glazer ha fatto poco, ma quel poco si è saputo imprimere bene nel mondo cinefilo. Questo inizio certifica solo che da lui non ci potevamo aspettare un percorso e una produzione ordinaria. </p><div style="text-align: justify;">Andrebbe riscoperto, prendendolo ovviamente per quello che è: un assurdo e divertente esordio di un regista ormai entrato nella leggenda.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjizkamfEeOBOM4z9tTZOSGgtJDE1fzkLvolutHA_93g9zdOCht2M8EAill01MNiFVfOhPZ7xRmwt7KZGf9sADp6LaLE4krhj3gYRRyj3SXw8AMgCI-NVu6fkdBMp3-kTRDUaJbvgS5boQuwVV3wnvD-I6HVzYIn0P2MRdsY0SX6QWQuqs8Rmbo0BBYU1ZR/s120/3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="120" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjizkamfEeOBOM4z9tTZOSGgtJDE1fzkLvolutHA_93g9zdOCht2M8EAill01MNiFVfOhPZ7xRmwt7KZGf9sADp6LaLE4krhj3gYRRyj3SXw8AMgCI-NVu6fkdBMp3-kTRDUaJbvgS5boQuwVV3wnvD-I6HVzYIn0P2MRdsY0SX6QWQuqs8Rmbo0BBYU1ZR/s1600/3.jpg" width="120" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="351" src="https://www.youtube.com/embed/AJ1GiahRrZ0" width="423" youtube-src-id="AJ1GiahRrZ0"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjizkamfEeOBOM4z9tTZOSGgtJDE1fzkLvolutHA_93g9zdOCht2M8EAill01MNiFVfOhPZ7xRmwt7KZGf9sADp6LaLE4krhj3gYRRyj3SXw8AMgCI-NVu6fkdBMp3-kTRDUaJbvgS5boQuwVV3wnvD-I6HVzYIn0P2MRdsY0SX6QWQuqs8Rmbo0BBYU1ZR/s120/3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-24867644683310449422024-03-20T10:03:00.000-07:002024-03-28T08:18:43.072-07:00SIBYL - LABIRINTI DI DONNA, di Justine Triet<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp7SqAiSb2o5RW7amfRnc_kMu_1jA-xv7VeA7nshZnkevb5stW89SiT4F6ycbYeJ_epl8h0wpFJU5fhmlmaP6Z2wYg4Q0tWa4Sw1QjlWQ9_fIfd_g4I5KQpAUUxMVs_8IL6y2d7QPCEg_LqY-JES291dNE41sJVeIcMXBC9Y27ty2NK0XbHalSysJQ2goD/s3850/sibyl.jpg"><img border="0" data-original-height="3850" data-original-width="2834" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp7SqAiSb2o5RW7amfRnc_kMu_1jA-xv7VeA7nshZnkevb5stW89SiT4F6ycbYeJ_epl8h0wpFJU5fhmlmaP6Z2wYg4Q0tWa4Sw1QjlWQ9_fIfd_g4I5KQpAUUxMVs_8IL6y2d7QPCEg_LqY-JES291dNE41sJVeIcMXBC9Y27ty2NK0XbHalSysJQ2goD/w472-h640/sibyl.jpg" width="472" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">La psicologa Sibyl ha pubblicato un solo libro, che è stato un caso editoriale, ma poi più nulla. Quando le si presenta come paziente la giovane attrice Margot, che deve gestire il peso di essere l'amante di un famoso collega, l'occasione e l'ispirazione di un nuovo soggetto su cui lavorare si presenta davanti alla dottoressa, che userà la giovane donna come spunto. Ma si troverà a...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8cr78Waj-AQOuqEmdII184CTphyphenhyphenLdybdWie2GNDdxoJweZ2mj86IbCQjq3Mo8gCYq4nhroRg1dvQwjeBUfBqNoG19uYFyhqvpuXKq5NV0qgEyiYddus4CLrS1-_nyQUKTbwEFYU_KiyGLERrIHNWRUbIsBIjXaparm8yyvv7jo6VWewSdB8rcJPyEoX-f/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8cr78Waj-AQOuqEmdII184CTphyphenhyphenLdybdWie2GNDdxoJweZ2mj86IbCQjq3Mo8gCYq4nhroRg1dvQwjeBUfBqNoG19uYFyhqvpuXKq5NV0qgEyiYddus4CLrS1-_nyQUKTbwEFYU_KiyGLERrIHNWRUbIsBIjXaparm8yyvv7jo6VWewSdB8rcJPyEoX-f/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Oh, io c'ho provato. L'idea era quella di vedermi tutti i film della Triet per arrivare "completo" alla visione di <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2024/03/anatomia-di-una-caduta-di-justine-triet.html" target="_blank">Anatomia di una caduta</a>, solo che tempo tiranno, impegni, a pranzo un panino e ora non ci vedo più dalla fame, sono riuscito a vedere solo questo <i>Sibyl</i>, che tra l'altro non avevo mai sentito nominare e...</div><p style="text-align: justify;">Vabbeh, chi voglio prendere in giro. Ho guardato solo questo perché c'era Adèle Exarchopoulos - salute!</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUQ7nZxa5UX0Br13A52joC8HIDVnzmnblWKFiJs3xidnou6DWNshry_LiffW_Mv9VQxooqWall3WAF6Z3VlKgoUP9emru7nX1tazF_8lBlSYWodHc03o-ABK0LT2mhlWBvHloIq9FxPy983Wv6v_R-3y0GsuSPvECsZjw0M5k2jynKcEo1tGNTH5Nnnjzx/s1584/sibyl.jpg"><img border="0" data-original-height="858" data-original-width="1584" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUQ7nZxa5UX0Br13A52joC8HIDVnzmnblWKFiJs3xidnou6DWNshry_LiffW_Mv9VQxooqWall3WAF6Z3VlKgoUP9emru7nX1tazF_8lBlSYWodHc03o-ABK0LT2mhlWBvHloIq9FxPy983Wv6v_R-3y0GsuSPvECsZjw0M5k2jynKcEo1tGNTH5Nnnjzx/s16000/sibyl.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Guardare un film come <i>Sibyl </i>non è un affare semplice. Innanzitutto, visto l'illustre seguito che ne è derivato nella produzione della regista, si ha il peso di un'aspettativa fuori dal comune, anche se questo va contro ogni deontologia cinefila - d'altronde, il sali e scendi qualitativo non è anche il bello di una qualsiasi carriera? Il secondo è che, in barba a tutti i discorsi progressisti possibili, è un film con un occhio femminile su personaggi femminili (che vorrebbero essere) complessi, pertanto ho sempre il sentore che in quanto maschio medio mi possano sfuggire dei punti e di uscire dalla visione con un'idea banalizzata dell'intera vicenda.</p><p style="text-align: justify;">Perché, non lo nascondo, mi è sembrato un film del cazzo.</p><p style="text-align: justify;">Con l'aggravante che aveva tutto quanto potesse piacermi, al di là delle due splendide protagoniste - tra l'altro, ma che razza di magnetismo ha Virginie Efira? Ne vogliamo parlare?</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWfjvqkNfgP0SFqz9XzTEJDtMYVZMas4nQk-p5nsgis5oWwyycpl2W1BM6o9ccSUR4nO_ycEsrLYVY3UqHRa7pYLxVkL7_hnmn7SYrvoD6TYW78gh576KQhlnIEr_nOvat3fLCJ-IOb2uz8LM3wYIDWaz-Ic87Qah0jDt8P2P8Gqcp1VOoXk4IRvZcIh11/s1600/sibyl.jpg"><img border="0" data-original-height="866" data-original-width="1600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWfjvqkNfgP0SFqz9XzTEJDtMYVZMas4nQk-p5nsgis5oWwyycpl2W1BM6o9ccSUR4nO_ycEsrLYVY3UqHRa7pYLxVkL7_hnmn7SYrvoD6TYW78gh576KQhlnIEr_nOvat3fLCJ-IOb2uz8LM3wYIDWaz-Ic87Qah0jDt8P2P8Gqcp1VOoXk4IRvZcIh11/s16000/sibyl.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;"><i>Sibyl </i>ha dentro di sé tantissime cose. Parte innanzitutto come un racconto sulla creazione, su come la narrazione permetta di elaborare i propri demoni mettendo nero su bianco delle vicende che sono un riflesso di noi, di come queste si colleghino al nostro passato per definire le persone che siamo adesso e di come il non aver superato dei conflitti ci renda gli adulti complessi, sfaccettati e più bucati di un groviera che siamo adesso. Poi arriva il <i>Margot dispatch</i> a dare una tridimensionalità di riflesso all'intera vicenda, il pepe per impedire alla narrazione di diventare statica, ma in realtà è proprio questo ad azzoppare una storia con del gran potenziale (quale storia non ne possiede uno?) in un casino totale che non porta da nessuna parte.</p><p style="text-align: justify;">E qui viene da chiedersi se il problema stia nel film o in chi lo guarda, ma come il sottoscritto, molti altri sono rimasti perplessi a fine visione, in barba al suo concorso a Cannes.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAqEcGheDwcXvaBUq5pJ5v7xwa8j9ho_u9a1rG64fWtQOVgipRYVoB2lAm5KXyxV3H4OXE0Yk79BXoIkJLwSxgUvRRFWq7h95xUFSUxhSvI-MAM5iQWJJiavTeEhlKcJnHbbvgubgKx1hKq7fMPVDtvspijZYr5urzH3LD0o0L8LDLrX3feqQpplJNqCOM/s1083/sibyl.jpg"><img border="0" data-original-height="587" data-original-width="1083" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAqEcGheDwcXvaBUq5pJ5v7xwa8j9ho_u9a1rG64fWtQOVgipRYVoB2lAm5KXyxV3H4OXE0Yk79BXoIkJLwSxgUvRRFWq7h95xUFSUxhSvI-MAM5iQWJJiavTeEhlKcJnHbbvgubgKx1hKq7fMPVDtvspijZYr5urzH3LD0o0L8LDLrX3feqQpplJNqCOM/s16000/sibyl.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Seriamente, a distanza di tempo, ancora mi chiedo cosa avrebbero voluto comunicarmi la Triet e Arthur Harari con uno script così pieno di dialoghi che non portano da nessuna parte e situazioni che vorrebbero essere più di quello che sono, senza però riuscirci. Dimensione erotica non pervenuta e tensione annessa che fa ridere i polli. Restano solo le disavventure di queste privilegiate che, tra le altre cose, trattano addirittura il tema dell'aborto con un pressapochismo quasi raggelante.</p><p style="text-align: justify;">Il tutto per mostrarci delle turbe romantiche, attuali e altre mai sopite, mentre un'ossessione si insinua nei vissuti delle due protagoniste, senza però far mai sentire la vera morbosità, quella che poteva esserci in <i>Dans la maison</i> di Ozon, per dire il primo che mi passa per la mente. Invece nulla. Pure l'espediente quasi meta-cinematografico assume connotati imbarazzanti da quanto è mal gestito - e dall'altra parte, Rossellini non ringrazia nemmeno un poco.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHbxYR9gwJUaxJBSAskyGZ7H0jUJjMOyeTMqkj9TZZSL2BhNXPAso_QZ-vTdfYPyoBRbb5bfiraEIT3NzqVdtDNsuQNlEhwanlyJRdIGnKE5PCbHBcK_DbqLC-GkY3M0aqRVkzb6Y-WK1mZbp4TZCQGn5MqAmyyuMvro09k4FBYuB4aMujDAbDDtwgCJ4k/s1476/sibyl.jpg"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1476" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHbxYR9gwJUaxJBSAskyGZ7H0jUJjMOyeTMqkj9TZZSL2BhNXPAso_QZ-vTdfYPyoBRbb5bfiraEIT3NzqVdtDNsuQNlEhwanlyJRdIGnKE5PCbHBcK_DbqLC-GkY3M0aqRVkzb6Y-WK1mZbp4TZCQGn5MqAmyyuMvro09k4FBYuB4aMujDAbDDtwgCJ4k/s16000/sibyl.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Un film che dovrebbe parlare di fare i conti col proprio passato (nel mezzo, per non farsi mancare nulla, pure l'invidia con la sorella e la morte della madre in circostanze misteriose) ma nel quale sfido chiunque a riconoscersi, giacché quelle mostrate non sono "vite normali" e pretendono di parlare a chiunque. E sarà la vecchiaia, ma i privilegiati che si mettono sullo stesso piano di tutti, per quanto la sofferenza sia universale e non faccia sconti o favoritismi di classe, comincia davvero a stufarmi.</p><p style="text-align: justify;">Ancora di più quando si vuole che il "proprio" mondo sia quello di tutti, senza che ci sia il quid in grado di estendere il tutto a un discorso universale. Che poteva benissimo esserci, se non si fosse perso nei suoi stessi intellettualismi da Festival che, a una certa, lasciano il tempo che trovano.</p><p style="text-align: justify;">Avrete pure il caviale, ma un panino con la mortazza sazia decisamente di più.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtRL2APOQKVGmNqbv2c5D-BZ2l_PN06peOxWXkBXyesAUMyeuqj8AqhMuJTEQkkdYYu_-cig4A3V6qqbu6I22KDPENbduDylMgoOJ3EwGyMZZKd4Ws1uHgHF4Sc32lXOVE7E-R5P5oHy3DKr3HhWkRvaBSmam3TWC8N12CY2WIrUMJX5_Ce6Da40pcjiUZ/s1236/sibyl.jpg"><img border="0" data-original-height="670" data-original-width="1236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtRL2APOQKVGmNqbv2c5D-BZ2l_PN06peOxWXkBXyesAUMyeuqj8AqhMuJTEQkkdYYu_-cig4A3V6qqbu6I22KDPENbduDylMgoOJ3EwGyMZZKd4Ws1uHgHF4Sc32lXOVE7E-R5P5oHy3DKr3HhWkRvaBSmam3TWC8N12CY2WIrUMJX5_Ce6Da40pcjiUZ/s16000/sibyl.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Sicuramente mi sarò perso qualcosa, è un film (almeno nelle intenzioni) molto intimo che richiede una sensibilità che forse non ho. A me è riuscito solo a irritare pesantemente, tanto che, se non fossi una persona che ama argomentare, lo bollerei come una <i>radicalchiccata</i> e morta lì. </p><div style="text-align: justify;">Certo che iniziare proprio da questo con un'autrice così amata non è stato proprio la mossa giusta. Almeno ho "conosciuto" Virginie Efira - lei davvero sublime.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9FYB4orBWvIcoFSJT1HsdolLlnryPIXpqtKeCCILdgAlrkWrrNUePVYdabyXFbtqUGb2T3dCqEyxWgVO9ARYAHnu5pHv0-5yzEH52clXizhtiZeoV-curZjz9cFXVE07dwr7EflcxC0wrNBQahulJA2UngiDIvaVBfP6bxFB_JQ2dc6gxwzB5vFvC3JD0/s80/2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="80" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9FYB4orBWvIcoFSJT1HsdolLlnryPIXpqtKeCCILdgAlrkWrrNUePVYdabyXFbtqUGb2T3dCqEyxWgVO9ARYAHnu5pHv0-5yzEH52clXizhtiZeoV-curZjz9cFXVE07dwr7EflcxC0wrNBQahulJA2UngiDIvaVBfP6bxFB_JQ2dc6gxwzB5vFvC3JD0/s1600/2.jpg" width="80" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="373" src="https://www.youtube.com/embed/9YOh6skpPv4" width="448" youtube-src-id="9YOh6skpPv4"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9FYB4orBWvIcoFSJT1HsdolLlnryPIXpqtKeCCILdgAlrkWrrNUePVYdabyXFbtqUGb2T3dCqEyxWgVO9ARYAHnu5pHv0-5yzEH52clXizhtiZeoV-curZjz9cFXVE07dwr7EflcxC0wrNBQahulJA2UngiDIvaVBfP6bxFB_JQ2dc6gxwzB5vFvC3JD0/s80/2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-1941245799572038002024-03-17T15:45:00.000-07:002024-03-17T23:35:39.536-07:00DUNE - PARTE 2, di Denis Villeneuve<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs8AvVEChGc4rFBNhX2bm5LiBHwKfWXyy3KtLRaxnk8bOA5sFlWwbFpDPoW8g_DFJMJ2WuP_tfifoB9-9TEenZfui_zP0OFMacYFq0b6Vfyz5jAil6lhd7kmZuwD8_zHph6PdPuLQNO2cEfup6e7-yY2D0elUMc_IUu9N1bcnHudrToUEtqCVH8XzDI6sc/s4096/dune%20parte%202.jpg"><img border="0" data-original-height="4096" data-original-width="2764" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs8AvVEChGc4rFBNhX2bm5LiBHwKfWXyy3KtLRaxnk8bOA5sFlWwbFpDPoW8g_DFJMJ2WuP_tfifoB9-9TEenZfui_zP0OFMacYFq0b6Vfyz5jAil6lhd7kmZuwD8_zHph6PdPuLQNO2cEfup6e7-yY2D0elUMc_IUu9N1bcnHudrToUEtqCVH8XzDI6sc/w432-h640/dune%20parte%202.jpg" width="432" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Paul è riuscito a sfuggire all'intrigo degli Harkonnen insieme a sua madre, che porta nel grembo la figlia del duca Leto. Accolti dai Fremen, si avvererà la profezia che vede nel ragazzo un nuovo messia. E così... </div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTAaLtg594-HlybeqhKPtDhx9lrcfM1nE__UQWgdNNuQKiX78MM5OWy_nlelMQdfn2JRbcnYVX0TkM9ljQdTpAcyapMnV2aNkiWfd8M7tiTPhCpW3wpvfivrApB82XjHTng9mK_eY-ebh_oGzmxsZhlT8QDf4rIC0O0YF_AASvEcqRQ9sxVxWU53A9d3Nj/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTAaLtg594-HlybeqhKPtDhx9lrcfM1nE__UQWgdNNuQKiX78MM5OWy_nlelMQdfn2JRbcnYVX0TkM9ljQdTpAcyapMnV2aNkiWfd8M7tiTPhCpW3wpvfivrApB82XjHTng9mK_eY-ebh_oGzmxsZhlT8QDf4rIC0O0YF_AASvEcqRQ9sxVxWU53A9d3Nj/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Da che sono andato a vivere da solo, mio padre ci tiene a informarmi di tutte le sue visioni. Il suo commento però si riduce a un generico: «Bello, bello. Ben fatto!»</div><p style="text-align: justify;">E così, a riprova che dopo l'adolescenziale conflittualità si arriva a un emulazione della figura paterna, all'uscita dal cinema di questo <i>Dune - parte due</i>, alla domanda su come mi sia sembrato, non ho potuto dire altro che...</p><p style="text-align: justify;">«Bello, bello. Ben fatto!»</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEio6iWQ5Rz63NaOe5rV8fetGQcBgRMikjgyzYzalE_DI_JH7cu7RsK-wPpbqox0zjvB03iIZXIUPzw3zQUlsEkhE7ojCwAtiofpOyqqrfgICm1A5EiK4H9GRF3J2SiKuoLrPW7XTGfOm050O9eA3tgS11ORi4kGBk2xY2cX8d9dKSGw1vMP1PlsC1RfHb4N/s3840/dune%20parte%202.jpg"><img border="0" data-original-height="2080" data-original-width="3840" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEio6iWQ5Rz63NaOe5rV8fetGQcBgRMikjgyzYzalE_DI_JH7cu7RsK-wPpbqox0zjvB03iIZXIUPzw3zQUlsEkhE7ojCwAtiofpOyqqrfgICm1A5EiK4H9GRF3J2SiKuoLrPW7XTGfOm050O9eA3tgS11ORi4kGBk2xY2cX8d9dKSGw1vMP1PlsC1RfHb4N/s16000/dune%20parte%202.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Infatti è ben fatto, nel senso che ha una sua visione stilistica (Villeneuve non è il primo stronzo che passa), il cast è di ottimo livello, si vedono tutti i soldoni spesi e per i suoi 165 minuti riesce addirittura a non annoiare, per quanto si prenda i suoi tempi per ogni cosa e debba farti lo spieghino ad ogni svolta di trama. Trama tra l'altra piuttosto lineare e presa da un capolavoro della letteratura, e qui casca il Muad'dib... </p><p style="text-align: justify;">Se dopo sessant'anni il libro di Frank Herbert gode ancora di tutto quel seguito, vuol dire che o ci siamo fatti tutti di Melange prima di leggerlo oppure qualcosa di valido deve pur averlo. Basta allora riproporre tutto quello che racconta? Sì... fino a una certa. </p><p style="text-align: justify;">Quando si parla di un'opera, specie se si tratta di qualcosa ritenuto dalla chiunque un capolavoro, bisogna anche cercare di capire cosa l'ha resa tale e anche rapportarsi al media in cui è inscritta, rendendo necessari pertanto alcuni tradimenti, perché il passaggio ne necessita per alcune versioni.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSiTqoc2kmiw0Jz0GcIt6SxPmgYwSzuPWAnow3wnIsWMhNRlsarT2Cj1U9T3B0U8RD4WIX8gQu-eLg4FU5tA0h1Vo7N-ByZ3kRmlfwLpgjN5-ZmkiZjw_IZo-JIWRDKvCxa8fM-sZSboea6L9IJhlIgeaiWEtk0ZNrAGUvB1zgOmqOy5rTLIK7QdD-Ua1N/s3721/dune%20parte%202.jpg"><img border="0" data-original-height="2016" data-original-width="3721" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSiTqoc2kmiw0Jz0GcIt6SxPmgYwSzuPWAnow3wnIsWMhNRlsarT2Cj1U9T3B0U8RD4WIX8gQu-eLg4FU5tA0h1Vo7N-ByZ3kRmlfwLpgjN5-ZmkiZjw_IZo-JIWRDKvCxa8fM-sZSboea6L9IJhlIgeaiWEtk0ZNrAGUvB1zgOmqOy5rTLIK7QdD-Ua1N/s16000/dune%20parte%202.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">D'altronde, pure Peter "fanboy n°1" Jackson dovette ammettere che il Professore era un po' troppo fissato con le canzoni e che certi personaggi andavano messi a discapito di altri perché la concezione della donna stava iniziando a cambiare e il pubblico non poteva reggere troppi nomi, e direi che la cosa gli è venuta benino perché aveva capito quali erano i punti focali dell'opera e ha saputo usare il suo stile per valorizzare il discorso dell'umano di fronte all'infinito e alle proprie zone d'ombra.</p><p style="text-align: justify;">Se ci si limita a filmare quello che altri hanno già raccontato, alla meglio ci viene il <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2021/03/watchmen-di-zack-snyder.html" target="_blank">Watchmen</a> di Snyder, alla peggio il <i>Sandman</i> di Netflix.</p><p style="text-align: justify;">Poi c'è l'elemento sorpresa, ovvero che la persona coinvolta nel progetto sia sì talentuosa, ma forse, nonostante tutte le badilate di stoffa non sartoriale che si trova addosso, non sia la persona giusta per il progetto. Ecco, Villeneuve ha capito (in parte) il libro ma forse, e dico forse, non era il regista adatto.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMAtLAqDAM5UICqbd_RHwj0h9ZgJw4uS6nX4bh3fCrMyIC_j-Dqp2TLua0a9ibmi5VEHGcvJAHw9KbCa3U_nzUnYPIzTU3xvcds9UwDAvg3DpOyB4QhvRUq4WD3ZY2m0-lLdP6TVlU4iy-xNnRvxQPmctivUZUU3NXVud5Ikgb4Su-X0Mmj3bbYKw9sq1U/s1168/dune%20parte%202.jpg"><img border="0" data-original-height="633" data-original-width="1168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMAtLAqDAM5UICqbd_RHwj0h9ZgJw4uS6nX4bh3fCrMyIC_j-Dqp2TLua0a9ibmi5VEHGcvJAHw9KbCa3U_nzUnYPIzTU3xvcds9UwDAvg3DpOyB4QhvRUq4WD3ZY2m0-lLdP6TVlU4iy-xNnRvxQPmctivUZUU3NXVud5Ikgb4Su-X0Mmj3bbYKw9sq1U/s16000/dune%20parte%202.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Non che con il curriculum che si trova debba dimostrare altro, ma pare ovvio ormai come lui si trovi estremamente a suo agio nelle situazioni ambigue, nella realtà violenta e in tutto quello che si sposi con la sua visione asettica, per un cinema molto intellettuale, a tratti volutamente freddo perché interessato come l'ambiente schiacci il personaggio fino a fargli espellere la parte più marcia e ambigua di sé.</p><p style="text-align: justify;">Ecco, <i>Dune</i> per assurdo funziona al contrario.</p><p style="text-align: justify;">La genialità di Herbert sta proprio nel mettere un personaggio e di farlo espandere (letteralmente) nel mondo ideato, dove il protagonista ne diventa una sorta di propaggine, financo una semi-divinità per quella che può essere la nostra educazione cristologica. Nel film questo si riesce a sentire? Ma soprattutto, l'aspetto lisergico, vero focus centrale dell'opera, viene trasmesso come merita dalla pellicola e dal suo autore?</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1-6sondvNuBort8DoacIPz9JOPD9I6AoxJ3vyKvAnkD56J90N16K3KY7JGS2MaR8ygTK72wxwwgP29SAO4sGAbsTEi_GiaU5By1zquc4dUdI9ASQlBgzeCKKv2XVGC-TcZLUteoNU1NeTZFEdkpJABTa_kZPkQGV6CgiTHtfOVDf6GSmQDR38cyJXg9WK/s2418/dune%20parte%202.jpg"><img border="0" data-original-height="1310" data-original-width="2418" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1-6sondvNuBort8DoacIPz9JOPD9I6AoxJ3vyKvAnkD56J90N16K3KY7JGS2MaR8ygTK72wxwwgP29SAO4sGAbsTEi_GiaU5By1zquc4dUdI9ASQlBgzeCKKv2XVGC-TcZLUteoNU1NeTZFEdkpJABTa_kZPkQGV6CgiTHtfOVDf6GSmQDR38cyJXg9WK/s16000/dune%20parte%202.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Qualcuno di voi durante la visione ha percepito la complessità dell'universo narrativo in cui è ambientato? Ha sentito una completezza in Arrakis oppure una serie di scorci da National Geographic? Ma soprattutto, c'è un personaggio di cui vi sia fregato qualcosa, o almeno, abbastanza da farvi comprendere la pesantezza della decisione finale di Paul e tutte le conseguenze che si ripercuoteranno sulla galassia?</p><p style="text-align: justify;">Villeneuve è un elefante in una cristalleria di puro design che giganteggia con tutti i mezzi che possiede, stiletta le geometrie che gli stanno tanto a cuore ma quando si tratta di metterci nella mente di uno in preda a visioni mistiche di pura distruzione continua a riproporre la stessa identica sequenza, che alla terza volta mi ha ricordato solo i tizi di <a href="https://www.youtube.com/watch?v=h-9UvrLyj3k" target="_blank">Come to daddy</a>.</p><p style="text-align: justify;"><i>Chi controlla la spezia controlla il mondo</i>, dicono all'inizio.</p><p style="text-align: justify;">Poi tutti sembrano dimenticarsi di una roba che ti regala gli occhi di Alexandra Daddario.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixROWn4hoNLwGeTPZakp27wC0n7Kf2bkHVKvPiEwLVXm31QytTG28W-juHsK9efvblR7pBBvTyfn2NwB9J13kHWsHHg-dUTQlOpNiX10DCg4MbOEgjI1J-aL-8kaD8L2kaXEBF0z8Sws-SK-_NGH5ilksjSTGJcQpbnMizMBZQNGnpbd-ZuDOH_JJ-GdPr/s1460/dune%20parte%202.jpg"><img border="0" data-original-height="791" data-original-width="1460" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixROWn4hoNLwGeTPZakp27wC0n7Kf2bkHVKvPiEwLVXm31QytTG28W-juHsK9efvblR7pBBvTyfn2NwB9J13kHWsHHg-dUTQlOpNiX10DCg4MbOEgjI1J-aL-8kaD8L2kaXEBF0z8Sws-SK-_NGH5ilksjSTGJcQpbnMizMBZQNGnpbd-ZuDOH_JJ-GdPr/s16000/dune%20parte%202.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Poi un sacco di altre questioni, tipo la sorella di Paul, della quale non viene mai spiegato con esattezza il grande potere, limitandosi a un'ecografia a distanza ravvicinata (quindi volete dirmi che in meno di nove mesi fanno tutto quel bordello?), dei cattivi che fanno la fine dei fessi e uno in particolare che, dopo minuti abbondanti di presentazione, non viene mai sentito come una plausibile minaccia e via dicendo. Certo, non si può parlare di tutto e bisogna comprimere, ma...</p><p style="text-align: justify;">MA CHE £@##% HO GUARDATO IN DUE FILM DA QUASI TRE ORE ALLA FINE? </p><p style="text-align: justify;">Sì, Villeneuve è bravo e tutto quanto, ma davvero la bravura deve limitarsi a questo, allo stare nella zona di comfort quando questa è assolutamente castrante per quello che la storia deve raccontare, e limitarsi a una bellissima esposizione che non lascia pressoché nulla a fine visione? </p><p style="text-align: justify;">Tutto deve limitarsi a un <i>ben fatto</i>?</p><p style="text-align: justify;">Lo Shai Hulud è una bella bestia col corpo lungo e le sabbie belle...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjebPQJKtZW8XBncRXMOS_YJ1MwbgXhEKGpY-4t8UH7MEaQI5LMexgg0naw-APQjMZPHmLLCRUn-K53DSrjyhH4Zxyi6bE-kP2QTKrLIwbf6UgE-UXeA0uHff1vSPiGSCE_sGFXwsIxr3q84WgLv0iOTEaNLrNg4K1WJL4snh4EUN1rbuWqb4cyyROED0Wn/s2486/dune%20parte%202.jpg"><img border="0" data-original-height="1347" data-original-width="2486" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjebPQJKtZW8XBncRXMOS_YJ1MwbgXhEKGpY-4t8UH7MEaQI5LMexgg0naw-APQjMZPHmLLCRUn-K53DSrjyhH4Zxyi6bE-kP2QTKrLIwbf6UgE-UXeA0uHff1vSPiGSCE_sGFXwsIxr3q84WgLv0iOTEaNLrNg4K1WJL4snh4EUN1rbuWqb4cyyROED0Wn/s16000/dune%20parte%202.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">In realtà questa <i>parte due</i> è grande cinema e merita di essere vista. Ma avrebbe meritato un trattamento diverso, perché tra gigantismo e l'essere grandi c'è differenza, nelle intenzioni e nell'essenza stessa, nello sguardo di chi racconta.</p><p style="text-align: justify;">A proposito di sguardi, non ho potuto non pensare alla scena finale di <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/09/oppenheimer-di-christopher-nolan.html" target="_blank">Oppenheimer</a>, a quel guardare fisso nel vuoto, conscio di ciò che aveva creato. La sensazione di impotenza che qui, purtroppo, è mancata del tutto...</p><div style="text-align: justify;">#MetalAneddoto</div><div style="text-align: justify;">Steve Harris, il leader degli Iron Maiden, scrisse una canzone su <i>Dune</i> e la presentò a Frank Herbert, il quale rispose: «Mi fa schifo la musica rock e i fate schifo soprattutto voi». Così la canzone divenne <i>To tame a land</i>, e sulle prima copie di <i>Piece of mind</i> compariva la scritta <i>Frank Herbert sucks</i>.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx_cDw3E1j6g4CwHwQ-ezcKACeVcaQxRSMEFn7tzYCWC8gmCTwYVptroNNR4OXOTk3bTsV0WW8w8u4lVtmjZHaA6YZpYce3ZpjYKMp00_d3ySUd6WumlaUDrF5VxkJ8WHYqoJUHVeu0epIVh8nf8maJMZ27ruB3KHQCQYL9sAXtSQdgEhZQYbKnBFgguC3/s120/3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="120" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx_cDw3E1j6g4CwHwQ-ezcKACeVcaQxRSMEFn7tzYCWC8gmCTwYVptroNNR4OXOTk3bTsV0WW8w8u4lVtmjZHaA6YZpYce3ZpjYKMp00_d3ySUd6WumlaUDrF5VxkJ8WHYqoJUHVeu0epIVh8nf8maJMZ27ruB3KHQCQYL9sAXtSQdgEhZQYbKnBFgguC3/s1600/3.jpg" width="120" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="335" src="https://www.youtube.com/embed/OtG5bXF0DZM" width="403" youtube-src-id="OtG5bXF0DZM"></iframe></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-22379950450746721412024-03-15T01:31:00.000-07:002024-03-15T11:39:39.932-07:00DOGS DON'T WEAR PANTS, di J-P Valkeapää<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUmGrc2rFQW_j00B5IlZSMia9EjK_aQy-anMXMcNRnrTAXU6rTx9FvSIFwIAbfAKig9fdirvd75EnP0EMSaqCjtSDodXa4Rm446b9x9L7veyuTHbLGin_u6Wg_kSACJ_-mQGOBesd7e6zgYiWuZtCuAvQ8BxvIFWaMqRRp7YaS_DbgTeWxUT7uNsHbdiLt/s1199/dogs%20don't%20wear%20pants.jpg"><img border="0" data-original-height="1199" data-original-width="842" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUmGrc2rFQW_j00B5IlZSMia9EjK_aQy-anMXMcNRnrTAXU6rTx9FvSIFwIAbfAKig9fdirvd75EnP0EMSaqCjtSDodXa4Rm446b9x9L7veyuTHbLGin_u6Wg_kSACJ_-mQGOBesd7e6zgYiWuZtCuAvQ8BxvIFWaMqRRp7YaS_DbgTeWxUT7uNsHbdiLt/w450-h640/dogs%20don't%20wear%20pants.jpg" width="450" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Juha non riesce ancora a rifarsi una vita dopo la scomparsa della moglie, morta annegata anni prima. Un giorno incontra casualmente la misteriosa Mona, dominatrice sado-maso, e farsi torturare da lei lo riporterà a vedere l'amata defunta. Ma questa sua incursione...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRGFX6gHGxLOjpwAGpNp64VtMSF3rG06tN3s1u2FN7uDGwV1MGV5SPsvI8jTxC4DLA7Iq8QpcJyKHr_1PpIlg1EzNzY2vOqJDJgCvwCb20yOsVLwha5lAFOp2bjG8ja7M0oqfAfBW-p5vl9AovFn6QGV_P_NLcsuYZFZpqxgqIqrktZbe1xfQQ5y21LfDe/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRGFX6gHGxLOjpwAGpNp64VtMSF3rG06tN3s1u2FN7uDGwV1MGV5SPsvI8jTxC4DLA7Iq8QpcJyKHr_1PpIlg1EzNzY2vOqJDJgCvwCb20yOsVLwha5lAFOp2bjG8ja7M0oqfAfBW-p5vl9AovFn6QGV_P_NLcsuYZFZpqxgqIqrktZbe1xfQQ5y21LfDe/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Anni fa una persona molto saggia mi disse: «Non lasciare che la tua passione per i libri e la cultura nasconda la tua vera natura da vecchio porco». Credo di aver capito cosa intendesse e ci tengo a sottolineare che ho fatto del mio meglio per prestare fede a questo consiglio.</div><p style="text-align: justify;">Al momento, suddetto individuo si trova in un centro per disintossicarsi, ma ho sempre fatto tesoro delle sue parole, che mi sono prepotentemente ritornate alla memoria dopo l'abbonamento a MUBI.</p><p style="text-align: justify;">Prima <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/06/please-baby-please-di-amanda-kramer.html" target="_blank">Plase baby please</a>, poi <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2022/07/pleasure-di-ninja-thyberg.html" target="_blank">Pleasure</a> e infine questo. Insomma, puoi essere cinefilo quanto vuoi, ma la voglia di farti le seghe ce l'hai come tutti.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSQbzjKYncKUdPi3Zu-ZqPPeVpoUTlaAGmqpphrF6sdyglWbxT8DETOw3XCXBhyAfQXwaNM0CKzFnwg-8iZFhjnzzIWXXqRo-C5Z5UocIzjnO9-MTcTSu0LuX_aeRa6o2yX4Td6UTn7w4-8IGeAkqh3dDmfJMLnOos23FcZXIa1jTP6TLL2IUoZC-ySzsX/s1467/dogs%20don't%20wear%20pants.jpg"><img border="0" data-original-height="795" data-original-width="1467" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSQbzjKYncKUdPi3Zu-ZqPPeVpoUTlaAGmqpphrF6sdyglWbxT8DETOw3XCXBhyAfQXwaNM0CKzFnwg-8iZFhjnzzIWXXqRo-C5Z5UocIzjnO9-MTcTSu0LuX_aeRa6o2yX4Td6UTn7w4-8IGeAkqh3dDmfJMLnOos23FcZXIa1jTP6TLL2IUoZC-ySzsX/s16000/dogs%20don't%20wear%20pants.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">J-P Valkeapää</span> è un conterraneo dei Sonata Arctica che si è fatto valere nel cinema più sperimentale e modaiolo - che nell'ottica cinefila, è di moda se non lo avete mai sentito nominare. Con questo ha fatto una discreta botta di (non)successo e pertanto è finito su MUBI, la piattaforma che ti fa venire i risvoltini ai jeans.</p><p style="text-align: justify;">Ora, qui si aprono diverse questioni...</p><p style="text-align: justify;">Io non ho mai preteso di avere la realtà assoluta in tasca e non credo che il mio giudizio, al netto di diverse battute <i>tranchant</i> e volutamente provocatorie, sia la reagine scesa in terra o una qualche realtà assoluta. E' la <i>mia</i> realtà, fallibile e contestabile come qualunque altra, e l'arte vive di una seconda esistenza proprio nella discussione e nello scambio di pareri. Ma proprio non mi spiego come questo film abbia potuto ricevere così tanti elogi da una certa comunità. </p><p style="text-align: justify;">Il che non vuol dire che sia brutto, eh...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFUZJdIq0KA0bbB0AUhiBsXiAuw3-WkeVFfr2uInwYom8v6XrWXu0qOUIC4nxW7G0dM9y2A0vwLipfyQF4X9wcrx_wmzQaVVZ6kybkN60COstV4itPqyaapJlNmuxI4dFIz-yQSvsf3FwhGjdf-YVNqPe94Uxc18FmZQYUrVGf1J2IAWVXAs3noIqfPXKH/s1280/dogs%20don't%20wear%20pants.jpg"><img border="0" data-original-height="693" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFUZJdIq0KA0bbB0AUhiBsXiAuw3-WkeVFfr2uInwYom8v6XrWXu0qOUIC4nxW7G0dM9y2A0vwLipfyQF4X9wcrx_wmzQaVVZ6kybkN60COstV4itPqyaapJlNmuxI4dFIz-yQSvsf3FwhGjdf-YVNqPe94Uxc18FmZQYUrVGf1J2IAWVXAs3noIqfPXKH/s16000/dogs%20don't%20wear%20pants.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">... diciamo c'è tutto un discorso a tema che non posso ignorare.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">J-P Valkeapää</span> ha occhio in quella che è l'accezione più comune del termine cinefilo, riesce a ricreare delle belle immagini che, se estrapolate dal contesto, riescono a destare curiosità. Sfido chiunque a mostrare il trailer di questo film e nove volte su dieci avrete una qualche reazione dall'utente, se non proprio un vago desiderio di vedere il film. <i>Perché Dogs don't wear pants</i> ha delle immagini, delle scene e delle inquadrature belle. Di più, indiscutibilmente belle, dico.</p><p style="text-align: justify;">Poi?</p><p style="text-align: justify;">Il finlandese ha voluto raccontare un'elaborazione del lutto sui generis, facendo la spola tra eros e thanatos fino a quelle che dovrebbero essere delle estreme conseguenze. Ma c'è tutta la parte sull'<i>estremo </i>a non convincere.</p><p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidJnFNxFXSO6YaVOKPAOXTp0iPiyNEQfmeBbc7sK3LnyZLHmFh0TSVemeE0X2LvUsEmDHIz6VcFgyuRjYt2EqGphpdmgrf36SEWSDmVlmMOHbgjqG-WyRrZvtEiKwORUgVgrkYjgUcbj2tm_mRL2VkiolY41oXpvajdb6vkNdIEzk0kzcmtGEcsbrdOH5_/s1480/dogs%20don't%20wear%20pants.jpg" style="text-align: center;"><img border="0" data-original-height="802" data-original-width="1480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidJnFNxFXSO6YaVOKPAOXTp0iPiyNEQfmeBbc7sK3LnyZLHmFh0TSVemeE0X2LvUsEmDHIz6VcFgyuRjYt2EqGphpdmgrf36SEWSDmVlmMOHbgjqG-WyRrZvtEiKwORUgVgrkYjgUcbj2tm_mRL2VkiolY41oXpvajdb6vkNdIEzk0kzcmtGEcsbrdOH5_/s16000/dogs%20don't%20wear%20pants.jpg" /></a></p><p style="text-align: justify;">Di mezzo c'è la riscoperta della vita, del sesso, il rimanere attaccati alla vita che fu e l'esplorazione dio nuovi orizzonti che permettono di conoscere anche nuove parti di sé, ma tutto si ricollega a una ripartenza, perché qualunque sia la strada che vuoi intraprendere sempre dall'unione con gli altri cominci, che sia per una relazione sentimentale o amicale, ma anche per una comune affinità tra anime simili.</p><p style="text-align: justify;">Nel mezzo, anche una tenera parentesi sulla di lui figlia e il suo tentativo di trovare un proprio sbocco nella vita da adolescente, ma poi si prosegue con un pastiche per me mai totalmente risolto e che proprio nel suo voler cercare di scandalizzare trova diverse fasi di stallo.</p><p style="text-align: justify;">Ma qui, come il sesso, c'è a chi piace a chi no.</p><p style="text-align: justify;">Perché proprio quando si verte su fattori simili, la sensibilità personale incide come non mai.</p><p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjau3w9QhwNr9rAJZU-QgC_zGbFnoR3X3CFl2SFmtd-nsE93HI2eV2tPeTf9PkYILSNVNvYm3FFa4ECFWju0-hs_3qEOKRcug1JsCZP6dG4hCBREfM0MIuzQxqP5JPGq9A615kf2nsXcaIrsqHkSGinqJRW5RM0uneVsjg3HH6JLVy2731nWACJvDYNw1Ji/s1932/dogs%20don't%20wear%20pants.jpg" style="text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1047" data-original-width="1932" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjau3w9QhwNr9rAJZU-QgC_zGbFnoR3X3CFl2SFmtd-nsE93HI2eV2tPeTf9PkYILSNVNvYm3FFa4ECFWju0-hs_3qEOKRcug1JsCZP6dG4hCBREfM0MIuzQxqP5JPGq9A615kf2nsXcaIrsqHkSGinqJRW5RM0uneVsjg3HH6JLVy2731nWACJvDYNw1Ji/s16000/dogs%20don't%20wear%20pants.jpg" /></a></p><p style="text-align: justify;">Ecco perché il discorso di regia come qualcosa che va bel oltre la bellezza formale in sé, qui si fa più importante che mai. L'erotismo è come la commedia: materia difficile da trattare senza rischiare di sbrodolare o finire in lidi non preventivati e richiede una profonda conoscenza di quanto si racconta. Ecco, se proprio vogliamo trovare un difetto principale al film, è la sensazione che il particolare BDSM sia stato messo unicamente come pretesto per differenziarsi, senza una vera e propria ricerca che ne giustifichi a pieno l'utilizzo o che crei un vero coinvolgimento nella storia.</p><p style="text-align: justify;">Mi rendo conto che una simile puntualizzazione possa sembrare decisamente venale di fronte a un tema così profondo e complesso come quello della perdita della persona amata, ma l'arte e il racconto non sono la somma delle loro parti e la motivazione che spinge a compiere determinate scelte, non solo stilistiche?</p><p style="text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW3k75AI9F8Hrk8ZBVUKRfhcdkjFhB47DPRFlZgl0-2Sa9oqQrraZ9XmbkY7C2TqfOXxdnkYAZ0TrnQwv4gR38-b7yiWUIzGODbk66uu8kq_y5PlQ804c2tCeA6uYiHx5OICi6sjVbkexD5WTQ8ZBsb0GUAC2noCtAvK_vSTics2-9sP4TCauXOx8IVxEl/s1486/dogs%20don't%20wear%20pants.jpg" style="text-align: center;"><img border="0" data-original-height="805" data-original-width="1486" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgW3k75AI9F8Hrk8ZBVUKRfhcdkjFhB47DPRFlZgl0-2Sa9oqQrraZ9XmbkY7C2TqfOXxdnkYAZ0TrnQwv4gR38-b7yiWUIzGODbk66uu8kq_y5PlQ804c2tCeA6uYiHx5OICi6sjVbkexD5WTQ8ZBsb0GUAC2noCtAvK_vSTics2-9sP4TCauXOx8IVxEl/s16000/dogs%20don't%20wear%20pants.jpg" /></a></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Valkeapää </span>è bravissimo nel ricreare bellissime immagini, ma il concetto di erotismo risulta sfuggente. Quello che mostra è unicamente estetico e non riesce mai ad andare sottopelle, così come gli intermezzi sadomaso ottengono il risultato di apparire indigesti solo per gli animi più candidi (nemmeno cinema degli eccessi può essere, quindi) mentre a tutti gli altri, non per forza per un concetto di navigazione non strettamente nautica, solo degli intermezzi messi un po' "così". </p><p style="text-align: justify;">Funziona benissimo come film drammatico, invece, ma la parentesi erotica lo stoppa in quello che è un inizio davvero dolente e, quello sì, davvero in grado di farti entrare in totale empatia con questo personaggio serioso come solo un nordico riesce a essere. </p><p style="text-align: justify;">Forse è proprio per questo che non ho compreso il tanto decantato umorismo nero della pellicola. Fermo restando che, molto probabilmente, si concretizza l'idea che io non capisca niente in senso lato.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7xqpbisryTEa3cOKpZ2vYcSIB6kv0exbh9eNAxdug7WW2SKNET3aks-4v7sUoeZPVJw4guWfVpBsYNRdxjKbFHoIAtUYCs22kNWFHWq8eECfrpkk4Cv1p9XPGCN1VfUYrzraW7zwlVkrZm-6mEAu2QONftUcCkHVQ8nmPWUU_y-Pkcmkb0I0GsMeqcmrh/s1440/dogs%20don't%20wear%20pants.jpg"><img border="0" data-original-height="780" data-original-width="1440" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7xqpbisryTEa3cOKpZ2vYcSIB6kv0exbh9eNAxdug7WW2SKNET3aks-4v7sUoeZPVJw4guWfVpBsYNRdxjKbFHoIAtUYCs22kNWFHWq8eECfrpkk4Cv1p9XPGCN1VfUYrzraW7zwlVkrZm-6mEAu2QONftUcCkHVQ8nmPWUU_y-Pkcmkb0I0GsMeqcmrh/s16000/dogs%20don't%20wear%20pants.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Insomma, mai il discorso della sensibilità personale è stato importante come in questo caso. Forse è proprio la mancanza (o l'eccedenza, vai a capire) che mi ha impedito di apprezzare a pieno un film che altrove invece ha raccolto diversi consensi.</p><div style="text-align: justify;">Poi, vorrei dire di più, ma scrivere con una mano sola è abbastanza difficile...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEichL-8KV4n9hy36AGGVtLcU0fGaRI0nSk6mESeD0D4JP21-ZDY5ff2P2zibfjzDr_NzkozDNUzmDQgfUs9_SHJOPOA4tklwCnq7TAuSqQ4d9FpsjdoBmSWXf6db5w_edhxdg5YsoVI856eIhR0-B-ydrf_GPnT7FNqlJzJCJFUt_zbh2224RRQMSas4r0r/s129/2,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="129" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEichL-8KV4n9hy36AGGVtLcU0fGaRI0nSk6mESeD0D4JP21-ZDY5ff2P2zibfjzDr_NzkozDNUzmDQgfUs9_SHJOPOA4tklwCnq7TAuSqQ4d9FpsjdoBmSWXf6db5w_edhxdg5YsoVI856eIhR0-B-ydrf_GPnT7FNqlJzJCJFUt_zbh2224RRQMSas4r0r/s1600/2,5.jpg" width="129" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="420" src="https://www.youtube.com/embed/veZaHimbtaQ" width="506" youtube-src-id="veZaHimbtaQ"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEichL-8KV4n9hy36AGGVtLcU0fGaRI0nSk6mESeD0D4JP21-ZDY5ff2P2zibfjzDr_NzkozDNUzmDQgfUs9_SHJOPOA4tklwCnq7TAuSqQ4d9FpsjdoBmSWXf6db5w_edhxdg5YsoVI856eIhR0-B-ydrf_GPnT7FNqlJzJCJFUt_zbh2224RRQMSas4r0r/s129/2,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-77139692042966457412024-03-12T04:33:00.000-07:002024-03-12T04:42:09.131-07:00DREAM SCENARIO - HAI MAI SOGNATO QUEST'UOMO?, di Kristoffer Borgli<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWtpSGAGNwhjkxOS-t9kR9gw8MfQyASmDp886Tp50TMf692hCDS3BGElsH1QUcPBW7rrMsYBxTbonW7TudO8fp3j7ibtQr7JOwBQONnrkzQJbyVE1lw66jitObQ_cCrDFjQplkyXTXrnDNT0YPwpVWqiSAR53pecG2s0NF-7vSksLEHpxuWlt5J-KYcZV-/s1499/dream%20scenario.jpg"><img border="0" data-original-height="1499" data-original-width="1000" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWtpSGAGNwhjkxOS-t9kR9gw8MfQyASmDp886Tp50TMf692hCDS3BGElsH1QUcPBW7rrMsYBxTbonW7TudO8fp3j7ibtQr7JOwBQONnrkzQJbyVE1lw66jitObQ_cCrDFjQplkyXTXrnDNT0YPwpVWqiSAR53pecG2s0NF-7vSksLEHpxuWlt5J-KYcZV-/w426-h640/dream%20scenario.jpg" width="426" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><p style="text-align: justify;">Paul Matthews è un anonimo professore universitario con sogni di gloria irrealizzati. Un giorno, la gente inizia a sognarlo, facendolo diventare una star dell'inconscio. Ma la cosa avrà conseguenze...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9zzgsLXNGrVh1_kMK1XIPm7ksWGdq81DKz5yPK2sRlbo2oGh9QskQbhgVgbe-mra5czzqC9_Mdofyy9eKSi41KIJc5cjwfQc_yPpygeWvUqbun27iGixhKSWod8f5z_iP9SJfnKTl5Sp0Tto3nbAVXhYueXfO4tZRzhIJgIZGxl3Wf-C4bEy_UBdt6IPU/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9zzgsLXNGrVh1_kMK1XIPm7ksWGdq81DKz5yPK2sRlbo2oGh9QskQbhgVgbe-mra5czzqC9_Mdofyy9eKSi41KIJc5cjwfQc_yPpygeWvUqbun27iGixhKSWod8f5z_iP9SJfnKTl5Sp0Tto3nbAVXhYueXfO4tZRzhIJgIZGxl3Wf-C4bEy_UBdt6IPU/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Kristoffer Borgli è un regista norvegese, quindi un amante del metal a prescindere, il che ce lo rende già simpatico. Ma è soprattutto il regista di <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2024/02/sick-of-myself-di-kristoffer-borgli.html" target="_blank">Sick of myself</a>, film che se non lo avete visto, beh, vi conviene recuperarlo prima di subito. Questo lo ha girato in America ed è stato distribuito dalla A24, segnando l'ennesimo successo della casa, ormai in un periodo fortunato. </div><p style="text-align: justify;">La cosa divertente è che a produrlo invece è stato Ari "<a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/12/beau-ha-paura-di-ari-aster.html" target="_blank">Beau</a>" Aster, l'unico della scuderia Roma-Teramo ad aver floppato clamorosamente.</p><p style="text-align: justify;">Sarebbe da farci un meme...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvlHv4i8ZK-0himouUhiOKTd-dTfa0HT5nReYsDsa61banKyFhjhZPF7c2eEGJWMOiij1iJiccKt3Q5HnADr7XglPD1WNhyAXz0mrGA_aEkcY_e-cEjmraqjEBlnEPFetYs9Ttg_K336vjR82GRtNb2FuaEpuLkpAAs6nth0Gw4Avd4pJuaC_KxbFXEdTj/s1772/dream%20scenario.jpg"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="1772" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvlHv4i8ZK-0himouUhiOKTd-dTfa0HT5nReYsDsa61banKyFhjhZPF7c2eEGJWMOiij1iJiccKt3Q5HnADr7XglPD1WNhyAXz0mrGA_aEkcY_e-cEjmraqjEBlnEPFetYs9Ttg_K336vjR82GRtNb2FuaEpuLkpAAs6nth0Gw4Avd4pJuaC_KxbFXEdTj/s16000/dream%20scenario.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Sapete poi una caratteristica dei meme? Servono per capire quanto siete giovani. Se riuscite a capirli, siete salvi. Se invece vi chiedete perché quei maledetti brufolosi stiano a sganasciarsi... beh...</p><p style="text-align: justify;">Uno che ai meme deve molto è Nicolas <strike>Kim Coppola</strike> Cage. Da anni volto del cinema più trash e stupido, quello che accettava la qualunque perché doveva pagarsi i debiti di una vita di bagordi, l'uomo che aveva sposato la nipote dell'idolo Elvis Presley, il tizio che aveva chiamato il figlio come Superman... sì, insomma, proprio lui, è uno che ha iniziato a vivere una seconda giovinezza artistica proprio grazie ai meme. Uno dei più utilizzati della scorsa stagione (visto quanto sono giovane, eh? EEEEEH?) era proprio quello de <i>Il talento di mr C</i>, un film dove interpreta varie versioni di se stesso, una tale esegesi artistica da fargli replicare l'espressione del meme tratto da <i>Con Air</i>.</p><p style="text-align: justify;">Rendetevi quindi conto del colpo di genio nell'assumere proprio lui per un film che parodizza i meme. Altro che <span style="font-family: inherit;">I<span style="background-color: white; text-align: left;">ñárritu</span></span> con Michael Keaton! </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhw2ba7N-ueCh8GuN5VZokrUDsMabwkZacDHeOWhQCoKviKUA3dXVjWVtORJ6aKthzy9jELSvTLqI7u9zCvb5RsHxR61wxTrWMs6tNGHYzE8JtYxZY9R3AaWzpki6bUid4MiYI_AuMVh6rYPq4bEfYC5syswF3WrJ_uuLQw53C7gNIuPmexAkFO0YUdJXA1/s1280/dream%20scenario.jpg"><img border="0" data-original-height="693" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhw2ba7N-ueCh8GuN5VZokrUDsMabwkZacDHeOWhQCoKviKUA3dXVjWVtORJ6aKthzy9jELSvTLqI7u9zCvb5RsHxR61wxTrWMs6tNGHYzE8JtYxZY9R3AaWzpki6bUid4MiYI_AuMVh6rYPq4bEfYC5syswF3WrJ_uuLQw53C7gNIuPmexAkFO0YUdJXA1/s16000/dream%20scenario.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Già col suo precedente film Borgli aveva dimostrato quanto debba stargli a cuore la psicologia umana, o l'umanità in tutta la sua tridimensionalità. E già solo con questo dittico ha dimostrato di avere una sua idea di cinema e di saper parlare di personalità poco piacevoli, ma sfaccettate, con un loro alone di complessità, senza trascendere nell'autopompino da artista e riuscendo a parlare con un linguaggio semplice e alla portata di tutti... ma non scontato.</p><p style="text-align: justify;">Nonostante i dindi americani, il semi-miracolo si ripete anche qui. Borgli ritorna con il suo gusto per l'assurdo e per i personaggi sgradevoli, senza però sfociare in un voyerismo di nefandezze, ma prendendo in esame tizi che si possono incontrare nella vita di tutti i giorni - e per una volta, gente che fa lavori "normali". Paul assomiglia incredibilmente al tizio che ognuno di noi può conoscere, così come ogni barista può ricordarci Signe. Ci vengono mostrati con tutta la loro umana ambiguità in due storie assurde... ma forse non troppo.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0EgmV0Yspzeuo7RuEqzxTgQy08RKIV63BGrgkMPicO9g5hw_mqz-V0kF_4XDSBAEGT7IBvc6pTajXsltbVycdwFWmHewOMV6C99p2U2pJt_JVVLdCcH4_zkbppuNdksPAfKf2sIu1JQz0B5N63p7SPIqVFDn5PkEB-LBUSvtnZ10D8zCo1BtAmGcANiAk/s1400/dream%20scenario.jpg"><img border="0" data-original-height="758" data-original-width="1400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0EgmV0Yspzeuo7RuEqzxTgQy08RKIV63BGrgkMPicO9g5hw_mqz-V0kF_4XDSBAEGT7IBvc6pTajXsltbVycdwFWmHewOMV6C99p2U2pJt_JVVLdCcH4_zkbppuNdksPAfKf2sIu1JQz0B5N63p7SPIqVFDn5PkEB-LBUSvtnZ10D8zCo1BtAmGcANiAk/s16000/dream%20scenario.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Non trovate che ultimamente stiamo perendo la capacità di analizzare e comprendere l'ambiguo (per quanto l'ambigui non sia subitaneamente comprensibile per propria natura)?</p><p style="text-align: justify;">Perché la grande raffinatezza di questo autore sta proprio nella sua capacità di mettere in scena situazione ambigue, che sfuggono alla naturale classificazione e che quindi creano repellenza in noi. Eppure, non si tratta mai di questioni facilmente incasellabili. Signe e Paul sono individui negativi? Non completamente. Ma sono individui, con le loro zone d'ombra che rischiano di mangiarsi anche il resto. D'altronde, entrambi avevano una vita tutto sommato decente o che poteva tranquillamente migliorare se solo si fosse avuto il coraggio di tagliare i rami secchi. E quei due personaggi si assomigliano perché queste storie sono l'una la naturale evoluzione dell'altra.</p><p style="text-align: justify;">Se nel suo esordio Borgli ci mostrava la voglia di apparire, qui passa allo step successivo: cosa succede quando la gente si accorge di noi?</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1RjMIuplR7RfEJhSDEv6Vi5G2aOxid2Ao6LpGceb5N-HFbGW40LMzc2A32Z9QCBFIoqhnxmeK_AykPp1WKeS0AJZrtZhj9XvXOlBBue41i2c0f9kgI8X9lKS9U_Q3r5H6AprwMaTaLhFy-LkHsBlYLRhrfA0_nad_7rkK4wgd4guhbyQAKECkPQG_IYBe/s3987/dream%20scenario.jpg"><img border="0" data-original-height="2160" data-original-width="3987" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1RjMIuplR7RfEJhSDEv6Vi5G2aOxid2Ao6LpGceb5N-HFbGW40LMzc2A32Z9QCBFIoqhnxmeK_AykPp1WKeS0AJZrtZhj9XvXOlBBue41i2c0f9kgI8X9lKS9U_Q3r5H6AprwMaTaLhFy-LkHsBlYLRhrfA0_nad_7rkK4wgd4guhbyQAKECkPQG_IYBe/s16000/dream%20scenario.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Ancora prima di eventi pandemici, la viralità aveva assunto connotazioni preoccupanti. Diventare di tendenza oramai è necessario anche in campi che dovrebbero esulare dalla materia e, per assurdo, un tizio divenne famoso per aver sfoggiato il cartello <i>don't make stupid person famous</i>. E su quanto ci sia della verità in quelle parole, ve lo potrei dire in cörsivœ. Non è un caso l'abbia scritto così, eh...</p><p style="text-align: justify;"><i>Dream scenario</i> metaforizza col pennarellone grosso i nostri tempi, quelli del voler apparire a tutti i costi e del dover dire la propria su ogni argomento, ma soprattutto illustra il potere distruttivo che la sovraesposizione può assumere a danni di emeriti sconosciuti - del resto, abbiamo visto in più maniere come l'<i>hate speech</i> abbia portato alla morte di taluni. E lo fa con la solita potente semplicità che questo regista aveva già mostrato, affinando la tecnica e divenendo meno reiterativo di certe dinamiche a favore di un'asciuttezza narrativa invidiabile.</p><p style="text-align: justify;">Ma soprattutto, riesce a tratteggiare l'ambiguità.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipd1rRWzyd54RTn6tqYYJWEBcbHwhzGgt3NEVkurr_DWxQ4IH1jKrPmBy3Mj9pmdnXgaRRiDnY_0Q3_Ba786AdXHlgfz4MIgvL1ob2Al21EReFoZHAl4OqnI0d9V_s4XhiHVN8Xeb9HKmYKEUrGh1SuSOvA2-v4DrUBeA2xkvrtWHk6CcP-wX-NH2wU5dB/s2532/dream%20scenario.jpg"><img border="0" data-original-height="1372" data-original-width="2532" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipd1rRWzyd54RTn6tqYYJWEBcbHwhzGgt3NEVkurr_DWxQ4IH1jKrPmBy3Mj9pmdnXgaRRiDnY_0Q3_Ba786AdXHlgfz4MIgvL1ob2Al21EReFoZHAl4OqnI0d9V_s4XhiHVN8Xeb9HKmYKEUrGh1SuSOvA2-v4DrUBeA2xkvrtWHk6CcP-wX-NH2wU5dB/s16000/dream%20scenario.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Poi sì, potrei dilungarmi anche sulla fantasia con cui ha saputo interpretare i sogni o sulle chicche registiche mai invasive, ma la scena che mi porterò dietro sarà quel finale agrodolce, forse l'unico possibile in un film così causticamente cinico.</p><div style="text-align: justify;">Ma che forse, proprio perché così intriso di cinismo, più umanamente vero di tanti altri.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivaTykuvsynxrVb9lsFdBcfQQTylrYQ4b1qqOjwocYO31bmf6qRlJU_1gaJZHlQ08LWmhyphenhyphenEE0I0iRlJVe61ZlZZEkC-hwtNxDQ2p0sUx7ctxhh4vmYlzAEZE_VbFumNG5jaQ-Fsi73OCLkC2zSZD8i4xpdtobYruo0Cw52vvfYklQnGjpqCKYj9hfIfWib/s170/3,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="170" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivaTykuvsynxrVb9lsFdBcfQQTylrYQ4b1qqOjwocYO31bmf6qRlJU_1gaJZHlQ08LWmhyphenhyphenEE0I0iRlJVe61ZlZZEkC-hwtNxDQ2p0sUx7ctxhh4vmYlzAEZE_VbFumNG5jaQ-Fsi73OCLkC2zSZD8i4xpdtobYruo0Cw52vvfYklQnGjpqCKYj9hfIfWib/s1600/3,5.jpg" width="170" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="350" src="https://www.youtube.com/embed/eRhg7qPLeN8" width="421" youtube-src-id="eRhg7qPLeN8"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivaTykuvsynxrVb9lsFdBcfQQTylrYQ4b1qqOjwocYO31bmf6qRlJU_1gaJZHlQ08LWmhyphenhyphenEE0I0iRlJVe61ZlZZEkC-hwtNxDQ2p0sUx7ctxhh4vmYlzAEZE_VbFumNG5jaQ-Fsi73OCLkC2zSZD8i4xpdtobYruo0Cw52vvfYklQnGjpqCKYj9hfIfWib/s170/3,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div><p></p>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-90512505649495045912024-03-06T08:05:00.000-08:002024-03-06T08:07:53.439-08:00A WOUNDED FAWN, di Travis Stevens<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu8vtAzevMrr4oqmxOPnRROQSkt-T3glQXdaSJPPcOEOy44xeqdBxTExYdd1rPymbUaZrBeWOU7hZga6EphMFZz4WQToCvwYJofjospqGu1RZOCgp6xqHkyEaQO6yzRJZFksVQr7EIjTz-6ichgtDjgDffLJX5krbmSGjO2oHgGEqo9iBiV0IVH9tSqYgO/s1800/a%20wounded%20fawn.jpg"><img border="0" data-original-height="1800" data-original-width="1199" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhu8vtAzevMrr4oqmxOPnRROQSkt-T3glQXdaSJPPcOEOy44xeqdBxTExYdd1rPymbUaZrBeWOU7hZga6EphMFZz4WQToCvwYJofjospqGu1RZOCgp6xqHkyEaQO6yzRJZFksVQr7EIjTz-6ichgtDjgDffLJX5krbmSGjO2oHgGEqo9iBiV0IVH9tSqYgO/w426-h640/a%20wounded%20fawn.jpg" width="426" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">La gallerista Meredith, dopo la fine di una relazione abusante, sta iniziando a uscire con Bruce... peccato che egli sia un assassino seriale di giovani donne. I due passeranno nella di lui casa in campagna, ma strane forze, evocate forse da una statua delle Erinni posseduta dall'uomo, porteranno a...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRPZXYQQBoqbjXNvUkDrdtRzY-edj69rujI8zDJzHJmdFiecaZ7hvvpU6f0nS_MjTc-yAo8spPyGaUFWh_0sMtvlo56SpAR6Uigj7yTlu3d45PZEX7IVvFNHO8IsuuQcjLtIUYgkyxbrGgOBSbMCLzvwiTp4MVXrTc7EEzNxrs33i9yDhBlVZyZtot8xs_/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRPZXYQQBoqbjXNvUkDrdtRzY-edj69rujI8zDJzHJmdFiecaZ7hvvpU6f0nS_MjTc-yAo8spPyGaUFWh_0sMtvlo56SpAR6Uigj7yTlu3d45PZEX7IVvFNHO8IsuuQcjLtIUYgkyxbrGgOBSbMCLzvwiTp4MVXrTc7EEzNxrs33i9yDhBlVZyZtot8xs_/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Tempo fa, spulciando nel cestone di Prime, ero capitato sul film <i>La ragazza del terzo piano</i>, di tal Travis Stevens. Ricordo che il film iniziava con delle riprese interne della casa che, non so perché, ma mi catturarono subito. Il problema venne quando gli attori iniziarono a muoversi sullo schermo - vabbeh, l'attore in questione era il wrestler CM Punk. Da lì in poi fu una pugnalata agli occhi costante, tantoché il fil non lo finii neppure...</div><p style="text-align: justify;">Insomma, per me Travis Stevens poteva essere un grandissimo regista di interni. </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhty6i1Uuu91GEZi6ccsGR9nQm3zc-kw3AEskJjDu8SzSeo-_P8abCj48oHRxGa11UpN5uRUdy4qLoXPu0p8cMtelF5_uReR-ZN0jPFQbSMXv_pB8vazlmfKTYkIlvl7APq07YSDQ7nTOmvBLJydeSDMbvMGWzl2NvXQSqvobwx_I3ZdsfhCzA_V9BeDrMw/s1920/a%20wounded%20fawn.jpg"><img border="0" data-original-height="1040" data-original-width="1920" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhty6i1Uuu91GEZi6ccsGR9nQm3zc-kw3AEskJjDu8SzSeo-_P8abCj48oHRxGa11UpN5uRUdy4qLoXPu0p8cMtelF5_uReR-ZN0jPFQbSMXv_pB8vazlmfKTYkIlvl7APq07YSDQ7nTOmvBLJydeSDMbvMGWzl2NvXQSqvobwx_I3ZdsfhCzA_V9BeDrMw/s16000/a%20wounded%20fawn.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Poi però arriva <i>A wounded fawn </i>(letteralmente: un cerbiatto ferito), che nell'internet comincia a essere elogiato in maniera fin troppo massiccia, e il sentore che forse io abbia preso un granchio si fa bello grosso. Tra l'altro, il film è pure marchiato Shudder, che non sarà sempre garanzia di qualità estrema, ma da quella piattaforma è uscito quella bombetta che è uno dei miei nuovi film preferiti - si <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/02/what-josiah-saw-di-vincent-grashaw.html" target="_blank">What Josiah saw</a>, sto parlando di te.</p><p style="text-align: justify;">Morale della fiaba: già dopo cinque minuti ero convinto.</p><p style="text-align: justify;">Ora, io non so se avessi iniziato a vedere il film d'esordio di Stevens (che ha comunque diversi cultori) in un brutto momento o se l'aver fatto un altro film in mezzo abbia dato punti esperienza, insieme a un budget più cospicuo, ma qui siamo davvero a livelli piuttosto alti. Ma soprattutto, è un film divertentissimo che non lascia un momento di tregua per tutta la sua durata.</p><p style="text-align: justify;">Che è di novanta minuti...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCVVZhFdzkzjxtoXOALx0L5x-99gMjI2nbemjscfHi1iFInTEKsmQ9Ibhhv0XKknbfgZPVshzeL_uUSZAxUM1NkBI4f0udP42kdp4liPbvx7j3noYUjEF5sDxCOzIwpkWHsw5sKFLeDYLgrJng6CGdiltQ8-IvRoKLfOba6Dv5s8gtgzA6MXsIbruC3wTR/s1920/a%20wounded%20fawn.jpg"><img border="0" data-original-height="1040" data-original-width="1920" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCVVZhFdzkzjxtoXOALx0L5x-99gMjI2nbemjscfHi1iFInTEKsmQ9Ibhhv0XKknbfgZPVshzeL_uUSZAxUM1NkBI4f0udP42kdp4liPbvx7j3noYUjEF5sDxCOzIwpkWHsw5sKFLeDYLgrJng6CGdiltQ8-IvRoKLfOba6Dv5s8gtgzA6MXsIbruC3wTR/s16000/a%20wounded%20fawn.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">MADONNA SANTISSIMA LA DURATA PERFETTA!</p><p style="text-align: justify;">Questioni di metraggio a parte, il film possiede tutta una sua veste particolare. Stevens dimostra di non essere uno sprovveduto e, forse conscio che Shudder comporta un numero di patane maggiore, si toglie lo sfizio di girare tutto il film in pellicola 16mm. Il che vuol dire che i colori e la loro porosità, soprattutto nelle tonalità che fanno da contrasto nelle scene più buie, risaltano come non mai. Inutile girarci intorno, non è neppure questione di nostalgia canaglia, ma la pellicola batte il digitale per quella che è la resa scenica e la profondità dell'immagine. Questo film ne è la prova cristallina, giacché solo con le atmosfere riesce a portare a casa metà del risultato.</p><p style="text-align: justify;">Il resto sono trovate, una più casereccia e morbosa dell'altra, che stravolgono una storia (dall'esito prevedibile, visto il prologo anticipatore) che altro non è che una narrazione di vendetta femminile su un uomo spaventato dall'essere superato dal sesso opposto. </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbSIDj5eClnIHA3TmxQDf8DBhPhG68SHmgsNKn6jIUUF0qowBFfYyp9sqRY5FFEA3EfdazPvLH35mAiDf1KjRf2KPqcx3mppbS4ULn6QiB7qdZGUwOhnGYsU7xexriW7o8t-QtXCOVttkqQhdzDXG5WwCS5-1PUxXSZYfyAFtFNtGYAX-zoCZRh7Dg7OY1/s1200/a%20wounded%20fawn.jpg"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbSIDj5eClnIHA3TmxQDf8DBhPhG68SHmgsNKn6jIUUF0qowBFfYyp9sqRY5FFEA3EfdazPvLH35mAiDf1KjRf2KPqcx3mppbS4ULn6QiB7qdZGUwOhnGYsU7xexriW7o8t-QtXCOVttkqQhdzDXG5WwCS5-1PUxXSZYfyAFtFNtGYAX-zoCZRh7Dg7OY1/s16000/a%20wounded%20fawn.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Bruce sclera quando a un'asta una donna gli ruba il maledetto manufatto, non riesce a reggere il confronto con Meredith e usa la casa in montagna come sostituto freudiano per fare colpo su di lei. Le altre, invece, hanno paura di essere ammazzate.</p><p style="text-align: justify;">La differenza sta qui.</p><p style="text-align: justify;">Stevens dimostra di essere estremamente legato alla questione femminile con un trittico che nella figura della donna ha il proprio epicentro (oltre al primo, c'è <i>Jacob's wife</i>, il capitolo di mezzo) e qui si dona alla parentesi più lisergica di tutte, per un caccia al topo (strafatto) dove questa nuova figura horror incombe più minacciosa che mai.</p><p style="text-align: justify;">Ecco, ora non per fare <i>mansplain</i>, ma è proprio in quello che sembrerebbe il "momento serio" (di un film che è un auto dichiarato delirio e basta) che le cose cominciano un attimo a scricchiolare, specie per tutti i sottotesti che Stevens suggerisce e poi nasconde da bravo furbone.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs0lP5dsnxpXKzDNxhQ8Fi1PYFrGlH8b3lOHkrLjMsR7AYW23P6E0msXJEfLmsxyRvjwTrV3biem5ITVpHuZs2qCRvoivEWBsUukSIXK17aeTi8eMEzJx6ILYgVSSNSwSJgUOseCvB6wdd4HQ5BR-Ev6-c7I0-mLkBA5PD_AAevR7Z19MIMkJVAB3Pi1l5/s2500/a%20wounded%20fawn.jpg"><img border="0" data-original-height="1354" data-original-width="2500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs0lP5dsnxpXKzDNxhQ8Fi1PYFrGlH8b3lOHkrLjMsR7AYW23P6E0msXJEfLmsxyRvjwTrV3biem5ITVpHuZs2qCRvoivEWBsUukSIXK17aeTi8eMEzJx6ILYgVSSNSwSJgUOseCvB6wdd4HQ5BR-Ev6-c7I0-mLkBA5PD_AAevR7Z19MIMkJVAB3Pi1l5/s16000/a%20wounded%20fawn.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Tutto il film è infarcito da metafore di vario tipo, a cominciare dalle cosiddette mascotte del lungometraggio, per riportare la questione sui temi della femminilità, del riprendersi la vita (in tutti i sensi) dopo situazioni di abuso. Temi attuali e importanti, certo, che però ho trovato trattati in una maniera superficiale, e proprio perché Stevens azzecca più di un colpo, un trattamento più approfondito, anche nella figura del colpevole, sarebbe stato quasi d'obbligo.</p><p style="text-align: justify;">Oltre ad essere un film divertentissimo, poteva raggiungere picchi di profondità non da poco. Perché forse l'ambiente da cui certi atteggiamenti provengono, l'humus sociale e antropologico... ecco, quello è il vero orrore, il mostro che partorisce i figli bastardi. E quello poteva essere il dettaglio in grado di rendere questo film un grande film, non solo il divertimento lisergico che è.</p><p style="text-align: justify;">Poi vabbeh, c'è anche la questione del prestito dalla mitologia greca che è trattato con una superficialità che solo degli americani potevano adottare, ma non siamo qui per farci una cultura, ecco.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJL9mL_koVBcAFdQlGZDl5teKRgcGOsnrzU97N20dqZ6MtQARms4wqtvYcWJV_EMv3ctl3XHqQCjA8HHpH9ljVNxcKv8J_Qsuln6OMfLMs6K1Swnu3SgiVfsdMU0klspHHd7LXKO8UFl04TvbuOeRzMtuw-NCrjL6W-_ZU57-VVNi_Je48-983vKz4c29H/s1468/a%20wounded%20fawn.jpg"><img border="0" data-original-height="795" data-original-width="1468" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJL9mL_koVBcAFdQlGZDl5teKRgcGOsnrzU97N20dqZ6MtQARms4wqtvYcWJV_EMv3ctl3XHqQCjA8HHpH9ljVNxcKv8J_Qsuln6OMfLMs6K1Swnu3SgiVfsdMU0klspHHd7LXKO8UFl04TvbuOeRzMtuw-NCrjL6W-_ZU57-VVNi_Je48-983vKz4c29H/s16000/a%20wounded%20fawn.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Sembrerebbe non mi sia piaciuto, quando invece non ci penserei due volte a rivederlo. Per me, una pellicola che con poco rende meglio di tante altre sue sorellone ben meglio distribuite e che ringalluzzirà ogni amante del sano horror che si rispetti.</p><p style="text-align: justify;">Però, proprio perché quello che tratta è un argomento che mi sta a cuore, avrei preferito anche maggior profondità. Non solo un'arthouse da hipster sotto acidi. Ma sempre meglio che ascoltare un* che si esalta per <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/07/barbie-di-greta-gerwig.html" target="_blank">Barbie</a>, alla fine.</p><div style="text-align: justify;">PS: forse darò un'altra chance a quel suo esordio...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuuxkSFiWQTxkhhs7ONj70_ioVNBJ91yxhzFQuvymh41yFspOUEMjvt8DZ-Ztq4it4j67c2Q9KaKVKKknt7BiPOkbw3HYZ2R_hxsC6lhkYYmc7ohxmZgAqj2AEhBPwSOvd2KF408e9QYHcTTVICN3j1xgA_q1sEucwiKhKkYXeaDuYJzI4Osuey3t7Hsb0/s120/3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="120" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuuxkSFiWQTxkhhs7ONj70_ioVNBJ91yxhzFQuvymh41yFspOUEMjvt8DZ-Ztq4it4j67c2Q9KaKVKKknt7BiPOkbw3HYZ2R_hxsC6lhkYYmc7ohxmZgAqj2AEhBPwSOvd2KF408e9QYHcTTVICN3j1xgA_q1sEucwiKhKkYXeaDuYJzI4Osuey3t7Hsb0/s1600/3.jpg" width="120" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="372" src="https://www.youtube.com/embed/nxz1DuVaRr8" width="447" youtube-src-id="nxz1DuVaRr8"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuuxkSFiWQTxkhhs7ONj70_ioVNBJ91yxhzFQuvymh41yFspOUEMjvt8DZ-Ztq4it4j67c2Q9KaKVKKknt7BiPOkbw3HYZ2R_hxsC6lhkYYmc7ohxmZgAqj2AEhBPwSOvd2KF408e9QYHcTTVICN3j1xgA_q1sEucwiKhKkYXeaDuYJzI4Osuey3t7Hsb0/s120/3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-17474725263265512382024-02-28T14:14:00.000-08:002024-02-28T14:17:24.998-08:00THE KILLER, di David Fincher<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh07LHtX0q6C5zSjWj1FOdXk5thoS5kYAHS3KNpL0OeFpbmuMajqp1JzfPaizreSRpjcjHnXUUSLsgY4D_tjnWoHfRBrSRyMPBuM8jH6uI9DIApDDoKzkpPASiaOkIJCjb5m4ubpA6N5Y5MciUKmvZGLEG9PXn_WDMTW0hyphenhyphen7uJZlo-9MPPmu3nk4Nep60EK/s2048/the%20killer.webp"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1382" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh07LHtX0q6C5zSjWj1FOdXk5thoS5kYAHS3KNpL0OeFpbmuMajqp1JzfPaizreSRpjcjHnXUUSLsgY4D_tjnWoHfRBrSRyMPBuM8jH6uI9DIApDDoKzkpPASiaOkIJCjb5m4ubpA6N5Y5MciUKmvZGLEG9PXn_WDMTW0hyphenhyphen7uJZlo-9MPPmu3nk4Nep60EK/w432-h640/the%20killer.webp" width="432" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Un killer metodico ai limiti del fanatismo fallisce per la prima volta una missione. Questo avrà delle gravi conseguenze sulla sua vita, alle quali cercherà di porre rimedio usando tutta la propria singolare efficienza...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjg98AfJ5wWiOrsVSzV_Z7eBBnchfpVV8mTSoEM7z4NG3ywxy0kS3Hftlb566O8rE8dyhWq0A3VTGIo9mzTMyfcHphfeR9r1pXqBlweMXjHN_Avj-T6fWNVIPH66KRMQShZ4E8fegXikX3062TBDy-gH2GQmHWfyz7ll6dJHNA3VMsuKHQR64S4AxVX1h6T/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjg98AfJ5wWiOrsVSzV_Z7eBBnchfpVV8mTSoEM7z4NG3ywxy0kS3Hftlb566O8rE8dyhWq0A3VTGIo9mzTMyfcHphfeR9r1pXqBlweMXjHN_Avj-T6fWNVIPH66KRMQShZ4E8fegXikX3062TBDy-gH2GQmHWfyz7ll6dJHNA3VMsuKHQR64S4AxVX1h6T/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">«Ehi, Jean, hai visto l'ultimo di Fincher?»</div><p style="text-align: justify;">«No, l'ultimo proprio mi <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2020/12/mank-di-david-fincher.html" target="_blank">Mank</a>...»</p><p style="text-align: justify;">E con una battuta più in ritardo del ciclo mestruale di una donna incinta, vi annuncio che finalmente ho visto pure io il fantomatico <i>The killer</i>, al momento ultimo lavoro di una dei più talentuosi registi viventi col quale però io non riesco ad avere alcun feeling. A questo giro sarà scattata la scintilla?</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6JbT1if0gcKAsz2dfWaTqQ-NDI_uHrpBJBPsSV4fQB1MZ5ssGyagPV7pdNw1lGT9fGbVvPGecSSn3WPX56U7UxTpEd4LSdvH20Qwd6TtoEBhgZnOuXBC71CTyNQeT6tYgsenFMwo52opoZB7Xo-XM8QryG4Ypyjcm4xDRZjXyEHM8QYZRwwWLr2LcTdyk/s753/the%20killer.jpg"><img border="0" data-original-height="408" data-original-width="753" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6JbT1if0gcKAsz2dfWaTqQ-NDI_uHrpBJBPsSV4fQB1MZ5ssGyagPV7pdNw1lGT9fGbVvPGecSSn3WPX56U7UxTpEd4LSdvH20Qwd6TtoEBhgZnOuXBC71CTyNQeT6tYgsenFMwo52opoZB7Xo-XM8QryG4Ypyjcm4xDRZjXyEHM8QYZRwwWLr2LcTdyk/s16000/the%20killer.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Il nostro continua la sua unione di fatto con siora Netflix, che dopo l'omaggio al padre (sceneggiatore <i>Mank</i>ato - ok la smetto...) gli permette una scappatella con Andrew Kevin Walker, lo stesso che ai tempi gli scrisse il leggendario <i>Se7en</i>. Adattano l'omonimo fumetto francese scritto da Matz, uno che tra le varie cose è stato anche sceneggiatore di vari videogame di Tom Clancy, e illustrata da Luc Jacamon.</p><p style="text-align: justify;">Insomma... roba mia.</p><p style="text-align: justify;">Il problema in realtà è che i film di Fincher dovrebbero piacermi. Soggetti borderline, messa in scena così curata da rasentare il narcisismo patologico, situazione ambigue e personaggi dalla caratura morale più lercia di due stripper dopo una lotta nel fango. Il problema è che alla fine di ogni visione mi soggiunge, sempre, la stessa, identica domanda tutte le volte...</p><p style="text-align: justify;">Ma a me che ca##o me ne frega?</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA0gjj5nqO8EQXUK6IYo_gjpvSpyf_bFZpMxv_z3jR9PvsFYz8rxmJ182jqaCHwPp7gqYCeYwtWQ0OHNFtsM-YeMLSBI0PU57c57ulD3O1FNZlOT8sdKZzGcrUMVKIHxtPSHDs3Ro-EVCVFmHyjOeaxKfa6x1rM8nagI8hR7JW6HiHnDVmJPYtSKXgOgKN/s3092/the%20killer.webp"><img border="0" data-original-height="1674" data-original-width="3092" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA0gjj5nqO8EQXUK6IYo_gjpvSpyf_bFZpMxv_z3jR9PvsFYz8rxmJ182jqaCHwPp7gqYCeYwtWQ0OHNFtsM-YeMLSBI0PU57c57ulD3O1FNZlOT8sdKZzGcrUMVKIHxtPSHDs3Ro-EVCVFmHyjOeaxKfa6x1rM8nagI8hR7JW6HiHnDVmJPYtSKXgOgKN/s16000/the%20killer.webp" /></a></div><p style="text-align: justify;">Partendo dal presupposto che questa fu la stessa frase usata da Battiato per rispondere a Dario Fo, i film di Fincher, per quanto tecnicamente ben fatti, non sono mai riusciti a fare breccia nel mio cuore. Solo quello che porta la firma paterna e <i>Gone girl</i> hanno smosso qualcosa. Gli altri... sì, a parte uno che invecchiava al contrario, tutti oggettivamente molto belli e da studiare se vuoi fare questo mestiere. Ma addosso non mi rimaneva nulla. Puf, spariti dai radar della memoria.</p><p style="text-align: justify;">Quindi, quando c'è da affrontare una sua nuova prova dietro la macchina da presa, ho sempre un certo timore. In questo caso poi c'era tutta la questione del fatto che fosse "materia mia", con relativa ansietta sul non sapere come gestire due cose così equidistanti che finivano per fondersi.</p><p style="text-align: justify;">Infatti, è un film che (fino a una certa) non mi è piaciuto, ma allo stesso tempo non sono riuscito a staccare gli occhi. Una meraviglia che mi ha lasciato freddo, in sostanza. E non sto parlando del gelato alla vaniglia.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmCgj6d4T1PoeC5UZOlVMssXD3Zqlu_SgrSVrZUk_pH_3RQ37lkuyRGIFlTC8Xq3633qeFxzy5DkM1yAZ05Dkrw5GjLWzSjAGzD6QWebU-chjRQQSvu0ziCHic6zekGNoUrz15lsDGDcETg6f5kmH0H7CB_2eJOJOAivmx5HwdK-4hUJDGKB6OUTBQTZoy/s472/the%20killer.jpg"><img border="0" data-original-height="256" data-original-width="472" height="415" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmCgj6d4T1PoeC5UZOlVMssXD3Zqlu_SgrSVrZUk_pH_3RQ37lkuyRGIFlTC8Xq3633qeFxzy5DkM1yAZ05Dkrw5GjLWzSjAGzD6QWebU-chjRQQSvu0ziCHic6zekGNoUrz15lsDGDcETg6f5kmH0H7CB_2eJOJOAivmx5HwdK-4hUJDGKB6OUTBQTZoy/w765-h415/the%20killer.jpg" width="765" /></a></div><p style="text-align: justify;">In realtà è tutto lapalissiano fin da subito. "Non puoi fre questi mestiere se non sai gestire la noia". Fincher ci immerge subito nella visione del suo protagonista, ci fa assistere ai suoi preparativi, rituali e regole per preparare il colpo perfetto... insomma, chiaro come <strike>LA MINCHIA DI</strike> Fassbender che questa altro non sia che l'auto-esegesi di un grande cineasta in procinto di spiegarci cosa voglia dire essere metodici, se non proprio i migliori sulla piazza e di come l'ossessione per la perfezione formale diventi un mantra di vita.</p><p style="text-align: justify;">Ma vi immaginate che rottura di coglioni debba essere vivere con Fincher?</p><p style="text-align: justify;">Alla fine tutto si riassume in un ossessivo compulsivo che non si capacita di essere fallibile come chiunque, anche se per una sola volta nella vita - con la differenza che un suo sbaglio comporta grossi guai. Non è un vero e proprio vendicatore, perché dei terzi che ci rimettono dopo tutto quello, sotto sotto, gliene frega ben poco. Tutto sta nella sua capacità e potere di avere il pieno controllo della situazione.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZKkoy4v3xF3-lMK_nebRZcyeVHBei51VuHmjoh9px-RFgPQBHA8BarOWSJAbH6VeuDcyM0t8s-Jj1RZdKZwYcUIenpJCeVYNWf2wNKUqcilwi0tQYuoEAXlx3aRaG47lsFZcuuDRqV7ETigtMR3sGMvlzGs8MaSjljm3lzaMwZWV0KkekSOwOGjMFTS_I/s1181/the%20killer.jpg"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="1181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZKkoy4v3xF3-lMK_nebRZcyeVHBei51VuHmjoh9px-RFgPQBHA8BarOWSJAbH6VeuDcyM0t8s-Jj1RZdKZwYcUIenpJCeVYNWf2wNKUqcilwi0tQYuoEAXlx3aRaG47lsFZcuuDRqV7ETigtMR3sGMvlzGs8MaSjljm3lzaMwZWV0KkekSOwOGjMFTS_I/s16000/the%20killer.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Quindi sì, se vi aspettavate <i>John Wick</i> resterete delusi. I combattimenti sono pochi, coreografati benissimo ma lavorano totalmente in sottrazione. Di basa tutto sulla freddezza del protagonista e sulla sua non-evoluzione, qualcosa che <strike>LA MINCHIA DI</strike> Fassbender riesce a restituire appieno con un'interpretazione che ci ricorda che grande attore sia.</p><p style="text-align: justify;">Il resto... beh, il discorso sulla noia può essere rivolto anche allo spettatore.</p><p style="text-align: justify;">Perché non è nemmeno una questione di aspettative, stile, cultura e tutto quanto. Di mezzo c'è anche la mia naturale antipatia col regista, ma davvero, un film come questo mi ha lasciato addossi diversi insoluti, primo fra tutti il perché gestire in un certo modo tutto questo da un cineasta navigato come Fincher, che può legittimamente non piacere come non può piacere chiunque (figuratevi, c'è chi dice che sono brutto io) ma la cui esecuzione tecnica rimane, per l'appunto, inappuntabile.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGEVTyJxWgqZt-gUFzhPyXBv33jWTWv9NWfWmcSPsKw0a2jchJVVhcMNSNvnSTqhqcBKSuwk5zDZbR-Mk3d93deDTAkyQpY_lDnbJtS922FBKg8_uPHB_2ClrKqYWC3MbJbestGyToPUkHZe8mE5CZO1OiXe33WvHGvxomeLSPUsZNMHV0M-i4dmSsysKz/s2484/the%20killer.jpg"><img border="0" data-original-height="1346" data-original-width="2484" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGEVTyJxWgqZt-gUFzhPyXBv33jWTWv9NWfWmcSPsKw0a2jchJVVhcMNSNvnSTqhqcBKSuwk5zDZbR-Mk3d93deDTAkyQpY_lDnbJtS922FBKg8_uPHB_2ClrKqYWC3MbJbestGyToPUkHZe8mE5CZO1OiXe33WvHGvxomeLSPUsZNMHV0M-i4dmSsysKz/s16000/the%20killer.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;"><i>The killer </i>(ah, non confondetevi con quello coreano dell'anno prima) è un film dialogatissimo, anche se nei primi quindici minuti il protagonista scambia una sola battuta, tra l'altro al telefono. Eppure il suo voice over, anzi, quello di Francesco Prando, è onnipresente. E ti chiedi costantemente perché parlare su delle scene che da sole erano comunque chiarissime da sole.</p><p style="text-align: justify;">E si, anche che cazzo me ne freghi, ma quella è una mia questione.</p><p style="text-align: justify;">Da uno fissano con l'estetica come Fincher, questa non me l'aspettavo. Mi aspettavo tutto il resto, che mi ha regalato lo spettacolino <i>aesthetic</i> che fino a una certa mi sollazza, ma dall'altra mi fa sembrare di star guardando uno che si imbroda da solo e a una certa sono ben convinto sia così. E non è nemmeno la mancanza d'azione (la poca è eccelsa) ma è il tiro di tutto il film a essermi apparso fuori fuoco, più lo sfoggio di un grande tecnico innamorato di se stesso che tanto altro.</p><p style="text-align: justify;">Mancava solo che Fassbender tirasse fuori LA MINCHIA.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi84LY7cG7AM5tOQE1ikfatCsw_moz2hxVda2aBP5IU4inbdN9LpPiD8ENs8Ekm40D9u5tkgxQhzDAbptcQuKJWx4WefHIcnB1xWNpYcGSQFCyu0rlx0iX7IZnt9dsag94_ojMGQGoljPs9qoVTR-GEd2-HLZZmwMV87QpEIHMGOT1xgnvqY-fbRPYgDQ4x/s1489/the%20killer.jpg"><img border="0" data-original-height="807" data-original-width="1489" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi84LY7cG7AM5tOQE1ikfatCsw_moz2hxVda2aBP5IU4inbdN9LpPiD8ENs8Ekm40D9u5tkgxQhzDAbptcQuKJWx4WefHIcnB1xWNpYcGSQFCyu0rlx0iX7IZnt9dsag94_ojMGQGoljPs9qoVTR-GEd2-HLZZmwMV87QpEIHMGOT1xgnvqY-fbRPYgDQ4x/s16000/the%20killer.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Mi rendo conto che in un'epoca che si divide tra <i>schifezza</i> e <i>capolavoro</i> questo articolo possa sembrare una stroncatura, ma non lo è. Del tutto, almeno. <i>The killer</i> rimane grandissimo cinema, resta solo a noi sentirci appagati del tutto o meno da quello che un regista di indiscutibile talento ha voluto regalarci.</p><div style="text-align: justify;">Certe volte però, alla fulgida bellezza, ci si sente più vicini proprio a quelle opere che dimostrano una qualche imperfezione, anche sbagliando il tiro...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghYryOdl9nLkDk0mIcCq4WYzZ8F8KhHMNfo7vAPfDIhHMOvd91YvlPo5TD88DEdW6wziaob1OUaAYUJRDr5ptKmDLnv0M0QMP92LZgBN1Oqaqd5APoYO1294leDem0XviPwCw6nVyGC6Up-py2AgjVp3D6bMnQgfOuB7cELi01MeLfCxrlnef1NrDOc2a3/s129/2,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="129" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghYryOdl9nLkDk0mIcCq4WYzZ8F8KhHMNfo7vAPfDIhHMOvd91YvlPo5TD88DEdW6wziaob1OUaAYUJRDr5ptKmDLnv0M0QMP92LZgBN1Oqaqd5APoYO1294leDem0XviPwCw6nVyGC6Up-py2AgjVp3D6bMnQgfOuB7cELi01MeLfCxrlnef1NrDOc2a3/s1600/2,5.jpg" width="129" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="342" src="https://www.youtube.com/embed/w5H6EoPR_G0" width="411" youtube-src-id="w5H6EoPR_G0"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghYryOdl9nLkDk0mIcCq4WYzZ8F8KhHMNfo7vAPfDIhHMOvd91YvlPo5TD88DEdW6wziaob1OUaAYUJRDr5ptKmDLnv0M0QMP92LZgBN1Oqaqd5APoYO1294leDem0XviPwCw6nVyGC6Up-py2AgjVp3D6bMnQgfOuB7cELi01MeLfCxrlnef1NrDOc2a3/s129/2,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-28513690067770685302024-02-25T15:33:00.000-08:002024-02-25T15:36:38.157-08:00IL GIURAMENTO DI PAMFIR, di Dmytro Sukholytkyy-Sobchuk<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrHO0myO_KM07nlFxiKMQ8J3xzzviGqSVHNL1lQFF2LIumcb53DYKGoxTxSInXbbqPrCJVAoFIa9Qk5vKmnbdOL-ZgfG28O0slyBufo0PFI9wrnNMBsj7gIjvRcVglDd2fzyKl9yzeo9aRs5Dq2I5Y920qLpg5QP969bEmJdieFaEFIDqVTfRmwYmMu7_j/s1479/il%20giuramento%20di%20pamfir.jpg"><img border="0" data-original-height="1479" data-original-width="1000" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrHO0myO_KM07nlFxiKMQ8J3xzzviGqSVHNL1lQFF2LIumcb53DYKGoxTxSInXbbqPrCJVAoFIa9Qk5vKmnbdOL-ZgfG28O0slyBufo0PFI9wrnNMBsj7gIjvRcVglDd2fzyKl9yzeo9aRs5Dq2I5Y920qLpg5QP969bEmJdieFaEFIDqVTfRmwYmMu7_j/w432-h640/il%20giuramento%20di%20pamfir.jpg" width="432" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Ucraina, zona dei Carpazi al confine con la Romania. Leonid (detto "Pamfir", nome che fu di suo nonno) è di ritorno da un periodo di lavoro all'estero. Dopo un guaio scatenato dal figlio, sarà costretto a darsi al contrabbando per ripagare dei danni, finendo per sguazzare in quella vita criminale dalla quale ha sempre cercato di tenersi alla larga...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMuGwZ4AAt9L0p-H-9mXZCvfQWSfPD-Tt6FE-UVZCPbr7oja5eaZirMjImDMDyuLUjcVRU_dP7wHTmwmtx9ywoNilD6st_8WP2VAEjHSwctlDUB-k3961THMrWVMxcyH7H9ecdnKzsvX9-ezSTiVY6HPS6Zoys963UKGZk0JAxUMspKMw68Q4MQJsu_imc/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMuGwZ4AAt9L0p-H-9mXZCvfQWSfPD-Tt6FE-UVZCPbr7oja5eaZirMjImDMDyuLUjcVRU_dP7wHTmwmtx9ywoNilD6st_8WP2VAEjHSwctlDUB-k3961THMrWVMxcyH7H9ecdnKzsvX9-ezSTiVY6HPS6Zoys963UKGZk0JAxUMspKMw68Q4MQJsu_imc/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Criminalità, personaggi dalla moralità ambigua, vite al limite e poco considerate, sporcizia, violenza, ambienti degradati dove il freddo è metafora dell'animo di chi lo abita, fanatismo religioso, tradizioni folkloristiche e disperazione assortita...</div><p style="text-align: justify;">Sembra <i>southern gothic</i>, invece è <i>norther balcan</i>. E che la cinematografia ucraina non sia balzata agli onori di cronaca visti gli ultimi avvenimenti, un poco mi fa strano...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgb-5AIzrw-8M8zk1nwbRSsgRn-CcTtAmK9xcII4nViqIxBrECmWYBZwE81WOUg31KCEh0TE2Z1KFn32RPWx8qCb91-Ic6h3wz8POWBsrWjJS_KmuNOdGIQVB2KvXbsNwh2Cre6nBocjTTe0R2QNDXjVqJi5sPyJzgHsCVNVzyjgJ5rne-d9DUy2heFX20H/s1584/il%20giuramento%20di%20pamfir.jpeg"><img border="0" data-original-height="858" data-original-width="1584" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgb-5AIzrw-8M8zk1nwbRSsgRn-CcTtAmK9xcII4nViqIxBrECmWYBZwE81WOUg31KCEh0TE2Z1KFn32RPWx8qCb91-Ic6h3wz8POWBsrWjJS_KmuNOdGIQVB2KvXbsNwh2Cre6nBocjTTe0R2QNDXjVqJi5sPyJzgHsCVNVzyjgJ5rne-d9DUy2heFX20H/s16000/il%20giuramento%20di%20pamfir.jpeg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Ad esempio, qualcuno ha mai sentito parlare di questo <i>Pamfir</i>? Io lo scoprii poco tempo fa perché avevo visto la locandina su internet, che in un periodo di magrissima grafica risalta subito all'occhio - e direi, per una volta che non abbiamo collage di faccioni. Indagando però scopro che è un esordio e che ai vari festival si sono tutti spellati le mani dagli applausi. Pertanto, perché non avrei dovuto vederlo? Anche perché racchiudeva quei topoi narrativi che adoro a proposito di redenzione, male che serpeggia tra la gente comune, meglio se umilissima, e tutte quelle questioni che parlano dell'umana virtù e di come venga costantemente macchiata dal mondo.</p><p style="text-align: justify;">Il regista <span style="font-family: inherit;">Dmytro Sukholytkyy-Sobchuk</span> (salute!) è al proprio esordio, ma tra le mani ha una <span style="background-color: #f8f9fa; color: #202124; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">картопля</span></span> bollente non da poco perché questi sono i temi che hanno trascinato la letteratura mondiale... pertanto, da una parte, il risultato sarà un successo anche solo per la lucida ambizione del nostro.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidW016Fd3DMJfWSmRZ8oTiH4Zp_Umor-8vLwR_LBCVo_gHk_Qlv6iGZb31yDRYKatHod3wkFzBj-7EWC30ewTXamKbFfqQP843u8HVX9-hdx_Pzz1m8pHdQI-kJEhX51n43F4fMLjwqbFp6twsAhuKRmjuIlRNZyYBVY4WsOb9ATc87dWi3opVtewSJJJT/s1163/il%20giuramento%20di%20pamfir.jpeg"><img border="0" data-original-height="630" data-original-width="1163" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidW016Fd3DMJfWSmRZ8oTiH4Zp_Umor-8vLwR_LBCVo_gHk_Qlv6iGZb31yDRYKatHod3wkFzBj-7EWC30ewTXamKbFfqQP843u8HVX9-hdx_Pzz1m8pHdQI-kJEhX51n43F4fMLjwqbFp6twsAhuKRmjuIlRNZyYBVY4WsOb9ATc87dWi3opVtewSJJJT/s16000/il%20giuramento%20di%20pamfir.jpeg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Tra l'altro, e questo è forse uno degli aspetti più curiosi del film e che conferisci a dargli un fascino balcanico tutto suo, <span style="font-family: inherit;">Sukholytkyy-Sobchuk</span> fonde al racconto universale di (tentato) riscatto anche gli aspetti più tradizionalistici del proprio folklore, giacché è tutto ambientato durante un particolare carnevale e proprio con la vestizione di una maschera il film inizia.</p><p style="text-align: justify;">Un uomo vestito da mostro, quando la storia raccontata vuole suggerire il contrario.</p><p style="text-align: justify;">La vita di Leonid/Pamfir è costellata di violenza e ad essa ha fatto di tutti per sottrarsi, anche se lo insegue costantemente. Richiamo naturale? Semplice sfortuna? Denuncia sociale di una parte di paese che non può ambire ad altro? In realtà, un misto di tutt'e tre, per un racconto dostoevskijano dove proprio l'uomo e il suo lascito al mondo, in tutti i sensi, è in primo piano - e con tanto di baffoni che fanno romanzaccio pulp.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuCPwXg0K5xBzD-PMoY3V9764D3siKS302rbsGjlkJdvVc5aQeHxeFcOc4LixpUA28EMMrOtKoYZNPWyMRwR39JGNSo8NPrJ5PjucEOtAh1Cy2RlhR418QAVjrjeO5cDeTScDx7W5sUW2H_ef4FUzAt6GePQJOJCS81jgheUKvwnhsJE-B0tZaGrWk9ibn/s1584/il%20giuramento%20di%20pamfir.jpeg"><img border="0" data-original-height="858" data-original-width="1584" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuCPwXg0K5xBzD-PMoY3V9764D3siKS302rbsGjlkJdvVc5aQeHxeFcOc4LixpUA28EMMrOtKoYZNPWyMRwR39JGNSo8NPrJ5PjucEOtAh1Cy2RlhR418QAVjrjeO5cDeTScDx7W5sUW2H_ef4FUzAt6GePQJOJCS81jgheUKvwnhsJE-B0tZaGrWk9ibn/s16000/il%20giuramento%20di%20pamfir.jpeg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Lo suggerisce apertamente la locandina, senza fare spoiler: un uomo che si porta tutto sulla schiena per sopperire ai guai del figlio e dargli un futuro migliore. Figlio che in realtà, nella sua immaturità che rasenta la demenza, voleva solo stare più tempo con quel padre che non vede mai.</p><p style="text-align: justify;">Già così, scusate, ma mi si conquista...</p><p style="text-align: justify;">Per il resto, è tutto un via vai gestito con un grande ritmo da uno che fino all'altro ieri nessuno sapeva chi fosse e, senza lasciarsi condizionare da queste estetiche da hipster wannabe, riesce a mostrare un racconto curato e visivamente imponente, riuscendo a sfruttare le caratteristiche della propria terra e a valorizzarle con un degno connubio della fotografia di Nikodem Chabior. Nebbia e fango diventano una seconda veste di ogni scena, sporcando dei set come la vita ha sporcato la vita di chiunque - giuro, il più pulito qui dentro avrà la rogna. <span></span></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgChxAKVw6NZKDMILuf1M7ocOaneoqjsjfclrIF0HeUf8zxhvz7_zXxHmWQWf9hyphenhyphenOgad3BlQNp4mGxiGW0YOU-wkrgpJJbWXbrlmpmoN-pG-QdnxkbQZ2Wpq-4gWtzBCGU5a7TqN6wUggONy5Qg3hO0sNAvbdgAnOeQNMWDJzkgpurEwS0HwoIpnNqwTFqq/s1467/il%20giuramento%20di%20pamfir.jpeg"><img border="0" data-original-height="795" data-original-width="1467" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgChxAKVw6NZKDMILuf1M7ocOaneoqjsjfclrIF0HeUf8zxhvz7_zXxHmWQWf9hyphenhyphenOgad3BlQNp4mGxiGW0YOU-wkrgpJJbWXbrlmpmoN-pG-QdnxkbQZ2Wpq-4gWtzBCGU5a7TqN6wUggONy5Qg3hO0sNAvbdgAnOeQNMWDJzkgpurEwS0HwoIpnNqwTFqq/s16000/il%20giuramento%20di%20pamfir.jpeg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Poi sì, non è tutto <span style="background-color: #f8f9fa; color: #202124; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">золото</span></span> quello che <span style="background-color: #f8f9fa; color: #202124; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">блискітки</span></span>. Il buon Dmytro riesce a creare delle bellissime immagini e una storia coerente con un proprio naturale sviluppo, un finale baluginato da una flebile speranza dopo la massima cupidigia, ma diversi stalli di ritmo nella parte centrale insieme a scene che forse meritavano un approfondimento maggiore ci sono, insieme alla direzione degli attori che in mezzo a tanti piani sequenza stona un attimo.</p><p style="text-align: justify;">Ma si tratta di piccolezze, peraltro giustificabili visto che siamo dinanzi a un esordio, che non fanno deragliare il film. Che rimane, pur con le sue limitate imperfezioni, un prodotto degno, personale e assolutamente da vedere. E mi fa strano che se ne sia parlato così poco, sia per le vicende di cronaca internazionale che per gli effettivi meriti artistici, relegato ormai al noleggio da Prime Video e lontano dalle chiacchiere più blasonate.</p><p style="text-align: justify;">Ma trovatemi poi voi qualcosa che parla di colpe dei padri/nonni/figli, della terra d'origine e delle proprie usanze, e che sappia farlo meglio di così...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjd4hvyDPmvcACsuujIme8R_ScQWm9A84sSqpEZFz0_1VQ5h6azaBuj7lgNaaq-PTNU6WQLsYJkT8vJxhXtkyhJ0kr_JechauRsNgWVG-oWCcs7Y5ki26JPpqcBLA9xCPbaLzMkFZy2k_euMLb1VGelFPTvC-1aU0SA1_CCzaHD96x-EFZCAXFCb3JEwQ5D/s1198/il%20giuramento%20di%20pamfir.jpeg"><img border="0" data-original-height="649" data-original-width="1198" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjd4hvyDPmvcACsuujIme8R_ScQWm9A84sSqpEZFz0_1VQ5h6azaBuj7lgNaaq-PTNU6WQLsYJkT8vJxhXtkyhJ0kr_JechauRsNgWVG-oWCcs7Y5ki26JPpqcBLA9xCPbaLzMkFZy2k_euMLb1VGelFPTvC-1aU0SA1_CCzaHD96x-EFZCAXFCb3JEwQ5D/s16000/il%20giuramento%20di%20pamfir.jpeg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Forse non mi è piaciuto quanto avrei voluto, tocca ammetterlo, ma quello è solo e unicamente un problema mio. La verità è che questo esordio mi fa ben sperare che questo tizio, a dispetto del suo nome impronunciabile, diventi qualcuno di cui parleremo in futuro.</p><div style="text-align: justify;">E che riparta pure la tradizione delle locandine belle, eh...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8HTOEc_slkKkSKOVYdOH5d-5D_5LsCfIFixNsAfyhrdaolYFjNiujH9a-ISAVqis2jvWMhY5ewDdRYlcXtMLUY4M8446U5WkLeHwXJRFGiwR1_EgrXWblM_j1ki69EPcBG_m_0Ab7b0DvEb4yY2iDQxAQzUrb-sloAUkumU_9ActrQV_GVb4FpZqyKWfK/s120/3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="120" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8HTOEc_slkKkSKOVYdOH5d-5D_5LsCfIFixNsAfyhrdaolYFjNiujH9a-ISAVqis2jvWMhY5ewDdRYlcXtMLUY4M8446U5WkLeHwXJRFGiwR1_EgrXWblM_j1ki69EPcBG_m_0Ab7b0DvEb4yY2iDQxAQzUrb-sloAUkumU_9ActrQV_GVb4FpZqyKWfK/s1600/3.jpg" width="120" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="372" src="https://www.youtube.com/embed/kZ4eczQE8RM" width="447" youtube-src-id="kZ4eczQE8RM"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8HTOEc_slkKkSKOVYdOH5d-5D_5LsCfIFixNsAfyhrdaolYFjNiujH9a-ISAVqis2jvWMhY5ewDdRYlcXtMLUY4M8446U5WkLeHwXJRFGiwR1_EgrXWblM_j1ki69EPcBG_m_0Ab7b0DvEb4yY2iDQxAQzUrb-sloAUkumU_9ActrQV_GVb4FpZqyKWfK/s120/3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-89015936804046657302024-02-19T01:21:00.000-08:002024-02-19T04:51:07.757-08:00MURDER ME, MONSTER, di Alejandro Fadel<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidF1WfKlTu0B4ClTg8eSnG6NEKSRwNfze6Sckb__KOMrFXnd5iOWI5UnXsep_c_qNTab_ouElHxtir4tfVU49Ei7c18PJOmkaVfC31r-fsyLSWp1GR0e1q_S-iXFneJJs8upjzUzzd4zuge9I3zh41pMAqmD52-VNCI1T-AQcFFEi1Tz4sEntb_uCABJFc/s7953/murder%20me,%20monster.jpg"><img border="0" data-original-height="7953" data-original-width="5591" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidF1WfKlTu0B4ClTg8eSnG6NEKSRwNfze6Sckb__KOMrFXnd5iOWI5UnXsep_c_qNTab_ouElHxtir4tfVU49Ei7c18PJOmkaVfC31r-fsyLSWp1GR0e1q_S-iXFneJJs8upjzUzzd4zuge9I3zh41pMAqmD52-VNCI1T-AQcFFEi1Tz4sEntb_uCABJFc/w450-h640/murder%20me,%20monster.jpg" width="450" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Due donne vengono brutalmente uccise. Cruz, poliziotto locale amante dell'ultima assassinata, indaga, e gli indizi portano al marito di costei, uomo in preda alla follia che parla di un mostro...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZIcTTJDKuBO-Dp30r73yqam2WzTnwfcMWVtOfS4rHw2GjdBw0bJ4StElspFazkSMWsjnLLrfPC51Mj5Aob_foVTHJVUt-9O40JkgpDoqkszss5UXWJxvIbTA-hLLWcrae9GVr3rAMBBMP25RyVml9hdnVmuEQxKDCjy43eoTkvn5T_VKRFygQ2KBR70SL/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZIcTTJDKuBO-Dp30r73yqam2WzTnwfcMWVtOfS4rHw2GjdBw0bJ4StElspFazkSMWsjnLLrfPC51Mj5Aob_foVTHJVUt-9O40JkgpDoqkszss5UXWJxvIbTA-hLLWcrae9GVr3rAMBBMP25RyVml9hdnVmuEQxKDCjy43eoTkvn5T_VKRFygQ2KBR70SL/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Ci sono i <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2021/07/blue-ruin-di-jeremy-saulnier.html" target="_blank">film belli</a>, quelli <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2022/03/men-behind-sun-di-tun-fei-mou.html" target="_blank">pessimi</a>, quelli che <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/08/my-heart-cant-beat-unless-you-tell-it.html?m=1" target="_blank">avrebbero potuto dare molto di più</a>, quelli <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2021/01/taxidermia-di-gyorgy-palfi.html" target="_blank">respingenti</a>, quelli che <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2022/02/all-gods-in-sky-di-quarxx.html" target="_blank">hanno una loro bellezza nascosta</a>, quelli <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2020/09/synecdoche-new-york-di-charlie-kaufman.html" target="_blank">complessi</a>, gli <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/01/babylon-di-damien-chazelle.html" target="_blank">incompresi</a> e quelli <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/12/swallow-di-carlo-mirabella-davis.html" target="_blank">profondi nonostante la loro semplicità</a>. L'arte è grande, varia, e di proporzioni immense se non addirittura infinita, così come infinite sono le sue declinazioni.</div><p style="text-align: justify;">Poi ci sono i film dei quali capisci poco o nulla, ma che ti piacciono ugualmente.</p><p style="text-align: justify;">Sì, può succedere...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifh8-AZRmnxatFpiWug1Ai3zBYVLNvj33bX1A8gdRfT9I_y8C3xqOUh6Bd1xDr4_ybXT_nYySo94yd13G3qSLx66ZSoIKimZzCIgoPoG99e2uzw8ZjwPfRMAfK6tU9HjqKss7ynQcPQoP_xOkyDEp6yuuUIEwew1sedo532KvsIaYUfxSnrEBCToS_2eEP/s777/murder%20me,%20monster.jpg"><img border="0" data-original-height="421" data-original-width="777" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifh8-AZRmnxatFpiWug1Ai3zBYVLNvj33bX1A8gdRfT9I_y8C3xqOUh6Bd1xDr4_ybXT_nYySo94yd13G3qSLx66ZSoIKimZzCIgoPoG99e2uzw8ZjwPfRMAfK6tU9HjqKss7ynQcPQoP_xOkyDEp6yuuUIEwew1sedo532KvsIaYUfxSnrEBCToS_2eEP/s16000/murder%20me,%20monster.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">È proprio in quella categoria che potrei classificare questo <i>Muere monstro muere</i>, seconda pellicola dell'argentino Alejandro Fadel, che assurge al livello addirittura successivo, quello del film dove non capisci se qualcosa non torni o se sei tu a non essere abbastanza sveglio per sbrogliare la matassa.</p><p style="text-align: justify;">Eppure la storia è semplice. Delle uccisioni, relative indagini, sospetti che inevitabilmente si confermano e finale a tema. Allora perché tutto risulta così criptico, confuso e addirittura nonsense una volta che giungono i titoli di coda? E perché tu rimani fisso a fissare lo schermo mano a mano che i minuti passano, dicendoti allo stesso tempo che, sì, non ci stai capendo una mazza, ma ne vuoi assolutamente di più?</p><p style="text-align: justify;">Tra l'altro, di un film dalla lentezza esasperante, che si prende tutti i suoi tempi nel mostrare una storia più lineare di una ciocca di capelli after-piastra, ma che non fa pesare minimamente le sue due ore di durata.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPgSrYifkZD3ky8ykVxZNBGzREwxeus9k6b9ACIqC2PyxdnFG8M-cD4LVfdL_AaP0SebVt-DeLCYHoHU946gSvwEi_Ru67JX7q8JpVqwumbO0w-Dl-K4f1kYExeIWHMrXlQF3gpM6uqwJ1fy341RiO9pgM2_Kt4t6_HqqS0O_PypXO3cmxlFcVAyfR9P4S/s800/murder%20me,%20monster.jpg"><img border="0" data-original-height="433" data-original-width="800" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPgSrYifkZD3ky8ykVxZNBGzREwxeus9k6b9ACIqC2PyxdnFG8M-cD4LVfdL_AaP0SebVt-DeLCYHoHU946gSvwEi_Ru67JX7q8JpVqwumbO0w-Dl-K4f1kYExeIWHMrXlQF3gpM6uqwJ1fy341RiO9pgM2_Kt4t6_HqqS0O_PypXO3cmxlFcVAyfR9P4S/s16000/murder%20me,%20monster.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Sarà quell'ambientazione semi agricola da cui Fadel ha attinto pienamente dal proprio vissuto, con tanto di leggende del relativo folklore, saranno quei volti, uno più brutto dell'altro ma che hanno un loro fascino personalissimo, anche nelle situazioni che richiedono un certo erotismo (menzione speciale per l'attrice Tania Casciani, libidinoso monociglio degno di <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2022/02/lacrime-di-sangue-di-helene-cattet-e.html" target="_blank">Cattet/Forzani</a>), o sarà quella storia investigativa che vuole promettere sempre più, lasciandoti con un "vuoto" che con me funziona sempre.</p><p style="text-align: justify;">O quell'immagine iniziale di rara violenza che ti fa iniziare bello ringalluzzito.</p><p style="text-align: justify;">Alejandro Fadel dimostra di essere un regista eccezionale inanellando un'inquadratura più bella dell'altra, tra rigore geometrico e lo sporco della fotografia (basti pensare al post-coito tra Cruz e Francisca o l'interrogatorio con la psichiatra) fino a delle esterne notturne incredibilmente evocative. Insomma, non capisco, ma guardo e già da sé è una ricchezza.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6F5DjagKT7N_CvI-VPRJfJR8wXZ9d7GC576QE9l8cxHq0ykMzk6XW4w-G-LHtHA_zpUCPGy18UWXQlSxQqfJCbYdj2cB0a_aildhcHZTDUlzV61kU6tpFVAZhOrLSpFi5-x6HLqcWxOXTj-KUxmbbaxDnJCiXnPMno8yFfwE2OS6b9bPM03FIO_cHbPvc/s1164/murder%20me,%20monster.jpg"><img border="0" data-original-height="631" data-original-width="1164" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6F5DjagKT7N_CvI-VPRJfJR8wXZ9d7GC576QE9l8cxHq0ykMzk6XW4w-G-LHtHA_zpUCPGy18UWXQlSxQqfJCbYdj2cB0a_aildhcHZTDUlzV61kU6tpFVAZhOrLSpFi5-x6HLqcWxOXTj-KUxmbbaxDnJCiXnPMno8yFfwE2OS6b9bPM03FIO_cHbPvc/s16000/murder%20me,%20monster.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Oppure, la storia è (con tutti i problemi di un sovraccarico decisamente bulimico) semplicemente quella di un pugno di tizi che cercano un mostro, né più né meno, e già questo porta in scena tutte le implicazioni possibili dello scibile umano.</p><p style="text-align: justify;">Cos'è un mostro, poi?</p><p style="text-align: justify;">Fadel ci porta nelle vite di una manipolo di uomini e donne sporchi, poveri, combattuti e, dalle cere che portano, in un forte stato di stitichezza - ahah! Vivono in un ambiente a metà strada tra la civiltà e l'antica vita di campagna, svolgono triangoli mai del tutto chiariti, sono vittime di una depressione costante e hanno a che fare con un mondo che non sembrano comprendere e che li avvolge in un guanto di insensatezze. E c'è una componente sessuale che attraversa ogni scena, dalla fisiologia del mostro, financo alle uccisioni e dalle semplici interazioni tra la chiunque. </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidbqPjOxkZvH8J-ebcVqRs0BkDhDNaE6qyr01aJBYUBw4fmFjSThFj9qEFr_OV03B9KHwBWCoJySB0JSJeLH8yuSFAs4pUQSZ0eoCTXNNKqt57B_Dhcw_1pnb0QUBCIDqWsGlR6yUmO0ed-QNr5HwqgS-N8jq1_gcUEa06QEn4m3lUqj7B8jqRnXPtpBM8/s971/murder%20me,%20monster.jpg"><img border="0" data-original-height="526" data-original-width="971" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidbqPjOxkZvH8J-ebcVqRs0BkDhDNaE6qyr01aJBYUBw4fmFjSThFj9qEFr_OV03B9KHwBWCoJySB0JSJeLH8yuSFAs4pUQSZ0eoCTXNNKqt57B_Dhcw_1pnb0QUBCIDqWsGlR6yUmO0ed-QNr5HwqgS-N8jq1_gcUEa06QEn4m3lUqj7B8jqRnXPtpBM8/s16000/murder%20me,%20monster.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Forse il vero mostro è il mondo stesso, il caos che lo attraversa e l'impossibilità di trovare una risposta nella sua confusione, che si manifesta anche nelle vite e negli animi più placidi e tranquilli. Forse i mostri sono le nostre interazioni, mai del tutto chiarificatrici o portatrici di serenità, sempre avvolte in convenzioni e in un menefreghismo costante (tutti quelli che circondano Cruz si rivolgono a lui e lo consigliano in maniere a dir poco discutibili). Forse il mostro va cercato nel modo in cui il mondo cerca di <i>entrare</i> (ahia!) in noi.</p><p style="text-align: justify;">«Mia mamma diceva: mostro è chi il mostro fa».</p><p style="text-align: justify;">E così abbiamo Cruz, personaggio con un suo ambiguo candore, che nelle fattezze ricorda un primate proprio perché ha una sua dolcezza quasi primordiale, pur non essendo proprio un'acqua di fonte, insieme a quel personaggio che il male del mondo non ha saputi contenerlo in tutte le maniere.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7mCu-lZaqiNlmy3UE0y0xd6rDdvcv5hj2jlnsp9iC8KMlheEHCT5mADQvBfQlfvTl566Q1xj76Cekub00c7FI0r6YSWMfJeo62xUehfFDXsIhWi1ch0bC35orDF6wwLzMfbG_vOaPTChF4VbQS1BE6IDK3j-ggLKsLJdHhdbwbe9jBJxLxvqJh890lRj9/s1220/murder%20me,%20monster.jpg"><img border="0" data-original-height="661" data-original-width="1220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7mCu-lZaqiNlmy3UE0y0xd6rDdvcv5hj2jlnsp9iC8KMlheEHCT5mADQvBfQlfvTl566Q1xj76Cekub00c7FI0r6YSWMfJeo62xUehfFDXsIhWi1ch0bC35orDF6wwLzMfbG_vOaPTChF4VbQS1BE6IDK3j-ggLKsLJdHhdbwbe9jBJxLxvqJh890lRj9/s16000/murder%20me,%20monster.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Ci sono così tante implicazioni da poter creare un film a sé, e tutto questo solo nell'ipotizzare quello che potrebbe essere un eventuale senso della pellicola, così chiara ma allo stesso tempo incredibilmente ambigua in quello che vuole mostrare.</p><p style="text-align: justify;">Viene da chiedersi se i "momenti di vuoto" di Cruz vogliano dire qualcosa, se la sua vita sessuale diventi veramente metafora di quanto espresso prima o voglia in realtà dire altro, se quelle geometrie così ricalcate in certe parti vogliano davvero simboleggiare il rigore e la crisi che le scoperte porteranno o, semplicemente, cosa significhino i motociclisti che compaiono una tantum...</p><p style="text-align: justify;">La realtà è che il film non fa nulla per essere chiaro e gran parte del suo fascino (e della relativa incazzatura che porterà) dipende da questo. Sta a noi decidere come porgerci al lavoro di Fadel e se cadere trappola delle sequenze meravigliose che è comunque riuscito a creare. D'altronde, il cinema non è farsi affabulare dalla visione di qualcuno?</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgciJdghcgn9X7KjKyxluA5LeUkjxsDaI96PLHFefDFoGgy2aSMZfWBywEfehNRlLG_zI8lG2l3MCGijr6XotrZzecjMsXPfnkjPXKWNn38SgQxNEK8t9gDgO3oaymYXxMCSelPE31859cQWj4GjMj0ftTelPGa7A9vTShDQ1_7ckWc5mS183NV9GbNfxp0/s1465/murder%20me,%20monster.jpg"><img border="0" data-original-height="794" data-original-width="1465" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgciJdghcgn9X7KjKyxluA5LeUkjxsDaI96PLHFefDFoGgy2aSMZfWBywEfehNRlLG_zI8lG2l3MCGijr6XotrZzecjMsXPfnkjPXKWNn38SgQxNEK8t9gDgO3oaymYXxMCSelPE31859cQWj4GjMj0ftTelPGa7A9vTShDQ1_7ckWc5mS183NV9GbNfxp0/s16000/murder%20me,%20monster.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Poi se quello che il nostro ha voluto mettere in scena sia solo furba estetica senza sostanza, spetta alla sensibilità di ognuno decifrarlo. Ma rimane comunque un film che andrebbe divulgato, perché porta con sé una meraviglia personalissima.</p><p style="text-align: justify;">E un design del mostro (che ci sia è un segreto di Pulcinella...) a suo modo grandioso, che richiama molto <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/12/beau-ha-paura-di-ari-aster.html" target="_blank">Beau is afraid</a>... e di più non posso dire!</p><div style="text-align: justify;">Sennò son cazzi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-XXLuALWDGHEsb68_tiV3hWFd599p-EoM1Cc5LNErtPrnbiIkjqFfRGIxEyNgsfSyWwhRFy1WqV88EMFV3F0lF1UruK0u3Gljr8dZujPoVaJxuHqH11kgif_hvAWyY5Hbcj4p58U5ngGHK54bZFQ12fJRXg6eXUQPZOOX30FT6BwtCLZ8lJqPxCew1ikM/s160/4.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="160" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-XXLuALWDGHEsb68_tiV3hWFd599p-EoM1Cc5LNErtPrnbiIkjqFfRGIxEyNgsfSyWwhRFy1WqV88EMFV3F0lF1UruK0u3Gljr8dZujPoVaJxuHqH11kgif_hvAWyY5Hbcj4p58U5ngGHK54bZFQ12fJRXg6eXUQPZOOX30FT6BwtCLZ8lJqPxCew1ikM/s1600/4.jpg" width="160" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="373" src="https://www.youtube.com/embed/bIPCVaLHZng" width="448" youtube-src-id="bIPCVaLHZng"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-XXLuALWDGHEsb68_tiV3hWFd599p-EoM1Cc5LNErtPrnbiIkjqFfRGIxEyNgsfSyWwhRFy1WqV88EMFV3F0lF1UruK0u3Gljr8dZujPoVaJxuHqH11kgif_hvAWyY5Hbcj4p58U5ngGHK54bZFQ12fJRXg6eXUQPZOOX30FT6BwtCLZ8lJqPxCew1ikM/s160/4.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-33197156134403501672024-02-11T23:34:00.000-08:002024-02-11T23:58:32.362-08:00UNSANE, di Steven Soderbergh<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioXyvwCyjYi72lCD6N6QjXUd_08CEQkvOC0HElKKtMZljMfngb7svH7HhD0CXfBB_43mghYTKMht8zd0C9E_sn_dJMX_6useV6XqROxccuadUImAfK8UG5Upl1cFJMhRDr7yjAk49Gsy5_qssugkjJuJK3vvhPYY0u2AfoVVWveLsHt_3ilB-wqXrr55hV/s889/unsane.jpg"><img border="0" data-original-height="889" data-original-width="600" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioXyvwCyjYi72lCD6N6QjXUd_08CEQkvOC0HElKKtMZljMfngb7svH7HhD0CXfBB_43mghYTKMht8zd0C9E_sn_dJMX_6useV6XqROxccuadUImAfK8UG5Upl1cFJMhRDr7yjAk49Gsy5_qssugkjJuJK3vvhPYY0u2AfoVVWveLsHt_3ilB-wqXrr55hV/w432-h640/unsane.jpg" width="432" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Sawyer Valentini si è trasferita da Boston per scappare dalle minacce di uno stalker che le aveva reso la vita impossibile, Risente ancora di quella brutta esperienza e decide di seguire delle sedute di psicoterapia. Ma dopo aver firmato inavvertitamente dei documenti, finisce preda di un ricovero coatto involontario che... </div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgg8d0SCNDdhpLR13ub-On4gGMMLSvA8IkIRrHGKhO0ZDBkvpAmUBgKf6kgzhB5IxIDd4_oLommodlUdjT5-t_16tb-Q-iAgS8kXwRnqLqaKdyFfW0UANp0ViUCQrW4uSBp5U1rK0Suc4GJKn8s0fSe5YhcnqGU6fpBVkw8w6axqSojVGZB5pFAyDExC00y/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgg8d0SCNDdhpLR13ub-On4gGMMLSvA8IkIRrHGKhO0ZDBkvpAmUBgKf6kgzhB5IxIDd4_oLommodlUdjT5-t_16tb-Q-iAgS8kXwRnqLqaKdyFfW0UANp0ViUCQrW4uSBp5U1rK0Suc4GJKn8s0fSe5YhcnqGU6fpBVkw8w6axqSojVGZB5pFAyDExC00y/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Se esordisci a ventisei anni con un film come <i>Sesso, bugie e videotape </i>ribadisci fin da subito di essere uno parecchio imprevedibile. Infatti poi prosegui con <i>Erin Brockovich</i>, <i>Traffic</i> e la bilogia di <i>Che</i>, per poi affiancare alla carriera da "autore serio" robe come la saga di <i>Ocean</i> e quella di <i>Magic Mike</i>, finendo pure per un non-remake di Tarkovskij, roba che se non ti perculò neppure quello che porta i panini sul set poco ci manca.</div><p style="text-align: justify;">Tra un <i>Knockout</i> e un <i>La truffa dei Logan</i>, possiamo quindi dire con sicurezza che Steven Soderbergh è <strike>una puttana</strike> un eclettico.</p><p style="text-align: justify;">In più, anticipò pure la pandemia di Covid.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8W2nIVswskFNsltyPlhttq58Sel6y2j5_jsi1bc5sNL4THoPEeLDS0fKZBjpLU8VTLsHwTsJX63bAfhsup6BkXfWWgs3JvtuCq_hKcgge8kdE6iOFgIp6-VY8g_XKQYQXJkQR2_3XycFWrucai44E1HKCUy36Wib8-RBRld06IDdk2WAAGBYMJcI7K-Oi/s1280/unsane.jpg"><img border="0" data-original-height="693" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8W2nIVswskFNsltyPlhttq58Sel6y2j5_jsi1bc5sNL4THoPEeLDS0fKZBjpLU8VTLsHwTsJX63bAfhsup6BkXfWWgs3JvtuCq_hKcgge8kdE6iOFgIp6-VY8g_XKQYQXJkQR2_3XycFWrucai44E1HKCUy36Wib8-RBRld06IDdk2WAAGBYMJcI7K-Oi/s16000/unsane.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Questioni epidemiologiche a parte, la carriere di Soderbergh non ho mai saputo come valutarla. Da una parte film sicuramente interessanti e meritevoli di essere visti, dall'altra robetta molto più trascurabile, ma che comunque fa vedere che dietro la macchina da presa c'è un artigiano degno di questo nome, che il cinema non solo lo ama ma sa come realizzarlo. Sì, pure quella roba con George Clooney, mettiamoci l'anima in pace.</p><p style="text-align: justify;">Lo realizza così bene che si fa bastare pure un cellulare.</p><p style="text-align: justify;">Esatto. <i>Unsane</i> fu realizzato con l'ausilio di un iPhone 7 plus e non è nemmeno l'unico film girato in quel modo. Park Chan-wook diresse il corto <i>Night fishing</i> con uno smartphone e il documentario <i>Searching for sugar man</i>, realizzato alla stessa maniera, vinse l'Oscar. Pure Snyder firmò <i>Snow steam iron </i>con il contributo del dispositivo Apple. E non sono i soli esempi celebri, dato che pure Michel Gondry e Jay Alvarez diedero...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHjw87I4H2M2NgqaaK7mGkIYub3vK3nqRGDzMYXqCJ1YY0UEIe9g2GmpJeSTrozatu7IxM_IYVt0eZ-4GTAwJcL8EMyl_BYp_nU0ygRn4oxeC6RuBPPqEenDmW5A4vgoNX_2H2XI8b_m3WVnKzjFCxAyYO3cTkc-enB6A7mL9Sv_1TX1xyfpVunlX2LqWy/s1000/unsane.jpg"><img border="0" data-original-height="541" data-original-width="1000" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHjw87I4H2M2NgqaaK7mGkIYub3vK3nqRGDzMYXqCJ1YY0UEIe9g2GmpJeSTrozatu7IxM_IYVt0eZ-4GTAwJcL8EMyl_BYp_nU0ygRn4oxeC6RuBPPqEenDmW5A4vgoNX_2H2XI8b_m3WVnKzjFCxAyYO3cTkc-enB6A7mL9Sv_1TX1xyfpVunlX2LqWy/s16000/unsane.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Inutile girarci intorno, ma all'inizio la pellicola destabilizza un attimo. Le metodologie di realizzazione implicano una serie di questioni logistiche non da poco che conferiscono al tutto un senso di stranezza non indifferente. D'altronde per fare un film non serve solo avere una macchina da presa, ci sono una serie di questioni che possono comprendere il tipo di macchinario usato, la sua rifrazione alla luce e come assorbe i colori, ad esempio l'uso della pellicola 8mm che sta ritornando in auge adesso - le atmosfere di un film come <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2020/09/luz-di-tilman-singer.html" target="_blank">Luz</a> non le realizzi con una videocamera fullHD.</p><p style="text-align: justify;">Un iPhone, per quanto all'avanguardia, non ha le competenze adeguate per conferire profondità e porosità all'immagine, soprattutto per quanto concerne le sequenze in movimento che devono giocoforza fare un loro valzer con l'ambiente. Qui sta il primo momento WTF del film.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1rCrHkH6QR9s95CZ4gC5ZBPPGw4c8Jd_HbFjKlJFINjkgfXH91-HNHjsfGS38JtDIs_nBP948IFb_NtO2yPAY88pfeFKWGNzpUcjj49svmZK4YiqtD9l4C37pXvZGRLxavhZC-WwyHRbp9rrkI19Egjey0u6HrMzfZ-Fb4f6bu45iWlqe_HNmAA57n4Df/s1547/unsane.jpg"><img border="0" data-original-height="837" data-original-width="1547" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1rCrHkH6QR9s95CZ4gC5ZBPPGw4c8Jd_HbFjKlJFINjkgfXH91-HNHjsfGS38JtDIs_nBP948IFb_NtO2yPAY88pfeFKWGNzpUcjj49svmZK4YiqtD9l4C37pXvZGRLxavhZC-WwyHRbp9rrkI19Egjey0u6HrMzfZ-Fb4f6bu45iWlqe_HNmAA57n4Df/s16000/unsane.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Che comunque, funziona.</p><p style="text-align: justify;">Se tutti aspettavamo Soderbergh all'angolo per fargli <i>gnegnegne</i>, il maledetto ci fotte tutti quanti, perché anche così riesce a realizzare un film credibile e a regalarci addirittura un paio di sequenze pazzesche dove rammenta a tutti non solo il suo talento, ma anche il suo fanboysmo verso il cinema di DePalma.</p><p style="text-align: justify;">Ed è qui che casca l'asino...</p><p style="text-align: justify;">Perché se al Soderbergh regista nessuno ha mai avuto molto da dire, nemmeno quando usa Sasha Gray (sì, proprio lei) per motivi diversi da quelli per cui la conosciamo, la scelta dello script è un'arte a sé che comporta logiche ben diverse da quelle tecniche. Diciamo anche che il regista veramente geniale è colui che riesce a valorizzare il film per il proprio tocco, riempiendo lacune di sceneggiatura, magari, come chi riesce ad elevare un <i>Drive </i>rispetto a un <i>Fast & furious</i>.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMUSdbVb88pWi26Wtb67Hskv-YECQoUa2yoM_5aZcPpZzH7Ue08zQKj_KOqZ5hLBu4q9jY6SmgydMq5q0IXsP2vLUiDN-dqc80Dv4PkJ2pdce995grERsAtEtVJeuP79rrstgsRH2VU7obfYCoXyw1koc8uAcWsIka0nohp5BukMeWbLh1spXaSTIQts6o/s1557/unsane.webp"><img border="0" data-original-height="843" data-original-width="1557" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMUSdbVb88pWi26Wtb67Hskv-YECQoUa2yoM_5aZcPpZzH7Ue08zQKj_KOqZ5hLBu4q9jY6SmgydMq5q0IXsP2vLUiDN-dqc80Dv4PkJ2pdce995grERsAtEtVJeuP79rrstgsRH2VU7obfYCoXyw1koc8uAcWsIka0nohp5BukMeWbLh1spXaSTIQts6o/s16000/unsane.webp" /></a></div><p style="text-align: justify;"><i>Unsane </i>gioca in maniera insana (lol) con la sua protagonista e, finché il dubbio aleggia nell'aria, la pellicola resta godibile e intrigante. Non che poi diventi sta gran sozzeria, ma le risposte fiaccano sempre tutti i racconti, perché delimitare un accadimento a logiche visibili (o anche semplicemente "logiche") toglie tutto l'alone di mistero e <i>soprattutto </i>ambiguità. Perché è facile parteggiare per una vittima, ma ci vuole molto più impegno per entrare in sintonia con qualcuno la cui innocenza è incerta e che quindi costringe a interrogarsi su questioni molto più scomode.</p><p style="text-align: justify;">Di base, questo è il seguito da discount del suo precedente <i>Effetti collaterali</i>, anche quello con delle risposte che però spostavano l'asticella dell'ambiguità morale su rive moto più sporche e scomode - ah, e una scena lesbo tra la Mara e la Z. Jones. Qui è una denuncia al sistema sanitario americano abbastanza basic e con un paio di illogicità.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYTVXlnPIceA5kPA3koTEi_AG6uyM_8029UduQN7shT6-8N4cnIYkij3dfhadCc6f8Bo1XyjKDbDw8x4Gt4vg-bm0c-r1zjgyh5Hiqd5HBXtLDVYu1sBSwM5x32Wd9dfZ7T44cnFjsbKePmBP65phPAO0jd7Xmf51EQhiK21JF7Jt7uDrtr6ZSE6PsfCD7/s1280/unsane.jpg"><img border="0" data-original-height="693" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYTVXlnPIceA5kPA3koTEi_AG6uyM_8029UduQN7shT6-8N4cnIYkij3dfhadCc6f8Bo1XyjKDbDw8x4Gt4vg-bm0c-r1zjgyh5Hiqd5HBXtLDVYu1sBSwM5x32Wd9dfZ7T44cnFjsbKePmBP65phPAO0jd7Xmf51EQhiK21JF7Jt7uDrtr6ZSE6PsfCD7/s16000/unsane.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Nulla di grave, ma alla fine è il solito thrillerino della domenica. Diverte e intrattiene, ma con un soggetto simile si poteva ambire a qualcosina in più. Invece, verrà ricordato solo per essere stato girato con un cellulare.</p><p style="text-align: justify;">Non so voi, ma è un biglietto da visita che non eleva il buon Soderbergh come meriterebbe,</p><div style="text-align: justify;">PS: comunque, ennesimo film dove una grandissima come Juno Temple viene chiamata per una parte da pochi minuti, non me lo spiego.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_YQnXMpGqVsNW1MvsEWNKXubIr1_BwzouR-apGF7sF_LgxVx16yp6RPhnqskL-o_ihr64MQAjSGEEF_WoudCEoRHiyRQ_Z7fM_EVwH7fb_MZViaGJ1_kKFcolclY3rdVFLahjRgu1sURCoGupEYKl7QnD26sINwBVrl2JxuAHVqatseWVDHJzE1HFdwpb/s129/2,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="129" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_YQnXMpGqVsNW1MvsEWNKXubIr1_BwzouR-apGF7sF_LgxVx16yp6RPhnqskL-o_ihr64MQAjSGEEF_WoudCEoRHiyRQ_Z7fM_EVwH7fb_MZViaGJ1_kKFcolclY3rdVFLahjRgu1sURCoGupEYKl7QnD26sINwBVrl2JxuAHVqatseWVDHJzE1HFdwpb/s1600/2,5.jpg" width="129" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="324" src="https://www.youtube.com/embed/rXAj7b3B_14" width="390" youtube-src-id="rXAj7b3B_14"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_YQnXMpGqVsNW1MvsEWNKXubIr1_BwzouR-apGF7sF_LgxVx16yp6RPhnqskL-o_ihr64MQAjSGEEF_WoudCEoRHiyRQ_Z7fM_EVwH7fb_MZViaGJ1_kKFcolclY3rdVFLahjRgu1sURCoGupEYKl7QnD26sINwBVrl2JxuAHVqatseWVDHJzE1HFdwpb/s129/2,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-33918340543031659232024-02-05T14:07:00.000-08:002024-02-05T14:15:14.318-08:00SICK OF MYSELF, di Kristoffer Borgli<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlG7ELcp_XOHtRVlw6EsUhloMX2Hurz_ZiD9J0fx2l8Tmm88a9e2lqddCPtgt4ituaYAdxZZBBfW43gMIpzMRcvBPhicwSTm26rT2vDQTBjvbcZMcDd9bDpQUrwCjazNEeDMdvKeHSeAtilYhU03SvEIwKVkYy9BSVmQYdGxzvrGA8yVTrbk6OQA7u_xi9/s2000/sick%20of%20myself.jpg"><img border="0" data-original-height="2000" data-original-width="1400" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlG7ELcp_XOHtRVlw6EsUhloMX2Hurz_ZiD9J0fx2l8Tmm88a9e2lqddCPtgt4ituaYAdxZZBBfW43gMIpzMRcvBPhicwSTm26rT2vDQTBjvbcZMcDd9bDpQUrwCjazNEeDMdvKeHSeAtilYhU03SvEIwKVkYy9BSVmQYdGxzvrGA8yVTrbk6OQA7u_xi9/w448-h640/sick%20of%20myself.jpg" width="448" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Signe si sente messa da parte, soprattutto quando la carriera del suo fidanzato artista Thomas sembra spiccare il volo. Venuta a conoscenza di un farmaco che come effetto collaterale deturpa il volto, decide deliberatamente di assumerlo per ricevere le attenzioni desiderate, ma le conseguenze... </div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyRYZVF3b_P3p1J8XNcmmGkULpXya5xGQTyCXRHJ86m8bnT_JSnMyAfpjDLRM7GkGaxhn2AN3OdDFpTbs9wcUi2fAjdBTFa_Pzd_BWyb1GOf3M8RSJAjL4EZkk2O5bNqK6JUOnluwRHq-XqUjYz8LtUh4ifJ-BNKFTVB4r7spUZOz_RXlUEDwgO9HVKYTR/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyRYZVF3b_P3p1J8XNcmmGkULpXya5xGQTyCXRHJ86m8bnT_JSnMyAfpjDLRM7GkGaxhn2AN3OdDFpTbs9wcUi2fAjdBTFa_Pzd_BWyb1GOf3M8RSJAjL4EZkk2O5bNqK6JUOnluwRHq-XqUjYz8LtUh4ifJ-BNKFTVB4r7spUZOz_RXlUEDwgO9HVKYTR/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Mi ha sempre affascinato come le relazioni umane e la loro concezione cambino nel corso del tempo e, con la consapevolezza acquisita, nascano nuove prospettive e zone d''ombra prima ignorate. Non più l'elemento salvatore che porta pace nella vita del protagonista di turno, ma un blob complesso e sfaccettato, non per forza positivo. </div><p style="text-align: justify;">L'arte e la narrativa ci hanno regalato dei rapporti umani sempre più complessi e anticonvenzionali, questo <i>Sick of myself</i> è l'ennesimo power up di questa indagine sociale sulla persona e il suo rapportarsi all'altro.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuMeX7M5nhxIKaQp-3xQnmWGQsInRB07xKSuVyvPoT17lc5d88T8jtJdWQUSt_eAAtmjcaAsQYlyu09vlk01oTnI9jQkPXW3BYWoCowH4mnv7arlUdl-3TsFF5VACnPY9iEMEXlzQPt5p44mZ9Sa5n79GtcWOnR-y7ZbnlI7eG5GJVdrh1jYxMrXt3E9Ih/s1212/sick%20of%20myself.jpg"><img border="0" data-original-height="657" data-original-width="1212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuMeX7M5nhxIKaQp-3xQnmWGQsInRB07xKSuVyvPoT17lc5d88T8jtJdWQUSt_eAAtmjcaAsQYlyu09vlk01oTnI9jQkPXW3BYWoCowH4mnv7arlUdl-3TsFF5VACnPY9iEMEXlzQPt5p44mZ9Sa5n79GtcWOnR-y7ZbnlI7eG5GJVdrh1jYxMrXt3E9Ih/s16000/sick%20of%20myself.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Anzi, la spariamo ancora più grossa.</p><p style="text-align: justify;"><i>Sick of myself</i> non parla solo della guerra interna tra due narcisisti (che termine squisitamente abusato, non trovate?) patologici, ma anche di come la loro devianza sia profondamente guidata dall'ambiente esterno e dalla società. Questo film, uscito solo un paio di anni fa, non è che la caricatura sadica e sarcastica dei tempi che stiamo vivendo, con un gusto per l'esagerazione mai troppo accentuato e per questo inquietantemente realistico.</p><p style="text-align: justify;">La volontà dell'essere accettati che sfocia nel desiderio di essere notati a tutti i costi, del voler essere innalzati anche se non si ha nulla da dire ma, soprattutto, nel voler riprendere il proprio posto quando la persona che dovrebbe condividere il percorso con noi prende tutta la luce per sé... </p><p style="text-align: justify;">Se già così vi vengono in mente diversi esempi, figuratevi guardando la pellicola.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGWlkc_sXXbGxSsZoDzL2oVYe_wJqIj-E3VlpUOpDSsKBeqTZnQqOYjADaJAg8goI92kSvK4Fc0eutqUPBTQfBMBZwXrkJ78hoCMQw-dB08sQO1mROev2POxEYC5EIdNgpR3Ux4Bd_uQAWo_JpT71lm7_atWoGJ2-CtSWQwCCARgFA6BLv7cDAz1wRGyY1/s1200/sick%20of%20myself.jpg"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGWlkc_sXXbGxSsZoDzL2oVYe_wJqIj-E3VlpUOpDSsKBeqTZnQqOYjADaJAg8goI92kSvK4Fc0eutqUPBTQfBMBZwXrkJ78hoCMQw-dB08sQO1mROev2POxEYC5EIdNgpR3Ux4Bd_uQAWo_JpT71lm7_atWoGJ2-CtSWQwCCARgFA6BLv7cDAz1wRGyY1/s16000/sick%20of%20myself.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Signe è una persona patologica, ma la sua malattia ha radici ben profonde, come Borgli ci manifesta durante il corso della pellicola. Una ragazza non per forza cattiva, ma umana, con debolezze di varia natura, che arriveranno a una sorta di silenziosa psicopatia in questo desiderio pericoloso e morboso di attenzioni, le stesse negategli da un passato e da una relazione fagocitante. Ci sono almeno due scene emblematiche, la bugia al banchetto e la fantasia sessuale del funerale, che Borgli centellina sapientemente senza mai ingolfare una narrazione lineare ma comunque avvincente.</p><p style="text-align: justify;">Ma pure tutto il contorno possiede una minuziosa cura per il dettaglio, e il film risulta riuscito proprio grazie a questi piccoli momenti che descrivono più di mille parole, come la scena in cui il fidanzato, vedendosi osservato su un pullman, indica con un cenno Signe, quasi un vantarsi di stare insieme a una ragazza simile "nonostante tutto", nella costante ricerca di consenso.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7gbFaHHVfLD8_JaL74ERzW1yH1MZAqy2GxyX-fOgEvyM34C6R4shKKRe9xd2iF1UjlsQzbTsJV_dt2XSAk1svZaTBnYlB2ih-ojtGUNLKcorMVZnQJzxVtRJq5RfQ7CYH5P8-uMjafF7qUdg0n7_yrGbH-DghwzqVE1W5218MV2GKGdwiAZ0ZgAejOX7r/s1152/sick%20of%20myself.jpg"><img border="0" data-original-height="624" data-original-width="1152" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7gbFaHHVfLD8_JaL74ERzW1yH1MZAqy2GxyX-fOgEvyM34C6R4shKKRe9xd2iF1UjlsQzbTsJV_dt2XSAk1svZaTBnYlB2ih-ojtGUNLKcorMVZnQJzxVtRJq5RfQ7CYH5P8-uMjafF7qUdg0n7_yrGbH-DghwzqVE1W5218MV2GKGdwiAZ0ZgAejOX7r/s16000/sick%20of%20myself.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Il film colleziona momenti simili per tutta la propria durata, in un gioco al rialzo ben calibrato dove si finirà per perculare sagacemente anche i guru dell'inclusività a tutti i costi, parodiando questo bisogno di auto-esaltarsi continuamente per far vedere quanto si è progressisti (non che il progressismo sia un male, ci tengo a sottolineare), quando invece ogni azione è guidata da un innalzamento del proprio ego.</p><p style="text-align: justify;">In tutto questo c'è la patologia cutanea di Signe che prosegue, a livelli del peggior body horror, e tra un rimando cronenberghiano e l'altro si ride pure a denti strettissimi per una storia che mano a mano che passano i minuti mette addosso un particolarissimo disagio, stando attenta a non strafare mai. </p><p style="text-align: justify;">Poi certamente non è tutto pesca e creme, ci sono alcuni "sogni" che vengono reiterati un po' troppo spesso (un paio di momenti simili in meno e non cambiava granché) e la parte centrale gira un po' troppo su sé stessa, ma stiamo parlando di piccolezze.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMYCAfW1jNR-5lS4yv6GmQRGb3mAQyZUC4NxUJF-ZeXMSAIzbYt5MN6DjkpY8NBsKeGdD3Vy5_7zB3Pg7U0k4r2c8iEJhxnYoneU_2wrav1Du8r5sAfSZSOb9ZF-Vz9XVv7ZUOqSdDiOO4z-zMZieI5C7H_j-hh_4T-8uMe9YpQAEmW5QAPSnRWprU00N-/s1500/sick%20of%20myself.jpg"><img border="0" data-original-height="811" data-original-width="1500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMYCAfW1jNR-5lS4yv6GmQRGb3mAQyZUC4NxUJF-ZeXMSAIzbYt5MN6DjkpY8NBsKeGdD3Vy5_7zB3Pg7U0k4r2c8iEJhxnYoneU_2wrav1Du8r5sAfSZSOb9ZF-Vz9XVv7ZUOqSdDiOO4z-zMZieI5C7H_j-hh_4T-8uMe9YpQAEmW5QAPSnRWprU00N-/s16000/sick%20of%20myself.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Borgli si dimostra una mente acuta e un narratore vivace, pur avendo il controllo della situazione e stando ben attento a non strafare, ma lasciando servire la propria verve da un soggetto assurdo e che da solo riscatterebbe la qualunque. Lui ci aggiunge una direzione rigida e implacabile, insieme a un umorismo mai troppo esagerato e una capacità di cogliere le sfumature e le debolezze delle persone non indifferente.</p><p style="text-align: justify;">A fine visione non si proverà schifo, quanto un profondo senso di solitudine e ineluttabilità per un'umanità allo scatafascio che ha perso la bussola da molto tempo, vittima di sé stessa e della proiezione del proprio io che vorrebbe avere sul mondo. </p><p style="text-align: justify;">Conclude offrendoci un finale inevitabile, ma comunque beffardo e amaro, per questa riflessione sui generis costellata da momenti di grande cinema che impreziosiscono una storia assurda e meritevole di essere vista.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvlukxAoCu63cdd1ZlU9oE66C-sNuwGAbgh1Lwcj2FccbPBIR7WjK7q_Tc17L7pjdavnHebbPoc0D8_ccQSKeHp6J4hyphenhyphenq7J_C1-F6Hy-8-0DlGFHgR8B8Gm-fQbfYYE2dLEBgwQdr3CTGhnjEhFZf2jJAnPSfsOZP904a83RVYeCHoLEBrBm5LgLvy7dLz/s1920/sick%20of%20myself.jpg"><img border="0" data-original-height="1040" data-original-width="1920" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvlukxAoCu63cdd1ZlU9oE66C-sNuwGAbgh1Lwcj2FccbPBIR7WjK7q_Tc17L7pjdavnHebbPoc0D8_ccQSKeHp6J4hyphenhyphenq7J_C1-F6Hy-8-0DlGFHgR8B8Gm-fQbfYYE2dLEBgwQdr3CTGhnjEhFZf2jJAnPSfsOZP904a83RVYeCHoLEBrBm5LgLvy7dLz/s16000/sick%20of%20myself.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Ci sono opere che sanno raccontare il presente, altre che invece finiscono per parodiarlo. <i>Sick of myself </i>riesce a fare entrambe le cose.</p><div style="text-align: justify;">Kristoffer Borgli è un nome da tenere d'occhio. Di questo se n'è accorto Ari Aster che gli ha prodotto il film dopo, dandogli il medicinale migliore di tutti: Nicolas Cage.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPDpGOQBuRXB3H08E6pILIn6fup5cbewR6dauYKnieILsC4Z0wzLapWIPlW2ioB8Pwsyo48_mDQlgsO4PRjhtru6OlC0IxfF7Z_eg_NlO0HvKJZEUJ8DcViIvdJA3d_Lg9PkPS4pmAJunbKXCT52u2zXSAyjdEFfpiyviEQYP1cvp-HFQLUvAfSGVwFtiW/s170/3,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="170" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPDpGOQBuRXB3H08E6pILIn6fup5cbewR6dauYKnieILsC4Z0wzLapWIPlW2ioB8Pwsyo48_mDQlgsO4PRjhtru6OlC0IxfF7Z_eg_NlO0HvKJZEUJ8DcViIvdJA3d_Lg9PkPS4pmAJunbKXCT52u2zXSAyjdEFfpiyviEQYP1cvp-HFQLUvAfSGVwFtiW/s1600/3,5.jpg" width="170" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="347" src="https://www.youtube.com/embed/iWIADZKU9dw" width="417" youtube-src-id="iWIADZKU9dw"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPDpGOQBuRXB3H08E6pILIn6fup5cbewR6dauYKnieILsC4Z0wzLapWIPlW2ioB8Pwsyo48_mDQlgsO4PRjhtru6OlC0IxfF7Z_eg_NlO0HvKJZEUJ8DcViIvdJA3d_Lg9PkPS4pmAJunbKXCT52u2zXSAyjdEFfpiyviEQYP1cvp-HFQLUvAfSGVwFtiW/s170/3,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-47636044688722971692024-01-28T13:31:00.000-08:002024-01-29T06:42:35.651-08:00POVERE CREATURE!, di Yorgos Lanthimos<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWbltdAXX3p5FOSklU28fo97wrgT36IQfDVgzwK8d04i54NkCuMXU3ATY2tNTw7_EIYNL6XWOinj_FK33hbl9Kkpz0a907o56NuBCiDhqc2y84EfYqAndnnUC2YTyhgQlVUetbzX5MCI4Pj8a9tZTcz8_G5O5np9t26037PhVubsg3ygbL5DMwro_VBJ5Z/s2000/povere%20creature.webp"><img border="0" data-original-height="2000" data-original-width="1350" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWbltdAXX3p5FOSklU28fo97wrgT36IQfDVgzwK8d04i54NkCuMXU3ATY2tNTw7_EIYNL6XWOinj_FK33hbl9Kkpz0a907o56NuBCiDhqc2y84EfYqAndnnUC2YTyhgQlVUetbzX5MCI4Pj8a9tZTcz8_G5O5np9t26037PhVubsg3ygbL5DMwro_VBJ5Z/w432-h640/povere%20creature.webp" width="432" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Il dr Godwin "God" Baxter osa l'inosabile: trapianta il cervello di un neonato nel corpo di una giovane donna. Nasce così Bella Baxter, che scoprirà il mondo e la vita...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiukL8y7BZLI-zzEg4tkLXr0LWDVNbtQuAXUtFumfb0qAoNhW7cRB-ll_CbCkmwew8LnR1DiLcb1fCnkj4GVPdCwrWccFyEleF6QQtjeSt8NER5eCwrIdaAOjGMlYb3DTcLOtv496b47-NGALks-YOF8DCqAJfD7UiUbV5N3pUkIwGqnFtfGbQIyCjQ1o8P/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiukL8y7BZLI-zzEg4tkLXr0LWDVNbtQuAXUtFumfb0qAoNhW7cRB-ll_CbCkmwew8LnR1DiLcb1fCnkj4GVPdCwrWccFyEleF6QQtjeSt8NER5eCwrIdaAOjGMlYb3DTcLOtv496b47-NGALks-YOF8DCqAJfD7UiUbV5N3pUkIwGqnFtfGbQIyCjQ1o8P/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Si diceva che il cinema di Yorgos Lanthimos fosse giunto in una spirale discendente (spoiler: per me no), con quei soggetti conturbanti che, in quanto sempre tali, preannunciavano già cosa aspettarsi. Non per nulla ai tempi stupì parecchio il suo affidarsi a una sceneggiatura non propria per <i>La favorita</i>, instaurando un sodalizio con Tony McNamara che si replica anche qui - che fine ha fatto Deborah Davis?</div><p style="text-align: justify;">Collaborazione che è sintomatica del talento di saper scegliere gli script in grado di sposarsi così bene con la propria visione e le sue ossessioni, o offrano opportunità in cui farle confluire.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjg6aAgFZkRt-ISEyafUJYD8FeFns8r8bCCuWrsx_RFyZ5pb2Dm5sL2qBDHvQNA1wh389rPhPIBov_mFE5GP4ZcBxgKlymtwI-QBZOJzMfbD97EY3jXClFNig2vL64jr-n-Fnb62KyKYhfOB7ZWPaxTyCSd6IT9bYpSkOS9b7Jo1cESRCc-M92lDEhZeCoI/s1440/povere%20creature.jpg"><img border="0" data-original-height="780" data-original-width="1440" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjg6aAgFZkRt-ISEyafUJYD8FeFns8r8bCCuWrsx_RFyZ5pb2Dm5sL2qBDHvQNA1wh389rPhPIBov_mFE5GP4ZcBxgKlymtwI-QBZOJzMfbD97EY3jXClFNig2vL64jr-n-Fnb62KyKYhfOB7ZWPaxTyCSd6IT9bYpSkOS9b7Jo1cESRCc-M92lDEhZeCoI/s16000/povere%20creature.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;"><i>Poor things</i> infatti potrebbe essere tranquillamente un film ideato dal nostro Lamantino preferito, invece è tratto da un libro di Alasdair Gray. </p><p style="text-align: justify;">Ci sono tutti i temi e gli stilemi tipici del regista, così come questa sua recente ossessione per i grandangoli (a cui si aggiungono gli spioncini per le porte), la ricerca del conturbante e dell'assurdo a tutti i costi e la piccolezza della condizione umana, ma proprio perché passa da due manate consecutive, immette anche particolarità finora inedite nella poetica del cineasta.</p><p style="text-align: justify;">L'umorismo, ad esempio. Anche qui sempre tirato per i capelli, virato all'eccesso e in una zona intermedia, proprio perché deve causare disagio (<i>disagio</i> sarà una parola cardine, vi avverto), ma resta al fatto che <i>Poor things</i> rimane uno dei film più divertenti e divertiti della produzione del greco.</p><p style="text-align: justify;">Immaginatevi che botta di allegria gli altri, quindi...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXm-qoL85Qw_S5i0mtKXKetFaaJKj6cLhD-w-TuFmE6OqS16Hx9R0MVki7Rbcy9P_LXKYlCqImXWe_8wTifYL0NDXkB6G999mc7rO7_C26v56UYSTYU_xzJchL6t9bF9OEvyN6msT-YEabzytU7Y7qPbESYl9dvd5c6XZugE82UO3YlCUkOfNAOzz8-KKi/s1181/povere%20creature.jpg"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="1181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXm-qoL85Qw_S5i0mtKXKetFaaJKj6cLhD-w-TuFmE6OqS16Hx9R0MVki7Rbcy9P_LXKYlCqImXWe_8wTifYL0NDXkB6G999mc7rO7_C26v56UYSTYU_xzJchL6t9bF9OEvyN6msT-YEabzytU7Y7qPbESYl9dvd5c6XZugE82UO3YlCUkOfNAOzz8-KKi/s16000/povere%20creature.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Ma la differenza sostanziale sta proprio nella ricerca. Nei film precedenti di Lanthimos, l'uomo era vittima di sé stesso e dell'ignoto, voluto dall'autore o da forze estranee che non venivano mai spiegate, e veniva da accettare passivamente questa condizione per la prosecuzione della pellicola. Qui il (LA) protagonista non si trova a ribellarsi a una condizione interna, Bella Baxter è lei stessa la condizione e sulla sua maturazione di un mondo che sì non comprende, ma cerca di assimilare, si posa tutto lo svolgimento del film. Un'opera diversissima da tutte le altre, eppure resa così simile a una poetica in continua evoluzione, laddove il termine significa non snaturare il proprio sguardo, ma cercare una nuova prospettiva.</p><p style="text-align: justify;">Da qui, il film potrà pure non piacervi (le certezze e le univocità esistono solo nella mente dei cretini) ma non si può negare come Lanthimos sia rimasto coerentissimo con la propria arte, visione e metodologia - anche se, a ripensarci, mi sono appena dato dell'idiota da solo...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-BclxMVcX7GUUFRoV1KgSnsEclH8bQiLD_kXNTM1F2ApsLdJLaj0O5eDuyORDVJXKYg-5cqVpAIWiINgt1QwQqjgpRclL_x6Oy953mVLcIRbeT8lQy3qAa9xmwmLqLPhFj_0w4lyVOk0SXzH120TMIi9ZJYix-TZt63rEO68aSRMO1tocjuamqNEspvZ7/s2560/povere%20creature.jpg"><img border="0" data-original-height="1386" data-original-width="2560" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-BclxMVcX7GUUFRoV1KgSnsEclH8bQiLD_kXNTM1F2ApsLdJLaj0O5eDuyORDVJXKYg-5cqVpAIWiINgt1QwQqjgpRclL_x6Oy953mVLcIRbeT8lQy3qAa9xmwmLqLPhFj_0w4lyVOk0SXzH120TMIi9ZJYix-TZt63rEO68aSRMO1tocjuamqNEspvZ7/s16000/povere%20creature.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Lanthimos arriva a gamba tesa su uno dei temi cardini degli ultimi tempi, il femminismo, e lo tratta alla propria maniera: grottesca, anarchica e senza freni. Proprio per questo mi stupisce che il film stia avendo una larga distribuzione, così come non sono sorpreso sulle incomprensione raggiunte su un certo punto della trama.</p><p style="text-align: justify;"><i>Poor things</i> è un film femminista fino al midollo proprio perché del corpo della donna fa l'epicentro della propria narrazione, arrivando a coinvolgere l'umanità tutta in un discorso immenso, eppure trattato con un'apparente leggerezza che nasconde le molte zone d'ombra.</p><p style="text-align: justify;">Basti pensare al piccolo leitmotiv su Godwill Baxter, soprannominato God, Dio. Un personaggio che è il frutto di numerosi esperimenti, che creerà a sua volta, quasi a voler dire che Dio stesso è stato creato dagli uomini, e sulla creazione umana si susseguirà tutto.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPAo__O2BtNjGCI0j7X4d1mZhNvt_ec3viZwjjWIdmNqchnHrpEgI4Y6H5GaTyz0EOCeyZQa5kOkn9cAPLoeOH2dpYX5KutYVPcrM3HxXZi3iaxuKSs3wsJXhBE6r5vdmW5Tdrf2KLg3tmPrW38WgGBd1ewCgCs5CAclPZWk9Hs5-zJbhbsxH6NyB3mdt7/s1389/povere%20creature.jpg"><img border="0" data-original-height="752" data-original-width="1389" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPAo__O2BtNjGCI0j7X4d1mZhNvt_ec3viZwjjWIdmNqchnHrpEgI4Y6H5GaTyz0EOCeyZQa5kOkn9cAPLoeOH2dpYX5KutYVPcrM3HxXZi3iaxuKSs3wsJXhBE6r5vdmW5Tdrf2KLg3tmPrW38WgGBd1ewCgCs5CAclPZWk9Hs5-zJbhbsxH6NyB3mdt7/s16000/povere%20creature.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">L'uomo ha creato anche la società con le sue convenzioni. Bella invece (non vi anticiperò nulla, ma le modalità che offrono i presupposti per la sua creazione, anche se estremamente tragici, sono un vero inno all'appropriazione del proprio corpo) è una mente bambina di puro istinto, e arriverà a infrangere le consuetudini proprio perché, pur avendo gli stimoli di un'adulta, non possiede le capacità di dare loro una collocazione.</p><p style="text-align: justify;">Da qui, il film diventa una continua scoperta. Lamantino(s) ce lo suggerisce gradatamente, iniziando coi fantomatici 4:3 e allargando l'<i>aspect radio </i>fino al raggiungimento dei 16:9, le misure di un'inquadratura normale, arricchita dall'accumulo di esperienze, sensazioni, visioni e incontri.</p><p style="text-align: justify;">Sarà questo a dare vero senso la titolo del film, perché le povere creature del titolo altro non sono che gli esseri umani, ognuno di essi complesso, sfaccettato e portatore di una propria basilare identità che saranno i chiodi su cui Bella costruirà la sua maturazione.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh66D1qz6hwrF5Z8OOQz0tem4qyyHM4TKJhhjOi32Nn79LhR9K76QXnuEwQTgBuvSpDyVUqTHK13lqkSWUcxDi93NIUCn4iQekfd_xZOZD0KMfhhn3T1qAXLM5T3eymk202Yh7s5yuRVqiMbEeo0fw2r0ieJOVjGejRmB5OY-CA4M_IvTUQUMUGpBreHRP/s1200/povere%20creature.jpg"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh66D1qz6hwrF5Z8OOQz0tem4qyyHM4TKJhhjOi32Nn79LhR9K76QXnuEwQTgBuvSpDyVUqTHK13lqkSWUcxDi93NIUCn4iQekfd_xZOZD0KMfhhn3T1qAXLM5T3eymk202Yh7s5yuRVqiMbEeo0fw2r0ieJOVjGejRmB5OY-CA4M_IvTUQUMUGpBreHRP/s16000/povere%20creature.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">In tutto ciò, ovviamente, si piazza la condizione femminile, intesa come rivendicazione nella maniera più impensabile (e perfettamente coerente, mi viene dire, per quanto valga l'opinione di un maschio bianco etero CIS e tutto il resto) ma anche come appropriazione del proprio ruolo, avendo attraversato tutto quello che può far imparare a proposito di sé e del proprio corpo. Ricordo che sul corpo femminile e sul piacere che esso può (auto)provocarsi vigono ancora oggi molti tabù, per quanto sia usato per la maggiore negli spot - fateci caso.</p><p style="text-align: justify;">Come ci ricorda il continuo variare delle inquadrature, questo è anche un film sullo sguardo. Cambierà il modo di Bella di guardare il mondo evolvendosi, e accanto a lei rimarrà la sola persona in grado di ampliare il proprio sguardo oltre le regole sociali dell'epoca. </p><p style="text-align: justify;">E poi, una stilettata finale di cattiveria inaudita.</p><p style="text-align: justify;">Davvero, un'opera folle e fuori di testa quanto il proprio autore, e pertanto imperdibile - anche se va affrontata da un pubblico consapevole.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8vra91Wssm1JQyi9_sZ9HU6QBMaSe-2JQ2hIrDZuZSp9MI17l9Xu4zPixUfk2K6r4pTYwPcpJBefGv22xchz_bRFfRmspw7t399g2JMJRxMIYRumb1qZmNPqaHV8NdFVHfpZBoZ0olyojk8CQ6tGnW4EmVegE4nXmc0ogLMGq66t7BKQO2ktNad-OFxGD/s8357/povere%20creature.jpg"><img border="0" data-original-height="4526" data-original-width="8357" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8vra91Wssm1JQyi9_sZ9HU6QBMaSe-2JQ2hIrDZuZSp9MI17l9Xu4zPixUfk2K6r4pTYwPcpJBefGv22xchz_bRFfRmspw7t399g2JMJRxMIYRumb1qZmNPqaHV8NdFVHfpZBoZ0olyojk8CQ6tGnW4EmVegE4nXmc0ogLMGq66t7BKQO2ktNad-OFxGD/s16000/povere%20creature.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Non voglio mettere in mezzo volgari accostamenti o questioni festivaliere, che i premi sono la morte dell'arte, così come negare che abbia dei difetti (certi personaggi sono a dir poco funzionali e non vanno oltre), ma tutti questi temi in un'epoca così asfittica, espressi con cognizione e fuori da slogan modaioli sono un dono. </p><div style="text-align: justify;">Assolutamente da vedere, perché una tale follia è così coraggiosa da meritare il premio più grande: la propria visione - ed Emma Stone si conferma di una bravura mostruosa. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA5XUS_-IPaCVP1eZk0NjXhXTZGSG5c8mEfiGnHM2spE_Quj3dHyHBwfv_6in6mmdtH2A7tkNZk1-D4f-9JJgwqNspid8J3WHbeJd6ob36oLsfA3Dio_XKpJvCTWK_ryEflFDHMZwK-JO19DCcA64LfCPKSvCuVyn3eb0KtBndW9WxOYaWbK2Mu0BYK7q8/s160/4.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="160" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA5XUS_-IPaCVP1eZk0NjXhXTZGSG5c8mEfiGnHM2spE_Quj3dHyHBwfv_6in6mmdtH2A7tkNZk1-D4f-9JJgwqNspid8J3WHbeJd6ob36oLsfA3Dio_XKpJvCTWK_ryEflFDHMZwK-JO19DCcA64LfCPKSvCuVyn3eb0KtBndW9WxOYaWbK2Mu0BYK7q8/s1600/4.jpg" width="160" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="390" src="https://www.youtube.com/embed/mgcH4FvmDO4" width="469" youtube-src-id="mgcH4FvmDO4"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA5XUS_-IPaCVP1eZk0NjXhXTZGSG5c8mEfiGnHM2spE_Quj3dHyHBwfv_6in6mmdtH2A7tkNZk1-D4f-9JJgwqNspid8J3WHbeJd6ob36oLsfA3Dio_XKpJvCTWK_ryEflFDHMZwK-JO19DCcA64LfCPKSvCuVyn3eb0KtBndW9WxOYaWbK2Mu0BYK7q8/s160/4.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-73769479825356972412024-01-22T14:16:00.000-08:002024-01-26T08:34:49.468-08:00WHEN EVIL LURKS, di Demián Rugna<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOqpLx5jPhb8TK5DnD1emVr6RWn9ux4C3eKKoakEf6vFMT5KGs_CVLvupAIYw9obZ6v132TBfCH1F-MiXehYxgGUiISz3uM3LT8fUFJ_OgdPCTnd8wKCpJ43YaLav8eR8gCAo3KMeQioYgX_4uV90fPmdO4uudLb6b3wE8x5pTThdEcNxDDM8CX529kYbe/s884/when%20evil%20lurks.jpg"><img border="0" data-original-height="884" data-original-width="611" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOqpLx5jPhb8TK5DnD1emVr6RWn9ux4C3eKKoakEf6vFMT5KGs_CVLvupAIYw9obZ6v132TBfCH1F-MiXehYxgGUiISz3uM3LT8fUFJ_OgdPCTnd8wKCpJ43YaLav8eR8gCAo3KMeQioYgX_4uV90fPmdO4uudLb6b3wE8x5pTThdEcNxDDM8CX529kYbe/w442-h640/when%20evil%20lurks.jpg" width="442" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Due fratelli scoprono il cadavere tranciato a metà di un uomo, un pulitore che non è arrivato a disinfestare una satanica presenza delle vicinanze. Cercheranno di pezzare lo strappo come possono, portando conseguenze che...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYmeOxrGRD9D2BJH2rklqSH74Sv3fR6_Lh_DF1aQX38ZQZLVzoRjemVIh2c0A5Hv-TPPSMEXLds_H9lwVRa78f2CEQMHGMAPI2wHzx5_zWV_1W8qsyCXYcP61D8dYla98xp6KMe0KftclFFk0KoDYEcgTRN-lV2rKaEOULR9S-t9GTXtnpFYo1gz_ovdqs/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYmeOxrGRD9D2BJH2rklqSH74Sv3fR6_Lh_DF1aQX38ZQZLVzoRjemVIh2c0A5Hv-TPPSMEXLds_H9lwVRa78f2CEQMHGMAPI2wHzx5_zWV_1W8qsyCXYcP61D8dYla98xp6KMe0KftclFFk0KoDYEcgTRN-lV2rKaEOULR9S-t9GTXtnpFYo1gz_ovdqs/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Spesso snobbati e relegati al circuito dei film di serie B, gli horror sono in realtà un campionato a parte. Se davvero vanno considerati robaccia da discount o cestone del supermercato scrauso, perché è così difficile trovarne di ben fatti e, soprattutto, che facciano davvero paura? Se sono ignorabili, perché hanno meccanismi così complessi che a quanto pare non tutti riescono a ingranare? E non tiriamo in mezzo l'<i>elevated horror</i>...</div><p style="text-align: justify;">Siamo partiti benissimo e potremmo continuare dicendo che il vero horror non è gratuito, ma in realtà mi sento pure di ribadire che spesso una bella violenza estrema fine a sé stessa non può che fare bene. </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN0RBQXRqJp61xW2mNJK4pmCU74_zdShPKCtIXg_IbqCbNvqDQtxPjayehXDoOdHIBFsmG4udWaXDD0-jk6e2n58uF043iKDKPdSAbUnZCB9fqMnBCSMXNIFb7dCYcOXbsYe_ueWYFeYXa3dhrE6knk5OZ7NlI4PQ0U4d7ugZcbP7TX98Spo0mOlnGvhqi/s3168/when%20evil%20lurks.jpg"><img border="0" data-original-height="1716" data-original-width="3168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN0RBQXRqJp61xW2mNJK4pmCU74_zdShPKCtIXg_IbqCbNvqDQtxPjayehXDoOdHIBFsmG4udWaXDD0-jk6e2n58uF043iKDKPdSAbUnZCB9fqMnBCSMXNIFb7dCYcOXbsYe_ueWYFeYXa3dhrE6knk5OZ7NlI4PQ0U4d7ugZcbP7TX98Spo0mOlnGvhqi/s16000/when%20evil%20lurks.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;"><i>When Evil lurks </i>(titolo internazionale di <i>Cuando acecha la maldad</i>) è un film argentino, opera seconda di <span style="font-family: inherit;">Demián</span> Rugna, che sul finire dell'anno scorso ha praticamente convinto quasi tutti. Quasi tutti quelli capaci di capire qualcosa, perché se amate gli horror e vi fate scappare un gioiellino simile... beh, non sapere della sua esistenza può essere una scusante, non apprezzare un genere bellissimo che vi viene lanciato addosso senza pietà invece è una colpa. E fidatevi che la considerazione che volevo scrivere inizialmente era molto meno signorile.</p><p style="text-align: justify;">La verità è che horror come questo diventano merce rara. Il film di Rugna è diretto, cattivissimo, non ha paura di disgustare e soprattutto non vuole cercare la nobilitazione a tutti i costi, perché sa che l'unica cosa che deve innalzare un racconto è la voce del narratore. Già qui ci evita le fighettate alla <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/10/talk-to-me-di-danny-e-michael-philippou.html" target="_blank">Talk to me </a>e affini. </p><p style="text-align: justify;">Ma soprattutto, è fortemente inclusivo. Perché chiunque voi siate, verrete ridotti a carne da macello.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAlMrYfr8iQfIcowJC65tJIc3LTRWBdsdI2UYGNSwrbchwbMZzZL7J720fuLM4EkMBm1_lrhxuybAABqtojnbtAGwzKJieRfEzOsoEo2JSD7r0HmN-QuVV7SLLnKKf8b8wz5N4Qq8L-EuspeGlVNd7bPwuqzUROdtdUsKTs8Hzx2z458ck_879YjccyUDv/s1417/when%20evil%20lurks.jpg"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="1417" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAlMrYfr8iQfIcowJC65tJIc3LTRWBdsdI2UYGNSwrbchwbMZzZL7J720fuLM4EkMBm1_lrhxuybAABqtojnbtAGwzKJieRfEzOsoEo2JSD7r0HmN-QuVV7SLLnKKf8b8wz5N4Qq8L-EuspeGlVNd7bPwuqzUROdtdUsKTs8Hzx2z458ck_879YjccyUDv/s16000/when%20evil%20lurks.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Già questo sulla carta basta, poi nell'effettivo non ci risparmia violenze su uomini, donne, animali e, soprattutto, bambini. È un film morbosamente fissato con la malasorte verso i pargoli e in un paio di occasioni ho addirittura dovuto girare lo sguardo, io che mi pettino i peli sullo stomaco col rastrello, segno che a livello di lerciume malato viaggiamo su piani altissimi.</p><p style="text-align: justify;">Perché Rugna sa come girare, capisce la materia e, come detto, nobilita il racconto. Non vuole elevarsi, ed è qui la grande differenza con un <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2022/04/the-sadness-di-rob-jabbaz.html" target="_blank">The sadness</a> qualsiasi, che vorrebbe essere anarchico e sovversivo quando invece è solo il delirio di uno che non è uscito dalla preadolescenza ormonale. Ma soprattutto, è un film che nel suo essere estremo, brutto, cattivo e violento, ha un enorme rispetto per lo spettatore e il suo cervello. Non è difficile, basta trattarlo come normodotato, facendolo interagire visivamente con personaggi degni di tale nome e con i quali si possa provare la benché minima empatia - e vi assicuro che non serve uno script degno di Kieslowski per questo.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5z977Wlrr-E9QGtBQuTKWA5LfVPVbnVS2eRTDXgxEdi9tBlDToySruRjNBu47EYHVlSlEoJtyI_AbsFv23riRLcC3cIeR9-C9ENIEGIibM0oWksPVsMpbR_TVrLkq2U0mvYiH6MB7bQMrv0_tqK5rzo1z9jHV6MfLxN1ef6-mQlMbP5tlRovZy-jPwUE3/s2176/when%20evil%20lurks.jpg"><img border="0" data-original-height="1179" data-original-width="2176" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5z977Wlrr-E9QGtBQuTKWA5LfVPVbnVS2eRTDXgxEdi9tBlDToySruRjNBu47EYHVlSlEoJtyI_AbsFv23riRLcC3cIeR9-C9ENIEGIibM0oWksPVsMpbR_TVrLkq2U0mvYiH6MB7bQMrv0_tqK5rzo1z9jHV6MfLxN1ef6-mQlMbP5tlRovZy-jPwUE3/s16000/when%20evil%20lurks.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Perché i protagonisti di questo film faranno anche cose stupide, che dopo Drew Goddard stiamo tutti quanti con le orecchie per aria, ma è quella stupidità tipicamente umana, della persona comune che si trova davanti a qualcosa più grande di sé e cerca di uscire dai guai come meglio gli riesce, Le cause hanno sempre degli effetti e i comportamenti sono assolutamente coerenti con quello che si vuole trasmettere.</p><p style="text-align: justify;">Quindi, appurato che non fanno dietrologie dopo l'<a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2020/10/a-serbian-film-di-sran-spasojevic.html" target="_blank">uso anomalo di neonati</a>, che il termine dietrologia mi appare quantomai fuori luogo a ripensaci, per me un film così è semplicemente l'apice del divertimento esagerato, vero cinema degli eccessi con tutti i crismi del caso, orgogliosamente di genere e altrettanti orgogliosamente radicato nella cultura del proprio paese d'origine. Essendo nato come pellicola per Shudder, fidatevi che non era una faccenda cos' scontata, segno che <i>tutto</i> si presta a un buon racconto dell'orrore.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikLHu8DIlOS-oC8AH4wTJOUnRfT20C5zPRjE5SoCk4LWKywzerrcptNlqxoHyVhry5fWKu5oBFEBtdgRfKXKrd9vudtdFLnfNbX9-z_bj3npMKho3nAQvudHXw13ww55SuZbfNJUd35E1UmemkOKzp0c0ZGMFUyoWUp9lJmZwtn7ydbvAB9vipj3KVMFG0/s1373/when%20evil%20lurks.jpg"><img border="0" data-original-height="744" data-original-width="1373" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikLHu8DIlOS-oC8AH4wTJOUnRfT20C5zPRjE5SoCk4LWKywzerrcptNlqxoHyVhry5fWKu5oBFEBtdgRfKXKrd9vudtdFLnfNbX9-z_bj3npMKho3nAQvudHXw13ww55SuZbfNJUd35E1UmemkOKzp0c0ZGMFUyoWUp9lJmZwtn7ydbvAB9vipj3KVMFG0/s16000/when%20evil%20lurks.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Inoltre quella faccenda delle possessioni largamente riconosciute e dell'incapacità del governo di gestirle adeguatamente mi ha ricordato qualcosa...</p><p style="text-align: justify;">*metaphorone is in the air*</p><p style="text-align: justify;">Comunque sì, dalla sua ha anche delle piccolezze, come il personaggio della nonna che ha la funzione di spiegone ambulante per delle regole non propriamente necessarie e che erano perfettamente intuibili già da sole e un lotto centrale che gira su sé stesso per qualche minuto, ma si tratta unicamente si un assetto momentaneo per ripartire in quarta così com'era iniziato, dandoci lo spettacolo che ogni appassionato di horror desidera.</p><p style="text-align: justify;">Insieme a un finale di inaudita crudeltà. </p><p style="text-align: justify;">Perché a Rugna non basta inorridire, lui è quel tipo di generale che non fa prigionieri. Letteralmente. La sua frontiera di dannati e infetti è stata dimenticata da Dio, che non è mai intervenuto e mai lo farà, perché l'uomo è perso nel suo delirio.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuIYMXqWYpdr0w3J_jzQ5JLS9hyphenhyphen3RPotRC4V0zb3S2i-9UaA6c8SOrRo5KPEGz9Fe9e-yFnHDjDNatEyl6aovMshmo_mUU4mdKykOhm-0UztosnkgjDgPjh7Ma2OnIIWHOa3YJezlqx5Iu4EyHMwkK3rxf91ph2D8QATrmodssAdqsN_qyjjCbgN_okiVW/s1205/when%20evil%20lurks.jpg"><img border="0" data-original-height="652" data-original-width="1205" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuIYMXqWYpdr0w3J_jzQ5JLS9hyphenhyphen3RPotRC4V0zb3S2i-9UaA6c8SOrRo5KPEGz9Fe9e-yFnHDjDNatEyl6aovMshmo_mUU4mdKykOhm-0UztosnkgjDgPjh7Ma2OnIIWHOa3YJezlqx5Iu4EyHMwkK3rxf91ph2D8QATrmodssAdqsN_qyjjCbgN_okiVW/s16000/when%20evil%20lurks.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Riprendendo a recensire ho scoperto che raramente più un film mi piace e altrettanto ho da scrivere, e qui siamo di fronte a uno di quei casi. Forse proprio per la mancanza di doppi strati di lettura e per il suo rifarsi al mero racconto, e quando qualcosa di così lineare e diretto eccelle, rimane poco da dire.</p><p style="text-align: justify;">Quindi guardatelo.</p><div style="text-align: justify;">Vi farà stare così male da rinvigorirvi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghtmENkvKF-SMkolDHfFGODOhVQxww6h3PiNVlvG8B66N99jTqnKadkmcnfE5nCD-b7E2Gugaw4GtXL1xD04IAGLEA4BPD4v-G12M5htfxmIHKIARcC6SItD-nxIxf602ygsRpqYwkzeNJe3yYyEwYwxFaofXQKLWQVyjls0k9Fg-QnJ9zYs7nVyuSQYsx/s160/4.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="160" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghtmENkvKF-SMkolDHfFGODOhVQxww6h3PiNVlvG8B66N99jTqnKadkmcnfE5nCD-b7E2Gugaw4GtXL1xD04IAGLEA4BPD4v-G12M5htfxmIHKIARcC6SItD-nxIxf602ygsRpqYwkzeNJe3yYyEwYwxFaofXQKLWQVyjls0k9Fg-QnJ9zYs7nVyuSQYsx/s1600/4.jpg" width="160" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="352" src="https://www.youtube.com/embed/LWGGtAi7QmU" width="423" youtube-src-id="LWGGtAi7QmU"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghtmENkvKF-SMkolDHfFGODOhVQxww6h3PiNVlvG8B66N99jTqnKadkmcnfE5nCD-b7E2Gugaw4GtXL1xD04IAGLEA4BPD4v-G12M5htfxmIHKIARcC6SItD-nxIxf602ygsRpqYwkzeNJe3yYyEwYwxFaofXQKLWQVyjls0k9Fg-QnJ9zYs7nVyuSQYsx/s160/4.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-79121810156140777132024-01-15T02:49:00.000-08:002024-01-15T02:56:43.952-08:00A WHITE, WHITE DAY - SEGRETI NELLA NEBBIA, di Hlynur Pálmason<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeQwnQOu7EC4-d-o4EXmOwC5tLHJvFsYpVXZwHnDxQfC99PxEZz6QW8U6_rfLwUQvcTFNLjLHKnVvMonLZJ0WmogrW-aOu2_u1jmkarJrl3ZF84sTJeXuVP7MfCLTuJlHgLDAb4G-ZOoVYy1AVlL02VljzY3UA8eGhI9l7d_eazeZgKQtUHtHgrVsFU8yK/s1500/a%20white,%20white%20day.jpg"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="1041" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeQwnQOu7EC4-d-o4EXmOwC5tLHJvFsYpVXZwHnDxQfC99PxEZz6QW8U6_rfLwUQvcTFNLjLHKnVvMonLZJ0WmogrW-aOu2_u1jmkarJrl3ZF84sTJeXuVP7MfCLTuJlHgLDAb4G-ZOoVYy1AVlL02VljzY3UA8eGhI9l7d_eazeZgKQtUHtHgrVsFU8yK/w444-h640/a%20white,%20white%20day.jpg" width="444" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Ingimundur è un ex agente di polizia, in ritiro dopo la morte della moglie per un sinistro stradale. Un giorno, guardando in una scatola contenente le cose appartenute alla consorte deceduta, si instilla in lui la convinzione che la donna lo abbia tradito con un uomo del posto. Il tarlo farà breccia nella mente di Ingimundur fino a conseguenze...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmqJlTYN3ao3aTp7dlWNIpN1SX64maiyOqi-1SyF1oFlPsMnmFET6IwLFcyYq1Ru4NUXi1KmXXW_h-ojbkyZBAO8HI_uXOilv2b6g91hgd8QjMy2NWs4cUEZC50VI3ltfWkSN5i1igGSjr5S8avug5eWPRbi4GyYoLPn9SowMkof5X19X7jPTRt5RzoAvX/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmqJlTYN3ao3aTp7dlWNIpN1SX64maiyOqi-1SyF1oFlPsMnmFET6IwLFcyYq1Ru4NUXi1KmXXW_h-ojbkyZBAO8HI_uXOilv2b6g91hgd8QjMy2NWs4cUEZC50VI3ltfWkSN5i1igGSjr5S8avug5eWPRbi4GyYoLPn9SowMkof5X19X7jPTRt5RzoAvX/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Avete mai visto un islandese? A parte Bjork, dico. Ne avete mai visto uno? Perché non ho molto da dire sul loro conto, a parte che i loro nomi sembrano farli uscire in direttissima da una puntata di <i>Vikings</i>. Tra l'altro, una mia conoscente ha fatto l'anno all'estero in Islanda e mi ha detto che lì si conoscono tutti, e le capitava di vedere il Primo Ministro al supermercato sotto casa. </div><p style="text-align: justify;">Ma soprattutto, gli islandesi non ridono mai - luogo comune confermato. </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm6hz_l4MQ7w_csskX-eH0BUbn6r6I5FfnYifyx5weEEnSBe_u9ujs_fbW9915KkLNVFNQtiTokTnNftqNbUm0YbRZRIUxAhJExblg0CMwic0BOL38aFRMG0np_2C70mPaDrRA3MvZfxn9c1uifTrCZoO-LBo2Q0-r-7W0OcI1sHgaQ3Dmmn6bQIYSuA6I/s1584/a%20white,%20white%20day.jpg"><img border="0" data-original-height="858" data-original-width="1584" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm6hz_l4MQ7w_csskX-eH0BUbn6r6I5FfnYifyx5weEEnSBe_u9ujs_fbW9915KkLNVFNQtiTokTnNftqNbUm0YbRZRIUxAhJExblg0CMwic0BOL38aFRMG0np_2C70mPaDrRA3MvZfxn9c1uifTrCZoO-LBo2Q0-r-7W0OcI1sHgaQ3Dmmn6bQIYSuA6I/s16000/a%20white,%20white%20day.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Questo film è stato presentato come una pellicola con la "tipica ironia islandese", e guarda caso nessuno ride mai nemmeno qui. Ancora peggio: abbiamo l'ironia di chi non ride mai, e vorrei vedere voi a sbellicarvi dalle risate se vi manca il sole per metà dell'anno.</p><p style="text-align: justify;">Insomma, già dalla promozione ti fanno capire che vi stanno prendendo per il culo.</p><p style="text-align: justify;">Perché questo film è un po' così. Si fa guardare, offre anche una scena dalla bellezza disarmante, ma resta sempre la sensazione della cosiddetta "ironia islandese", non sai se sono seri o se è il momento di ridere. Solo che devi ridere stando serio... insomma, forse è per questo che si sono spoilerati tutto già dal poster, dando pure l'idea opposta di quello che il film dovrebbe essere. E mi si è instillato il dubbio che forse ero io ad aspettarmi un film diverso, ma che ne stia scrivendo dopo qualche mese dalla visione (e un rewatch, perché la completezza prima di tutto, nonostante il tempo tiranno) deve per forza suggerire qualcosa. </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzIdV5n0kx4KGo1z029zfsf7q-R9cXYVrcL41JUWb8X8GJgFIlC5v_9sXyVGRk12ZDiXO5O77GGLrE0N-BaUQCsoLhSJlLWwkkLoxIyY7wSEi4VkUe2PniJhdM8HtC_U6sRpZTfwUk03ItIARTs-sJBRcOQw2FovoLS9V3xtgvrQx6UMheiRVVC222z8AK/s926/a%20white,%20white%20day.jpg"><img border="0" data-original-height="502" data-original-width="926" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzIdV5n0kx4KGo1z029zfsf7q-R9cXYVrcL41JUWb8X8GJgFIlC5v_9sXyVGRk12ZDiXO5O77GGLrE0N-BaUQCsoLhSJlLWwkkLoxIyY7wSEi4VkUe2PniJhdM8HtC_U6sRpZTfwUk03ItIARTs-sJBRcOQw2FovoLS9V3xtgvrQx6UMheiRVVC222z8AK/s16000/a%20white,%20white%20day.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Una pietra che cade da uno strapiombo, inseguita dalla macchina da presa per tutta la sua (interminabile) precipitata. Basta questa sequenza per dire tutto quello che il film è, promette ma, per una serie di motivi, non mantiene.</p><p style="text-align: justify;">Dramma intimo su un uomo che non riesce a elaborare il lutto, ostacolato da una scoperta che metterebbe il pepe al culo anche all'anima più mansueta. Ingimundur è un uomo caduto in un pantano esistenziale, legato a un passato che improvvisamente vede come una truffa e alla ricerca di un riscatto che potrebbe mettere in croce anche l'uomo di legge che è stato in gioventù (che poi, il tasso di criminalità lì è quasi inesistente).</p><p style="text-align: justify;">Questo è il punto focale della vicenda, come un abisso possa spedire in un altra bassezza, così come la pietra che cade dallo strapiombo non solo ero escamotage per (pre)annunciare la reazione a catena degli eventi, ma accompagnava letteralmente il nostro protagonista in un capitombolo personale e morale. </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbWbEIq6eZjBXBW3Hs9E8ABkNV6V_qlp1uLu8Gg-SCE6z3sprIF2yqW-xpjwzHW6y-gjwCq7YQ2liA3QnF3FCxMNAvWOGNZW8a9Un_hCPEPIcPgGTbkP54w1OaqfmklFjtUbcJk5glsgbBt0fQ0-iNzE4rvpr6aAfKXDOD26qlEKnxmWlGijz-v0xaGy_l/s960/a%20white,%20white%20day.jpg"><img border="0" data-original-height="520" data-original-width="960" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbWbEIq6eZjBXBW3Hs9E8ABkNV6V_qlp1uLu8Gg-SCE6z3sprIF2yqW-xpjwzHW6y-gjwCq7YQ2liA3QnF3FCxMNAvWOGNZW8a9Un_hCPEPIcPgGTbkP54w1OaqfmklFjtUbcJk5glsgbBt0fQ0-iNzE4rvpr6aAfKXDOD26qlEKnxmWlGijz-v0xaGy_l/s16000/a%20white,%20white%20day.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Sarà quindi che quella locandina mi faceva aspettare un exploit totalmente diverso che mi ha impedito di godere di una pellicola di diverse volontà... oppure è proprio al film che manca qualcosa e ne sono sempre più convinto.</p><p style="text-align: justify;">Ci sarà infine un tunnel che simboleggia il rinascere dei rapporti, cuciti tra chi è all'inizio e alla fine della vita, collegando tutto quello che vi sta in mezzo. Ma è sufficiente? </p><p style="text-align: justify;">Io personalmente ho avuto l'impressione di trovarmi davanti a un lungometraggio che immerge appena la punta del dito nell'acqua profonda, sempre distante, distaccato, freddo proprio come le lande in cui è ambientato. E che restituisce in finale un idillio quasi conservatore sul ricordo dell'amore e dell'unità familiare, forse la parte più goffa dell'intera operazione, che anziché poetica finisce per sembrare agli antipodi della profondità ricercata dal regista <span style="background-color: white; color: #202122; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Hlynur Pálmason, nome di spicco del proprio paese.</span></span></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGklyEr89Iyix6NLQTKlrKClYorpnUXSR4KG4BgYzUPR0iBynuqvs4VDb86KuoNK73WE2DnAPGURJ-bRbt-cmwFDDumoQ8xKQH-ZfsN86GhOUTyhk2l9u6Wja1CHac4Jz0DqMFd4twSsR5jEMO08oAf4bbugmFprAF4a-xzNeqpA6hV3dJNitmBWlbrOFP/s1273/a%20white,%20white%20day.jpg"><img border="0" data-original-height="690" data-original-width="1273" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGklyEr89Iyix6NLQTKlrKClYorpnUXSR4KG4BgYzUPR0iBynuqvs4VDb86KuoNK73WE2DnAPGURJ-bRbt-cmwFDDumoQ8xKQH-ZfsN86GhOUTyhk2l9u6Wja1CHac4Jz0DqMFd4twSsR5jEMO08oAf4bbugmFprAF4a-xzNeqpA6hV3dJNitmBWlbrOFP/s16000/a%20white,%20white%20day.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">A distanza di tempo e dopo due visioni, l'ultima tra l'altro pure parecchio estenuante, non ritrovo molto da dire su un film forse fin troppo sottile per me (sempre ammesso di non essere il più sveglio della compagnia) ma a cui sembra mancare qualcosa.</p><p style="text-align: justify;">Così come agli islandesi manca la risata.</p><div style="text-align: justify;">Che poi, se vogliamo proprio ridere, pensiamo che <span style="background-color: white; color: #202122; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Ingvar Eggert Sigurðsson</span></span>, l'attore protagonista, si è ritrovato impantanato nella <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2021/03/zack-snyders-justice-league-di-zack.html" target="_blank">Snydercut</a> e in <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/12/rebel-moon-parte-1-figlia-del-fuoco-di.html" target="_blank">Rebel Moon</a>. Questo farebbe ridere anche un islandese!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYqkVw0GXR76kGI-94pzHqLjGAkSa76-5Ri2HUMrlHSEqpVX2SY-OzNraI_oYX55vcifvSSqHb0z6JilwFTZ-mg5mdVwnRVwZq9crSxFCWhriC66shA14sy6tG4ABQrcx33f2Gqm_FJaZ9MUxteIJ8wKbYw-GUfCFFTaqStFVvThSGRbMbn6KNneq5J16T/s129/2,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="129" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYqkVw0GXR76kGI-94pzHqLjGAkSa76-5Ri2HUMrlHSEqpVX2SY-OzNraI_oYX55vcifvSSqHb0z6JilwFTZ-mg5mdVwnRVwZq9crSxFCWhriC66shA14sy6tG4ABQrcx33f2Gqm_FJaZ9MUxteIJ8wKbYw-GUfCFFTaqStFVvThSGRbMbn6KNneq5J16T/s1600/2,5.jpg" width="129" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="382" src="https://www.youtube.com/embed/qM71N3TchfQ" width="459" youtube-src-id="qM71N3TchfQ"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOQ469ZFcaxDQ4M9y_-PECXcO8eDagiiKQy9Of0qadNfBxFcpAcV2vNE8K8YjdCnxSXd0ST5_BLyb7UKnGimbp2drKVnZCeXpKBSP95MOoX84MWoiRe_8zC5vH7QmcrwFkWl0y29QhiIqxJy04etp016w2UE71ZoM-QEc5YpRiSwoHhQb33E1Snd9hT9sJ/s120/3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-63461797794976853682024-01-08T00:17:00.000-08:002024-01-08T08:23:20.775-08:00IL RAGAZZO E L'AIRONE, di Hayao Miyazaki<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLYPBvyrsrjLZFoUmWDXAeKqh1PFuHezLRX_T4dgvckZpTKom0kl2dIRrHiUUEXjFK5OBOxfJySIci2NNhl4m0-hyz_kErD8ndLQwYmheD1HvnTWeAbDX3LNPx3Tkb0C8ipuMCeMPbx6Fi2MSRnUFgckg8hrLHHO3kt7UerYsc-eQ7JH6vrm9yGH-8L86y/s1414/il%20ragazzo%20e%20l'airone.jpg"><img border="0" data-original-height="1414" data-original-width="1000" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLYPBvyrsrjLZFoUmWDXAeKqh1PFuHezLRX_T4dgvckZpTKom0kl2dIRrHiUUEXjFK5OBOxfJySIci2NNhl4m0-hyz_kErD8ndLQwYmheD1HvnTWeAbDX3LNPx3Tkb0C8ipuMCeMPbx6Fi2MSRnUFgckg8hrLHHO3kt7UerYsc-eQ7JH6vrm9yGH-8L86y/w452-h640/il%20ragazzo%20e%20l'airone.jpg" width="452" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Giappone, 1943. Il piccolo Mahito perde la madre durante l'incendio di un ospedale e l'anno successivo il padre si sposa con la sorella della defunta moglie, trasferendosi col figlio nella di lei tenuta. In un nuovo ambente e con una nuova famiglia, il giovane Mahito dovrà adattarsi, ma dopo l'incontro con un airone cenerino...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7nv8_7iskenpkf5NTS7XyWFZjj5ma30dJC50wyn3AMY81jUrs1DgRB3NEs0Wbawx8JVqXZWsOeAHc9gc8VGQ0_DsvSalfk3jWFQ-AHTgbW8x-RSepYSJu0LQqZfXTNJ6KVHZ05k6zS_u2nLiQuHoR7q7ggmEzYU3KEfYP1NRYt2tDCwFp4uD5W8QQt_i1/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7nv8_7iskenpkf5NTS7XyWFZjj5ma30dJC50wyn3AMY81jUrs1DgRB3NEs0Wbawx8JVqXZWsOeAHc9gc8VGQ0_DsvSalfk3jWFQ-AHTgbW8x-RSepYSJu0LQqZfXTNJ6KVHZ05k6zS_u2nLiQuHoR7q7ggmEzYU3KEfYP1NRYt2tDCwFp4uD5W8QQt_i1/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">In queste ultime festività ha fatto scandalo la notizia di un gruppo di insegnanti che, durante una recita, hanno sostituito "Gesù" con "Cucù" per rendere lo spettacolino più inclusivo. </div><p style="text-align: justify;">Non che mi interessi molto l'evento in sé, ma si ricollega a questo film. Infatti il buon Hayao nel 2013 aveva annunciato che <i>Si alza il vento </i>sarebbe stato il suo testamento artistico e con un saluto appunto finiva. Il nostro ci ha ripensato qualche anno dopo e ora... </p><p style="text-align: justify;">«Cucù, eccomi qui!»</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiE7ecBEGQ44gNsSRCOR0uCP5Wb6Kx_1YmjGaFA4b7_ymurAVWcNJcJ9FCxbOEtY9HZ29g1lQfyliBI6BkFAnRWc3VX9AMeEdDGZuZeE_237KpgfmBH9kVnoH4_EoWu_TrEbCJDXf93Sv71xqFl-ihKBdleNQLG1yUp2vnYlxz051Tx8llxqPZhRKJBgYH/s3096/il%20ragazzo%20e%20l'airone.jpg"><img border="0" data-original-height="1677" data-original-width="3096" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiE7ecBEGQ44gNsSRCOR0uCP5Wb6Kx_1YmjGaFA4b7_ymurAVWcNJcJ9FCxbOEtY9HZ29g1lQfyliBI6BkFAnRWc3VX9AMeEdDGZuZeE_237KpgfmBH9kVnoH4_EoWu_TrEbCJDXf93Sv71xqFl-ihKBdleNQLG1yUp2vnYlxz051Tx8llxqPZhRKJBgYH/s16000/il%20ragazzo%20e%20l'airone.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Va da sé che un ritorno come si deve va fatto con tutti i crismi e Miyazaki lo fa rimanendo fedele a sé stesso, come sempre. Ci vuole talento per rimanere saldi ai propri principi artistici, vero, ma serve altrettanta coscienza per reinventarsi senza perdere il proprio spirito. Miyazaki sr. lo ribadisce già nei primi fantastici minuti, e stupisce come un ormai giovane ottantenne sappia usare la propria arte per cercare di raccontare in modo nuovo tutto quello che lo ha sempre ossessionato.</p><p style="text-align: justify;"><i>Il ragazzo e l'airone</i> infatti è un film di Miyazaki al 100%. Ci sono i disegni con l'inconfondibile stile dello Studio Ghibli, l'aspetto favolistico, il contatto con la natura e l'accusa alla guerra... ma è anche il film più diverso di tutta la sua produzione. Il più mortifero, quello più lento e statico, a tratti, che offre un racconto di vita estremamente disincantato e rassegnato. Mentirei se dicessi che è stato amore a prima vista, perché si tratta di una pellicola molto più stratificata di quanto possa sembrare e che cresce dentro col passare delle ore. </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMx78lxqahONXfflUukuHgWmymb0jCm2L3kn6RNhdJ1zPjosMQY12ZD-Q9XHfZY2zhOVV8oGLDhYW1-WIHmhkKxw8OD6cpa2xx4wVz49JJmP_Xyk0kuwiWVrmaGCm_W99NOZGnv7dFOinY0RsdXXLkf5-bB_YHweh3332MuhAVNb-56PuMDNVePQS7ub2j/s1280/il%20ragazzo%20e%20l'airone.jpg"><img border="0" data-original-height="693" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMx78lxqahONXfflUukuHgWmymb0jCm2L3kn6RNhdJ1zPjosMQY12ZD-Q9XHfZY2zhOVV8oGLDhYW1-WIHmhkKxw8OD6cpa2xx4wVz49JJmP_Xyk0kuwiWVrmaGCm_W99NOZGnv7dFOinY0RsdXXLkf5-bB_YHweh3332MuhAVNb-56PuMDNVePQS7ub2j/s16000/il%20ragazzo%20e%20l'airone.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Non ha la bellezza istantanea de <i>La città incantata</i> (vorrei ritornare dodicenne per rivivere l'esperienza di vederlo la prima volta...), l'intreccio de <i>Il castello errante di Howl</i> o l'epica crudezza di <i>Princess Mononoke</i>. Flirta con l'horror in più occasioni e, molto più che in passato, si avverte il gap culturale con l'Oriente - diversi punti credo di averli persi nonostante le ricerche, cosa che da una parte gli conferisce ulteriore fascino ma dall'altra inevitabilmente toglie a una mente vergine.</p><p style="text-align: justify;">Eppure, quello che racconta è un tema universale.</p><p style="text-align: justify;">Perché questo film altro non è che un'elaborazione del lutto, passando dalla realtà alla fantasia più accesa, senza però tralasciare tutta la tristezza e l'impossibilità che la tematica comporta, raccontata dal punto di vista di un ragazzino ma con una lungimiranza che solo un adulto può mettere in scena con questa lucidità. E le risposte non sempre faranno bene, soprattutto per come il sensei usa gli elementi per ribadire il contrario.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE3YNeAlSL1_W_my4CROizv6hP68bZmkWSC4PCXZzoZzu9-nRHDNH58mkzUKaSABwG4gA2_4-P0YLc0-KDsHy6HUDc9VO0X-88xnK-4UplBBPMiDsboBlEgknpOi29IIFj6tFU8nU5nF3-PLwY2IOQ_U-af3B1y4zJD8N6-mtd9NwoPq3A8QAuA5qAazdO/s1280/il%20ragazzo%20e%20l'airone.jpg"><img border="0" data-original-height="693" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgE3YNeAlSL1_W_my4CROizv6hP68bZmkWSC4PCXZzoZzu9-nRHDNH58mkzUKaSABwG4gA2_4-P0YLc0-KDsHy6HUDc9VO0X-88xnK-4UplBBPMiDsboBlEgknpOi29IIFj6tFU8nU5nF3-PLwY2IOQ_U-af3B1y4zJD8N6-mtd9NwoPq3A8QAuA5qAazdO/s16000/il%20ragazzo%20e%20l'airone.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">D'altronde, ce lo dice già nella sequenza iniziale dell'incendio, due minuti già destinati a entrare della storia non dell'animazione quanto del cinema. L'aspetto è deformato, l'animazione sì fluida ma i contorni mai del tutto definiti, le figure si confondono in una follia generale... qualcosa di assurdo anche per gli standard dello studio Ghibli (anche se non esteso come l'ultimo di Takahata) per mostrarci un contatto con la realtà di un bambino, quella in grado di far soffrire e rendere adulti.</p><p style="text-align: justify;">Saranno due minuti che si ripresenteranno nel corso della pellicola e che cozzeranno con tutto quello che seguirà, dove a fare da contraltare ci sarà l'onnipresente acqua, che assume diverse simbologie.</p><p style="text-align: justify;">Acqua che spegne il fuoco, certo, ma anche quella che conduce a un'altra dimensione. Miyazaki cita Dante e la sua Commedia in un punto, dando a mari e fiumi un aspetto quasi <i>stigiano </i>nel condurre da una dimensione all'altra. Nella cultura nipponica, poi, l'airone era colui che conduceva nel regno dei morti.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgziplee6XTkhJFg0lwyLChYa2rNA4POY6mweyOvdQgU4zoEBhZD_ZEzIqgRzXrR_E4ZXFYifg26N6XSuFutYpfeUBJVW-d91IYY0q5kmvk4lmQ08GNHAFmyu_3YO0kNVeS8_TKUXHcWziZ_0uhI4MPSVRbA30v2NWn7gz-3rTJgWwbXo3w3a8dUX1h-JIa/s3819/il%20ragazzo%20e%20l'airone.jpg"><img border="0" data-original-height="2069" data-original-width="3819" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgziplee6XTkhJFg0lwyLChYa2rNA4POY6mweyOvdQgU4zoEBhZD_ZEzIqgRzXrR_E4ZXFYifg26N6XSuFutYpfeUBJVW-d91IYY0q5kmvk4lmQ08GNHAFmyu_3YO0kNVeS8_TKUXHcWziZ_0uhI4MPSVRbA30v2NWn7gz-3rTJgWwbXo3w3a8dUX1h-JIa/s16000/il%20ragazzo%20e%20l'airone.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">La morte è ovunque, non solo nei ricordi di Mahito. Miyazaki piazza trovate di inaudita crudeltà coi warawara, certificando la vita ma immettendo la morte ancora prima che questa possa iniziare. L'uno e il suo contrario, ancora una volta, e sarà un mantra per tutto il film, perché il lutto può essere sia personale che mondiale, specie quando il creato è in preda alla follia.</p><p style="text-align: justify;">Miyazaki si fa beffe del Giappone militarizzato e ne crea una parodia "parrocchettizzata" nel mondo di fantasia, certamente più colorato e bello a vedersi ma pregno della stessa malvagità che imperversa nel nostro, a riprova che la perfezione non esiste e che rifugiarsi nella fantasia non è sempre la cosa giusta da fare, così come il farsi <i>deformare</i> dai ricordi e della tristezza. </p><p style="text-align: justify;">Non una fantasia che celebra sé stessa, ma la coscienza che l'infelicità fa parte della vita e della necessità di superarla coi mezzi che abbiamo - anche fantasiosi, certo. Proprio per questo il finale sarà volutamente anticlimatico e tronco nel montaggio.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2LHlzvr3BwV4WqY5kLHr3myXx8GV41FNqYP6W0PgWWIBK51LJEebgSjj3hcbNt73nXQCdGdcceku6V1a_9O7ZBt22Bu3VRwI9LFQgr4DaN8OfG3M_W1HXfpNOUuRhj5V52hh3E7MjKoErzTG_cgoHQfXDMsJazh852uFRuu4wBHjikadY52OTk9-njawj/s3081/il%20ragazzo%20e%20l'airone.jpg"><img border="0" data-original-height="1668" data-original-width="3081" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2LHlzvr3BwV4WqY5kLHr3myXx8GV41FNqYP6W0PgWWIBK51LJEebgSjj3hcbNt73nXQCdGdcceku6V1a_9O7ZBt22Bu3VRwI9LFQgr4DaN8OfG3M_W1HXfpNOUuRhj5V52hh3E7MjKoErzTG_cgoHQfXDMsJazh852uFRuu4wBHjikadY52OTk9-njawj/s16000/il%20ragazzo%20e%20l'airone.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Poi sì, ha anche delle criticità. La parte centrale è oggettivamente un gran casino e ha diverse situazioni di stallo fin troppo allungate, dove le gerarchie del mondo non sono così immediate e creano più di uno stordimento. Ma credo che queste sottigliezze vengano meno davanti alla grandezza interiore di un'opera così complessa, matura e adulta, dove tra le altre cose un autore mette dentro pure se stesso (letteralmente) come a dire ai giovani di prendere il suo posto.</p><p style="text-align: justify;">Il commiato nel commiato, insomma, dove se la tiracchia pure un poco, cosa che solo i veri maestri possono fare uscendone perfettamente in piedi.</p><p style="text-align: justify;">Qui Miyazaki conferma il suo status di gigante del cinema con un film di sottile bellezza, citando sé stesso in continuazione (è una summa di tutto il proprio lavoro) ma non essendo mai succube del proprio ego. Crea un mondo per celebrare il nostro, con tutte le sue storture, innalzando quelle anime in grado di poterlo migliorare.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig00DStIkoPzyP4biSNotSKdVxjfp5M3iuOvCVMbBRSRNvQUgEAq7w2uMtvq-ypsuq4DbVRha2yFVgRTNmWI7RelH9dAH1voxC57Alb87sR5tBbCrTKag-pG6fpPaoCa3Oq8TVPfy2RsQYbeDAsaRxViyFEVTjIhWF59b1A8PATBDaSDTWE8r9aXqlHXrq/s1600/il%20ragazzo%20e%20l'airone.jpg"><img border="0" data-original-height="866" data-original-width="1600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEig00DStIkoPzyP4biSNotSKdVxjfp5M3iuOvCVMbBRSRNvQUgEAq7w2uMtvq-ypsuq4DbVRha2yFVgRTNmWI7RelH9dAH1voxC57Alb87sR5tBbCrTKag-pG6fpPaoCa3Oq8TVPfy2RsQYbeDAsaRxViyFEVTjIhWF59b1A8PATBDaSDTWE8r9aXqlHXrq/s16000/il%20ragazzo%20e%20l'airone.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Il titolo originale (tradotto con <i>E voi come vivrete?</i>) rende meglio gli intenti del sensei ed è tratto dalla novella di <span style="background-color: white; color: #202122; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Genzaburō Yoshino</span></span>, il libro per bambini più venduto in Giappone e caposaldo dell'educazione umanistica orientale. Anche la sua comparsa nella pellicola offre un'ulteriore chiave di lettura per un film che ne ha già moltissime.</p><p style="text-align: justify;">Non sarà amore immediato, certo, bensì uno di quelli che cresce col tempo. E forse, anche in grado di farci crescere, nel suo piccolo.</p><div style="text-align: justify;">PS: ad ogni modo, come mai Miyazaki a questo giro è così fissato con le deiezioni animali?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9lDYCAFBA6Ofq8H2YIp3PDGWM_XvFu9jzx6SzVaLNDSAJpeds_Vs7ZMrcCTttsKCVqNILhcSIpPjmzAzE1cQTDISEGoTjQE1sLaRK6nmiFob6aR9IIB5RWQX0fBs7mlQJoMWEnN8ecuhGNvHGCz5jA0GjZWirrhvAbwYocvJ6vZxhGjwX927nkEx0u8aQ/s160/4.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="160" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9lDYCAFBA6Ofq8H2YIp3PDGWM_XvFu9jzx6SzVaLNDSAJpeds_Vs7ZMrcCTttsKCVqNILhcSIpPjmzAzE1cQTDISEGoTjQE1sLaRK6nmiFob6aR9IIB5RWQX0fBs7mlQJoMWEnN8ecuhGNvHGCz5jA0GjZWirrhvAbwYocvJ6vZxhGjwX927nkEx0u8aQ/s1600/4.jpg" width="160" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="353" src="https://www.youtube.com/embed/VUsURj_OYdA" width="424" youtube-src-id="VUsURj_OYdA"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9lDYCAFBA6Ofq8H2YIp3PDGWM_XvFu9jzx6SzVaLNDSAJpeds_Vs7ZMrcCTttsKCVqNILhcSIpPjmzAzE1cQTDISEGoTjQE1sLaRK6nmiFob6aR9IIB5RWQX0fBs7mlQJoMWEnN8ecuhGNvHGCz5jA0GjZWirrhvAbwYocvJ6vZxhGjwX927nkEx0u8aQ/s160/4.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-56401682902157924652024-01-01T13:43:00.000-08:002024-01-02T01:21:49.317-08:00SALTBURN, di Emerald Fennell<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHyaWtRxkQ9jnBDKutxJ960kkS0y4T2egzy5jODljHb1f5d0UnrjOmilPo_Fjv4OYf-rnXvQRzB6FchDMoOiXSkvpTuNw4L5k-6W0yfmOrkxJqTdgzBfuVhPIustFe4bAbc4AeiDYlWQaH6Psr8SeytKMPmEjKYy0ORHdRn8vF60W1NgFuvw_KzR8Xh-8U/s1089/saltburn.jpg"><img border="0" data-original-height="1089" data-original-width="783" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHyaWtRxkQ9jnBDKutxJ960kkS0y4T2egzy5jODljHb1f5d0UnrjOmilPo_Fjv4OYf-rnXvQRzB6FchDMoOiXSkvpTuNw4L5k-6W0yfmOrkxJqTdgzBfuVhPIustFe4bAbc4AeiDYlWQaH6Psr8SeytKMPmEjKYy0ORHdRn8vF60W1NgFuvw_KzR8Xh-8U/w460-h640/saltburn.jpg" width="460" /></a></div><p><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Oxford, 2006. Il timido e imbranato Oliver Quick fa amicizia con Felix, il ragazzo più ricco e popolare del college, sviluppando un'ossessione morbosa verso di lui. Quando Felix lo inviterà a passare un'estate nella tenuta di famiglia...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4xx_k7j5U0GXFC8SURigifqXjRwo3oHXJE60hx7vIHknkG8mO3V-ZdTrwzxrZ12cvHkUk1Y_a1zlG7p-8OnzKubPIPyRQLNCnwtP0KnCDqz_EuEKLson8mQ96jKDxAs7KgysF0kGNZlVtptpZycR8uLhsT_slMzvje16YZSJb7og1ktbHdEhoJ9OIcddY/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4xx_k7j5U0GXFC8SURigifqXjRwo3oHXJE60hx7vIHknkG8mO3V-ZdTrwzxrZ12cvHkUk1Y_a1zlG7p-8OnzKubPIPyRQLNCnwtP0KnCDqz_EuEKLson8mQ96jKDxAs7KgysF0kGNZlVtptpZycR8uLhsT_slMzvje16YZSJb7og1ktbHdEhoJ9OIcddY/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Tempo fa (ero ancora ventenne... sigh) un tizio delle parti mie, per non so quale motivo, si improvvisò cinefilo e tutte le volte che mi beccava ci teneva a informarmi delle ultime visioni. Nulla di male, se non che aveva una voce particolarmente acuta e la tendenza a strascicare le vocali. Anche qua, nulla di male, sia chiaro.</div><p style="text-align: justify;">Il fatto fu che una sera , parlandomi dell'allora ultimo Sorrentino a una festa, uscì in un raro momento di silenzio con: «Miiii, vedessi che regiiiiia!», causando l'ilarità generale. </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ0D4XzszRbqys5zC9U57klerQ924qgixrGjkJf887heOkfP2AgsrTWttP8OAW7prjdoPNClddIDo55XeOOWgapetY3d7N6AGQZYhIrJAb1PyXOIeFZDLIkyfwp-sEQ1tkuUkBQoRixxQd9f2iJMJh0RhyphenhyphenKC00ocW4yRG-ouQ1Njj0PfXLnF7KWoYOifUX/s2560/saltburn.jpg"><img border="0" data-original-height="1386" data-original-width="2560" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ0D4XzszRbqys5zC9U57klerQ924qgixrGjkJf887heOkfP2AgsrTWttP8OAW7prjdoPNClddIDo55XeOOWgapetY3d7N6AGQZYhIrJAb1PyXOIeFZDLIkyfwp-sEQ1tkuUkBQoRixxQd9f2iJMJh0RhyphenhyphenKC00ocW4yRG-ouQ1Njj0PfXLnF7KWoYOifUX/s16000/saltburn.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Sempre alla stessa festa uno gridò a un microfono: «Ma lo sapete chi è il cane di Mustafà? Quello che lo pija in culo e dice che sta a scopà!»</p><p style="text-align: justify;">Oh, io sono una mente semplice, se in una battuta dicono <i>culo</i> o <i>scopà </i>rido a prescindere. L'imprevedibile variante ridanciana è che quella battuta l'avevo già sentita. Quindi sì, ho riso (ah, il tizio lo aveva tirato fuori e avvolto in un calzino, particolare da non sottovalutare) ma ridere a una barzelletta che hai già sentito è sempre diverso rispetto a quando hai la sorpresa dell'imprevedibilità.</p><p style="text-align: justify;"><i>Saltburn</i> è più o meno una roba simile.</p><p style="text-align: justify;">Bellissimo, c'è pure uno che lo tira fuori, ma è come sentire una barzelletta che già sai. Non farà mai ridere come la prima volta.</p><p style="text-align: justify;">Però, vedeste che regiiiiia!</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilMiOSH-a499Rdi75nDvam84zli_SCkYMd-YU0QKnNeXatJpWhLbLd46QK9_w3tpwV5dbeYhrc2-HC3UZhpIgBZPY49rD6NdaNm1vCjkDwAJNSTk515EjVqr_z4XZee0m17ouH8UvccuZOmipziDoA72AeUPpOO5E19jwQSOuPDUVjG0H_lYMogBFESnM_/s2560/saltburn.jpg"><img border="0" data-original-height="1386" data-original-width="2560" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilMiOSH-a499Rdi75nDvam84zli_SCkYMd-YU0QKnNeXatJpWhLbLd46QK9_w3tpwV5dbeYhrc2-HC3UZhpIgBZPY49rD6NdaNm1vCjkDwAJNSTk515EjVqr_z4XZee0m17ouH8UvccuZOmipziDoA72AeUPpOO5E19jwQSOuPDUVjG0H_lYMogBFESnM_/s16000/saltburn.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">La regia qui è di Emerald Fennel, una che aveva <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/12/una-donna-promettente-di-emerald-fennell.html" target="_blank">già dimostrato</a> di essere una donna promettente e che ritorna sulle scene col grande peso dell'aspettativa sul groppone, perché dopo un esordio così chiacchierato il rischio di fare una <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2022/05/southland-tales-di-richard-kelly.html" target="_blank">richardkellata</a> era proprio dietro l'angolo. Ma la nostra non ha paura di picchiare duro e si vede. </p><p style="text-align: justify;">Basta solo una delle prime scene: il protagonista che spia la sua ossessione dalla finestra, in giardino, ripreso di lato, la sua silhouette nera che infrange lo sbrilluccichio delle foglie della gigantesca siepe dietro di lui.</p><p style="text-align: justify;">Un'immagine così, se si pensa alla regia come la banale capacità di ricreare immagini belle, basterebbe per una sola carriera, ma in realtà preannuncia tutto quello che il protagonista diventerà e rappresenterà lungo il corso della pellicola. Il bello è che è solo la prima di una serie di molte sequenze incredibili che avrebbero potuto riscattare praticamente la qualunque.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtt1dn9eR4b5POtjjkiJCIvorMcytDmc5H5vH1D9n72tHwAli1U65E2p8z7d841cZScJ4DdpBsCNz0O7vYkVHEf3xcHaCwt50Gt-lXQOCNvQmFJKU5wJFkSLggRO0D-2k5zIl7l0jN-64NOf1XmvE7NivC-mX_JauiSEMp1-DfeD4LhWU0YaCkTl-x6lJ5/s3000/saltburn.jpg"><img border="0" data-original-height="1625" data-original-width="3000" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtt1dn9eR4b5POtjjkiJCIvorMcytDmc5H5vH1D9n72tHwAli1U65E2p8z7d841cZScJ4DdpBsCNz0O7vYkVHEf3xcHaCwt50Gt-lXQOCNvQmFJKU5wJFkSLggRO0D-2k5zIl7l0jN-64NOf1XmvE7NivC-mX_JauiSEMp1-DfeD4LhWU0YaCkTl-x6lJ5/s16000/saltburn.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Gran parte del gioco la fa la fotografa di Linus Sandgren (<a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/12/rebel-moon-parte-1-figlia-del-fuoco-di.html" target="_blank">Zacky</a>, ti fischiano le orecchie?) che sposa più generi esistenti rendendo questo film un essere indefinito e curioso. Inizia come teen, con tutta l'ambiguità possibile verso una tale attrazione, proseguendo come gotico una volta arrivato nella magione, senza che mai un elemento prenda sopravvento sull'altro ma anzi, facendoli coesistere nel proseguo della storia.</p><p style="text-align: justify;">Due ore di gola asciutta per la meraviglia.</p><p style="text-align: justify;">Eppure... sì, tutto questo risulta come una barzelletta già raccontata. Non bastano i migliori attori del Commonwealth o la sceneggiatura più arguta se tutto risulta così... così... ecco, esiste una parola per descrivere qualcosa di bellissimo ma che non soddisfa? Perché la bellezza da sola non basta, mai, resta sempre qualcosa in più che possa elevare anche la più perfetta (e fredda) delle opere, laddove la freddezza non è un elemento indispensabile di quello che si vuole raccontare.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9xiI9uVSZD0Q9tnIuHuSQu8-MxVFaM1FXC8J5UsBSUV0lCYqMj7UwVTWUCdMMrpELjvqK1Nbn5p5ISd7TGBHlcMi6y2NjhXlU1LdXt_F8dmAA9CVEPj0VnbJMn0Zy2J2pPtQT0fkLuSTKrksGiepNo6Cq9LCz-iR7bQGCQFReBGIe0_ZSQEvJXetqfam8/s2132/saltburn.jpg"><img border="0" data-original-height="1154" data-original-width="2132" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9xiI9uVSZD0Q9tnIuHuSQu8-MxVFaM1FXC8J5UsBSUV0lCYqMj7UwVTWUCdMMrpELjvqK1Nbn5p5ISd7TGBHlcMi6y2NjhXlU1LdXt_F8dmAA9CVEPj0VnbJMn0Zy2J2pPtQT0fkLuSTKrksGiepNo6Cq9LCz-iR7bQGCQFReBGIe0_ZSQEvJXetqfam8/s16000/saltburn.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;"><i>Saltburn </i>parla, tra le varie cose, principalmente della ricchezza, del voler appropriarsi di uno status irraggiungibile perché il nostro ci fa sentire inadeguati, non all'altezza di come ci sentiamo o vorremmo essere. Posa questa volontà su un'attrazione malata, ai limiti della devianza (proprio perché ossessiva) creando un rapporto bilanciato da ambo gli estremi e illustrandoci uno spiraglio di vite umane degradanti.</p><p style="text-align: justify;">Ricchi e bellissimi tutti gli altri, timido, impacciato e sempre in ombra (letteralmente, fateci caso) Oliver, che questa caratteristica trasformerà in tutt'altro nel finale.</p><p style="text-align: justify;">Potremmo banalmente dire che le mire del protagonista siano prevedibile da ben prima della metà (e il film dura più di due ore) ma sarebbe riduttivo descrivere la non riuscita di una simile pellicola in questa maniera. Perché è vero che non conta cosa, ma come lo dici, ma se la tua narrazione si basa solo su una bellezza sì estrema ma totalmente fine a sé stessa che ha impatto sui momenti e non sul lungo periodo della durata?</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEio0sYWI-0-4nwibnMtjk1XIxa9QiVwvLI5q04W1MmQoEtH5nGMFQ5JX7ltxZZ1zSXGQawKO3ExxZh58CrEcm11IEtq1RVtpmMqk3rka30RTIs1hUucaswykXevAQIusopN04sTvu4dqTRrbM6yOOnoQ44OI8p-71RLIFblDJZrjneOK-gZd96Fpm8dlYtY/s1200/saltburn.jpg"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEio0sYWI-0-4nwibnMtjk1XIxa9QiVwvLI5q04W1MmQoEtH5nGMFQ5JX7ltxZZ1zSXGQawKO3ExxZh58CrEcm11IEtq1RVtpmMqk3rka30RTIs1hUucaswykXevAQIusopN04sTvu4dqTRrbM6yOOnoQ44OI8p-71RLIFblDJZrjneOK-gZd96Fpm8dlYtY/s16000/saltburn.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Tutto in <i>Saltburn</i> è vacuo. Lo sono i personaggi, lo è Felix (che è solo figo e popolare), nessuno ha un'approfondimento adeguato. E la scusa del mostrare un ambiente vuoto non basta, perché anche la persona più superficiale ha una sua complessità e qui non risalta quella di nessuno. Un sacco di volti e nomi che fanno e dicono la loro parte (a parte la sorella, che ha un momento notevolissimo) ma senza una valenza simbolica o qualcosa che possa in qualche modo incidere sulla trama. Di alcuni si poteva fare comodamente a meno...</p><p style="text-align: justify;">Quindi sì, abbiamo una trama prevedibile, con tanto di spiegone riepilogativo che gli toglie potenza, che cozza con tutta la potenza visiva mostrata prima. La Fennel ha grandi ambizioni, sa regalare sequenze iconiche (la masturbazione sulla tomba o il passaggio della salma, un uso dei colori definitivo!) ma alla fine deve semplificare tutto il bene mostrato, non sapendo coniugare un montaggio adeguato con la propria potenza espressiva. </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivylEz0LcilSkNu6ohXMu7F_JaZiaYJcqw3Vp81XVe4g6caF9UkIO86erJSmOCDqUhrgcMacaCfSqZN03ZSBJ9REN00vVjwOF-wstXkOH9L3cYvxN8xlhHCHRflithrSmYpeJ0oIfejv1Q0HsCfn9v8nD8ay31PHxIjuXRYJ5TtR1CmifpaOdSvKhgjSl8/s1600/saltburn.jpg"><img border="0" data-original-height="866" data-original-width="1600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivylEz0LcilSkNu6ohXMu7F_JaZiaYJcqw3Vp81XVe4g6caF9UkIO86erJSmOCDqUhrgcMacaCfSqZN03ZSBJ9REN00vVjwOF-wstXkOH9L3cYvxN8xlhHCHRflithrSmYpeJ0oIfejv1Q0HsCfn9v8nD8ay31PHxIjuXRYJ5TtR1CmifpaOdSvKhgjSl8/s16000/saltburn.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;"><i>Saltburn </i>è una grandissima occasione sprecata. </p><p style="text-align: justify;">Bellissima, a tratti anche coinvolgente e realizzata da una cineasta incredibile, con almeno due sequenze destinate a divenire cult, ma che si ferma solo dove la sua bellezza riesce ad arrivare.</p><div style="text-align: justify;">Ma... miiiii, vedeste che regiiiiia!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvVWckK23HqGT7qp5OPikfu6HFtUPiVl5kjil8olh2D50rwrcYdR7nG35pvNg7btunNA7mhIs1EypOyy9BHLzGPydTjs-I2cVPfe2mYMas3pb5KRS3te-j_QsVGiUaSRB1avBC776De65lKox0ph2eRdnRJRZ1jKJ_o7J8Gk3At2xEazx6aKsl3rWyjlw8/s129/2,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="129" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvVWckK23HqGT7qp5OPikfu6HFtUPiVl5kjil8olh2D50rwrcYdR7nG35pvNg7btunNA7mhIs1EypOyy9BHLzGPydTjs-I2cVPfe2mYMas3pb5KRS3te-j_QsVGiUaSRB1avBC776De65lKox0ph2eRdnRJRZ1jKJ_o7J8Gk3At2xEazx6aKsl3rWyjlw8/s1600/2,5.jpg" width="129" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="307" src="https://www.youtube.com/embed/Wh3t49NsWBA" width="369" youtube-src-id="Wh3t49NsWBA"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvVWckK23HqGT7qp5OPikfu6HFtUPiVl5kjil8olh2D50rwrcYdR7nG35pvNg7btunNA7mhIs1EypOyy9BHLzGPydTjs-I2cVPfe2mYMas3pb5KRS3te-j_QsVGiUaSRB1avBC776De65lKox0ph2eRdnRJRZ1jKJ_o7J8Gk3At2xEazx6aKsl3rWyjlw8/s129/2,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-71993006002405274492023-12-31T01:12:00.000-08:002023-12-31T01:12:13.118-08:00Ben arrivato, 2024 🥳<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVniVLynotBQPmj64iUZcvFOAYLoCD6RDuG1Td1gvkUfCJTYAy2Xva3sBWY5rs_8zAYqQti-keJKxwg3l22fcVzI3os0HwtgvLVhUPlFpzEEcQnses4DYAUQVMpU-rCnuKR9Zb3sNec7rP5HyK2ChivJ_PAM7pxq5EwD8NjMXCalBxYieOE8HfS04eMyuu/s1029/Screenshot_20231231-100736~2.png" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1029" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVniVLynotBQPmj64iUZcvFOAYLoCD6RDuG1Td1gvkUfCJTYAy2Xva3sBWY5rs_8zAYqQti-keJKxwg3l22fcVzI3os0HwtgvLVhUPlFpzEEcQnses4DYAUQVMpU-rCnuKR9Zb3sNec7rP5HyK2ChivJ_PAM7pxq5EwD8NjMXCalBxYieOE8HfS04eMyuu/s16000/Screenshot_20231231-100736~2.png" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">«Oh, Gesù... Sembra tutto banale ma io vorrei solo essere felice...»</div>«Essere vivi è essere felici, fidati di me.»<p></p><p>Questa scena viene da "Harry a pezzi", uno dei miei film preferiti di sempre.</p><p>Per l'ultimo dell'anno niente pipponi. Vi lascio questa massima, forse più efficace di tanto altro. Se non altro, al peggio avete un buon consiglio cinefilo per concludere/iniziare al meglio l'anno.</p><p>🥳 Buona fine e buon inizio 🎊</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="444" src="https://www.youtube.com/embed/A6MW-180kKs" width="534" youtube-src-id="A6MW-180kKs"></iframe></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-54946912869314260082023-12-28T15:44:00.000-08:002023-12-28T15:55:04.929-08:00UNA DONNA PROMETTENTE, di Emerald Fennell<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMES6J_8Ra9c4-btaD72FWAl5Qx3LE6QzDEHRmWXT1y1oBrjBjMBv6VCveElvUxJ9SbicqYpUK0iNRlAyxAEEFa0Zlv9CobE7yiArgbEagLswS4timCTzJl6AVu-T7LrdwstVhobtum3hnK_4PP6JajTFTYbiHtK_qBAtmkw4yXQ1t55jpIbmHevQ0_WOo/s2495/una%20donna%20promettente.jpeg"><img border="0" data-original-height="2495" data-original-width="1708" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMES6J_8Ra9c4-btaD72FWAl5Qx3LE6QzDEHRmWXT1y1oBrjBjMBv6VCveElvUxJ9SbicqYpUK0iNRlAyxAEEFa0Zlv9CobE7yiArgbEagLswS4timCTzJl6AVu-T7LrdwstVhobtum3hnK_4PP6JajTFTYbiHtK_qBAtmkw4yXQ1t55jpIbmHevQ0_WOo/w438-h640/una%20donna%20promettente.jpeg" width="438" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Cassie era una promettente studentessa di medicina, ma ora lavora come cameriera in un bar. Non è serena, ogni sera finge di ubriacarsi per concupire uomini e spaventarli una volta che questi la portano a casa loro. Ma in realtà si sta preparando per...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfRbVNkEJfLk7JJFBaz8mAt0MLvTBGYyLAz1Xqjq2gNd82jIKV-AGh-sNw_eXl-YfToZLMjFIEXJ7uAPIOCSlUHiVQ2JiwNaceFrbVNQy4pDKy3m_HhKMcywfkHtkt0FwjyxTU5fhPk0JiUdwOxUmmrW0ms42TTznrqcT1BKKVMHubAce5VPIcHdfUXaIX/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfRbVNkEJfLk7JJFBaz8mAt0MLvTBGYyLAz1Xqjq2gNd82jIKV-AGh-sNw_eXl-YfToZLMjFIEXJ7uAPIOCSlUHiVQ2JiwNaceFrbVNQy4pDKy3m_HhKMcywfkHtkt0FwjyxTU5fhPk0JiUdwOxUmmrW0ms42TTznrqcT1BKKVMHubAce5VPIcHdfUXaIX/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Emerald Fennell è una donna promettente. Diplomata ad Oxford e notata dallo stesso agente di Keira Knightley, si è imposta prima sul piccolo schermo e sulle frequenze via cavo ha mosso anche i primi passi come produttrice e sceneggiatrice con la serie <i>Killing Eve</i>, scrivendone sei episodi. Così tra un <i>Call the midwife</i> e un <i>Albert Nobbs</i>, è arrivata perfino a recitare in <i>The crown</i>.</div><p style="text-align: justify;">L'avete vista pure in <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/07/barbie-di-greta-gerwig.html" target="_blank">Barbie</a>. Interpreta Barbie Incinta, un cameo nei primi minuti - e non fatemi più nominare quella roba, vi prego.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRkYaZXHQHxhEGlol8roMuSnf5zm58XR9pqQFMS3otz-I4nBckCjEIBMYa9FdoJ3QjTPJo7G6JAMOZTcIBm0VJaJ-LKouxlbALb6GgaTGgcReuC73LRDtXSQpcEiWrNtwLoRLK4vhqnyzqfw79BKjdOfwi-fOubPGumUoMNYeQZGcvUdYzFhOMDr7Z82kf/s3094/una%20donna%20promettente.jpeg"><img border="0" data-original-height="1676" data-original-width="3094" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRkYaZXHQHxhEGlol8roMuSnf5zm58XR9pqQFMS3otz-I4nBckCjEIBMYa9FdoJ3QjTPJo7G6JAMOZTcIBm0VJaJ-LKouxlbALb6GgaTGgcReuC73LRDtXSQpcEiWrNtwLoRLK4vhqnyzqfw79BKjdOfwi-fOubPGumUoMNYeQZGcvUdYzFhOMDr7Z82kf/s16000/una%20donna%20promettente.jpeg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Emerald Fennell è una donna promettente, tanto promettente da aver scritto è diretto un film, questo <i>Promising young woman</i>. Lo ha fatto nel 2020, in piena pandemia, ma nemmeno il COVID è riuscito a fermarla e ha pure vinto un Oscar per la miglior sceneggiatura. Non che i premi valgano qualcosa, ma mi sembrava opportuno riportarlo. </p><p style="text-align: justify;">Lei fa parte di quella schiera di donne incazzate che hanno gridato la loro rabbia al mondo, aggiungendosi ai nome di <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2020/10/revenge-di-coralie-fargeat.html" target="_blank">Coralie Fargeat</a>, <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2021/04/amulet-di-romola-garai.html" target="_blank">Romola Garai</a> e <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2022/09/watcher-di-chloe-okuno.html" target="_blank">Chloe Okuno</a>.</p><p style="text-align: justify;">Perché sì, in barba a tanti slogan e frasi fatte da social, le donne si stanno prendendo il loro spazio per raccontare il mondo dal loro punto di vista e, soprattutto, come lo vivono. Rivendicazione, vendetta tribale e il non essere credute... tutti gli esempi riportati hanno, insieme a molti altri e con risultati alterni, messo luce su questioni diverse che le riguardano, giocando coi generi e a volte stravolgendoli pure. Questo film però gioca un campionato a sé.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5VgLCWF29t47kZT4ebeycu6IOuMY-bAacqOTOE4afA5HgNzdDeeiAgv6YaFON8Z_r_VbC0ZPs_PRa45btK4KwG-hOCcdc9Z-mUxGsw8VOPtkB_sAEUXwF5qWXkvqpXU2WRKKuYHUpkA1XK59PPF_cLORP68Q3ESzt2BVmwi34yc59TIB07Bxl45arOzdT/s985/una%20donna%20promettente.jpeg"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="985" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5VgLCWF29t47kZT4ebeycu6IOuMY-bAacqOTOE4afA5HgNzdDeeiAgv6YaFON8Z_r_VbC0ZPs_PRa45btK4KwG-hOCcdc9Z-mUxGsw8VOPtkB_sAEUXwF5qWXkvqpXU2WRKKuYHUpkA1XK59PPF_cLORP68Q3ESzt2BVmwi34yc59TIB07Bxl45arOzdT/s16000/una%20donna%20promettente.jpeg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Innanzitutto, per quanto si stia parlando di un film indipendente circolato in quel festival di fighetti tossicomani del Sundance, rimane sempre l'opera di una che non è proprio una novizia del settore, con un'attrice di primo piano nel cast (Carey Mulligan, non proprio mia zia Tina che recita nel weekend libero per fare un favore) e un'altra, Margot Robbie guarda il caso, tra i produttori. Una pellicola indie, certamente, che però ha avuto una larga distribuzione e un trattamento pubblicitario degno di questo nome.</p><p style="text-align: justify;">Si tratta di un'opera accessibile a tutti, pensata per la riflessione, sì, ma perché questa avvenga in una fascia di pubblico il più ampia possibile, senza che vi siano IP alla base come nel caso del fenomeno della Gerwig (cazz... l'ho nominato ancora!). Questo vuol dire che pur spingendosi in territori insoliti per il pubblico medio americano, non guada mai oltre un certo limite, e quando arriva a farlo accade qualcosa che non vi spoilererò, ma una volta visto capirete - o in caso, l'avete già capito.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDtT_vIRS_9hSUKVjuNWoKiYsoPtMicUm63kASFWR_d1jUzdkVQLntpgDAwXsd1QWC5dmb33pN6Qe8huW11Y3almoyEkEcnw_qSahFuY4wHT-jqXMPyTxAWc6TtNuDI4pf2skzD_wk9qE5Mhz5Ao0gdCYDt1Bf5m8sEuevi-hH6XpupD6ZWH1DBLJLGDaM/s985/una%20donna%20promettente.jpeg"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="985" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDtT_vIRS_9hSUKVjuNWoKiYsoPtMicUm63kASFWR_d1jUzdkVQLntpgDAwXsd1QWC5dmb33pN6Qe8huW11Y3almoyEkEcnw_qSahFuY4wHT-jqXMPyTxAWc6TtNuDI4pf2skzD_wk9qE5Mhz5Ao0gdCYDt1Bf5m8sEuevi-hH6XpupD6ZWH1DBLJLGDaM/s16000/una%20donna%20promettente.jpeg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Questo potrebbe essere uno dei problemi maggiori, il suo voler spingere alla riflessione rimanendo però ancorato in una determinata scala di sopportazione. Impedisce anche un certo voyerismo e la Fennel, da regista promettente qual è, sa quanto accennare e quanto spiegare nei dettagli, e in questo offre un lavoro di scrittura encomiabile.</p><p style="text-align: justify;">Non ci sono flashback inerenti al fattaccio in questo atipico <i>rape & revenge</i>, ci sono le facce e le dichiarazioni dei colpevoli, e in questo mette nel sacco tutti. Anzi, tuttə. Perché nessun... vabbeh, scrivetelo come cazzo volete... nessuno è esente dal sottrarsi alla colpa, chiunque può essere partecipe e complice di uno dei reati più odiosi esistenti. Essere uomini o donne non conta, basta un commento inopportuno, un pregiudizio, qualunque cosa possa denigrare una (anche possibile) vittima per entrare a far parte di un gioco perverso che la nostra società porta avanti nei confronti delle categorie più svantaggiate.</p><p style="text-align: justify;">Il film ce lo ricorda a ogni svolta di trama.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT_01S0kSgzO0t52PB0zTap91DaJpk-kejX2QFSoIrkXOnv5RyRymS4alolq6u3RWEm4w2pl5236pD2Ag0pM_-o8vMNQ25TakXndLhcnGLU7XzCkRAUdhIyStaTH8B3vBhHQVjloqS7bS2tTe3aGq-4CprzSt0N0VSFgvi01MpCa8zAdfGjRsAGFeGFS8t/s1476/una%20donna%20promettente.png"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1476" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT_01S0kSgzO0t52PB0zTap91DaJpk-kejX2QFSoIrkXOnv5RyRymS4alolq6u3RWEm4w2pl5236pD2Ag0pM_-o8vMNQ25TakXndLhcnGLU7XzCkRAUdhIyStaTH8B3vBhHQVjloqS7bS2tTe3aGq-4CprzSt0N0VSFgvi01MpCa8zAdfGjRsAGFeGFS8t/s16000/una%20donna%20promettente.png" /></a></div><p style="text-align: justify;">Molto bello è anche il lavoro svolto sui personaggi secondari. Se uno offre un colpo di scena piuttosto amaro, è il personaggio di Alfred Molina a dare un inaspettato senso di redenzione, senza creare fazioni ma, anzi, riempiendo di sfumature un discorso che poteva essere trattato molto più grossolanamente e regalando al personaggio una dignità non indifferente. </p><p style="text-align: justify;">Certo, il film ha comunque le sue furbate, tra cui il non spingersi mai oltre della protagonista proprio per creare la giusta empatia col pubblico, ma qui forse è una questione tra quello che <i>io </i>avrei voluto vedere, ignorando gli intenti di una regista alla propria opera prima che si gioca una tematica sentita e importante, usando il pennarellone dalla punta grossa su un finale che gioca molto con l'ingenuità della spettatore ma che, al netto di tutto, risulta ugualmente efficace.</p><p style="text-align: justify;">Ma ci sono film caduti per molto meno e il messaggio arriva, onesto e sincero, senza ricatti morali ma con una nera disperazione di fondo e una flebile speranza.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihbAq6sqJeJuE4MxsWHTbtvKVb0cGLWxCBrWAdUQ8LxTCdjHGjyCACH68EYtjV6uwZWXD1mfgQACmEBubuYlGsxF8teMFnNBkGKda-RsZaV6Q7tu2oVAgUWChb1xjvaiCG4Sz0ED__TT4AO_a5tQL_jwENbIvO4pSAz03kGFnnyt68pgx7AyAUQoW6orV4/s2968/una%20donna%20promettente.jpeg"><img border="0" data-original-height="1607" data-original-width="2968" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihbAq6sqJeJuE4MxsWHTbtvKVb0cGLWxCBrWAdUQ8LxTCdjHGjyCACH68EYtjV6uwZWXD1mfgQACmEBubuYlGsxF8teMFnNBkGKda-RsZaV6Q7tu2oVAgUWChb1xjvaiCG4Sz0ED__TT4AO_a5tQL_jwENbIvO4pSAz03kGFnnyt68pgx7AyAUQoW6orV4/s16000/una%20donna%20promettente.jpeg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Poco tempo fa, dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, la Polizia di Stato usò i propri social per esprimere solidarietà alle donne vittime di violenza, salvo dover cancellare l'abilitazione ai commenti perché molte internaute riportarono la loro esperienza con le forze dell'ordine, rivelando abusi di potere, interventi mai avvenuti e, quando successo, ininfluenti, insieme a molto altro. </p><p style="text-align: justify;">Questo offre un quadro desolante del nostro paese, del mondo e della figura della donna nella nostra società.</p><div style="text-align: justify;">Ci ho pensato spesso, guardando questo film...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlixMdsxhf8NAZ7_xgeZACCSDdTTOyyYIVOOm-F2SxzCdaOROGSp80tRDAdE9g_Fw80Z7wpNpcf-NkMOCGYvbXqiVEhTZbX5Bje72vnS1y6khewmZMFKcGJYjxzeAXxL0U-pjq0fPp8xCTLg9GsvMr56juiyG1bq04JPeVS1_-qGBS9abd1UKEPF0kLifO/s120/3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="120" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlixMdsxhf8NAZ7_xgeZACCSDdTTOyyYIVOOm-F2SxzCdaOROGSp80tRDAdE9g_Fw80Z7wpNpcf-NkMOCGYvbXqiVEhTZbX5Bje72vnS1y6khewmZMFKcGJYjxzeAXxL0U-pjq0fPp8xCTLg9GsvMr56juiyG1bq04JPeVS1_-qGBS9abd1UKEPF0kLifO/s1600/3.jpg" width="120" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="334" src="https://www.youtube.com/embed/fnoPxIhM63c" width="401" youtube-src-id="fnoPxIhM63c"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlixMdsxhf8NAZ7_xgeZACCSDdTTOyyYIVOOm-F2SxzCdaOROGSp80tRDAdE9g_Fw80Z7wpNpcf-NkMOCGYvbXqiVEhTZbX5Bje72vnS1y6khewmZMFKcGJYjxzeAXxL0U-pjq0fPp8xCTLg9GsvMr56juiyG1bq04JPeVS1_-qGBS9abd1UKEPF0kLifO/s120/3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-81232800884062082812023-12-25T17:09:00.000-08:002023-12-27T09:53:44.448-08:00REBEL MOON - PARTE 1: FIGLIA DEL FUOCO, di Zack Snyder<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8rHkyMzGjoEEi5G_VJzKuvA-oTT5W7KmuNm6mSF3T620OYt4p9OHEIX1sM9kPbjSkSk3KTO6A0q_8pZ7dL2OpHjyKdt2-I2XCGWpUljDCZ0etRJUyhPQKMMsCwNrbYyFL6bv1KFISs3tD0BYKRwPWntDv1SNZeH1kOosdHs2pGUqwVKaEAdjAdvY-drzm/s2222/rebel%20moon.jpg" imageanchor="1"><img border="0" data-original-height="2222" data-original-width="1500" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8rHkyMzGjoEEi5G_VJzKuvA-oTT5W7KmuNm6mSF3T620OYt4p9OHEIX1sM9kPbjSkSk3KTO6A0q_8pZ7dL2OpHjyKdt2-I2XCGWpUljDCZ0etRJUyhPQKMMsCwNrbYyFL6bv1KFISs3tD0BYKRwPWntDv1SNZeH1kOosdHs2pGUqwVKaEAdjAdvY-drzm/w432-h640/rebel%20moon.jpg" width="432" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Una pacifico villaggio viene colonizzato dalle forze imperiali del malvagio impero rispondente al nome di Mondo Madre. Kora, una donna dal passato misterioso che si è costruita una nuova vita lì, cercherà dei ribelli per fronteggiare il malvagio impero...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO2o4QeGP3XMYXcBvUSRlxtwrBmExqXn4L_yVjD5ORxZzHBbNMBvhwjS_ItOgaDdHgrUwKjaxkT2ZbWEHjeJ-jvTY8kbJ_TGzrSud1sNp7Ei_IOnjyAPPc7gui4p7JSlqNT8lLSxziBwCia1KMdOHMD7eKzTnF2LgyTjZkyNcersOXnfc6TtykuJu20pQP/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO2o4QeGP3XMYXcBvUSRlxtwrBmExqXn4L_yVjD5ORxZzHBbNMBvhwjS_ItOgaDdHgrUwKjaxkT2ZbWEHjeJ-jvTY8kbJ_TGzrSud1sNp7Ei_IOnjyAPPc7gui4p7JSlqNT8lLSxziBwCia1KMdOHMD7eKzTnF2LgyTjZkyNcersOXnfc6TtykuJu20pQP/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, un giovane Zack Snyder all'inizio della carriera, al quale non è mai mancato il coraggio, andò alla Lucasfilm per proporre un progetto ambizioso: delle pellicole dell'universo di <i>Star Wars</i>, ma condite con sesso e ultraviolenze. Perché? Perché i fan vanno fatti sentire adulti e ognuno fa quello che può.</div><p style="text-align: justify;">Ovviamente gli dissero di no. E lui, che è famoso per essere una persona matura, disse: "Ah, sì? Mi farò un mio <i>Star Wars</i>, con blackjack e squillo di lusso!" </p><p style="text-align: justify;">Sì, <i>Rebel Moon</i> è praticamente nato così...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeT32fUucsIgQrApbnG-rpx8g3IhlrDMdmyPdGGlH6VJfxfY-sCR3fAJ0plkn5NwLE4O5cH5PUhIA8FVNgXUcQGiZyMjxswJydnLifJOyhUSEdPpyWbKRCjYbBbVGwJLWWO6YHSOPIa7V3v5A51rzYb3OSVHMbtN-TyXe13CS3dAUhcij8tTkhGcRV5TVX/s1920/rebel%20moon.jpg"><img border="0" data-original-height="1040" data-original-width="1920" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeT32fUucsIgQrApbnG-rpx8g3IhlrDMdmyPdGGlH6VJfxfY-sCR3fAJ0plkn5NwLE4O5cH5PUhIA8FVNgXUcQGiZyMjxswJydnLifJOyhUSEdPpyWbKRCjYbBbVGwJLWWO6YHSOPIa7V3v5A51rzYb3OSVHMbtN-TyXe13CS3dAUhcij8tTkhGcRV5TVX/s16000/rebel%20moon.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Sarebbe davvero ingeneroso bollare questa decima (undicesima, se si tiene conto anche della versione uscita nelle sale della Justice League) fatica dietro la macchina da presa del grande e irreprensibile Zack Snyder come una mera copia, senza analizzare anche i vari aspetti dell'illustre predecessore.</p><p style="text-align: justify;">Questo perché uno dei desideri di George Lucas era quello di realizzare un remake delle avventure di Flash Gordon ma, semplificando molto, i diritti erano già in mano a Dino de Laurentis. La creatura di Alex Raymond però a sua volta era stata ispirata dalla saga <i>John Carter di Marte</i> di Burroughs, a loro volta debitori da <i>Gulliver su Marte</i> (sì, esiste sul serio) di Edwin Arnold.</p><p style="text-align: justify;">Lucas a questi collegamenti immise delle prese in prestito dal Kurosawa de <i>Il trono di sangue</i> e <i>La fortezza nascosta</i>, al <i>Dune</i> di Herbert, giocando pure con gli stilemi visivi dello spaghetti western di Sergio Leone spalmate su un canonico percorso dell'eroe.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh01h2XHuOmGzB9o2kHctf5RfEmLA4JaEp8psUKLKy2T3F-yBFUwNAFjFFU56NV8axEOlcaF2r4j2pQ71BUHT257tj5030KAmUEBx3j3DcEuBGSXAOYuEu8CpDZrsV01Baw-gveopm-doGfG6fNVddNMWSeqJY-OGbL_vhz39UeA8vEmJY-KG42dQy3ve1k/s1476/rebel%20moon.jpg"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1476" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh01h2XHuOmGzB9o2kHctf5RfEmLA4JaEp8psUKLKy2T3F-yBFUwNAFjFFU56NV8axEOlcaF2r4j2pQ71BUHT257tj5030KAmUEBx3j3DcEuBGSXAOYuEu8CpDZrsV01Baw-gveopm-doGfG6fNVddNMWSeqJY-OGbL_vhz39UeA8vEmJY-KG42dQy3ve1k/s16000/rebel%20moon.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Snyder si è trovato grossomodo nella stessa situazione, solo che i suoi punti di riferimento sono stati sì Kurosawa, stavolta con <i>I sette samurai</i>, ma anche gli anime, i videogiochi e, parrebbe, anche la mitologia visiva di (<i>ugh!</i>) Leni Riefenstahl.</p><p style="text-align: justify;">Questo non vuol dire che sono due cialtroni scopiazzatori, perché l'arte si auto-alimenta di continuo e le idee spesso sono dettate dalla necessità. Quindi non conta tanto quello che combini... ma come lo fai. E qui, sempre a proposito di Snyder, vanno spese un paio di paroline, sia sul cosa che sul come.</p><p style="text-align: justify;">Perché è indubbio che gli siano capitate le sceneggiature più pezzenti e che si sia imposto grazie a uno stile visivo perfettamente riconoscibile, ma i più maligni potrebbero dire che solo nella attuale desolazione uno come lui può essere riconosciuto come autore... ma se anche quello che lo rende riconoscibile viene meno, cosa resta?</p><p style="text-align: justify;">Insomma, che accade se si fotografa da solo i film?</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYM6WIrmE36CMNn0vaGIOSk_rHJ3dntdJsksGGHU98DGiv12jMX5zdaWktRJ_JUoY6Wlnl5_Q2qVJ8ETXnb2L9bxxKOY1N5GFFcc-h_1ADVIrTpCC3_bsMHo24GXNC_xdVmJTp4W1i05wwF9nq1HIaM8sjG3nvsWulEQ6B9sOx7YDh8rZhsTEyem0Uixad/s5538/rebel%20moon.jpg"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="5538" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYM6WIrmE36CMNn0vaGIOSk_rHJ3dntdJsksGGHU98DGiv12jMX5zdaWktRJ_JUoY6Wlnl5_Q2qVJ8ETXnb2L9bxxKOY1N5GFFcc-h_1ADVIrTpCC3_bsMHo24GXNC_xdVmJTp4W1i05wwF9nq1HIaM8sjG3nvsWulEQ6B9sOx7YDh8rZhsTEyem0Uixad/s16000/rebel%20moon.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;"><i>Rebel Moon </i>è un film di Snyder. Abbiamo le eroine iper-sessualizzate, i comprimari dalla morale ambigua (ma mai approfondita), la pomposità imponente, la violenza esasperata e gli immancabili slow-mo. Quando però ti accorgi che parte del suo "talento" era dovuto grossomodo agli eccellenti tecnici di cui si è sempre circondato, allora la magia cade e, salutato Larry Fong, la sua stessa mano per le luci toglie al film tutta q<span>uell'aura che nelle precedenti pellicole poteva piacere o meno, ma dava loro una sinistra uniformità plastica (io la adoravo) che qui viene a mancare.</span></p><p style="text-align: justify;"><span>Tolto quello, ogni film ne uscirebbe azzoppato.</span></p><p style="text-align: justify;"><span>Come si può prendere sul serio poi un'opera che risulta maciullata (molte scene di violenza sono state tolte per una futura director's cut... sì, un'altra) e con delle scelte di montaggio praticamente assassine nelle battaglie singole? E se oltre questo abbiamo anche delle messe a fuoco di dubbio gusto, che non sanno definire le scene ma anzi, rendono il tutto ancora più confusionario? </span></p><p style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGEh5GhSF9rW_WMIOHkSoei88utmkYjf1DzzRzEtvVaOA25KUjMEsmn-eu7rm_jJrU-zT3TiyiiJVag5ktBgC6Jk5JV4K8EIWKI8cVzUPYg9yQki8fZJJ1qDuyk-f_TuIDg8gw6HE7ps0h2K3-86_n-Nd0DCLN_D3Gwi8kY3bT_jJm1Sv3Wj_fl2gKG8m1/s2560/rebel%20moon.jpg"><img border="0" data-original-height="1386" data-original-width="2560" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGEh5GhSF9rW_WMIOHkSoei88utmkYjf1DzzRzEtvVaOA25KUjMEsmn-eu7rm_jJrU-zT3TiyiiJVag5ktBgC6Jk5JV4K8EIWKI8cVzUPYg9yQki8fZJJ1qDuyk-f_TuIDg8gw6HE7ps0h2K3-86_n-Nd0DCLN_D3Gwi8kY3bT_jJm1Sv3Wj_fl2gKG8m1/s16000/rebel%20moon.jpg" /></a></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span>Perché passi una fotografia canonica, ma quando la stessa scena presenta gradi di illuminazione diversa e non riesce a integrarsi con quella usata con gli effetti speciali (più di cento milioni di costo, ricordo), il film che senso ha, a parte il gigantesco ego del suo regista e del suo credersi un artista in lotta col sistema, quando invece è la versione istruita di Taz?</span></p><p style="text-align: justify;"><span>#Degli intellettuali il paria<br /></span>Sei coatto più che mai<br />Ovunque passi lasci una scia<br />Di haters e piena di guai</p><p style="text-align: justify;">Sempre tamarro <br />Saturi a 100<br />Usi il rallenty appena puoi<br />Dei tutinari il monumento<br />Director's cut in ogni momento</p><p style="text-align: justify;">Zack-Zack-Zack Snyder # </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTRBoMqWZ9ea-YLx3Wd7iG6l5s_7gMwX2j_hPVEh0fIkwtnwWD1-MN32YlOFdF-TIIlIbdQuj_ue9xU4CWuHNB3SjcrDRgIfgRodYblmcfrsxK0OtPbaTZnnYW_7hcV_kZRW88SzXo1TOzUGIn70MZMuTiAnwi7Gz7B1gmdfzTQ8zu-aoW5Q1bcgu-FPvm/s1200/rebel%20moon.jpg"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTRBoMqWZ9ea-YLx3Wd7iG6l5s_7gMwX2j_hPVEh0fIkwtnwWD1-MN32YlOFdF-TIIlIbdQuj_ue9xU4CWuHNB3SjcrDRgIfgRodYblmcfrsxK0OtPbaTZnnYW_7hcV_kZRW88SzXo1TOzUGIn70MZMuTiAnwi7Gz7B1gmdfzTQ8zu-aoW5Q1bcgu-FPvm/s16000/rebel%20moon.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Il film va avanti collezionando situazione di stallo, non aggiunge mai nulla di nuovo e lo fa con una pigrizia pedissequa. Si avverte una stortura in quello che si sta guardando, ma non raggiunge mai livelli di bruttezza così esagerati da risultare memorabili, solo situazione goffe, stanche, che a una certa non ti fanno nemmeno rimpiangere il tempo perso, ma annoiano e basta.</p><p style="text-align: justify;">Insomma, nessuno che si chiama Martha...</p><p style="text-align: justify;">Ecco, lo scontro tra i <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2021/03/batman-v-superman-dawn-of-justice-di.html" target="_blank">due dopati</a> a suo modo era grandissimo cinema. Esagerato, indigesto, ridicolmente solenne ma con una tronfiaggine in grado di farti apprezzare un plot twist così assurdo perché di base l'idea c'era, ma usata <i>demmerda</i>. E ti lasciava con la sensazione che ci avevano provato (fallendo) e che si stava andando in una direzione. Qui si vaga per lo spazio, ma è un viaggio che diverte solo chi lo fa, non chi è costretto a guardare.</p><p style="text-align: justify;">Perché l'arte si auto-alimenta, vero, ma se mangi male poi ti procuri la cagarella.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUQG8Aifr8anuU3HNjX2-sgAgRSBit2j265nLVb4WsJKvgFuTamvwlGTKWoUon54VAKQM92CIKJ2N-LO3vuJgnBPV-QErBYeuS6Z1At2ocW5Gkw4Q4pkVD3aMApbDmBfEu02NirHZLPqNxM1pLxfSwEM8nbZA6ItK7KgDuqiK-O16ob_cmXXDanBPNB1l5/s923/rebel%20moon.jpg"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="923" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUQG8Aifr8anuU3HNjX2-sgAgRSBit2j265nLVb4WsJKvgFuTamvwlGTKWoUon54VAKQM92CIKJ2N-LO3vuJgnBPV-QErBYeuS6Z1At2ocW5Gkw4Q4pkVD3aMApbDmBfEu02NirHZLPqNxM1pLxfSwEM8nbZA6ItK7KgDuqiK-O16ob_cmXXDanBPNB1l5/s16000/rebel%20moon.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Intanto Netflix ha già pronta la seconda parte ma, al di là che sono state girate consecutivamente come un film solo, mi viene naturale una domanda: Perché Snyder lavora così tanto se, a parte gli spartani, ha collezionato solo flop?</p><div style="text-align: justify;">Boh. Penso a lui come a uno dei Victorious e... no, non è un complimento.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi14BoFHjVjnI0IiIR0tW2D7Je9ovpD2w2kU08kV-KAmJGt38jNTVtI868NdrYTKt05I3Kdm_nFRjzs6lV5R0YA5NRO8EKNNO7rHRKPLX6miKjU2oB-p0M1gQDbKpgU6E8l2b7qHCYTS8hfp9tneMKLmBCgRf6eJ8xjjuu2C6l2QHhFBTOUtqzKBebTsMpa/s80/2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="80" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi14BoFHjVjnI0IiIR0tW2D7Je9ovpD2w2kU08kV-KAmJGt38jNTVtI868NdrYTKt05I3Kdm_nFRjzs6lV5R0YA5NRO8EKNNO7rHRKPLX6miKjU2oB-p0M1gQDbKpgU6E8l2b7qHCYTS8hfp9tneMKLmBCgRf6eJ8xjjuu2C6l2QHhFBTOUtqzKBebTsMpa/s1600/2.jpg" width="80" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="366" src="https://www.youtube.com/embed/B2uAGRHJvHY" width="440" youtube-src-id="B2uAGRHJvHY"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi14BoFHjVjnI0IiIR0tW2D7Je9ovpD2w2kU08kV-KAmJGt38jNTVtI868NdrYTKt05I3Kdm_nFRjzs6lV5R0YA5NRO8EKNNO7rHRKPLX6miKjU2oB-p0M1gQDbKpgU6E8l2b7qHCYTS8hfp9tneMKLmBCgRf6eJ8xjjuu2C6l2QHhFBTOUtqzKBebTsMpa/s80/2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-34151119675737672302023-12-25T07:01:00.000-08:002023-12-25T14:52:23.545-08:00🎊 Buon Natale 2023 🥳<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1ciTb18K6BKpcu_SngOivuZOyQGHtieCfrPQUsduJ77v5p0XT9XbbYPTHA2n-YiPb0YizUzOm2-8M5jnjwSrjUSAtmp_vTSlL2H6DPg7D5jKR_fb_yVdLiK2nFuLwqxE3cv-OAi7j0TRR2yKd2o7yKBoFO5TrN0xGSkmZXp9Sf3QMZfB6Ws0i-sdGU01y/s1080/Screenshot_20231225-155623.png" style="text-align: center;"><img border="0" data-original-height="863" data-original-width="1080" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1ciTb18K6BKpcu_SngOivuZOyQGHtieCfrPQUsduJ77v5p0XT9XbbYPTHA2n-YiPb0YizUzOm2-8M5jnjwSrjUSAtmp_vTSlL2H6DPg7D5jKR_fb_yVdLiK2nFuLwqxE3cv-OAi7j0TRR2yKd2o7yKBoFO5TrN0xGSkmZXp9Sf3QMZfB6Ws0i-sdGU01y/s16000/Screenshot_20231225-155623.png" /></a></div><p></p><div style="text-align: justify;"><span><a name='more'></a></span><div style="text-align: justify;">Che sia per voi un Natale di gioia. O una giornata circondata da chi amate, come tutte quelle dell'anno che verrà.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Guardate tanti bei film, leggete libri, amate. Fatevi gli auguri spesso, fatevi spessi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Auguri di buone Festi 🍻</div><br /><p></p>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-3455636143097319132023-12-21T21:59:00.000-08:002023-12-21T22:01:39.220-08:00SILENT NIGHT, di Camille Griffin<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLvccrpCP0hhI48PN8UpT_gSLldfA1CDC084N-ktLspFsUFqaGuC6ItsHRqwVGTPQTv2COmLbcCDnGb-zka_5mEq3vnw6fRlo3_U6JzDRg6bFCIulI8rNIP-SIvcKIOjOfrTm6omwFF3yao4S-rMwVfLIdcyLdueBuv_kzQ9KQqEvFNx1OwaxB5M1M1VTZ/s1500/silent%20night.jpg"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="1012" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLvccrpCP0hhI48PN8UpT_gSLldfA1CDC084N-ktLspFsUFqaGuC6ItsHRqwVGTPQTv2COmLbcCDnGb-zka_5mEq3vnw6fRlo3_U6JzDRg6bFCIulI8rNIP-SIvcKIOjOfrTm6omwFF3yao4S-rMwVfLIdcyLdueBuv_kzQ9KQqEvFNx1OwaxB5M1M1VTZ/w432-h640/silent%20night.jpg" width="432" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Un gruppo di facoltosi amici si ritrova a festeggiare il Natale. Tra una battuta e l'altra, verrà fuori la sconvolgente verità su quelle feste, dove il veglione sarà il più terribile a memoria d'uomo. Intanto il piccolo Art...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkKOMfHHJba2i5TH67NSuFm3IwcjUf-aavb8wCkDPLuE7pHDD-pkRcTggVl3vxNfApEKR5RvkgHFHT-5Z35lXaFYtXshlSbgjAI5bFy2ox56QFK7-e0U0KVxRFz8n65QoL3LTvGGhyDUINaNl8VHTrPWYa8kwUvPEGQ2HeL2gEYuNjPfFhgnI2CtcLb_dN/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkKOMfHHJba2i5TH67NSuFm3IwcjUf-aavb8wCkDPLuE7pHDD-pkRcTggVl3vxNfApEKR5RvkgHFHT-5Z35lXaFYtXshlSbgjAI5bFy2ox56QFK7-e0U0KVxRFz8n65QoL3LTvGGhyDUINaNl8VHTrPWYa8kwUvPEGQ2HeL2gEYuNjPfFhgnI2CtcLb_dN/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Ho capito che non potrò mai gestire una pagine social degna di questo nome per la mia naturale incapacità di essere sempre sul pezzo. Una persone però tempo fa mi disse: «Quanto a te, quanto quel che non puoi fare che tu, per te qualcosa da poter fare dovrebbe esserci», e pertanto almeno quest'anno arrivo pronto con un film a tema festività natalizie. </div><p style="text-align: justify;">Ma sono anche un sadico di merda - su quello mantengo eccellenze inalterate - quindi il film in questione è nientemeno che <i>Silent night</i>.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIQn4CPxXtj-adhKO-3WLRREBCV9HIiKYypub8gq1Hh1cQT1mfvGOcSyHQJBhxufOqSszcPevF54-R2boRfaiE4yp0cdpeA11WUdJabwE2Remwoi5v2iiIreel0-RajmG7fWWSVl_t72IwnVWXh2IL4K4LW-p00CjmcqlPlS6a2B12_m8l9WaUR67LgFs0/s1200/silent%20night.jpg"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIQn4CPxXtj-adhKO-3WLRREBCV9HIiKYypub8gq1Hh1cQT1mfvGOcSyHQJBhxufOqSszcPevF54-R2boRfaiE4yp0cdpeA11WUdJabwE2Remwoi5v2iiIreel0-RajmG7fWWSVl_t72IwnVWXh2IL4K4LW-p00CjmcqlPlS6a2B12_m8l9WaUR67LgFs0/s16000/silent%20night.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Il film ha avuto dalla sua tre elementi che ne hanno decretato il successo - da noi in maniera più underground, ma si sa, noi italiani siamo un po'... italiani.</p><p style="text-align: justify;">Il primo è sicuramente la presenza di Roman "Jojo Rabbit" Griffin Davis, figlio della regista (e del direttore della fotografia, da qui il doppio cognome), reduce dal film di e con Taika Waititi, che sicuramente a livello di audience presso il pubblico generalista ha aiutato. Il secondo è che essendo uscito durante gli ultimi colpi di coda della pandemia, vista la piega che prenderà la trama, ha avuto modo di coinvolgere una larga fetta di spettatori ancora scottati da quella situazione e che in qualche modo si sono sentiti coinvolti.</p><p style="text-align: justify;">La terza, ma essendo passato direttamente in piattaforma da noi ce lo siamo perso, è stata una promozione davvero assurda, perché venne lanciato come black comedy natalizia quando in realtà sotto c'è tutt'altro. Cioè, anche la black comedy, ma non è propriamente una commedia...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgj0jLAuyRureR7fBC8J8s9CuoysgdY0b0YZ1_orxvl-pXztv8oghUnmPk0DWn2dcSVBkMlT5uun0ihiIzWTO1dEkorNEzpbTAoFIdTgh-Ihi0hpRRzxuIYzISaMEZ-2v6HP_roqMLrGqe56HtcjiuDWeOqQNOnlKTOrX36FlAnQFEYisdcWAnCEvFrtquU/s1480/silent%20night.jpg"><img border="0" data-original-height="802" data-original-width="1480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgj0jLAuyRureR7fBC8J8s9CuoysgdY0b0YZ1_orxvl-pXztv8oghUnmPk0DWn2dcSVBkMlT5uun0ihiIzWTO1dEkorNEzpbTAoFIdTgh-Ihi0hpRRzxuIYzISaMEZ-2v6HP_roqMLrGqe56HtcjiuDWeOqQNOnlKTOrX36FlAnQFEYisdcWAnCEvFrtquU/s16000/silent%20night.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Partiamo dal presupposto che sono inglesi e nessuno si farà del male. Resta però da ammettere che, per chi si è ritrovato a visionare 'sta roba a mente vergine, il radicale cambiamento di rotta che avviene da metà film in poi dev'essere stata una batosta non indifferente.</p><p style="text-align: justify;">Eppure il titolo non è solo la citazione di una canzone a tema...</p><p style="text-align: justify;">Qui vanno fatte delle opportune avvertenze. Io non ho trovato questo film una pellicola così sconvolgente come è stata per molti, ma avendo l'elasticità mentale leggermente superiore all'elastico delle mutande, mi rendo conto che certe tematiche in un certo periodo dell'anno per taluni possono essere un colpo non necessario - è statisticamente provato che sotto le Feste i suicidi aumentano sproporzionatamente - pertanto, sì, avverto che alcuni di voi potranno non essere pronti se affrontano la visione con degli irrisolti o sono particolarmente scottati da situazioni personali.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeJH_GTqbwm2ftoeTe6wseaLueXtVdm7jXAHeM6-J9fRWtkbxDJxp9ARcln-bgAzK6oi1y-OurdYI_oADiYkFmyA0mB7l00CQWTVAvd6DATeZ6IyIwoq64xXTd_NiDMs4EIbeY5gGSQ6a8RHORxaWUafP90bieYx4K6GO_6-OGoOIv36K62AZzCorQ4fLK/s1480/silent%20night.jpg"><img border="0" data-original-height="802" data-original-width="1480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeJH_GTqbwm2ftoeTe6wseaLueXtVdm7jXAHeM6-J9fRWtkbxDJxp9ARcln-bgAzK6oi1y-OurdYI_oADiYkFmyA0mB7l00CQWTVAvd6DATeZ6IyIwoq64xXTd_NiDMs4EIbeY5gGSQ6a8RHORxaWUafP90bieYx4K6GO_6-OGoOIv36K62AZzCorQ4fLK/s16000/silent%20night.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Perché ci viene spacciato come una black comedy a là <i>Le prénom</i>, ma in realtà è un eco-horror.</p><p style="text-align: justify;">Inizia come da aspettativa, senza però far ridere veramente. Si colgono diversi irrisolti tra i partecipanti e anche alcune frecciatine (ho adorato la gag dei fondi universitari usati per comprare delle scarpe) ma tutto appare plumbeo, quasi fuori dal mondo. E non solo perché siamo nella high class albionica, e nemmeno per l'aplomb tipicamente british con cui la messa i scena presenta padroni e ospiti, quanto perché le cose non stanno veramente come ci mostrano.</p><p style="text-align: justify;"><i>Silent night</i> diventa uno j'accuse a varia materia, anche perché si tratta di un silente scontro generazionale tra chi ha avuto il tempo di sistemare le cose e chi invece si trova con un mondo alla rovina, dovendo solo aspettare che accada l'irreparabile. Gran parte dello snodo tematico del film si nasconde in questo particolare, che avrà modo di esplodere nella seconda metà. </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQhxwEbHV-7lATuWY6qvEofFk0QWCwCnVDb8tTwG7u9VPPNUsVrHCNIZlzokJDmC5dPDa_zJ_pM15Io-N_oDloZ2sIXV9q4Q0NWySpXAcqyth1Yq03Vccnlo2sZpeNYEHEtgavD5dPeUMeKMf8ex03kvuHvvMDel5vNOeeg2l1ZRJwV17PZzdS1uB-5r-o/s1473/silent%20night.jpg"><img border="0" data-original-height="798" data-original-width="1473" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQhxwEbHV-7lATuWY6qvEofFk0QWCwCnVDb8tTwG7u9VPPNUsVrHCNIZlzokJDmC5dPDa_zJ_pM15Io-N_oDloZ2sIXV9q4Q0NWySpXAcqyth1Yq03Vccnlo2sZpeNYEHEtgavD5dPeUMeKMf8ex03kvuHvvMDel5vNOeeg2l1ZRJwV17PZzdS1uB-5r-o/s16000/silent%20night.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Pur concedendosi a un paio do scene facilone, la Griffin non calca mai la mano, e se da una parte si apprezza di non soddisfare un voyerismo desideroso di maciullamenti e scene disastrate, dall'altra sono uscito dalla visione con un vago senso di insoddisfazione.</p><p style="text-align: justify;">Certo, bella l'eleganza, belli i dialoghi, belle le dinamiche... troppe dinamiche, forse. Ci sono troppi personaggi perché abbiano una vera tridimensionalità e i vari conflitti non trovano mai modo di essere davvero incisivi come meriterebbero. Al massimo, premolari. Succede quando hai così tante cose da gestire in un tempo anche abbastanza ristretto e cerchi di dare a tutti il giusto spazio, contando che non si trattano temi propri leggerissimi...</p><p style="text-align: justify;">Forse tutto sta nel modo in cui si affronta l'inevitabile. Chi con un vago senso di riassegnazione (ma poi, se mi scegli Matthew Goode con quella faccia...), "perché così hanno detto gli scienziati", e chi con una voglia di vivere che lo porterà a essere la formula risolutiva di un film che sembra essere davvero senza speranza. </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKuWzHV56EZAC3L8jDFHK0VJIUktf227dEtQ7poWaUyROHLSKKu4GeorzQ2kQ5ZBAQ3vXHMAg6K6I5V-CcZs4m2mtM61z3eymJDQ0aMSkAFuk7JuIn0tPOcg9Q_woUnyigqUq3nAjE1pM6syZYJgAWAMFXi-5RoykctLcxQQa1JOHBTcmGT16amBJ0ztKB/s1421/silent%20night.jpg"><img border="0" data-original-height="770" data-original-width="1421" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKuWzHV56EZAC3L8jDFHK0VJIUktf227dEtQ7poWaUyROHLSKKu4GeorzQ2kQ5ZBAQ3vXHMAg6K6I5V-CcZs4m2mtM61z3eymJDQ0aMSkAFuk7JuIn0tPOcg9Q_woUnyigqUq3nAjE1pM6syZYJgAWAMFXi-5RoykctLcxQQa1JOHBTcmGT16amBJ0ztKB/s16000/silent%20night.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Con diverse frecce al proprio arco e un buon numero di centri, <i>Silent night</i> provoca e cerca di destabilizzare, puntando forse un po' troppo in alto e perdendosi dei pezzi per strada. Però va dato atto alla Griffin di aver dato una bella alternativa bastarda al classico film natalizio.</p><p style="text-align: justify;">E quel suo figlio ormai è una faccia prometti-disastri, visti i due film in cui si è trovato. </p><div style="text-align: justify;">PS: non è che questo rischia di diventare il film preferito dei negazionisti?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsJIW67GCse9cCwGtrS0afjpeGSSMv3AiY3NwM0ptly7grx6H_TJRqrcX95RyI3evUQO9BkfZQ1YSkShma7Uqebww234PMoWqOdur7dzVX9VbKBhP6LxPLKtk6D0-QPq2RGtP09FxoBqRMz2haurMUk5LbsdxLx-sF6uCO0UmkRyxG2IBWrShlPZjTkM-m/s120/3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="120" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsJIW67GCse9cCwGtrS0afjpeGSSMv3AiY3NwM0ptly7grx6H_TJRqrcX95RyI3evUQO9BkfZQ1YSkShma7Uqebww234PMoWqOdur7dzVX9VbKBhP6LxPLKtk6D0-QPq2RGtP09FxoBqRMz2haurMUk5LbsdxLx-sF6uCO0UmkRyxG2IBWrShlPZjTkM-m/s1600/3.jpg" width="120" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="333" src="https://www.youtube.com/embed/E8gmARGvPlI" width="400" youtube-src-id="E8gmARGvPlI"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsJIW67GCse9cCwGtrS0afjpeGSSMv3AiY3NwM0ptly7grx6H_TJRqrcX95RyI3evUQO9BkfZQ1YSkShma7Uqebww234PMoWqOdur7dzVX9VbKBhP6LxPLKtk6D0-QPq2RGtP09FxoBqRMz2haurMUk5LbsdxLx-sF6uCO0UmkRyxG2IBWrShlPZjTkM-m/s120/3.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-21708637697964189242023-12-19T04:45:00.000-08:002023-12-19T04:48:00.061-08:00BEAU HA PAURA, di Ari Aster<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhquacpQDIURwqWKD9rtNtLQsPpC74OEVNSbzjk6MwUM8UyvUFBtN7AQdz6k8oZO-IOKltdvfGeIyAhXtjYeR4L9Ti8aUZTbSDXdp7K5i7Ge0i8QsFvlThEsFTx8BxBpbTY7BL8ukxDlZbd0Azd2HgTYFyflz_GW9_1pFoopD37o6SribQaMa2WRqOsrTsK/s1185/beau%20ha%20paura.jpg"><img border="0" data-original-height="1185" data-original-width="800" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhquacpQDIURwqWKD9rtNtLQsPpC74OEVNSbzjk6MwUM8UyvUFBtN7AQdz6k8oZO-IOKltdvfGeIyAhXtjYeR4L9Ti8aUZTbSDXdp7K5i7Ge0i8QsFvlThEsFTx8BxBpbTY7BL8ukxDlZbd0Azd2HgTYFyflz_GW9_1pFoopD37o6SribQaMa2WRqOsrTsK/w432-h640/beau%20ha%20paura.jpg" width="432" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Beau è un uomo vicino alla mezza età, pieno di fobie e con un tormentato rapporto con la madre. Il giorno dell'anniversario della morte del padre deve andare a trovarla, ma le chiavi del suo appartamento e il bagaglio vengono rubato, innescando così...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeflHZYYef5snwdS7rR7bGsYT7Ke5VYpIUu9Q1nSzR2MBSCLBk6xBWfQwW017O1K86zFJ55xS-mM1ACcmM5SC0wF8-n9Fsu1oc3FxWVykBym2oRpQ0MM31Yo1bk_tr1AuSiftklLb9N-t4QC9rsSFBe23pvMCfjOnNinL70flNTGjt5bsy5KH2TFxiOb8a/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeflHZYYef5snwdS7rR7bGsYT7Ke5VYpIUu9Q1nSzR2MBSCLBk6xBWfQwW017O1K86zFJ55xS-mM1ACcmM5SC0wF8-n9Fsu1oc3FxWVykBym2oRpQ0MM31Yo1bk_tr1AuSiftklLb9N-t4QC9rsSFBe23pvMCfjOnNinL70flNTGjt5bsy5KH2TFxiOb8a/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Beau ha paura e nemmeno io sto tranquillissimo.</div><p style="text-align: justify;">Pure Ari Aster (da qui in poi soprannominato Ariosto per comodità) c'ha un po' di ansietta. Nonostante la markettata di Scorsy, è uscito da questo terzo round dietro la macchina da presa con le ossa rotte. Incassi (prevedibilmente) sotto le aspettative e una critica spietatissima che lo ha massacrato senza pietà. Col senno di ora, mi sembra già assurdo che qualcuno abbia tirato fuori trenta milioni di dollari per un film simile...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwlRfRgDQTVusrZq4_I5uoUscq1BbXYILJHgol_yDgyV8UKNjmPcFX8X886arQeseebW7-t5bQUb6TW1EMWQst2pX4svoNprKYvhOztWyo4Det-JCHHbWxF6umqzBBzjHylYXZg4f7B9ZLtsqTtpCmCfeSV9AS4RBNvReapV2YohoFxRG3UiruvA0Cx6os/s1280/beau%20ha%20paura.jpg"><img border="0" data-original-height="693" data-original-width="1280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwlRfRgDQTVusrZq4_I5uoUscq1BbXYILJHgol_yDgyV8UKNjmPcFX8X886arQeseebW7-t5bQUb6TW1EMWQst2pX4svoNprKYvhOztWyo4Det-JCHHbWxF6umqzBBzjHylYXZg4f7B9ZLtsqTtpCmCfeSV9AS4RBNvReapV2YohoFxRG3UiruvA0Cx6os/s16000/beau%20ha%20paura.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">E non perché sia brutto, ma qui andiamo oltre quella concezione, ed è ciò che molti non capiscono quando si parla di film, di idee, di storie... di arte.</p><p style="text-align: justify;">Cos'è l'arte alla fine?</p><p style="text-align: justify;">Personalmente, lo capii quando vidi dal vivo un dipinto che Van Gogh realizzò durante la reclusione a Saint-Rémy. Per me, che scrivo su un blog e non sono un cazzo (poi ci ritorneremo) di nessuno, è quando qualcuno ti permette di entrare nella sua mente. Può valerne o meno la pena del viaggio, perché pure Wilde insegnò che esiste arte pessima, ma intanto ringrazi di aver fatto il bagnetto nei suoi neuroni.</p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #202124; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">È</span></span> il motivo per cui continuo coi film di Lars von Trier o i libri di Michel Houellebecq. Perché quando si trova una voce che ha il coraggio di esprimersi e di farti vedere il modo in cui lui osserva il mondo, allora è sempre qualcosa di prezioso, al di là del risultato.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxP-ehQ4N07gFwckfCwnNL_L-d-8L1L9nwgcrKw5tQht75Ivs7zlONlc6joi1r9GwgFIX_kwx6lV6DiblSTuIcEsl1DMmIPRf_qc8cXZ9c9soxvuG6X04sjv2NzQBhQnM-A7TJvOKy3BpUt_ZjX0CLgdZZ98ZHCTeqSftyttl_7D_uuXnEOT5NtWZOi4GL/s3987/beau%20ha%20paura.jpg"><img border="0" data-original-height="2160" data-original-width="3987" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxP-ehQ4N07gFwckfCwnNL_L-d-8L1L9nwgcrKw5tQht75Ivs7zlONlc6joi1r9GwgFIX_kwx6lV6DiblSTuIcEsl1DMmIPRf_qc8cXZ9c9soxvuG6X04sjv2NzQBhQnM-A7TJvOKy3BpUt_ZjX0CLgdZZ98ZHCTeqSftyttl_7D_uuXnEOT5NtWZOi4GL/s16000/beau%20ha%20paura.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Ariosto poi è uno che le cose le sa fare e questo di sicuro non guasta. Aveva già dimostrato con <i>Hereditary</i> e <i>Midsommar </i>di non essere uno sprovveduto... certo, forse un entusiasta che tende a strafare o a perdersi nei suoi stessi (magnifici) manierismi, ma uno con una personalissima idea di cinema che ostinatamene la porta avanti fino allo sfinimento.</p><p style="text-align: justify;">Del resto, basta solo la scena dopo il titolo per capire di che pasta è fatto. Una seduta psicoanalitica, Joaquin Phoenix in una posa innaturale e un gioco prospettico alla facciaccia di Peter Jackson che lo fa apparire minuscolo rispetto al terapeuta, dotato tra l'altro di una fisicità a dir poco grottesca. Degli elementi calibrati alla perfezione per donarci tutto il disagio del personaggio, la sua inadeguatezza... la paura verso qualcosa.</p><p style="text-align: justify;">Qualsiasi cosa.</p><p style="text-align: justify;">Beau ha paura, ce lo dice già il titolo. Non ci serve sapere altro. O forse no?</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmgCOpm5ofWDkdIBrEeFTSO2VppjPDQRnJXB_vzXDWNeuToSpL-pM2fuYRelLt6BYImkuoGmp_yzvUzdkNELmh-4l2nRSM7fXcjAJUTAVmOhEhX13eh_4USj3QkedwKID24JNJk_nk46c-IZ059-CnIzMrLuRMv_cuEgBokP-P1_xDnhdubqyn5Bs44lXU/s2740/beau%20ha%20paura.jpg"><img border="0" data-original-height="1484" data-original-width="2740" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmgCOpm5ofWDkdIBrEeFTSO2VppjPDQRnJXB_vzXDWNeuToSpL-pM2fuYRelLt6BYImkuoGmp_yzvUzdkNELmh-4l2nRSM7fXcjAJUTAVmOhEhX13eh_4USj3QkedwKID24JNJk_nk46c-IZ059-CnIzMrLuRMv_cuEgBokP-P1_xDnhdubqyn5Bs44lXU/s16000/beau%20ha%20paura.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Non so dire se ho compreso tutto. <i>Beau is afraid</i> è stratificato, volutamente criptico e pieno di sottotesti, che in più punti rischiano di mangiarsi la narrazione e di prendere il sopravvento sugli intenti della pellicola. Quello che mostrano è tutto vero, fa parte delle turbe mentali del protagonista, oppure si sacrifica tutto in nome della metafora?</p><p style="text-align: justify;">Ariosto ci crede molto in questo progetto e si vede. Infarcisce il film di mille trovate, tra cui anche una magnifica sequenza animata (dai registi di <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/06/the-wolf-house-di-cristobal-leon.html" target="_blank">The wolf house</a>, giusto per non farsi mancare nulla) in un minestrone dove realtà e immaginazione si fondono pericolosamente, suggerendo più interpretazioni ma non prendendo mai nessuna strada precisa.</p><p style="text-align: justify;">Ne esce uno dei ritratti materni più destabilizzanti degli ultimi tempi e uno dei rapporti genitoriali più disastrati che io ricordi, e forse proprio per questo coraggiosissimi per come si diverte a disfare la famiglia, ancora oggi uno dei massimi tabù della nostra società.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfxebFpZMy0QJ1SHzexaa2C1BSrFRaqgW612TIEpC_z-limjoAnZngFinXYELE9RKniqFY2TAeG92qC1UGz532eumW_EcK2Wo9x1INolp6R5utrrYWwRauG_WYa8hEjJKfj7lAPYziNlgUofU0TBHXS6u4eChPUyP2WWpy21JyS7LTblP7RCYgKVmqpRkw/s2500/beau%20ha%20paura.jpg"><img border="0" data-original-height="1354" data-original-width="2500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfxebFpZMy0QJ1SHzexaa2C1BSrFRaqgW612TIEpC_z-limjoAnZngFinXYELE9RKniqFY2TAeG92qC1UGz532eumW_EcK2Wo9x1INolp6R5utrrYWwRauG_WYa8hEjJKfj7lAPYziNlgUofU0TBHXS6u4eChPUyP2WWpy21JyS7LTblP7RCYgKVmqpRkw/s16000/beau%20ha%20paura.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">B(eau)asta questo a renderlo un capolavoro? No.</p><p style="text-align: justify;"><i>Beau is afraid</i> è sì un film esagerato che non ha paura di farla fuori dal vaso, ma a una certa (vuoi per nostra incapacità di comprendere, vuoi per tutte le metafore che non si riescono a cogliere o anche perché sì, semplicemente) si perde sui suoi stessi passi, in un gioco all'eccesso continuo, dove la durata a tratti risulta un surplus (per quanto il ritmo sia tenuto altissimo per tutte le quasi tre ore - oggi se non fai un film da tre ore non sei nessuno) per un protagonista che non compie un'evoluzione precisa, ma rimane perennemente vittima degli eventi.</p><p style="text-align: justify;">Degli eventi e di una figura materna ingombrante come poche, le cui "gesta" forse avrebbero necessitato di una qualche motivazione in più, perché così appare solo come il delirio di una pazza che ha voluto rendere la vita impossibile al figlio, tessendo un piano di proporzioni inumane che <i>The Truman show</i> scansate.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdoO5lP556Zj5rYWsGH-jwDkNQRMizQ7B5rzCVKaj4i9wrJRTWTShZ085Qq4sdpvphwl0kKOK_p9zgpCBTcxIDTTlty8iclB6iEp1gOH4_V3mbhsEU90z2JgXjOZk8B-Eh8JkQRwXSNFj583B4i8sLlZ8EYtQh694ob5q82OVZAsFgGOQAMa-QMzllIsU9/s2034/beau%20ha%20paura.jpg"><img border="0" data-original-height="1102" data-original-width="2034" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdoO5lP556Zj5rYWsGH-jwDkNQRMizQ7B5rzCVKaj4i9wrJRTWTShZ085Qq4sdpvphwl0kKOK_p9zgpCBTcxIDTTlty8iclB6iEp1gOH4_V3mbhsEU90z2JgXjOZk8B-Eh8JkQRwXSNFj583B4i8sLlZ8EYtQh694ob5q82OVZAsFgGOQAMa-QMzllIsU9/s16000/beau%20ha%20paura.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Senza contare la figura del marine schiumato. Di quel personaggio non ne ho proprio compreso la finalità, se non mero deus ex machina - chi ha delle idee faccia un fischio.</p><p style="text-align: justify;">Tutto il resto è, per me, quanto di meglio il cinema possa offrire, anche nei suoi eccessi e in quel suo girare a vuoto che però non mi ha fatto staccare gli occhi dallo schermo per tutta la durata. Immagini e sequenze di una bellezza incredibile, dei film dentro il film, la narrazione di una vita non vissuta, del ricordo dell'unico momento felice insieme alla visione della vita che si sarebbe voluto vivere. </p><p style="text-align: justify;">Beau ha paura, già, perché è la vita ad essere spaventosa. Vuota, caotica nel senso peggiore, ovvero pregna di caos, di non-senso. Ma soprattutto, ha paura di tutto l'amore che avrebbe voluto da quella sola persona e che gli è stato negato fin dalla nascita, condizionando tutto il tempo a seguire, giorno dopo giorno.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC3305geDYxl65Q7QRyo36UeCmM4pXBmSFs57yZ2p5OvprG46Pc3u9dTgnyMNoF6M1piXdPUD348NZDgGRtYZt8eGiLiNgTmPKhGlDu3jBOzBMO5w7fCV9C3G7_B-e18hcfk3_pnq5ffqpwvRYWrbdyMnspq9WV4kxlq3NLB4sbkCp9IGejZVWCJGEZQcD/s1920/beau%20ha%20paura.jpg"><img border="0" data-original-height="1040" data-original-width="1920" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC3305geDYxl65Q7QRyo36UeCmM4pXBmSFs57yZ2p5OvprG46Pc3u9dTgnyMNoF6M1piXdPUD348NZDgGRtYZt8eGiLiNgTmPKhGlDu3jBOzBMO5w7fCV9C3G7_B-e18hcfk3_pnq5ffqpwvRYWrbdyMnspq9WV4kxlq3NLB4sbkCp9IGejZVWCJGEZQcD/s16000/beau%20ha%20paura.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Forse Ariosto avrà fatto una buddhanata come dicono molti, ma altrettanti sono caduti con ambizioni ben minori. Solo per il coraggio che ha avuto lui, per me un autore andrebbe premiato. Qui per la gran parte del tempo è stato pure convincente.</p><p style="text-align: justify;">Beau ha paura, sì. </p><p style="text-align: justify;">Ma del resto, chi non ne avrebbe scoprendo che il proprio padre è un cazzone?</p><div style="text-align: justify;">- ok, questa la capirete solo a film finito...</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiW1jiQzpW5qx99AU0GaTXHRPIJno1TdnPVOjgVm14z5F_3-eqmhFdeABWNktmi6P9_xoUEUZJS42xspAA_QYdrBu9Jo441PyAqcd6-wNzZI2TDawMzzfusyBsU1a6MWJ4EXFNjwrXS-XkKErFOjANaicdrA4dL1b9exGR7TI87zPnV-1hM47TnMInomH_/s170/3,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="170" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiW1jiQzpW5qx99AU0GaTXHRPIJno1TdnPVOjgVm14z5F_3-eqmhFdeABWNktmi6P9_xoUEUZJS42xspAA_QYdrBu9Jo441PyAqcd6-wNzZI2TDawMzzfusyBsU1a6MWJ4EXFNjwrXS-XkKErFOjANaicdrA4dL1b9exGR7TI87zPnV-1hM47TnMInomH_/s1600/3,5.jpg" width="170" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="369" src="https://www.youtube.com/embed/yNOfPOT62PU" width="444" youtube-src-id="yNOfPOT62PU"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiW1jiQzpW5qx99AU0GaTXHRPIJno1TdnPVOjgVm14z5F_3-eqmhFdeABWNktmi6P9_xoUEUZJS42xspAA_QYdrBu9Jo441PyAqcd6-wNzZI2TDawMzzfusyBsU1a6MWJ4EXFNjwrXS-XkKErFOjANaicdrA4dL1b9exGR7TI87zPnV-1hM47TnMInomH_/s170/3,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-19972812149448198332023-12-13T06:24:00.000-08:002023-12-13T07:31:45.082-08:00IL MONDO DIETRO DI TE, di Sam Esmail<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEittzJ8kvD_g_JaHFVLcOZO12NaRPGuFOIRhR9sTshHR_xijQkQ_Q0BzRdpe1oHquwpLQz7rg6aDX0brtNEIxAE4kVW363IqR5vDRIpSyij-jN6Bi-I0-vqPz1tEjrlJff9kfCRmzN4_mMG3IRmdUJxGaGH0wDGo7Tm4hsmtiYd1ZD3tPFXWOlzETvF1jiB/s1499/il%20mondo%20dietro%20di%20te.jpg"><img border="0" data-original-height="1499" data-original-width="1000" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEittzJ8kvD_g_JaHFVLcOZO12NaRPGuFOIRhR9sTshHR_xijQkQ_Q0BzRdpe1oHquwpLQz7rg6aDX0brtNEIxAE4kVW363IqR5vDRIpSyij-jN6Bi-I0-vqPz1tEjrlJff9kfCRmzN4_mMG3IRmdUJxGaGH0wDGo7Tm4hsmtiYd1ZD3tPFXWOlzETvF1jiB/w426-h640/il%20mondo%20dietro%20di%20te.jpg" width="426" /></a></div><p style="clear: both; text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Una moglie misantropa organizza a sorpresa per la famiglia una gita fuori porta, alloggiando in una villa in affitto. Strane cose accadranno, tra cui l'arrivo del proprietario e la figlia, mentre il mondo sembra sprofondare nel caos...</div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp22nEFIiGDyMRaNeNeaSHmrIgPQvGtVwSzreuN4AvhKFGw8DsrhWJC-0AOnr8ffAh7AjaIHjMLGKMWjET04ZTRNHieuoTkqc9THcZfhJQGbYNJjwMAcmVYszlppiDTcF4mGLtRVkqRECX_MKu7HNMUaEMG51OwmS3hdwssGu7mVJ6Y3yl_rh57_WxhTwQ/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp22nEFIiGDyMRaNeNeaSHmrIgPQvGtVwSzreuN4AvhKFGw8DsrhWJC-0AOnr8ffAh7AjaIHjMLGKMWjET04ZTRNHieuoTkqc9THcZfhJQGbYNJjwMAcmVYszlppiDTcF4mGLtRVkqRECX_MKu7HNMUaEMG51OwmS3hdwssGu7mVJ6Y3yl_rh57_WxhTwQ/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="clear: both; text-align: justify;">Ogni tanto qui a casa ci ricordiamo di avere un abbonamento Netflix, ma dubito che a Los Gatos ringrazino per questo. Quindi, quando tutti hanno cominciato a parlare di questo <i>Leave the world behind</i>, una visione è stata quasi obbligata, dato si diceva fosse una pellicola non priva di sorprese!</div><p style="clear: both; text-align: justify;">La prima è che, nonostante mi ispirasse meno di zero, sono rimasto catturato fin dall'inizio. Il plot twist definitivo però è stato scoprire, una volta finito, che non mi sbagliavo...</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdsJcU2FJtIG90hN0R_6HsQ-rJVqG9VC-MWigHm_sKDsraE8hQIVZXGHz0PGxVKbYnghYCoJshwbjJ_YiWNmQA7zI3VPyJve7xwVE_2parvPy2k_Tmm-V1IkHpxmx4HnypTVcp9PueTfmrh4QBAq-OURuUbKyWua2BSIHP9mJ62FKHMHFlGzld_G66w767/s1665/il%20mondo%20dietro%20di%20te.jpg"><img border="0" data-original-height="902" data-original-width="1665" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdsJcU2FJtIG90hN0R_6HsQ-rJVqG9VC-MWigHm_sKDsraE8hQIVZXGHz0PGxVKbYnghYCoJshwbjJ_YiWNmQA7zI3VPyJve7xwVE_2parvPy2k_Tmm-V1IkHpxmx4HnypTVcp9PueTfmrh4QBAq-OURuUbKyWua2BSIHP9mJ62FKHMHFlGzld_G66w767/s16000/il%20mondo%20dietro%20di%20te.jpg" /></a></div><p style="clear: both; text-align: justify;">Stando a diversi articoli, la spiegazione del finale (il film è tratto dal libro omonimo di Rumaan Alam - che io non ho letto) ha monopolizzato le ricerche in rete, segno quindi che si tratta di una pellicola accessibile a chiunque. Non è snobismo, ma mi avevate descritto <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2020/12/tenet-di-christopher-nolan.html" target="_blank">Tenet</a> come incomprensibile, quindi... </p><p style="clear: both; text-align: justify;">La realtà è che, non fosse per l'ispirazione cartacea, questo film potrebbe essere sonoramente debitore verso il recente <a href="https://recensioniribelli.blogspot.com/2023/03/bussano-alla-porta-di-m-night-shyamalan.html" target="_blank">Knock at the cabin</a> vista la tematica catastrofista e proprio come nel film di Shallallero, pure quello con un'origine letteraria, la vera sorpresa è che non c'è nessuna sorpresa. </p><p style="clear: both; text-align: justify;">Anzi, il <span style="font-family: inherit;"><i>coup de théâtre</i></span> lo mettono proprio durante i titoli di testa. </p><p style="clear: both; text-align: justify;">Barack e Michelle Obama (sì, proprio loro) sono i produttori. Non so perché, ma a distanza di tempo questo mi sembra il particolare più inquietante di tutti.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGvEkBbyvI5w2cY-bpR4CZ06plneQAWvpj6Vjt0x7A4uQ81KqLmC6MOe-efIlZ1CeS_XnYUQHO4jzUAt5697VlSY_wmUoXcKmgvNvekMtXtTVLQD3Ait9Ha1drvPcIX5eCeSFwWkigAzWItSBqnc3shDee2cRaJul7_F0tyTzNP3MBVhK6gME6rsOJGg1m/s1846/il%20mondo%20dietro%20di%20te.jpg"><img border="0" data-original-height="1000" data-original-width="1846" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGvEkBbyvI5w2cY-bpR4CZ06plneQAWvpj6Vjt0x7A4uQ81KqLmC6MOe-efIlZ1CeS_XnYUQHO4jzUAt5697VlSY_wmUoXcKmgvNvekMtXtTVLQD3Ait9Ha1drvPcIX5eCeSFwWkigAzWItSBqnc3shDee2cRaJul7_F0tyTzNP3MBVhK6gME6rsOJGg1m/s16000/il%20mondo%20dietro%20di%20te.jpg" /></a></div><p style="clear: both; text-align: justify;">Per quanto a Sam Esmail gli piacerebbe essere Shyamalan, il film appare in realtà come una versione da discount dell'ambiguo <i>It comes at night</i>, anche se non possiede lo stesso fascino e non sa proprio come sfruttare l'alienazione di cui una storia simile dovrebbe essere imbevuta, segno che il nostro diventa a sua volta un indianone da ipercoop.</p><p style="clear: both; text-align: justify;">Altro colpo di scena: vi aspettavate così tanti consigli di visione in una recensione? </p><p style="clear: both; text-align: justify;">Eppure, come già detto, all'inizio mi aveva convinto.</p><p style="clear: both; text-align: justify;">Infatti, nonostante un preambolo pieno di <i>infodump</i>, parte benissimo e riesce ad alimentare una tensione crescente con poco. Solo l'arrivo di Mahershala Ali (salute!) è una prova magnifica di regia, montaggio e interpretazione, un piccolo corto a sé in un film che purtroppo non riuscirà più a ricreare la medesima tensione, proprio perché decide di abbandonare tutti i non detti che in quella scena emergevano silenti.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-U3BqKUwh3Rv-vmIkFBZVm7KoMMWubZAYbQ4TepjZGISTfdlcrzN2O04MtOj3-ihyphenhyphenp_tpTatewkFqy0tv6hsfyGAVYxRixbKiGbYL0pktzEuyz3FLZTSfY9PVAaU4Xo0E56mj0qh4g78js5Pu-UcIt-SXYCXabUT5Ilb7WdD6KWAMK-WTTuytcCZ1HTWv/s2200/il%20mondo%20dietro%20di%20te.jpg"><img border="0" data-original-height="1191" data-original-width="2200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-U3BqKUwh3Rv-vmIkFBZVm7KoMMWubZAYbQ4TepjZGISTfdlcrzN2O04MtOj3-ihyphenhyphenp_tpTatewkFqy0tv6hsfyGAVYxRixbKiGbYL0pktzEuyz3FLZTSfY9PVAaU4Xo0E56mj0qh4g78js5Pu-UcIt-SXYCXabUT5Ilb7WdD6KWAMK-WTTuytcCZ1HTWv/s16000/il%20mondo%20dietro%20di%20te.jpg" /></a></div><p style="clear: both; text-align: justify;">La regola aurea della scrittura è quella di non dover spiegare tutto quello che succede, ma lasciare che sia il pubblico a riempire gli spazi mancanti con degli opportuni indizi; la regola bagnata dei segaioli e che quando sono gli spettatori a darsi le risposte circa quello che stanno vedendo, allora è un bene, e se non si controlla con cosa hanno riempito i vuoti è anche meglio. </p><p style="clear: both; text-align: justify;">Esmail però no, non fa così, anzi a una certa arriva pure con lo *SPIEGONE* circa quello che sta succedendo, segno che forse si è addirittura perso il focus su quanto si voleva raccontare.</p><p style="clear: both; text-align: justify;">Lo dicono anche i protagonisti del film, la realtà è che non c'è nessun controllo. E quello che viene mostrato è un mondo lasciato in balia di sé stesso in mezzo al caos, dove il peggio della gente viene fuori di fronte a qualcosa di incomprensibile e sopra tutti noi, col guaio forse non ci sia spiegazione alcuna.</p><p style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDLgPcEkAM5K3j9g86lQ-IwzxaiUfhEjLo4xzQwZztiCmCrniaeu2uciIIN1I4berd_bE-aq6347TBhsmeUdXjPoxZlSOM4v6tkNBmK7Xj1IKaBQ3ALyyGi5SCIHSJuK_JAqeE6n7hdxHWXRfvZMpYe3BCQe1bBraVurZsTQ9mlzH9dzIMd2t4qyX_qCNg/s1581/il%20mondo%20dietro%20di%20te.jpg" style="text-align: center;"><img border="0" data-original-height="856" data-original-width="1581" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDLgPcEkAM5K3j9g86lQ-IwzxaiUfhEjLo4xzQwZztiCmCrniaeu2uciIIN1I4berd_bE-aq6347TBhsmeUdXjPoxZlSOM4v6tkNBmK7Xj1IKaBQ3ALyyGi5SCIHSJuK_JAqeE6n7hdxHWXRfvZMpYe3BCQe1bBraVurZsTQ9mlzH9dzIMd2t4qyX_qCNg/s16000/il%20mondo%20dietro%20di%20te.jpg" /></a></p><p style="clear: both; text-align: justify;">Invece qui di spiegazioni ne danno fin troppe. C'è un piano di sovvertimento mondiale narrato bellamente a schermo quando già gli svolgimenti di per sé erano abbastanza destabilizzanti da non richiedere voice over sensuali che scartabellano le sequenze.</p><p style="clear: both; text-align: justify;">In più, rendere reale ciò che si sospettava fin dall'inizio (senza che avvenga un qualche ribaltamento) è la prassi della pessima scrittura...</p><p style="clear: both; text-align: justify;">Non sono da meno neppure i personaggi, ognuno degli archetipi sociali (il marito moderno ma senza nervo, la moglie misantropa che trova catarsi nella collaborazione) che però rimangono lì, appena accennati, mentre il mondo cade a pezzi e cercano di costruire nuovi spazi. Tutto è tracciato con la penna grossa, si danno risposte forse nemmeno necessarie che purtroppo non chiudono nessun cerchio (a che pro poi i cervi e i fenicotteri?), lasciando un vago insoluto verso una soluzione preannunciata.</p><p style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmZI0Lb-8_T_2VmaYAP-4xrLwOp7DQM_PhHtRmu9V8IXwRoH1yqGykYyBWZPpv0f0J1spgUB62nq79Gyhebmg3JP_zxv5ol8mGn_dMC2-WoemrSwx3GY1eqFw_adXIcDhnVOBtBdMD42760qbYi9FNwRw44nNd0A8yKyOjnMUUIa3ApJQKh0cHHOYw-tqO/s2307/il%20mondo%20dietro%20di%20te.jpg" style="text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1250" data-original-width="2307" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmZI0Lb-8_T_2VmaYAP-4xrLwOp7DQM_PhHtRmu9V8IXwRoH1yqGykYyBWZPpv0f0J1spgUB62nq79Gyhebmg3JP_zxv5ol8mGn_dMC2-WoemrSwx3GY1eqFw_adXIcDhnVOBtBdMD42760qbYi9FNwRw44nNd0A8yKyOjnMUUIa3ApJQKh0cHHOYw-tqO/s16000/il%20mondo%20dietro%20di%20te.jpg" /></a></p><p style="clear: both; text-align: justify;">Manca il cinismo, per assurdo. </p><p style="clear: both; text-align: justify;">Quello vero, in grado di far emergere le zone d'ombra che possiamo avere tutti, dimostrando la vera natura umana verso la quale non si può scappare, quello che ti fa domandare «Io cosa avrei fatto al loro posto?» inquietandoti di dover ammettere una reazione similare.</p><p style="clear: both; text-align: justify;">Qui si guarda "solo" da lontano.</p><p style="clear: both; text-align: justify;">Perché se mi realizzi la caricature di un trumpista e me lo rendi così, rimane una caricatura, non un senso di minaccio per un'umanità in declino, così come nessuno dei personaggi coinvolti diventa la versione estrema (e pertanto contraria) di sé stesso, ma solo un modesto tentativo di dire qualcosa che forse sapevamo già ed era stato espresso meglio precedentemente.</p><p style="clear: both; text-align: justify;">Un peccato, perché il creatore di <i>Mr Robot </i>dimostra di avere talento visivo e registico, ma mi serve a nulla se il discorso non risulta valorizzato come si deve.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiAOuFVeIEeA-t2M86KKeB9Nm2zKJT3Sin7yNraq6E_XDNz1fDw3I-YHkaSlpygutN25lYfsRshGEdWsf2tJmAZm3zH5HQQT7bdHG76rg1oZ2SMd9c1F4X46-tcWryZ3uwreyfULFmEORm_UayoK5O3f-mTLBEm7vl3htUmPz4pPNe_0rQRNhIpKA0ZyC4/s1200/il%20mondo%20dietro%20di%20te.jpg"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="1200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiAOuFVeIEeA-t2M86KKeB9Nm2zKJT3Sin7yNraq6E_XDNz1fDw3I-YHkaSlpygutN25lYfsRshGEdWsf2tJmAZm3zH5HQQT7bdHG76rg1oZ2SMd9c1F4X46-tcWryZ3uwreyfULFmEORm_UayoK5O3f-mTLBEm7vl3htUmPz4pPNe_0rQRNhIpKA0ZyC4/s16000/il%20mondo%20dietro%20di%20te.jpg" /></a></div><p style="clear: both; text-align: justify;">Una visione sicuramente gradevole, ma visto quella partenza da urlo, era necessario aspettarsi qualcosina in più che questo discorso abbastanza semplicistico sul <i>governo ladro</i>.</p><div style="clear: both; text-align: justify;">Che poi, se vogliamo trovare la vera inquietudine, solo a me rende perplesso che una piattaforma ci ricordi quanto è bello e sicuro stare a casa...?</div><div style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiICTjNHAQ50XL3kaG-tj5UKX4KfT7BAGiumQyH87COu79CuHb3WB8zDfHxcbLiMyeSPhzBIhpvGyCv_Pg86l4QfYtL2p_k7gzXnsZLAc6kW81KZ22WBr7SHbxevoVdRDR6WbPH7NsnQXHRBK37VtL09W4WU2kxQwj2a9zeX4o8747ReXI8wxyQI_cYtl4j/s129/2,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="129" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiICTjNHAQ50XL3kaG-tj5UKX4KfT7BAGiumQyH87COu79CuHb3WB8zDfHxcbLiMyeSPhzBIhpvGyCv_Pg86l4QfYtL2p_k7gzXnsZLAc6kW81KZ22WBr7SHbxevoVdRDR6WbPH7NsnQXHRBK37VtL09W4WU2kxQwj2a9zeX4o8747ReXI8wxyQI_cYtl4j/s1600/2,5.jpg" width="129" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="324" src="https://www.youtube.com/embed/fJ3JafTMMgw" width="390" youtube-src-id="fJ3JafTMMgw"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiICTjNHAQ50XL3kaG-tj5UKX4KfT7BAGiumQyH87COu79CuHb3WB8zDfHxcbLiMyeSPhzBIhpvGyCv_Pg86l4QfYtL2p_k7gzXnsZLAc6kW81KZ22WBr7SHbxevoVdRDR6WbPH7NsnQXHRBK37VtL09W4WU2kxQwj2a9zeX4o8747ReXI8wxyQI_cYtl4j/s129/2,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiICTjNHAQ50XL3kaG-tj5UKX4KfT7BAGiumQyH87COu79CuHb3WB8zDfHxcbLiMyeSPhzBIhpvGyCv_Pg86l4QfYtL2p_k7gzXnsZLAc6kW81KZ22WBr7SHbxevoVdRDR6WbPH7NsnQXHRBK37VtL09W4WU2kxQwj2a9zeX4o8747ReXI8wxyQI_cYtl4j/s129/2,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiICTjNHAQ50XL3kaG-tj5UKX4KfT7BAGiumQyH87COu79CuHb3WB8zDfHxcbLiMyeSPhzBIhpvGyCv_Pg86l4QfYtL2p_k7gzXnsZLAc6kW81KZ22WBr7SHbxevoVdRDR6WbPH7NsnQXHRBK37VtL09W4WU2kxQwj2a9zeX4o8747ReXI8wxyQI_cYtl4j/s129/2,5.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-4739656265065377929.post-35797759785958833152023-12-07T07:45:00.000-08:002023-12-07T09:32:30.073-08:00CHAINED, di Jennifer Lynch<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz_fNcKhM1Jx7djAz6jC4zC26H4-8HCL4ujI26si2SxOO_Xdg2mpx5-1XLpFnUdFDWq3AxIqHj6iTLifxhAU-5u02xm-O-Vul3mguPrxVzGa_KwT22anAJ0Ckp4iHjkWsNpsKd4gi9NcggrRJAhMXeAi6TWNiOb8GVOUxUfjoSWnraB6brBdajFSwe4V3O/s1440/chained.jpg"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="960" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiz_fNcKhM1Jx7djAz6jC4zC26H4-8HCL4ujI26si2SxOO_Xdg2mpx5-1XLpFnUdFDWq3AxIqHj6iTLifxhAU-5u02xm-O-Vul3mguPrxVzGa_KwT22anAJ0Ckp4iHjkWsNpsKd4gi9NcggrRJAhMXeAi6TWNiOb8GVOUxUfjoSWnraB6brBdajFSwe4V3O/w426-h640/chained.jpg" width="426" /></a></div><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><div style="text-align: justify;">Il piccolo Tim e sua madre vengono rapiti da un tassista dopo un pomeriggio passato al cinema. L'uomo ucciderà la donna e costringerà il ragazzino a una lunga prigionia, rendendolo complice delle sue malefatte... </div><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJWFCzXPGjk8cgfB370IZTHp5tw3zDL-r5fJobcEyh0munDwHJJ7C3JW6t-7O1kSM6EOCerLi1PQMT5Byk_w-wNdOPyvP51ZJ2_MKtpNtiSFVVldqi_TEluXJ4Avm8RkvJ9spfqv0P5yl21JeqHBwhAnP_7uhgIClwCeYr4208U6DX5haf5zU-sN8nKCaq/s1132/recensione.png"><img border="0" data-original-height="202" data-original-width="1132" height="71" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJWFCzXPGjk8cgfB370IZTHp5tw3zDL-r5fJobcEyh0munDwHJJ7C3JW6t-7O1kSM6EOCerLi1PQMT5Byk_w-wNdOPyvP51ZJ2_MKtpNtiSFVVldqi_TEluXJ4Avm8RkvJ9spfqv0P5yl21JeqHBwhAnP_7uhgIClwCeYr4208U6DX5haf5zU-sN8nKCaq/w400-h71/recensione.png" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;">Essere figli d'arte non è per nulla semplice, lo sa bene Jennifer Lynch. Proprio lei deve pagare un grande scotto alla vita, ovvero essere figlia del regista di <i>Mulholland Drive</i>... ma secondo individui molto più maligni di me deve ringraziare di essere stata concepita dal creatore di <i>Strade perdute</i>, pertanto è un cane che si mangia la coda. </div><p style="text-align: justify;">Ma si sa, solo in Paradiso <i>everything is fine</i>...</p><p style="text-align: justify;">Insomma, ringrazia il cielo che sei su questo palco e ringrazia chi ti ci ha portata dentro.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpoteAz-lEyjr1G-Adc5eeuZYuBOkQ8Fk0LQ8avXeSWovzJDB_vPoiryX_hBqfakczplpt62rCRZlBjnI5lL3dwl0IiHjzdn9OZHoR00i47UCTSjSp9YnFXDd65Gl8owwRv3s_NUUEbOUIfDREA9SKXHBN1bYFkPIi0Awz8_2P3s4qfdBVFP3QT3rdCggj/s923/chained.jpg"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="923" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpoteAz-lEyjr1G-Adc5eeuZYuBOkQ8Fk0LQ8avXeSWovzJDB_vPoiryX_hBqfakczplpt62rCRZlBjnI5lL3dwl0IiHjzdn9OZHoR00i47UCTSjSp9YnFXDd65Gl8owwRv3s_NUUEbOUIfDREA9SKXHBN1bYFkPIi0Awz8_2P3s4qfdBVFP3QT3rdCggj/s16000/chained.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Diciamo che qualunque carriera dopo <i>Boxing Helena, </i>film definito "ridicolo quando non è noioso" da critici ben più blasonati del sottoscritto, sarebbe grossomodo naufragata. Lei invece dopo il suo glorioso esordio in qualche modo ha proseguito, arrivando fino a una capatina bollywoodiana per realizzare una roba come <i>Hisss</i> -accontentatevi del <a href="https://www.youtube.com/watch?v=vIi5FNYPBzc" target="_blank">trailer</a> che di rivederlo non ho per nulla voglia.</p><p style="text-align: justify;">Perché guardare questo film, allora?</p><p style="text-align: justify;">La realtà è che nella comunità del cinema estremo questa pellicola gode di una piccola schiera di cultori. La nostra poi ultimamente ha avuto modo di distinguersi alla côrte di Ryan Murphy, partecipando al netflixiano biopic sul killer Jeffrey Dahmer, e diciamo che le puntata dirette da lei sono proprio quelle distintesi nel lotto della miniserie on demand.</p><p style="text-align: justify;">Tra l'altro, bollare qualcuno in eterno per degli errori di gioventù è una faccenda fin troppo borghese.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtPMPp-hqhlrMQLi6TLrRrw_GFVGMZLds9uzNnQBUFhkfI0bBxz309GujBNkC3FJCGA1q9svcwCpFLMU9QRZgCeKOIs1ykFFML6yW1iLkPLUFmg7sTmDylA4aDlT3faP00JTdCPKIF1LMJcc7rxXIPjzojxivGpNAKJokXTFVaN-WK6VIDaJYOjEXycGm_/s923/chained.jpg"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="923" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtPMPp-hqhlrMQLi6TLrRrw_GFVGMZLds9uzNnQBUFhkfI0bBxz309GujBNkC3FJCGA1q9svcwCpFLMU9QRZgCeKOIs1ykFFML6yW1iLkPLUFmg7sTmDylA4aDlT3faP00JTdCPKIF1LMJcc7rxXIPjzojxivGpNAKJokXTFVaN-WK6VIDaJYOjEXycGm_/s16000/chained.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Appurato quindi che televisivamente parlando la nostra ha un curriculum di tutto rispetto e che forse, quando lavora su soggetti altrui, riesce a dare prove di un talento prima nascosto, sapendo che il film è stato sceneggiato da Damian O'Donnel dovremmo rassicurare...</p><p style="text-align: justify;">Spoiler: la Lynch non curò la <i>rassi</i>. Riscrisse tutto d'accapo per evitare di realizzare un mero torture porn come in origine, dicendo di voler indagare sulla psiche e il passato del villain, oltre che destrutturare il rapporto padre-figlio tra i due protagonisti.</p><p style="text-align: justify;">E fin qui, niente da dire. Però poi lei ci mette fin troppo del proprio e, quando non è pessimo, arriva al mero dilettantismo, per una storia che da sola poteva funzionare come qualunque racconto è in grado di reggersi in piedi da solo, finendo azzoppato da una serie di colpi di coda uno più fatale dell'altro. Robe che <a href="http://recensioniribelli.blogspot.com/2023/11/beaten-to-death-di-sam-curtain.html" target="_blank">Beaten to death</a> a confronto è cinema d'autore...</p><p style="text-align: justify;">Oddio, in realtà lo è, a ripensarci.</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrzhloKpkiMEjpMnjgwGC3RIS8DkD7jN8uKhzz-olygAouvLLnXeNyVyrt-3dsYro0fyKT7RCIun72oqMx5JvfkbcJWkiwHy5tpOBt2jS5tBzRVHReJU6W91iUKAb-I_0mKC2frB-_sDSEzpSRectPTkGDA2vFwudPIwzly2PIP5vbpkEN9z1N5Qhr3PRL/s1600/chained.jpg"><img border="0" data-original-height="866" data-original-width="1600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrzhloKpkiMEjpMnjgwGC3RIS8DkD7jN8uKhzz-olygAouvLLnXeNyVyrt-3dsYro0fyKT7RCIun72oqMx5JvfkbcJWkiwHy5tpOBt2jS5tBzRVHReJU6W91iUKAb-I_0mKC2frB-_sDSEzpSRectPTkGDA2vFwudPIwzly2PIP5vbpkEN9z1N5Qhr3PRL/s16000/chained.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Lo era finché Curtain non ha voluto fare il brillante a tutti i costi mettendoci in mezzo tanta roba inutile, ma aveva stile da vendere. Qui invece si procede come una sorta di farsa, sorretti da un Vincent "palla di lardo" D'Onofrio in stato di grazia che da solo però non basta a riscattare un film nato con le migliori intenzioni ma che, nonostante tutto, risulta un residuo da cestone dell'autogrill.</p><p style="text-align: justify;">Ecco, se proprio vogliamo trovare un difetto in questo <i>Chained</i>, sta proprio in quello che voleva elevarlo, quel suo rendere ondivago e ambiguo il rapporto tra ostaggio e rapitore, lavorando di lana grossa su un soggetto difficile già per talenti molto più scafati di quello della Lynch, che da sola riesce a dare un bignami piuttosto pasticciato di un cinema degli eccessi che in realtà tale non è, proprio perché il <i>grand guignol</i> lo si è voluto lasciare totalmente da parte.</p><p style="text-align: justify;">Ma se non sei né l'uno e nemmeno l'altro, allora che mi diventi?</p><p style="text-align: justify;">'sto <i>chained</i>!</p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFVGlDulC2SSg3wJIxcbYugWU3CR1qtOBBK768zDqWWHt7N_ZExn46XzingD7k5cdjOU0BvoSs9bK2dmeX87tz_xBP0qOSKB85G1-LA6LO8b1eMcs8rF2AAWSXOr7MbYES_8eTSvl3bL5ogNFcp9SuhcZFNosOZP3qgVZzqPIbd2g_5WtBzm84ZdplAchp/s1600/chained.jpg"><img border="0" data-original-height="866" data-original-width="1600" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFVGlDulC2SSg3wJIxcbYugWU3CR1qtOBBK768zDqWWHt7N_ZExn46XzingD7k5cdjOU0BvoSs9bK2dmeX87tz_xBP0qOSKB85G1-LA6LO8b1eMcs8rF2AAWSXOr7MbYES_8eTSvl3bL5ogNFcp9SuhcZFNosOZP3qgVZzqPIbd2g_5WtBzm84ZdplAchp/s16000/chained.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">Perché non è solo la questione morale, in un'epoca che da molto non riesce a rapportarsi all'ambiguità, ma anche quella sensoriale e temporale. La Lynch riesce a farti sentire lo sporco e il marcio solo spiattellandolo in poche e "caste" scene, ma anche la questione legata al tempo trascorso nel tugurio è gestito male. La cronologia dei giorni passati non viene percepita così come la resa della mente del rapito (<i>Game of thrones</i> con Theon Greyjoy aveva fatto di meglio, per dire) che da impaurito passa da coraggioso a vago stratega in un attimo, architettando un piano perché "ha letto l'enciclopedia" - sto serio, giuro.</p><p style="text-align: justify;">Per non soffermarsi inoltre su un colpo di scena finale che si basa a documenti tenuti in tasca per anni con tanto di nome del mandante.</p><p style="text-align: justify;">Tutto questo per il film della maturità della Lynch, ambientato in un Canada dove è sempre primavera, giusto per tornare alla gestione del tempo, e dove il morboso lascia spazio alla noia in più punti. </p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1b4oCxBD7W60BbNzx-sRcGv2zvOnhetDEwHf-xm_IZEq-HMkxFq_XDqxuIwh-4NOhJSyuNViFpnYDMbFEGWHoSWPITBZqneYx85QKxhBce9u5SnXyaJ7qUQWQ8o6eZx-CP-AiigLeFarSY2s-6yU4rR6sp8sRq1RcrcOaMuDyafWryBZVFIth6wxZwydq/s2256/chained.jpg"><img border="0" data-original-height="1222" data-original-width="2256" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1b4oCxBD7W60BbNzx-sRcGv2zvOnhetDEwHf-xm_IZEq-HMkxFq_XDqxuIwh-4NOhJSyuNViFpnYDMbFEGWHoSWPITBZqneYx85QKxhBce9u5SnXyaJ7qUQWQ8o6eZx-CP-AiigLeFarSY2s-6yU4rR6sp8sRq1RcrcOaMuDyafWryBZVFIth6wxZwydq/s16000/chained.jpg" /></a></div><p style="text-align: justify;">In rete continua ad avere dei sostenitori. Io invece ancora penso a come avrei potuto impiegare meglio l'ora e mezza che mi ha rubato, aggravato da fatto che sapevo benissimo verso chi andavo incontro.</p><p style="text-align: justify;">Ma vabbè, faccio tanto il moralista ora e sono qui che attendo il nuovo film di Snyder. Non faccio testo, scusatemi.</p><div style="text-align: justify;">PS: se volete una figlia d'arte d'eccezione, guardate <i>Le paludi della morte</i> di Ami Canaan Mann.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZT6yjvPoJvVzcGtqx1IYR5fEnzbR0-Udriqo3V6NvsNozcxjcyAU2LazzBs-Z0ta_Qmtn3oqzvXvcyxYDt00erOCBLrxhxQn4OapYnS7Gr7-f4b02Kus2CV72RPSoFaD7VWYnjK3i0kuY3wLzZBFjILE-znkBnPVDaofhybdWFhdtTl9Jpa6ULqyFrVLQ/s80/2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img border="0" data-original-height="52" data-original-width="80" height="52" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZT6yjvPoJvVzcGtqx1IYR5fEnzbR0-Udriqo3V6NvsNozcxjcyAU2LazzBs-Z0ta_Qmtn3oqzvXvcyxYDt00erOCBLrxhxQn4OapYnS7Gr7-f4b02Kus2CV72RPSoFaD7VWYnjK3i0kuY3wLzZBFjILE-znkBnPVDaofhybdWFhdtTl9Jpa6ULqyFrVLQ/s1600/2.jpg" width="80" /></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="324" src="https://www.youtube.com/embed/DrlaVYKWeLU" width="390" youtube-src-id="DrlaVYKWeLU"></iframe></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZT6yjvPoJvVzcGtqx1IYR5fEnzbR0-Udriqo3V6NvsNozcxjcyAU2LazzBs-Z0ta_Qmtn3oqzvXvcyxYDt00erOCBLrxhxQn4OapYnS7Gr7-f4b02Kus2CV72RPSoFaD7VWYnjK3i0kuY3wLzZBFjILE-znkBnPVDaofhybdWFhdtTl9Jpa6ULqyFrVLQ/s80/2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><br /></a></div>Jean Jacqueshttp://www.blogger.com/profile/14875793780632226158noreply@blogger.com4