KILL LIST, di Ben Wheatley

Jay è un ex militare che non sa più come sbarcare il lunario. Un giorno l'amico Gal lo informa che dopo l'ultima missione è diventato un assassino a pagamento e lo coinvolge nel progetto. Avranno una lista di tre persone da eliminare, ma i retroscena sono ben più complessi e grotteschi di quello che possono sembrare...

Se vogliamo parlare di carriere iniziate col botto (e proseguite poi nella più sonnecchiante delle maniere, ma prima o poi ci arriveremo) non possiamo non citare Ben Wheatley, tizio che adesso sembra perso a cercare sé stresso ma che si fece notare al mondo con questo Kill list. Certo, il mondo più underground, quindi per darci un tono diremo che si tratta di quello che conta.

Tra l'altro, che per apprezzare un film simile si debba essere un po' tarati nel cervello, bisogna ammetterlo con tutta l'umiltà possibile. Infatti da queste parti è piaciuto un botto.

Cercare di descriverlo però è un'impresa non da poco, perché è davvero difficile da incasellare se non in quel nebuloso insieme di "roba da flippati". Anzi, diciamo che ha dentro di se tutte quelle cose tipiche delle opere prime (in realtà è la seconda, viene subito dopo Down Terrace) e che qui vide l'inizio di quello strano sodalizio artistico con Amy Jump, sua moglie, una che a quanto pare sta messa quasi peggio di lui per quello che riesce a tirare fuori dalla montatura dei suoi occhiali.

Ha tutto quello che serve per avvicinare taluni e allontanare talaltri: violenza poca ma davvero esagerata, una trama che fino alla fine non si capisce dove voglia condurre e un finale che fa di tutto per essere il più enigmatico possibile.

Ciò che rese subito immediato l'approccio di Wheatley è sicuramente l'uso della già citata violenza. Davvero, mai troppo fine a sé stessa, fatta in maniera che possa incutere le sensazioni più disparate, ma anche resa con un effetto artigianale che non lascia nulla all'immaginazione senza però divorare la scena. Se si inizia a guardare un film come Kill list (già il titolo è piuttosto esplicativo sul fatto che non andremo a pettinate le bambole, se non con una falciatrice) non è per passarsi un'ora e mezzo spensierata, ma proprio perché il nostro piccolo sadico vuole trapanarci le palle e fare il più male possibile. Ma è come lo fa che rivela tutta la sua classe.

Perché ci vuole classe anche per mettere in scena la violenza, ci vuole molta intelligenza per poter mettere ansia, paura e tutte le sensazioni più disturbanti esistenti.

Wheatley in tutto questo stravince la sfida. Si affida a uno script semplice ma spedito, senza troppi fronzoli, dove personaggi anche monodimensionali vanno a fare cose che combattono contro la moralità di ogni spettatore - e se fosse il contrario mi farei qualche domanda... - giocando facile ma arrivando a costruire quel circolo vizioso di efferatezze che prima o poi necessitano delle risposte. Il budget non elevato è un valore aggiunto perché dà grana grossa alla pellicola, alle scenografie e a tutto il resto, e quello che potrebbe essere un disvalore altrove qui diventa quasi materia d'obbligo per come tutto sembri fatiscente, casereccio e sul punto di crollare. Tutto quello su cui la macchina da presa di posa sembra sul punto di cadere a pezzi, così come le impalcature che quelle missioni scardinano.

E qui si apre la croce e delizia di un film nato per essere divisivo, colpo di genio o furbata d'autore paraculo che dir si voglia, proprio per il suo giocare su tematiche e stilemi che tanto dicono ma alla fine poco o nulla smuovono. 

Perché appare chiaro che ogni soggetto freddato non sembri messo proprio a caso, al di là di strane osanne cantate da uno di loro, così come la scampagnata finale era invece silentemente annunciata fin dall'inizio.

Wheatley e la Jump (*Van Halen intensified*) alla loro maniera hanno provato a mettere le basi di ogni società, dalla cultura, alla politica alla difesa, per poi eliminarle a favore di qualcos'altro, quello che in momenti strategici era ben suggerito a schermo e che alla fine si rivela in tutta la sua follia. Ecco, qui il film diventa qualcos'alt(r)o, ci prova con tutto sé stesso ed è in quel punto che le divisioni tra gli spettatori sono giunte.

Che due tizi vadano in giro ad ammazzare gente invece no, anche questa è una questione interessante, ma non perdiamo il filo...

Wheatley si scatena nell'ultima folle mezz'ora, tra sette non specificate e strani duelli dal dubbio epilogo, lanciando metaforoni a tutto spiano e creando confusione quando invece sarebbero dovute giungere le risposte. Ma la confusione è solo apparente, tutto è estremamente chiaro e, nonostante l'ambientazione in notturna, alla luce del sole. Perché era proprio quello il quarto elemento che doveva essere annientato per creare qualcosa di nuovo che potesse giungere da delle ideali ceneri per un nuovo messia, un uomo che ha annullato sé stesso in tutto e per tutto. 

E sarà una scena terribile, quasi insopportabile, per quanto prima si sia visto ben di peggio.

Ma è anche il punto focale di un film estremo nella sua semplicità, senza compromessi e, nonostante sia sempre lì nel pestare una merda bella grossa, anche estremamente controllato e di classe. Il titolo giusto per lanciare una carriera che sembrava destinata a fare grandissime cose.

Vabbeh, poteva decisamente andargli peggio, ad ogni modo. 

Chiedete a Richard Kelly, se non ci credete.





Commenti

  1. Ricordo che non mi convinse, di più non saprei dire, forse all'epoca non ero ancora "abituato" a certi film..

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    1. Credo che la prima volta con questo film sia un enorme punto di domanda per tutti... 😅

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  2. Sai che non lo ricordo molto…tranne la scena del bambino sulla spalla della donna ( senza spoilerare troppo)…e il fatto di averlo confuso per anni grazie al titolo con Kill Bill😂

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    1. La confusione no, dai, sono usciti anche dopo diverso tempo 😅😅 QUELLA SCENA però è rimasta impressa, il contrario sarebbe stato difficile 🤓

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  3. No no non è un discorso di tempi diversi.
    Che poi io un Kill Bill per intero mica l’ho ancora visto -:)
    Erano proprio i due titoli a confondermi…ma son scemo io.
    Ciao

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    1. Figurati, io non so ancora come classificare i Bond con Craig 🤓

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  4. Uno dei film più deliranti mai visti e ammetto di averci capito poco ad una prima visione. Anzi, è una di quelle pellicole che dovrei riguardare.

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    1. Fa sempre bene all'insanità mentale godere di un film tanto schizoide 😬

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