NOCEBO, di Lorcan Finnegan

Christine è una stilista di moda per bambini che ha contratto una strana malattia, causa di crisi varie, tra allucinazioni e perfino perdite di memoria... forse è per questo che ha dimenticato di aver assunto Diana, una badante filippina che sembra addirittura in grado di guarirla.

Di Lorcan Finnegan avevi apprezzato il film che lo ha fatto conoscere a livello planetario - almeno, nel sottobosco degli appassionati - quel Vivarium. Film che ho visto tra l'altro non molto tempo fa, proprio quando stavo iniziando ad andare a vivere da solo, quindi abbastanza profetico sotto tutti i punti di vista. Un film che non rivoluzionava nulla ma che faceva quello che si doveva con classe e arguzia. Per superarsi dopo un titolo simile, Finnegan fa la sola cosa sensata da compiere...

... ovvero, scritturare Eva Green.

Fermo restando che un film con la Green lo guardo a prescindere, rimanendo fedele anche in questa seconda parte della sua carriera dove non sono più le sue grazie a reggere il peso dell'operazione, il nostro dimostra di pippare sempre tantissimo insieme allo sceneggiatore Garrett Shanley, suo fidato complice, realizzando una storia che va in misura diametralmente opposta al precedente celebre lavoro ma che ne mantiene intatte delle caratteristiche base.

Finnegan sembra voler ribadire di non essere uno intenzionato a scardinare il mezzo cinematografico, pur dimostrando di trovarsi a proprio agio anche in generi diversi, bensì un cineasta che vuole realizzare storie assurde per il gusto di raccontarle ma, soprattutto, di saperle narrare bene.

Perché di base lui nei suoi precedenti lavori non ha mai inventato nulla, ma sa trovare quell'elemento che in una storia rodata riesce a imprimersi nella testa, a rimanere in mente, e questa è una prova di indiscusso talento.

Qui invece tira un attimo il freno a mano.

Il mestiere si vede sempre e comunque ad ogni passaggio, ma ammetto che, pur rimanendo incantata da qualcosa che non si può spiegare a parole - il talento narrativo di cui sopra, ovviamente - ho leggermente faticato a capire dove inizialmente volesse andare a parare il film. 

Anzi, diciamo che passare la prima mezz'ora a dirsi "Tutto molto bello, ma... esattamente, di cosa parla? Qual è la trama?" certe volte non è propriamente un buon segno. Qua invece è sintomatico di un autore che vuole prendersi i suoi tempi per tracciare una base solida su cui muoversi dopo, lasciandosi andare a qualche momento decisamente lisergico, anche se per rendere il tutto abbastanza granitico deve abbandonare i guizzi registici che nel suo film precedente avvenivano subito.

Ma lì venivamo proiettati subito in una dimensione altra. Qua abbiamo la realtà stessa in cui operano elementi esterni.

Quello che salta subito all'occhio è stata la capacità del dinamico duo di far confluire così tante entità in un solo prodotto. Abbiamo la pellicola drammatica, quella paranoide, quella fantastica e anche la sua anima smaccatamente più thriller, debitrice di un certo lascito di mr Shyamalan, che porta avanti la carcassa al meglio.

Anzi, una volta che gli altarini - in tutti i sensi - vengono scoperti, in cui la vera natura del film salta a galla, è ancora più encomiabile il rapporto che la scrittura ha saputo gestire tra le due figure femminili, lasciando il dubbio fino alla fine su chi sia veramente a gestire le fila di un piano machiavellico e perché.

E ritorniamo agli albori della questione.

Nocebo, così come Vivarium, alla fine non è nulla di nuovo sul fronte filippino, e il venire al pettine di tutti i nodi ricorderà sicuramente delle soluzioni già viste in altri film più celebri e un capitombolare al genere puro che cozza leggermente con l'arguta commistione vista solo pochi minuti prima. 

Il dubbio è forse la maniera migliore di trascinare l'orrore perché nel non detto puoi mettere tutto lo scibile umano possibile. Una volta che dai una risposta, devi essere sicuro di aver trovato qualcosa di sufficientemente impattante perché possa soddisfare appieno con la classe che sei riuscito a mantenere fino a poco prima. 

E' un po' lo stesso concetto dell'hype, se ci pensate.  

Nocebo genera tantissimo hype una volta avviatosi, ma siamo sicuri che le risposte fornite siano sufficienti? Nel non detto avrebbe potuto esserci di tutto, come il senso di colpa (fuorviante) citato dal marito di lei, l'accenno a qualcosa che una piccolissima scena suggerisce, ma anche tutte le dinamiche di classe e di pregiudizio sollevate leggermente lungo tutta la pellicola che, inevitabilmente, avrebbero potuto portare ad altro, collegandosi alla dimenticanza e al senso di spaesamento lasciato da una malattia.

Finnegan e Shanley alle fine realizzano una storia di vendetta la femminile con elementi folk horror, senza però mai abbracciare appieno il genere, ma facendo la spola tra quelli già summenzionati. Ed è nella seconda parte che il regista finalmente si diverte, lasciandosi andare all'estro già mostrato precedentemente e rendendo le sequenze in cui è la magia a farla da padrona così segnanti. 

Certo, le risposte arrivano e sono abbastanza canoniche. Quello che però colpisce è il modo e i dettagli disseminati qua e là.

Nocebo rimane un film che va seguito attentamente, nonostante la sua linearità e il peccato di didascalismo nello spiegone del piano, ma la delicatezza e la sensibilità con cui piazza gli elementi che danno vera linfa alla pellicola rimane qualcosa di davvero bello e sorprendente. 

Così come quel passaggio del testimone finale, che svacca completamente Shakespeare e dona una speranza non banale e nemmeno troppo rassicurante.

Non arguto quanto vorrebbe, ma comunque un gioco di donne che vale la pena di essere visto - e che rischia di perdersi nel marasma di Shudder.

Se Eva Green e Chai Fonacier regalano una battaglia anche di fisicità opposte, mi chiedo comunque il senso di chiamare un attore come Mark Strong per una parte così di contorno...







Commenti

  1. Se ad attirarti è stato il regista, lo stesso è stato per me. Sono tornata ormai da più di dieci giorni dalTorino Film Festival, dove il film è stato presentato e avendo apprezzato Vivarium non potevo lasciarmelo scappare.
    Mi ritrovo in quanto dici, non sapendo chi fosse il regista devo dire che difficilmente lo avrei riconosciuto, troppo lontano a mio parere dall' originalità che avevo visto nel suo film precedente.
    Una trama già troppo sfruttata, ma quello che mi è piaciuto è il suo particolare modo di girare, scene ad effetto a partire dal cane. Per il resto, un film che si lascia guardare, gli amanti dell'horror forse non vedranno niente di nuovo, ma la maestria di un regista che cerca sempre di stupire/inquietare, questo lo vedranno di certo.

    Se può interessarti ho titoli interessanti per gli horror visti al TFF, in più un film che dovrebbe uscire questa primavera che devi assolutamente vedere, sempre che non lo trovi prima sulle piattaforme.

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    1. Ma pure "Vivarium" non brillava di originalità, era semplicemente fatto molto bene e intelligente. Come questo, del resto.

      I titoli mi interessano di certo 🤓🤩 anzi, sappi che ti invidio moltissimo 💔

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  2. 1)
    Allora, Torino per me è la VACANZA, rinuncio al mare ma una settimana di cinema è quello che mi serve per staccare, vivere un'atmosfera da festival non da red carpet ma comunque interessante, perché Torino come Bologna offrono molto in questo senso. Attori e registi ci sono stati in ogni caso e le masterclass tutte gratuite hanno riempito le sale. Da Servillo, Sorrentino, Martone, Veronesi. Ospite d'onore Malcolm McDowell, di cui oltre ad Arancia meccanica hanno dedicato una rassegna sempre con lui in sala. Ovviamente c'è stata la premiazione alla Mole.
    Pensaci.
    Non mi dilungo, potrei dirti che non tutto è filato liscio, la nuova Direzione non ha accontentato tutti, ma tutto sommato pur non avendo visto dei capolavori sono tornata soddisfatta.

    Parto dal film che non devi perdere proprio anche in virtù del lavoro che fai per cui penso che lo vivrai in modo particolare: "Plan 75", credo troverai in rete informazioni, posso solo dirti che tutti si pensava a un horror, un film distopico; era tutto così dannatamente realistico...in sala c'è stato un silenzio che non è terminato neanche ai titoli di coda, con il pubblico che rimaneva seduto. Dovrebbe essere distribuito a primavera, a Cannes so che ha suscitato dibattiti.

    Gli horror che mi sono piaciuti di più:
    - VIEJOS, tra gli horror visti, il mio preferito. Protagonista il 'simpatico vecchietto ' di El hoyo', Trimagasi dall'ovvio incontenibile, se là disturbava, qua non te lo aspetti....

    - FAMILY DINNER, film austriaco, recitato bene, merita seppur difficilmente non arriverai da solo alla soluzione.

    - PENSIVE, slasher lituano, se sai cosa aspettarti, non è poi così scontato, i personaggi son ben caratterizzati e questo forse fa la differenza.

    Non li ho visti, ma mi hanno parlato bene di HUESERA , che credo tra tutti, difficilmente verrà distribuito.
    Anche la rassegna di Carlos Vermut è stata apprezzata, presentati da lui i suoi film, ho visto purtroppo solo Magical girl, ma il suo ultimo film MANTICORA è piaciuto a tutti, tranne a qualcuno che è uscito dalla sala, non ho voluto sapere sperando prima o poi di beccarlo, ma conosci il regista e probabilmente da quanto so il tema è forte.

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  3. Altri film che mi sono piaciuti, (non sono horror):

    - FALCON LAKE
    - RODEO
    -- WAR PONY
    tutti premiati, tranne Falcon lake e davvero non me ne capacito, ma comunque aveva vinto a Cannes, se non ricordo male.
    Anche War pony è un nuovo debutto alla regia, lei è Riley Kough spero di averlo scritto bene, apprezzata attrice, vista in THE LODGE sempre al TFF anni fa.

    L'anno scorso, se riesci a recuperarlo avevo visto un buon horror davvero, nessun blog ne ha scritto, prova a cercarlo: "What Josiah saw ".

    Il miglior film del festival premiato dalla giuria, non te lo nomino neanche, assurdo abbia vinto, tra i visti è quello che mi è piaciuto meno.
    Anche il nuovo film di Sam Mendes " EMPIRE OF LIGHT", carino, ma mi aspettavo decisamente di più.

    E con questo credo sia tutto...

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    1. Wow, beata te che hai visto così tanti titoli interessanti 😮😮 spero che almeno quelli che hai citato diventino reperibili!

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  4. I tre film, che erano in concorso: War pony, Falcon Lake, Rodeo, credo proprio di sì, così come quello di Mendes e credo anche a breve.
    'Viejos', mi hanno detto che verrà distribuito,voci di corridoio, ai Festival parli con un sacco di gente e a naso direi che verrà distribuito quanto meno sulle piattaforme.
    Anche Manticora col tempo dovresti trovarlo se non dovesse essere distribuito perché so che ci sono i suoi film in rete.

    Altro film che potresti recuperare di cui non ti ho parlato è l'ultimo di Dupieux: "Fumer fait tousser ". È il primo suo film che vedo, non avendo abbonamenti vari, ma so bene che i suoi film vengono apprezzati. Non credo sia il suo miglior film, ma merita. Ho riso di gusto.

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