THE LAST DUEL, di Ridley Scott

Francia, XIV secolo. Sul finire della Guerra dei Cent'anni, Marguerite de Thibouville accusa di stupro lo scudiero Jacques Le Gris. Il di lei marito, il cavaliere Jean de Carrouges, lo sfiderà a duello per rivendicare l'onore e l'onta subita, in quello che sarà l'ultimo "duello di Dio" legittimato dalla legge francese...

Chiamarsi Ridley Scott dev'essere una bella pigna da "quelle parti", perché è un nome che deve sì rispondere al merito di averr segnato indelebilmente la settima arte ma anche a un'ultima parte di carriera che... diciamo... definire arrancante è cosa da poco. Eppure lui è proprio colui che in qualche modo mi ha fatto appassionare al cinema per ben due volte e per motivi diversissimi, quindi un vecchietto a cui, per quanto senile, vorrò sempre bene.  

Il film che mi fece capire che il cinema era una delle mie passioni infatti fu proprio Il gladiatore a undici anni, poi a sedici vidi Blade runner e non ci furono più c@##i per nessuno. Ecco perché, nonostante una produzione ristagnate (e con The consuelor fece cadere a picco con lui persino uno come McCarthy), gli vorrò sempre bene. 

The last duel quindi era un film molto atteso perché molta critica lo aveva lanciato come un ritorno in una specie di comfort zone per Scott - che non era servita però a salvare robe come Prometheus e Alien: covenant - oltre che uno dei suoi lavori più riusciti degli ultimi anni.

Personalmente, mi sento di dire che purtroppo non è The duellist ma, per fortuna, nemmeno Robin Hood...

Partendo dal resoconto biografico di Eric Jager (che ho personalmente ribattezzato Eric JaEger... ok la smetto) il nostro imbastisce un film classico, vecchio stile, molto hollywoodiano in alcuni punti e che i recenti tempi pandemici avevano quasi dato per disperso. Mi riferisco a scene di grandi masse, con decine di comparse e un utilizzo degli spazi d'insieme come solo a quelli con un certo occhio sanno fare. Si respira aria di classicismo ma anche un certo revisionismo storico/ideologico che parlando del passato cerca di fare una certa accusa pure al nostro presente. 

Perché se quell'ultimo duello fu combattuto da due uomini, a lanciare l'accusa fu una donna violata nella peggiore delle maniere. Il film cerca di far luce proprio su questo. In parte riuscendoci, con un gioco prospettico efficace, dall'altra lasciandosi andare a un didascalismo che a tratti, soprattutto all'inizio, sii fa abbastanza soporifero.

Scott è uno di quei registi come Spielberg che un film brutto può pure realizzarlo (avoja), ma un film fatto male no. E per quanto possa avere un ego pachidermico, che in quanto tale a tratti gli fa fare dei passi solidi ma pesantissimi, la struttura e la realizzazioni sono come sempre impeccabili. Lo stratagemma usato per dare man forte a queste sue finalità poi cita apertamente Rashomon di Kurosawa, senza però averne la stessa forza e divenendo croce e delizia di tutto l'insieme, per un film storico che cerca di porsi su un piano moderno, senza però riuscire ad abbandonare stilemi di un cinema passato, anche per questo bellissimo, ma rodato e già visto. 

Ognuno dei tre segmenti cambia le carte in tavola, ognuno cerca di mostrare la versione dei fatti da parte del protagonista che gli dà il titolo. Vediamo così che Carrouges era un uomo idealista ma, alla fine, anche rozzo e limitato, Le Gris sotto tutto quel fascinume nascondeva forse un anima gretta e deviata... due uomini vittima della sindrome da maschio-alpha, due persone che sotto tante belle parole alle fine hanno tenuto conto unicamente della loro realizzazione personale.

Le donne sono solo un orpello, una decorazione per la loro gloria e le loro imprese. Poco più o poco meno, ed è questo che la pellicola vorrebbe scardinare e porre sotto l'attenzione del pubblico.

Sarà infatti il segmento dedicato a Marguerite quello più interessante, quello più difficile da digerire. Tutto il film è permeato da una violenza fin troppo esagerata (non a caso inizia con la decapitazione di diversi ostaggio femminili, particolare che in pochi hanno sottolineato) che ritrae un medioevo rozzo, sporco, dove sono i più forti a sopravvivere e i raccomandati, ma il segmento dedicato alla protagonista si fa pesante  proprio per la tortura psicologica che la donna dovete subire. E domande come "Ha fatto nulla per provocarlo?" oppure "Ha provato piacere durante l'atto?", ripescate proprio dagli archivio del tempo, fanno proprio pensare a quanto si è dovuto sentire ancora oggigiorno sull'argomento, a distanza di sette secoli.  

Lì almeno le bruciavano vive e non e paragonavano a bambole gonfiabili...

Scott si rivolge per tutto questo a un triello di attori in super-parte e a dei comprimari che offrono piacevoli sorprese, basandosi troppo sull'ambiguità offerta d auna sceneggiatura solida ma non ingannando con l'aspetto visivo, quello classico e monolitico come ci ha abituati, ma non abbastanza ambiguo per la vicenda che vorrebbe mostrare, cosa che annoia in diversi punti nel primo segmento e che potrebbe offrire molti più spunti negli altri due, fin troppo simili per stilemi, composizione e tecnica.

Forse sarebbe stato opportuno e lecito aspettarsi di più, ma se allora c'era la peste, oggi abbiamo il Covid, e un film delle vecchia guardia che ci porta a un'idea di cinema (oltre che in sala, dopo tempo) solida e strutturata, che riesce a parlare di tempi moderni, allora in parte ci si accontenta.

PS: sono contento che Damon e Affleck ritornino a scrivere un film insieme dopo Will Hunting, ma affiancargli all'ultimo Nicole Holofcener per far dimenticare che erano i pupilli di Weinstein... anche no,grazie.
PPS: sulla bravura non discuto ma, vi prego, vi scongiuro dal profondo, non insistete a dire che Adam Driver è bello... 





Commenti

  1. Hello boy, how are you?
    Ahahahah, ciao giovane, bel film, un 7 1/2 per me, lungo è vero, ma la presunta verità raccontata da tutte le tre parti coinvolte mi è piaciuta. Leggo che fu così anche allora, un caso che fece discutere e i discendenti si batterono per anni per riabilitare il nome di Le Gris.
    Mi è piaciuto per il tema mai così attuale anche se rammarica e non poco sapere che tutto è affidato a un'entità superiore e quindi in caso di morte del marito lei avrebbe subito una sorte addirittura peggiore, come a dire che non solo l'uomo decide come difendere il suo onore prevalentemente, basando tutto su un'incrollabile fiducia in sé stesso soprattutto, ma arrogandosi anche il diritto di vita o morte su un'altra persona, in questo caso la moglie, affidarsi alla fatalità per determinare la verità?!?
    Molto moderno per certi versi lo svolgersi del film appunto nel modo di raccontarlo ma i film in costume di Ridley Scott mi affascinano sempre, ho appena visto "Le Crociate", appena passato in TV, davvero bello e mi stupisce la bravura, l'enorme lavoro che c'è dietro ad alcune scene, i combattimenti, chapeau davvero. Da ignorante mi chiedo anche come facciano i cavalli durante questi attacchi corpo a corpo in quella bolgia di uomini che combattono, come riescono a non ferirsi ...

    Adam Driver, non è il mio tipo 😂, la sua altezza, il portamento rendono soprattutto in una parte come questa, ma di viso è un po' bamboccione per me, preferisco Joaquin Phoenix 💚

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    1. Hello girl 🙃
      Infatti è quello il punto che incute più "specie", per me, lo dicono bene in un passaggio.
      Per il resto, qui Scott fa un buon film, ma se pensiamo che Blade runner porta la sua firma...
      Le crociate non mi convinse, ma lo vidi che ero piccolissimo. Del resto, io mi chiedo come faccia alla sua età a star dietro progetti così complessi.

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    2. Infatti, come fa???

      SPOILER
      Al tempo dell'inquisizione, caccia alle streghe, le donne venivano buttate in acqua legate, dicendo che se riuscivano a salvarsi è appunto perché erano streghe (e per cui....?), chiaramente se morivano non lo erano, ma appunto erano ormai morte

      Film come questi raccontano qualcosa che già sappiamo e riconosciamo a tutt'oggi, ovvero l'idea, l'apprezzamento e l'enorme disuguaglianza che a livello mentale l'uomo ha nei confronti della donna e non c'è bisogno di parlare di Afghanistan. Non voglio generalizzare, aprire un dibattito non femminista ma di uguaglianza tra esseri umani che è la cosa fondamentale, però è purtroppo vero e mi fermo qua. L'intelligenza della protagonista che è semplicemente una sensibilità femminile, un sentire naturale, le fa appunto dire che lui non lo fa per lei, ma solo per difendere il suo onore. Niente di nuovo direi
      La cosa interessante è il racconto che fa il marito, racconto che fa pensare lui sia un uomo dolce e innamorato. La versione di lei ci apre gli occhi presentando una realtà ben diversa, lei era semplicemente il mezzo per avere eredi, solo il fatto che era incinta non ha comunque fatto tacere la gente e non sapremo mai se veramente la fede di lui così avvalorata gli abbia veramente permesso di crederle.
      Sul fatto che poi resti incinta solo se hai provato veramente piacere avvalora maggiormente l'assurdità di un pensiero maschilista e becero che farebbe passare l'idea malsana che le donne vittime di stupro e che disgraziatamente restano incinte possano in questo senso aver goduto della cosa, ma dai....non è solo ignoranza ma è solo unicamente teoria a favore dell'uomo.
      Credo che ci siamo capiti, l'hai rimarcato bene anche tu, la storia è piena di questi fatti, questo film ha aggiunto un tassello in più al nostro archivio, bagaglio culturale, viva sempre il cinema!

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    3. A Nogaredo, un paese vicino a dove vivo, ci sono le leggende delle "strie", le streghe. Un giorno visitai pure gli archivi storici dove tenevano le dichiarazioni del processo e ne lessi di ogni. Purtroppo parte della nostra cultura e di riflesso della nostra mentalità poggia su quelle basi... Il film, come dici, a livello di scrittura fa un lavoro davvero egregio.

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    4. E la cosa interessante, ho dimenticato di dirlo ma con la tua risposta me lo hai ricordato è l'interesse che ha suscitato la storia in Ridley Scott, la lettura del libro, la documentazione e lo studio, e come ci ha riportato tutto questo detto da lui proprio per fare riflettere. Il film è diretto da un uomo e questo aggiunge valore a tutto.

      Se riesci, guarda "Lux Aeterna" di Gaspar Noè. Non ho i parametri giusti per giudicare film di questo tipo, Noè è straripante, lo conosco solo tramite recensioni ai suoi film. È un film che andrebbe visto sul grande schermo e con un ottimo impianto, tratta di questo argomento, le streghe e di come rendere la storia e un film vera arte.
      Non so dare valore a questa pellicola, non sono in grado di rendergli il giusto merito, se lo vedi fammi sapere.

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    5. Riddino bello ha sempre avuto un occhio speciale per le donne - e sì, anche una porcatona come Soldato Jane...
      Dovrò vederlo, anche perché mi piace molto lui.

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  2. Hai scritto una cosa sacrosanta: Ridley Scott può fare un brutto film, ma non un film fatto male. E quindi vedere un suo film non è mai tempo (e denaro) sprecato. "The Last Duel" è un buonissimo film d'azione che scorre senza problemi e ti fa appassionare, anche se la sua attendibilità storica è pressochè pari a zero. Ma del resto anche lo era anche "Il Gladiatore"... come prodotto di intrattenimento puro comunque raggiunge in pieno lo scopo.

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    1. Il gladiatore prendeva alla pancia come pochi, se lo vedi all'età giusta - tipo i miei undici anni - è un'esperienza irripetibile.
      Qui ha il merito di farti interessare a un fatto storico poco conosciuto, attualizzandolo. Quindi, good job Rid 🙃

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  3. Nessuna parola su Jodie Comer?PS:Adam Driver è BELLISSIMO!

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    1. Ma tutti gli attori sono egregi, pure Affleck risulta convincente.
      E Driver... ripeto, BRAVISSIMO, ma bello... 😅😅

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Ragazzi, mi raccomando, ricordiamoci le buone maniere. E se offendete, fatelo con educazione U.U

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