JUSTICE LEAGUE, di Zack Snyder e Joss Whedon

Rinnovato di una nuova fiducia nell'umanità dopo il sacrificio di Superman, Bruce Wayne inizia ad andare alla ricerca degli altri metaumani per poter dare origine alla Lega della Giustizia - l'inventore dei nomi era allo sciopero sindacale. Intanto una minaccia proveniente da un altro mondo...

Justice League è un film nato sotto una cattiva stella kryptoniana e, nella sua travagliata gestazione, comporta quasi un capitolo a sé, un film nel film del quale spero facciano un biopic al più presto. 

Altro che The disaster artist!

Rimane impossibile ignorare tutte le gossippate a tema se si vuole parlare di questa pell... cioè, del Frankestein venuto fuori. Davvero, credo non abbia precedenti nella storia di Hollywood.

La Warner infatti era rimasta molto delusa dalle risposte di pubblico dei film Man of steel e Batman v Superman, continuamente pernacchiati nonostante la loro seriosità che voleva distinguerli dai prodotti della Casa delle Idee, mentre i film Wonder Woman e Aquaman stavano avendo più successo delle fondamenta uscite precedentemente. L'idea, insieme a Jeoff Johnes, era quella di alleggerire i toni, quasi "marvelizzare" i prodotti a venire per andare incontro ai gusti del pubblico pagante.

Già questo cozzava coi piani di Zack "Martha" Snyder.

Vennero poi altri intoppi, l'uscita veniva posticipata e le prime immagini rilasciate facevano intuire un drasticissimo cambio di stile. Poi Snyder si tirò fuori dal progetto, annunciando in seguito che mesi prima sua figlia Autumn si era suicidata e che non aveva quindi le energie necessarie per stare dietro al film, preferendo stare vicino alla propria famiglia. 

Una tragedia umana inimmaginabile sulla quale si è scatenata una certa ironia di un certo web, cosa che se siete in quella cricca... beh, non abbiamo nulla da dirci, semplicemente.

Venne così chiamato Joss Whedon, il leggendario creatore di Buffy e Firefly, nonché regista dei primi due Avengers. Dopo Age of Ultron i suoi rapporti con la Marvel erano tesissimi, tanto che decise di tagliarsi fuori da qualunque progetto a tema e accettò l'invito della Distinta Concorrenza con gran piacere. Doveva però riscrivere quanto fatto precedentemente da Terrio e girare delle scene (non più del 50%, altrimenti nei credits avrebbero dovuto metterlo come regista) in modo da completare l'insieme, gestendo poi le quasi quattro ore di girato precedentemente realizzate da Snyder. Un compito non semplice, ergo per cui non mi sento di condannarlo per il pessimo risultato finale - sulle questioni del suo mobbing sul set invece lascio che siano altri a parlarne.

Ecco, già qui è un cesso senza precedenti. La cosa tragicomica è che si tratta di nemmeno la metà delle cose successe durante la lavorazione di questa roba.

Volendo essere precisi, oltre all'abbandono di Snyder a riprese quasi concluse, si aggiunse anche il fatto che Ben Affleck era in piena crisi alcolica, oltre che fuori forma - è una mia impressione o tutte le camicie gli stringono sulla pancia? - mentre Henry Cavill fu chiamato per girare delle scene in più, solo che dovette recitare coi baffi perché ancora impegnato con le riprese di Mission impossible: fallout, col risultato che dovettero rimuoverli digitalmente, deformandogli la faccia per tre quarti della sua presenza su schermo. Tutto questo non poteva partorire risultato diverso, anche con un talento di scrittura come quello di Whedon, che altrove ha ben brillato di luce propria - i suoi Astonishing X-men sono oro che cola - e che qui dovette fare i salti mortali per far stare tutto sotto le due ore di durata. 

Justice League non è solo un brutto film, ma un film profondamente sbagliato proprio per la propria genesi, che non poteva portare a null'altro di diverso. Le differenze di stile tra i due registi sono marcatissime nonostante tutta la color correction per avere delle palette grafiche che si differenziassero quanto possibile dall'originale e il tentativo di riassumere tutto in meno di due ore crea dei gap assurdi che pesano sulla visione. C'è troppo in troppo poco tempo e a essere sacrificato più di tutti è Steppenwolf, forse uno dei cattivi più insignificanti visti su schermo negli ultimi anni, oltre a relativi problemi di regia e montaggio (vedete il primo scontro di Bats con uno dei parademoni) che fanno intuire la natura televisiva di Whedon, e col senno di poi nemmeno i suoi Vendicatori sono invecchiati così bene...

L'unico pregio sta in Supes che, finalmente, diventa un simbolo di luce che lo distingue da tutto il resto. E dei titoli di testa che riflettono cosa comporta sul mondo la sua scomparsa, riservandosi anche delle piccole stoccate all'amministrazione Trump. 

Per il resto basta,

Basta in senso lato. Non c'è molto da dire su questo film, se non tutte le vicende che lo hanno segnato, perché a conti fatti non esiste. C'è solo la grande schifezza umana di una persona che viene tagliata fuori nel momento peggiore e che, grazie a internet e al richiamo dei fan, ha poi potuto completare il tutto. Infatti l'annuncio che lo #snydercut esistesse davvero fece il giro del web e portò a una richiesta davvero senza precedenti.

Ecco, tutto questo porta alla seconda parte, fatta di continue botta e risposta di Snyder col mondo dell'internet dove annunciava sempre cose diverse. Prima che aveva le quattro ore di girato (con Jason Momoa che testimoniò la cosa di persona), poi che doveva fare delle riprese aggiuntive, poi che grazie all'acquisto di HBOmax avrebbe fatto una miniserie, anzi no, un film di quattro ore, anzi, un film di quattro ore montato a capitoli e via dicendo. 

Insomma, io rimango sempre dell'avviso che in un mondo giusto meriterebbe un film sull'accaduto all'istante.  

Per il resto, dopo questa roba uscì Zack Snyder's Justice League, del quale se ne parlerà più avanti...







Commenti

  1. E sempre più giù...certo che la DC anche i migliori ha rovinato...

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    1. Decisamente. La cosa buona... È che la "maratona" è quasi finita 😅

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