ZACK SNYDER'S JUSTICE LEAGUE, di Zack Snyder

Rinnovata la propria fiducia nell'umanità dopo il sacrificio di Superman, Batman decid... sì ok, la stessa cosa del film precedente, in pratica. Che vi aspettavate?


La scena che introduce Flash che mi è rimasta particolarmente impressa. Vediamo il Corridore, ovviamente al rallenty, andare a salvare una ragazza da un incidente automobilistico. Nel mentre, il rossone si mette in tasca un hot-dog svolazzante. Poi, dopo aver salvato la pupa, in secondo piano l'auto si schianta a terra e dopo due giravolte esplode nell'indifferenza generale.

Ecco, questa scena riassume in pieno il cinema di Zack Snyder: esagerato, stupido, senza senso del ridicolo, estetizzato al massimo e con qualcosa in secondo piano che esplode, con totale noncuranza verso il contesto e tutto ciò che sta fuori dall'inquadratura.

Il buon Zaccaria finalmente è riuscito nel proprio intento. Con settanta milioni di verdoni gentilmente offerti da HBOmax per completare post produzione e aggiungere scene mancanti, ecco che finalmente arriva la sua Justice League, come (ipoteticamente) la aveva immaginata e ideata. Arriva poi, in tutti i suoi deliri di onnipotenza aumentati nel tempo e dopo le turbolente vicende, in un formato 4:3 che nessuno ha ancora saputo spiegarsi (a detta di Snyder, perché così un ipotetico formato IMAX ne è favorito, per me invece è solo Xavier Dolan che in futuro dovrà rispondere dei danni che ha creato) e che a breve ci giungerà addirittura in bianco e nero, giusto per sentirsi ancora più Autore.

Andiamo dritti al sodo (no, non Cavill)... mi è piaciuto?

Sì.

Non so voi, ma mi sono divertito come un ragazzino nel guardare questa cafonata come non mi succedeva da tempo, pur conscio di tutti i suoi "problemi".

Credo che questo film sia un po' come la saga letteraria di Harry Potter. Non ha senso cominciare a leggere i libri a trent'anni, rimane sempre qualcosa ideato per un pubblico infantile, il modo giusto per leggerla è iniziarla da piccoli (possibilmente alla stessa età del protagonista) e proseguire gradualmente di anno in anno, vedendo come lo stile cambia e crescendo quindi col maghetto, conservandone il ricordo per tutti i sottotesti da adulto. Allo stesso modo, senza aver seguito la tribolata vicenda produttiva non si può godere alla stessa maniera del film. E' stata una sorta di catarsi collettiva verso una persona che l'ha avuta vinta ed è riuscita a restituire al mondo la propria visione.

Che questa opportunità sia stata data a Snyder e non a Kubrick, Gilliam o Allers è un altro discorso...

Questa Justice League è un film di Snyder a tutti gli effetti, con tutti gli stilemi tipici del regista. Per una volta, però, tutto sembra stranamente equilibrato, stilisticamente parlando. 

E' serioso, ma non troppo. Si ironizza, ma nella giusta misura. C'è sempre la slow motion (10% del film... davvero) ma tutto non dà troppo fastidio. Per una volta sembra che il nostro tamarro preferito si sia messo d'impegno per non strafare, puntando anche solo quando serve sull'esagerazione che ci gli piace tanto e dandoci un film sì innocuo, perché sempre di tutinari si parla, ma che intrattiene, non ha mai un momento di noia in tutta la sua titanica durata e riesce pure ad esaltare - alla battaglia di Steppenwolf con le amazzoni rischiavo l'analfabetismo di ritorno da quanta ignoranza c'era.

Certo, non è Kryptonite quello che è verde. Le magagnone del Snyder-tipo ci sono sempre, spalmate comodamente su quattro ore di durata. Basterebbe citare lo scontro di Wonder Woman coi criminali (ma il senso di farsi esplodere così?), il fatto che Cyborg aiuti una famiglia a caso e non estenda il suo potere, o la potenza di Steppenwolf che viene meno quando deve entrare in un semplicissimo laboratorio terrestre. 

Poi tutto il discorso inerente al divino non è che brilli particolarmenre, eh...

In Batman v Superman c'era una scena bellissima durante lo scontro con Doomsday: Batman, ripreso di spalle, che ammirava i tre lottare. Una scena rapidissima, di una mancata di secondi, in grado di esprimere benissimo il concetto dell'uomo che, nella sua piccolezza di mortale, vede scatenarsi il divino di fronte a sé. Bene, il concetto divino qui che fine ha fatto?

Perché sembrano tutti degli allegri scampagnatori se, a conti fatti, solo Aquaman e Diana possono ambire a tale nomea? E come mai Supes agisce solo da deux (lol) ex machina e matura nel giro di pochi attimi dopo una scofanata della torta de mammà? 

E diciamolo, quello scontro con Flash rimane 'na zozzerie di quelle grosse grosse pure qui.

Zack porca miseria non mi cadere anche su quei fondamentali!

Snyder equilibra i toni ma si trova tra la mani materiale che scotta troppo per lui. Manca davvero un approfondimento adeguato di tutti i personaggi, anche in quattro ore. Soprattutto in Superman, il perno di questa stramba saga, che senza la sequenza del knightmare (cioè, davvero, due momenti e un finale nel multiverso) bypassa tutto un processo di crescita, maturazione e involuzione in grado di rendere questo film davvero epico, non solo piacevole da guardare.

Restano le mazzate. Quelle gasano davvero e lo scontro finale è davvero pazzesco. Ma per come si conclude, rimane l'azione di un gruppetto di truzzi che menano il più grosso del quartiere, non un gruppo di dèi che portano la giustizia.

Un regista pachidermico che giostra del materiale pesante e ingombrante quanto il suo stesso ego, tanto che tutto il rumore che senti non sai se è dovuto al fatto che abbia saputo smuovere qualcosa o per via della proverbiale cristalleria.

Questo film è tante cose. Alcune riuscite, molte altre decisamente meno. Com'è solito nei film di Snyder, d'altronde, lo si conosce soprattutto per quello.

Ma il film, stranamente, funziona. 

E quella scritta finale, For Autumn, una lacrimuccia me l'ha fatta scendere.






Commenti

  1. Ormai Snyder dovrò fare solo più film che durano mille ore, certo che in tutta questa revisione, una sistematina alla trama si sarebbe anche potuta dare no? In ogni caso, l'unico che ne esce davvero a pezzi da questa storia è Whedon, anche se la confusione che regna alla Warner è palese. Cheers

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    1. Episodi di bullismo a parte, aveva un lavoro particolarmente inglorioso. Non lo colpevolizzo troppo...

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    2. Davvero nel giro di quanto? Due mesi? Ho già visto video nella bacheca di Youtu e che portano il nome di Josstice League e paragoni da rimba, quando alla fine dei conti la colpa non è stata direttamente sua. Strano il web o forse meglio dire è strana la gente come i dicono i Doors!

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    3. Il nerdismo ha portato anche a piaghe tipo questa, va detto.

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  2. Stranamente non mi è dispiaciuto troppo, ma rispetto all'originale poche cose ho apprezzato particolarmente....di certo non l'indifferenza generalizzata...

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  3. Meno peggio del previsto, nonostante i ciocchi di legno per protagonisti e un rallenty da far girare le scatole...

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    1. La slow motion (per quanto facente parte del 10% del totale...) è meno fastidiosa del solito, dai...

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  4. Quello che mi ha più colpito è la dedicata alla figlia nel film, un bel tocco da vero padre. Per il resto concordo, solo che son venute meno le sue inquadrature da mosaico cinematografico, non che siano poco esaltanti quelle che ho visto però mancava quel senso di epicità (esclusa la battaglia dei tre regni contro Darkseid). Forse perché a sto giro è più farina del suo sacco visiva che dei vari fumetti di Miller e Ross da cui nei precedenti film aveva attinto.

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    1. In realtà il suo stile l'ho ben visto, nonostante il formato scelto. E si, quella dedica vale da sola tutta la visione...

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