SUCKER PUNCH, di Zack Snyder
Spesso mi sono chiesto come debba essere vivere nella mente di Zack Snyder - molto prima delle recenti disgrazie, ovviamente - e la risposta fu: bellissimo. Tutto va al rallenti, non sarò mai daltonico, mi ritroverei circondato da strappone - anche loro al rallenti - e menerei chiunque in maniera superfiga. Oltre a vestirmi in maniera impeccabile, perché prima che regista doveva essere stilista, ma ha deciso di essere umile.
Ce lo vedete poi mentre ci provava con Deborah? Una bella cena a lume di candela, accesa col lanciafiamme e a parlare di come il mondo moderno sia troppo veloce - e no, senza nessuna metafora.
Sucker punch risulta qualcosa di veramente strano nella sua produzione... No, è una cosa incommentabile per la produzione di chiunque, ma degli otto film da lui diretti, questo è l'unico a non provenire da materiale già preesistente. Tutta neve farina del suo sacco, scritta insieme a tal Steve Shibuya, suo compare di merende ai tempi del college che ha il nome di un quartiere giapponese.
Quindi, questo è un viaggio nella mente di Snyder.
Vedi a fare il turista-fai-da-te?
Sarebbe stato bello vederlo negli uffici della Warner e proporre questo progetto, il tutto dopo aver appena finito di dirigere un cartone animato epico sui gufi. Mi chiedo come sia possibile essere riuscito a farsi dare ottanta milioni di dollari per realizzare questa roba e che stratagemma abbia usato, perché, giuro, mi sentivo stupido solo nello scrivere la trama. E invece no, lui ce l'ha fatta. E nello stesso anno John Carpenter faticava a organizzare il suo ritorno sulle scene con The ward, che costò nemmeno un decimo di questa roba.
Tutto questo ci spiega che Snyder è una persona con un senso del ridicolo inesistente e che, per certi versi, in un autore questo potrebbe essere il proprio punto di forza. D'altronde è quello che ha mostrato una copula con Alleluja di Leonard Cohen in sottofondo...
Sucker punch mi ricorda un vitello a due teste che vidi imbalsamato in un museo di scienze maturali da piccolo: ti fa uno strano effetto eppure non puoi fare a meno di guardarlo. Anche essendo totalmente a digiuno della trama, dopo un inizio extra stiloso, non appena appare il primo trip coi samurai robot non puoi fare a meno di chiederti non tanto cosa si sia fumato il realizzatore, quanto quelli che lo hanno finanziato. Perché più lo guardi e più non ha senso.
Ed è bellissimo, a suo modo.
Snyder si rivolge a uno specifico pubblico in questo suo delirio cosmico, ovvero a chi ha un immaginario piuttosto nerd e che è cresciuto più coi videogiochi che col cinema, entrando però in combutta con la sua affermazione di non aver voluto realizzare qualcosa che sembrasse un videogame - e allora cosa volevi fare, cosaaaaah? E così, tra una strizzatina d'occhio a Wolfenstein e un uso improprio di costumi avanzati da Il Signore degli Anelli, la cosa procede di livello in livello. Perché, davvero, è tutto un combattimento a livelli con il boss finale.
Verrebbe da chiedersi il senso di tutto questo, ma a una certa diventa proprio l'ultimo dei problemi in un film estremamente assurdo e allo stesso modo (umanamente) sbagliato.
Perché, lo ammetto, a me Snyder, in tutta la sua visionaria incompetenza, piace. Mi piace il suo stile plasticoso e quella fotografia da hipster de noartri, mi piace anche il suo essere un Michael Bay per chi ha fatto l'accademia d'arte. Ma quando prova a lanciare contenuti o a definirsi femminista, proprio no.
Snyder, tu il femminismo lo hai fatto esplodere con una delle autocisterne dei tuoi film.
Perché non basta mettere una tizia che mena dei robot per fare del femminismo, se poi iper-sessualizzi tutto, anche nelle fantasie della stessa. Non mi serve il cameratismo da machi tra ragazze col mitra, che si danno pacche sul sedere per dare dei segnali, perché così appari solo irritante. Perché non c'è nulla di degradante nel porno, anzi, è un'arte nobilissima, ma intendere dei "personaggi femminili forti" solo in una via diventa quasi svilente e il film più di una volta ti fa chiedere perché. E' questo mi sa molto più assurdo di dover uccidere un drago con un aereo dell'anteguerra.
Sucker punch sta tutto lì, un po' come il proprio autore, irresistibilmente ridicolo quando dà il peggio di sé, ma estremamente irritante quando prova a farti la moraletta.
Ma sai che ero andata di corsa al cinema, attratta dal trailer, ed ero uscita bestemmiando Snyder e tutti i suoi antenati?
RispondiEliminaTerribile e troppo, troppo trash.
Io invece ero a metà tra l'assuefazione e la voglia di sfancularlo.
EliminaE no, al trash non c'è mai limite.
Hai detto tutto, bro...
RispondiEliminaEcco, in questo caso non dissento, neanche lo ricordo..
RispondiEliminaAhahahah 🤣🤣 che poi mi tocca ammetterlo... è il mio personalissimo guilty pleasure insieme al Beowulf di Zemeckis 😅
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