Ma... Il Signore degli Anelli è di destra?

Ok, l'avete sentito tutti. Pino Insegno ha annunciato la donna, madre e cristiana citando una frase de Il Signore degli Anelli da lui doppiata. 

Ergo, nasce un naturale interrogativo...

Ma quello di Tolkien è un libro di destra? 


Vanno fatte alcune premesse... 

Il fantasy riprende a grandi mani dall'epica classica, dalla quale ha a sua volta racimolato la destra, rimpiangendo un'epoca d'oro guidata da un uomo forte e molta simbologia nordica. Inoltre, molti dei primi editori di fantasy classico erano proprio di destra. 

Non per nulla, la manifestazione della destra giovanile prende nome da Atreju, e in ambito tolkieniano abbiamo avuto i Campi Hobbit e l'appropriazione della runa di Gandalf. 


Tolkien disse di aver scritto una chauceriana storia narrata per il piacere di raccontare e che non vi andavano cercate analogie col reale. 

Eppure... 


Sì, il ritorno del Re e tutto quanto, ma i veri eroi sono quei borghesi campagnoli degli Hobbit. 

In quella che è la mia scena preferita (nel film compare solo nell'edizione estesa de Le due torri) Faramir compie uno struggente monologo sul cavaliere di Olifanti morto. 

Gandalf è un fattone. 

La storia, stringi stringi, parla di un potere dittatoriale sconfitto dall'alleanza di tutti i popoli. 

E inoltre, tutta l'epica racchiusa viene bellamente infranta sul(lo pseudo) finale, giacché l'Anello viene distrutto da Gollum, l'ultimo degli ultimi. Fatto che avviene per un colpo di sfiga, originato però dalla pietà che ebbe Bilbo, risparmiandogli la vita. Ed è proprio questo a renderlo un romanzo ancora oggi modernissimo. 


Insomma, tra leggere e capire c'è sempre una grande differenza... 

Commenti

  1. In Italia è stato messo sia da quella parte che dall'altra, caso analogo per Goldrake di Nagai per fare un esempio. Certe prefazioni poi dipendevano dall'editore, per me dal vederlo nel leggero non ho mai riscontrato tali idee. Tolkien ha creato un mondo, una storia, delle lingue e così tante base formali per chi è venuto dopo. Destra, sinistra rimane sempre un lascito della Prima Repubblica.

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    1. Concordo.
      Per carità, non era di certo "un compagno"... ma che la più bieca delle politiche se ne appropri... anche no!

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  2. Appunto. Alla fine il Malvagio viene sconfitto da un'alleanza di razze, costumi, idee e nazioni diverse. Non so se esista una saga più "inclusiva" de Il Signore degli Anelli... non ho mai capito il perchè venga considerato "di destra" ma, così a occhio, mi pare una grandissima cazzata! :)

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  3. Condivido pienamente quello che hai scritto. Purtroppo in Italia c'è da sempre nel mondo politico l'esigenza di spaccare il capello in quattro e discuterci sopra in modo sterile.

    Poi per me l'opera andrebbe sempre analizzata cercando di trovarci per forza un elemento politico.

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    1. Politico non, non tutto può esserlo. Ma qualcosa dell'ideologia dell'autore traspare, se lui lo vuole.
      E ripeto, Tolkien non era "un compagno", ma da certa ideologia becera era ben lontano.

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