SOUTHLAND TALES, di Richard Kelly

Dopo degli attacchi terroristici in Texas, gli USA vivono spiati h24 dai servizi segreti, mentre un barone tedesco, sfruttando il moto delle maree, crea un'energia alternativa chiamata Fluid Karma che però smonta il tessuto stesso della realtà. In tutto questo, l'attore action Boxer Santeros è colto da un'amnesia dopo un incidente e viene protetto sotto l'ala della pornoattrice Krysta Ora, con la quale ha scritto una sceneggiatura forse in grado di predire le mosse governative. intanto forza politiche e ribelli si muovono intorno a lui, e... 

Arrivare a trent'anni ti costringe a vedere la vita e a farti delle domande relative ad essa. Ad esempio, ha senso tutto quello che ho fatto fino ad ora? Cosa mi riserverà il futuro? Cambierò mai idea sui miei valori? Perché limitarsi a guardare il porno, quando puoi viverlo?

Ma soprattutto, Southland tales faceva davvero così schifo come ricordavo?

Va dato atto a Richard Kelly che usciva da poco dal successone di Donnie Darko e, per quanto lo abbia rivalutato al ribasso nel corso degli anni, rimane un film che ho amato e ancora bellissimo. Anzi, ha dentro di sé qualcosa che non ho più ritrovato altrove. Quindi al suo esordio Riccardino Perdigiorno l'aveva imbroccata benissimo, con un progetto in cui nessuno credeva e che lo ha reso subito 'lo sfigato che ce l'ha fatta' del momento.

A ripensarci, Kelly è il Calcutta del cinema americano.

Quindi il nostro si ritrovava ad avere il mondo ai suoi piedi come successe solo a Orson Welles, sempre a proposito di esordi, e nella fortunatissima posizione di fare lo stracazzo che voleva, quando voleva. Volle fare proprio questo film, quindi il sospetto che un po' stronzo lo sia viene per forza, anche a ridosso di tutto il cucuzzaro che aveva in mente.

Perché Kelly, che da allora chiamo Lelly Kelly, non voleva limitarsi solo al film, nossignore.

In origine Southland tales doveva essere un costoso progetto multimediale che prevedeva inizialmente l'uscita di una miniserie a fumetti che serviva a tratteggiare le dinamiche principali e la caratterizzazione dei protagonisti, insieme al disegno della complessa ambientazione, che sarebbe confluita poi in questo film e in tutto ciò che avrebbe voluto diramarci attorno.

Spoiler: non andò tutto come credeva.

La miniserie fu ancora più mini di quello che credette, tanto che molti passaggi sono stati proprio riassunti a inizio film (con delle scan del fumetto), e il film venne fuori con un montaggio signoredeglianellesco che, per forza di cose, venne ridotto a una durata canonica, togliendo venti minuti buoni di girato. Non paghi, dopo i fischi ricevuti all'anteprima di Cannes, il film venne nuovamente rimontato, ebbe un successo inesistente e da noi uscì esclusivamente in dvd.

Costo stimato del film: diciassette milioni di dollari. Incassi: appena duecentomila.

Togliamoci subito il dente: Southland tales è un film profondamente sbagliato che, a una prima occhiata, parre il trip sotto acidi di un povero beota che una ne ha imbroccata nella vita e che suo malgrado si è visto dare tutto il possibile da chi voleva spremerlo in attesa del secondo miracolo - che non è successo, credo l'abbiate capito da soli.

A fronte di quanto detto, rivederlo col senno di ora ti fa cogliere diversi aspetti. C'è una differenza abissale tra l'inizio - dove sono avvenuti i tagli più grossi insieme alle sintesi di fortuna - e le parti focali della seconda metà, quella che permette a Kelly di andare a briglia sciolta. Tutto è incredibilmente ingenuo, quando va bene, e stupido, quando va male, ma nelle summenzionate deliranze si vede che Lelly Kelly aveva un'idea e che, se le cose fossero andate come voleva, avremmo avuto davanti a noi un film magari sempre sbagliatissimo ma che portava avanti qualcosa.

Perché la colpa maggiore che possiamo dare a questo secondo round dietro la macchina da presa è quello di essere particolarmente confusionario. 

Un aspetto che pochissimi hanno colto del suo cult è stato come, imbevendolo di cultura pop, abbia voluto creare un'opera che rifuggisse dal senso di popolare e che accusava un'idea di aggregazione sociale, stesso discorso che porta avanti qui servendosi delle facce più MTViane del periodo, tra cui the Rock, quella di Buffy, il tizio di American Pie/Final destination e Justin Timberlake. Tutti i volti preferiti dai ggggiovani per fare un film che, sotto sotto, vorrebbe essere uno j'accuse spietato.

Verso cosa non s'è capito, ma nel dubbio rende di mira tutti: guerra, politica, governo. E' come se volesse dire "Svegliatevi!" a pieni polmoni, senza però guardare dove mette i piedi e inciampando sui suoi stessi passi.

A tutto questo, unisce la fantascienza vecchio stampo con cui è palesemente fissato in un'opera che vuole decostruire la società occidentale. E in certi punti ci riesce,, creando un film così ancorato sulla propria base americana che a noi italiani certi aspetti sicuramente sfuggiranno.

Resta quindi la solita questione, sul preferire ad ogni costo la prova di chi ha una propria idea di cinema al compitino ben fatto di un qualsiasi shooter del menga.  

Kelly, per quante 'Lelly' possiamo mettergli davanti, è sicuramente uno della prima categoria, che prova a unire una certa sci-fi dickiana (uno dei miei scrittori preferiti e, lo confesso, alcuni libri sono invecchiati malissimo) allo straniamento tipico di Lynch, sicuramente uno dei suoi tanti ispiratori. Non tutto va avanti come vorrebbe e più cose, anche per fattori esterne, smorzano la potenza di un film pachidermico e inutilmente incasinato dove non tutto ha il giusto spazio. Ma quella scena iniziale, che dà senso al mock prima del tempo, è così potente che a distanza di quasi quindici anni l'aveva benissimo impressa nella memoria.

Ah, e i dialoghi.

Alcuni sono proprio da sangue nelle orecchie e lì non c'è proprio montaggio che tenga, spiace dirlo.

Anche questo me lo passò il punk in crisi cannabinoide, dopo che lo attendemmo per oltre un anno. Solo che il dvd di DD me lo imboscai, causando una faida legale che si portò avanti negli anni, questo lo restituii subito dopo.

Ancora oggi mi chiedo se Lelly Kelly stia bene e se mangi abbastanza...

Fun fact: stando a dichiarazioni passate e recenti, pare che nessuno del cast abbia capito cosa stesse interpretando.







Commenti

  1. Ma da dove esce questo film? Mai sentito..

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    1. La cosa assurda è che in tantissimi hanno visto "Donnie Darko" ma quasi nessuno ha presente i due film che Kelly ha diretto dopo 😅
      In questo caso... per fortuna 😭

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  2. Su Lelly Kelly sono morto. Che roba assurdo, quando hai carta bianca e nessuna idea, non capirò mai come mai Tony Scott decise di fargli scrivere "Domino" dopo aver visto questa roba, ancora oggi la scena musicale di Justin che parte a caso è uno dei più grossi momenti MACCOSA che io ricordi. Cheers

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    1. Ah fu DOPO questo? 😶 La cosa diventa sempre più assurdamente assurda - che poi, "Domino" è un film che ricordo con molto piacere.

      E sì, concordo. Anzi, no. Kelly Kelly aveva fin troppe idee e no ha saputo scegliere...

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