NIDO DI VIPERE, di Kim Yong-hoon

Un uomo tonto e dalla situazione economica precaria, un doganiere truffato dalla ex fidanzata che si ritrova sommerso dai debiti, una giovane prostituta seviziata dal compagno... le vite di questo branco di sfigati gravitano intorno a una borsa ricolma di soldi...

Ogni tanto succedono delle gioie. Una di queste è stata l'occasione di vedere Nido di vipere in anteprima per poterne parlare oggi, giorno della sua uscita nei nostri cinema - anche se la produzione risale al nefasto anno bisesto che tutti ricordiamo con tristezza...

Che diciamolo, come ogni morto di fame adoro le cose gratis, se poi queste sono i cinemi coreani allora tanto meglio.

E proprio sul cinema coreano dobbiamo aprire una parentesi, perché questa pellicola potrebbe essere un ottimo inizio per tutti coloro che vogliono cominciare ad interessarsi a questa assurda cinematografia.

Si tratta del film d'esordio di Kim Yong-hoon, la mente dietro a diversi spot pubblicitari e di un documentario, che nella sua prima prova dietro la macchina da presa (come autore completo, tra l'altro) si imbarca in quello che potrebbe essere definito un bignami del meglio che il cinema sudcoreano ha saputo offrirci.

Impresa che gioca su due metà di campo contemporaneamente, perché se da un parte va sul sicuro, dall'altra rischia di mischiarsi con molti altri prodotti similari in un sovraccumulo che quella parte di mondo cinematografico ha saputo offrirci - dico bene, Liberaci dal male? Non è un film dalle forti ambizioni, mostra unicamente quello che si sussegue sullo schermo, ma non per questo vuol dire che il percorso possa diventare più semplice.

Anzi...

Gestire tutte quelle storie porta a togliere ad altri aspetti che in un progetto simile potrebbero innalzare come far naufragare tutto il baraccone. Può esserci un eventuale discorso sull'avidità e la voglia di superare tutti in una società performativa come quella orientale (oltre alla tematica sociale che Bong Joon-ho e Lee Chang-dong hanno palesato al mondo in tempi prepandemici) che però viene meno a favore di un racconto degli intrecci e degli equivoci, dove tutte le storie finiscono per incontrarsi a che a ridosso dei tempi cronologici comuni.

Il cineasta dal nome kiplinghiano riesce in parte in tutto questo, ogni storia ha il suo equilibrio, nessuna si sopraeleva sopra le altre e procede con un ritmo ben sostenuto ma che sa quando soffermarsi per chiarire tutti i passaggi dei vari intrighi che si susseguono tra le pagine della sceneggiatura. Tranelli poi diretti con la classica mano ferma a cui l'oriente ci ha abituati, pur abbandonando il famoso estetismo estremizzato, quasi a voler rendersi più agibili a un occhio più occidentalizzato - non che sia per forza un male, sia chiaro.

Il lato negativo però è che nessun segmento sembra essere valorizzato come dovrebbe.

Pretendere che tutte le storie siano al top della forma sarebbe esoso già nei confronti di un regista esperto, specie quando sono così tante - e alcune se ne aggiungono o sostituiscono in corso d'opera - ma la sensazione che non vengano valorizzate come dovrebbero è parecchio alta. Tutto prosegue, stupendo chi non è abituato al teatro dell'assurdo tipico del cinema orientale, che rispetto a noi ha altri standard di sopportazione, ma per i più navigati si tratterà di un simpatico giochetto che non offre nulla di nuovo ma che tratta ugualmente con rispetto ed intelligenza il proprio spettatore.

Da una parte, forse, meglio così. In quest'epoca di hipster-wannabe abbiamo avuto il dispiacere di incontrare certi soggetti che nel provare ad (auto)elevarsi a tutti i costi ci hanno rifilato dei polpettoni ai limiti dell'indigesto o del pretenzioso, qui invece siamo alla prese con l'arte del racconto al proprio livello naturale, realizzata da chi le storie sa raccontarle.

Certo, forse non brilla e non ci sono guizzi, la "colpa" maggiore di una pellicola proveniente da una delle cinematografie più  libere del mondo, ma non si può pretendere l'impossibile da chi è agli inizi.

Andatelo a vedere e fatemi sapere!







Commenti

Post più popolari